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martedì 7 dicembre 2010

Il Cavaliere studia l'extrema ratio "Un altro premier del Pdl e io ministro"

Fino al 14 nessuna subordinata allo schema fiducia o voto. Ma una terza ipotesi si affaccia ad Arcore. Il legittimo impedimento lo proteggerebbe anche con il nuovo incarico

di CLAUDIO TITO

Un "piano B". Una valvola di sicurezza se tutto dovesse precipitare. Un'exit strategy se i pezzi del puzzle disegnato da Palazzo Chigi non dovessero incastrarsi. Silvio Berlusconi anche stavolta ha iniziato a mettere a punto una via d'uscita. Da imboccare solo se il prossimo 14 dicembre il suo governo verrà sfiduciato. "Fino a quel giorno nessuno deve parlare di opzioni diverse - ha ordinato ai suoi fedelissimi - . Il nostro obiettivo è la fiducia piena e in caso contrario le elezioni anticipate. Ma dal 15 in poi valuteremo il da farsi". E nel "da farsi" ora compare anche la possibilità di un altro esecutivo, guidato da un altro esponente del Pdl, e che elenchi tra suoi i ministri proprio il Cavaliere.


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