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mercoledì 15 dicembre 2010

I parassiti del 5 per mille

di Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli
L'Associazione Cercatori d'oro. I sedicenti Cavalieri templari. I cultori del rito di Misraim. Sono solo alcune delle più incredibili Onlus che si spartiscono la torta dei denari pubblici. Sottraendo fondi a chi fa vera solidarietà

Io ti creo, e io ti distruggo. Avrà pensato questo il ministro dell'economia Giulio Tremonti quando ha massacrato il 5 per mille, una delle sue più riuscite invenzioni, dissanguandolo con il taglio dei fondi da 400 a 100 milioni di euro. Eppure nei suoi cinque anni di vita, il meccanismo creato per rimpiazzare i soldi pubblici per il sociale con quelli provenienti dalle tasche dei contribuenti era stato apprezzato dal mondo del volontariato. Nonostante i suoi evidenti limiti: in assenza di una legge, naturalmente si è scatenato il Far West. Con tanto di assalto alla diligenza. Un mucchio selvaggio di associazioni che saranno anche non profit, ma che di socialmente utile fanno ben poco, hanno ingrossato gli elenchi tenuti dalla Agenzia delle entrate. Cosa che se in tempi di vacche grasse già era un problema, ora che sono anoressiche è diventata intollerabile. Il fatto è che i confini di ciò che lo Stato italiano considera di "utilità sociale" sono evidentemente vasti, e spesso piuttosto fantasiosi. 

Polidori ''Miss Cepu'', no alla sfiducia. Ed è rissa in Aula

La deputata (ormai quasi ex-finiana) ha votato contro la mozione di sfiducia al Governo. Al suo passaggio sotto il banco della Presidenza è stata accolta da un applauso del Pdl, mentre sarebbe volato un insulto dai banchi dei finiani. Secondo alcuni, il suo voto sarebbe stato "comprato" con la promessa, da parte di Berlusconi, di aiutare l'impresa di famiglia della deputata, ossia il Cepu 

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Athos, cane mascotte muore affogato

Non aveva mai lasciato il traghetto. Si è lanciato in mareper seguire i marinai che sbarcavano ma un'onda lo ha trascinato sul fondo

di MASSIMO MINELLA

"Novecento", il pianista sull'oceano protagonista dell'omonimo libro di Alessandro Baricco, portato sugli schermi da Tim Roth, questa volta ha le sembianze di un cane, Athos, un meticcio di grossa taglia. Athos è l'unica vittima dell'incredibile storia del traghetto "Jolly Amaranto", che con i motori spenti ha superato 48 ore di onde alte fino a tredici metri e raffiche di vento a più di cento chilometri all'ora, e poi si è incagliato nelle secche, di fronte al porto di Alessandria d'Egitto.

Le immagini di Athos

martedì 14 dicembre 2010

No alla sfiducia, primo tempo al premier Casini lo gela: "Vada avanti da solo"

Data per scontata la vittoria al Senato, il voto di Montecitorio mette in difficoltà Fini e regala a Berlusconi il tramonto dell'ipotesi "governo tecnico". Per l'esecutivo 314 voti, per la caduta 311 deputati. Decisivi tre finiani "di ritorno" e i "responsabili" di Calearo. Liti, bandiere e urla in Aula. E ora il futuro della legislatura resta tutto da decifrare

 

Casini si confronta con Fini in aula ROMA - Berlusconi vince questo round. E Fini si ritrova in grande difficoltà, con un partito spaccato. Eppure, alla fine della giornata più lunga per il governo, restano più dubbi che certezze. La sfiducia tanto attesa da Fli, Udc, Idv e Pd non passa, ma l'esito del voto sulla mozione contro il governo Berlusconi non significa la fine delle fibrillazioni del quadro politico. Anzi. Quando sulla seduta di Montecitorio cala il sipario, dopo un'altalena di emozioni e previsioni smentite, il pallottoliere segna 314 "no" alla sfiducia, 311 "sì" e le due astensioni dei deputati della Svp. A palazzo Madama, poco prima, era finita con margini più ampi per la maggioranza: 162 voti a sostegno dell'esecutivo, 135 contrati e gli 11 senatori di Fli astenuti nel tentativo di un disperato tentativo di mediazione con il Cavaliere. 


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Mondiale, Internacional ko In finale va il Mazembe

Clamoroso ad Abu Dhabi: la formazione congolese supera 2-0 i brasiliani nella prima semifinale. La seconda finalista uscirà dal confronto tra l'Inter e i coreani del Seongnam

 

Mondiale, Internacional ko In finale va il Mazembe Kabangu dopo il gol del vantaggio
ABU DHABI - E' il giorno più importante nella storia del calcio africano, almeno a livello di club. Il TP Mazembe interrompe la tradizione europeo-sudamericana del Mondiale per club (al tempo della Coppa Intercontinentale il trofeo opponeva direttamente la vincente della coppa Libertadores ai campioni d'Europa) centrando contro pronostico per la finale. In congolesi battono 2-0 in semifinale i brasiliani dell'Internacional di Porto Alegre, ed accedono all'ultimo atto, sabato prossimo contro la vincente della sfida tra l'Inter e i sudcoreani del Seongnam.  C'è da stare allegri per i nerazzurri? Sembra il caso di aspettare a sorridere troppo. Gli africani sono una squadra tatticamente molto evoluta rispetto al passato. Giocano molto chiusi in fase difensiva, ripartono velocissimi in contropiede ed hanno 3-4 elementi di buonissimo livello. Emblematiche in tal senso le reti del trionfo, giunte nella ripresa. La prima di Kabangu: stop in area e destro a piazzare la palla con assoluta precisione dopo sponda intellingentissima di Ekanga. La seconda di Kaluyituka a quattro minuti dal termine: una azione personale, conclusa con una conversione da sinistra al centro e destro sul primo palo.
(14 dicembre 2010)

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Roma in fiamme, novanta feriti la protesta finisce in guerriglia

Dal mattino fino al primo pomeriggio, il grande corteo in cui confluiscono anche i comitati per l'Aquila, i centri sociali, la Fiom e il Popolo Viola, sfila per la città in modo civile. Finché non entrano in azione i black bloc. E gli scontri con le forze dell'ordine trasformano via del Corso e piazza del Popolo in un campo di battaglia. Fermate 41 persone

di PAOLO GALLORI


 
ROMA - Sulle reti tv rimbalzano le immagini dei blindati in fiamme in Piazza del Popolo, di via del Corso disseminata di sampietrini, motorini distrutti, vetri di auto in pezzi, panchine divelte e tante, tantissime scarpe, testimoni silenziose delle fughe precipitose e delle cariche a ripetizione. Quanranta feriti tra i manifestanti, cinquanta tra le forze dell'ordine. Oltre 40 fermati. E' questa l'istantanea che resta a futura memoria di una giornata in cui a Roma, dal mattino fino al primo pomeriggio, studenti, precari, centri sociali, i comitati per l'Aquila e i metalmeccanici della Fiom hanno sfilato per le vie della Capitale e manifestato - "in centomila" dicono, certo non molti di meno - in modo assolutamente civile. 

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WL - "Berlusconi, censura a Internet per favorire le sue televisioni"


ROMA - "Così Berlusconi vuole censurare Internet" per "favorire le proprie imprese" commerciali e azzittire "la concorrenza politica". Gli ultimi due cablogrammi dell'ambasciatore Usa a Roma David Thorne diffusi da WikiLeaks, riferiscono le critiche, le perplessità e i sospetti dell'amministrazione Usa sulla "legge Romani". È il decreto anti-Internet che il governo italiano voleva far passare tra fine 2009 e inizio 2010. In un cablogramma del 3 febbraio 2010, Thorne sintetizza: "la legge darà possibilità di bloccare o censurare qualsiasi contenuto", e "favorirà le imprese di Silvio Berlusconi di fronte ai suoi competitor". La conferma, secondo l'ambasciatore, di un "modello di business familiare in cui Berlusconi e Mediaset hanno usato il potere del governo in questo modo sin dai tempi del primo ministro Bettino Craxi".

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Maltempo, arriva gelo punte di -8 in pianura

Corrente dall'Artico, temperature fino a -8 anche in pianura


ROMA - Arriva il gelo sull'Italia: l'aria fredda proveniente dall'Artico che ha gia' investito l'Europa continentale, raggiungera' nelle prossime ore il nostro paese portando temperature polari anche in pianura e neve almeno fino a sabato. Si preannuncia dunque una settimana sottozero non soltanto al nord, dove la temperatura massima superera' di non piu' di due-tre gradi lo zero, ma anche su buona parte delle regioni centrali e nelle zone interne di quelle meridionali. Le temperature minime invece, secondo gli esperti del Dipartimento della Protezione Civile, potranno raggiungere tra mercoledi' e giovedi' anche i -5/-8 gradi in pianura, mentre molto piu' rigidi saranno i valori in collina e montagna. Gia' da stasera l'aria gelida si affaccera' sulle regioni settentrionali, per poi scendere in pianura Padana ed interessare anche quelle centrali, con il tempo che si manterra' sereno sul nord e sul versante tirrenico del centro almeno fino a venerdi'.


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Salta l'ultima mediazione di Fli Berlusconi: "Non lascio, no ai diktat"

I parlamentari di Futuro e libertà, comprese le 'colombe', chiedevano al premier di lasciare dopo aver ottenuto la fiducia al Senato e prima del voto a Montecitorio in modo da fare un Berlusconi bis. Bossi li gela: "Troppo tardi per trattare", il premier fa saltare ogni trattativa

 

ROMA - In queste ore dove l'incertezza regna sovrana, Fli trova una via d'uscita per evitare che il partito si spacchi sulla fiducia al premier. Accade che, dopo una girandola di incontri, l'ala trattativista dei finiani, (Silvano Moffa, Maria Grazia Siliquini, Catia Polidori e Giuseppe Consolo), trovi l'intesa e metta la firma su un documento firmato da tutti e 35 i deputati futuristi.  Un testo di mediazione che chiede a Berlusconi di dimettersi dopo aver ottenuto la fiducia al Senato e prima del voto alla Camera. Tra i punti del documento, anche l'impegno a un reincarico per un Berlusconi bis e la parola di Fli sul fatto che il partito di Fini non sosterrà alcun governo diverso da uno guidato da una personalità di centrodestra. Un ultimo tentativo di mediazione sponsorizzato dalle colombe finiane che però si scontra con il muro del Cavaliere: "Non mi dimetto, no ai diktat", manda a dire il premier attraverso una nota, salvo poi ribadire di persona l'impercorribilità di questa soluzione nella replica pronunciata in aula alla Camera.   


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lunedì 13 dicembre 2010

Pensioni. L'INPS tace. Nel 2037 un quinto in meno in busta

Il Corriere Della Sera aumenta il gelo che ci affligge in dicembre con una inchiesta di Enrico Marro sul futuro delle pensioni e sui loro “veri conti” e conferma quello che già sospettavamo, che “gli assegni diminuiranno”. Solo che lo fa con tanto di tabella. Il risultato è sconfortante: dipendenti e artigiani che andranno in pensione dopo il 2037, cioè tutti i giovani che abbiano la fortuna di trovare un posto di lavoro con contributi pagati oggi, prenderanno il 20 per cento di pensione in meno rispetto alla retribuzione di quanto ricevano i loro genitori.

La conclusione è che entra ora nel mondo del lavoro “avrà il 47% del reddito”. Ai precari andranno “6.351 euro l’anno”. Difficile pensare che in futuro le pensioni saranno adeguate a garantire almeno una parvenza del precedente tenore di vita, anche perché, secondo Marro, “la soluzione della previdenza integrativa appare ancora insufficiente”.


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Liberi i bambini tenuti in ostaggio Arrestato il giovane sequestratore

Un diciassettenne si è presentato nell'istituto di Besançon con due sciabole in mano. All'inizio aveva preso 20 bimbi per poi tenerne cinque. Sul posto sono stati inviati gli agenti della GIPN di Strasburgo

PARIGI - Dopo una mattina di tensione sono stati finalmente liberati i cinque bimbi (quattro secondo alcune fonti) e la loro istitutrice che erano stati sequestrati da un giovane di 17 anni con disturbi mentali nella scuola materna Charles Fourier di Besançon, nell'est della Francia. Il ragazzo era entrato verso le 8.30 armato di due sciabole e aveva preso in ostaggio una ventina di bambini fra i quattro e i sei anni.
 

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Milano, la Moratti e Podestà contestati in piazza Fontana

Urla e fischi contro il sindaco e il presidente della Provincia alla cerimonia per la commemorazione delle vittime della strage. La protesta è proseguita anche mentre veniva suonato il Silenzio

La commemorazione ufficiale della strage di piazza Fontana è iniziata a Milano tra i fischi e le urla di meno di un centinaio di contestatori che hanno preso di mira il sindaco Letizia Moratti e il presidente della Provincia, Guido Podestà. I fischi e le urla sono proseguiti anche mentre veniva suonato il Silenzio in onore di tutti i caduti. Il sindaco ha lasciato la piazza scortata dalle forze dell'ordine, in tutta fretta, dopo qualche minuto. "Purtroppo un gruppo di ragazzini ha deciso di contestare come al solito la manifestazione. Vedo che sono molto giovani, dovrebbero imparare dalla compostezza degli adulti", ha commentato Podestà.

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Fini: da mercoledì siamo all'opposizione Berlusconi: "Così perde ogni credibilità"

Il presidente della Camera: "Serve un nuovo governo, magari con Tremonti". "Vuole restare al governo almeno finché c'è il legittimo impedimento". Il finiano Moffa "amareggiato" per il no del leader alla lettera delle "colombe". Berlusconi riunisce i senatori Pdl: "Se Udc e Fli votano con la sinistra non hanno più spazio politico". Bossi: "Dopo la fiducia? vedremo"

ROMA - "Dopo il 14 dicembre serve un nuovo governo di centrodestra, e un esecutivo guidato da Giulio Tremonti lo sarebbe certamente, anche se non è una questione di nomi". Così Gianfranco Fini, nel corso del programma "In mezz'ora" di Lucia Annunziata, esclude governi tecnici e ribadisce: "Non ho la sfera di cristallo però credo che Berlusconi non avrà la fiducia. Con un voto in più tirerà a campare. Il suo interesse è restare a Palazzo Chigi almeno finchè c'è il legittimo impedimento", dice il presidente della Camera. Che comunque vada dice che da mercoledì mattina Fli sarà "a tutti gli effetti un movimento politico di opposizione", anche se sempre "nell'ambito del centrodestra".

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sabato 11 dicembre 2010

Analisi e radiografie, le tariffe pazze del federalismo sanitario

Indagine di Altroconsumo. Prezzi triplicati da una regione all'altra. Non sempre in quelle del Nord i prezzi più bassi

di LUISA GRION


ROMA - La sanità in Italia non è uguale per tutti: cambia l'offerta di servizi, ma soprattutto cambia il costo che il cittadino è chiamato a pagare per avere accesso alle prestazioni di base. Una giungla di tariffe che trova il suo culmine proprio nell'analisi più comune: quella del sangue, dove la variazione fra una regione e l'altra può superare il mille per cento. Fare un prelievo in una struttura pubblica o convenzionata del Lazio costa solo 52 centesimi, ma la stessa analisi eseguita in un laboratorio delle Marche viene pagata dal paziente 6 euro e 20 centesimi. Poco meglio va per i controlli dal ginecologo: le donne umbre, se la cavano con 16 euro a visita, ma le loro amiche piemontesi - per la stessa prestazione - sono chiamate a sborsarne più di 30 (l'aumento è del 82 per cento). E la radiografia del polso? In Veneto ve la fanno per 28 euro, ma se siete disposti a fare qualche chilometro e a varcare il confine con l'Emilia Romagna pagherete la metà. La confusione è totale: da un capo all'altro del territorio nazionale variano le tariffe, le esenzioni ammesse, le norme che regolano l'intricata galassia delle ricette, perfino i ticket da versare per accedere ad esami, visite, terapie. La maggior parte delle regioni chiede 36,15 euro, ma si arriva ai 45 della Calabria e ai 46,15 della Sardegna. 

A compiere questo lungo viaggio nell'Italia delle mille differenze è un'indagine di Altroconsumo ("Il prezzo della salute") che passando al setaccio i tariffari 2009 delle
varie regioni ha scoperto come in Italia i pazienti non siano tutti uguali: al di là delle differenze qualitative dei servizi offerti, vi sono anche notevoli varietà nelle tariffe che sono chiamati a versare.

Oggetto dell'indagine sono state le 31 prestazioni ambulatoriali più richieste divise fra visite specialistiche, esami di laboratorio e diagnostici. Il risultato si presta a paragoni sconcertanti: i principali esami di laboratorio in Puglia costano in media il 56 per cento in più rispetto all'Emilia Romagna, le visite specialistiche in Piemonte sono più care dell'82 per cento rispetto all'Umbria. E non è detto che nelle classifiche dei prezzi, il Sud sia sempre maglia nera: in realtà, riguardo agli esami di laboratorio la palma della regione più esosa va alle Marche, che però diventa la più virtuosa quanto a visite ed esami diagnostici. Campi in cui le tariffe più alte si registrano invece in Piemonte, Friuli e Veneto.


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Clima. A Cancun trovato l'accordo un capolavoro di diplomazia

L'intesa alla conferenza Onu tiene insieme i tagli alle emissioni (25-40% entro il 2020) e gli interessi dei vari Stati rinviando la definizione degli impegni vincolanti Paese per Paese dal nostro inviato ANTONIO CIANCIULLO

CANCUN - Per ora è solo architettura, ma è un'architettura robusta: il disegno di un progetto concreto per la salvaguardia del clima. Alleggerito dal peso di target immediati sul taglio delle emissioni, il meccanismo del piano di protezione dell'atmosfera ha preso forma in due settimane di abile regia messicana della conferenza Onu che ha lasciato spazio a tutti e ha dato tutti una ragione per aderire. Se nelle prossime ore il testo dell'accordo, che ha già ottenuto un larghissimo consenso, verrà approvato all'unanimità, l'incubo del fallimento di Copenaghen sarà dimenticato e la strada per un'intesa contro il caos climatico sarà tracciata: taglio delle emissioni del 25-40 per cento rispetto al livello del 1990 entro il 2020 per evitare che l'aumento di temperatura superi i 2 gradi e un pacchetto da 100 miliardi di dollari l'anno per il trasferimento delle tecnologie pulite e il mantenimento delle foreste tropicali.

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venerdì 10 dicembre 2010

18 anni di carcere per Calisto Tanzi L'imprenditore condannato per il crac

PARMA - Per il crac Parmalat 1 da 14 miliardi di euro, il tribunale di Parma ha condannato l'ex patron della società Calisto Tanzi a 18 anni di reclusione. Il tribunale, presieduto da Eleonora Fiengo, ha emesso la sentenza dopo circa 6 ore di camera di consiglio. Il pm aveva chiesto per lui 20 anni 2 di carcere. Si è chiuso così, a sette anni dal crac che sconvolse il mondo, il processo sulla grande truffa della Parmalat, scoperta a dicembre del 2003. Dei 17 imputati per bancarotta fraudolenta, ne sono stati condannati 15. "Non mi aspettavo una sentenza così severa", ha detto Tanzi al suo legale subito dopo la lettura del verdetto.

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Per Liu Xiaobao una sedia vuota Obama: "Suoi valori universali, liberatelo"

Giro di vite delle forze dell'ordine cinesi per prevenire contestazioni. La polizia disperde una dimostrazione davanti alla sede delle Nazioni Unite. Black out tv e internet sulle notizie della cerimonia del premio ad Oslo. Anche l'Ue chiede che il dissidente venga rilasciato

 

PECHINO - Una sedia vuota per il Premio Nobel per la Pace a Oslo, in una cerimonia simbolica che è un colpo fortissimo all'immagine della Cina. Il diploma nel quale si attesta il riconoscimento al dissidente Liu Xiaobo, bloccato agli arresti dalle autorità di Pechino, viene appoggiato sulla seggiola dove campeggia un ritratto dell'intellettuale cinese. A parlare in sua vece è l'attrice Liv Ullmann, che legge l'ultimo discorso di Liu, intitolato "Non ho nemici, pubblicato il 23 dicembre 2009, due giorni prima della condanna a 11 anni di carcere per istigazione alla sovversione. 

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Compravendita, indaga la Procura L'ira del Pdl: "Interferenza gravissima"

Dopo la decisione delle toghe romane, si scatena la reazione del centrodestra. Fini: ora inizia il calciomercato. L'esposto di Di Pietro. Per Famiglia Cristiana "è peggio di Tangentopoli". Il Cavaliere insiste: "Ci sarò io fino alla fine della legislatura"


ROMA -  La procura di Roma ha aperto una inchiesta sulla presunta compravendita di deputati avviata da Silvio Berlusconi per assicurarsi la fiducia in vista del voto del 14 dicembre. Il fascicolo è in realtà doppio e riguarda sia l'esposto presentato oggi da Antonio Di Pietro sia un atto avviato precedentemente dai pm sulla base di notizie di stampa. Il leader dell'Idv ha presentato una denuncia sulla fuoriuscita dal partito degli ex colleghi Antonio Razzi e Domenico Scilipoti. Nell amani del procuratore Ferrara l'ex pm ha consegnato una serie di articoli di stampa, comprese alcune interviste rilasciate in questi giorni dai due deputati che hanno lasciato l'Idv. A svolgere le indagini sarà il procuratore aggiunto Alberto Caperna, ma dagli ambiente della procura si fa notare che provare da un punto di vista giudiziario provare la compravendita è estremamente difficile in quanto occorrono le prove certe, anche perché "un parlamentare non ha alcun vincolo di mandato ed è libero di cambiare casacca mille volte". 

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Studenti, Londra a ferro e fuoco Assalto all'auto di Carlo e Camilla

Sì al disegno di legge che triplica le tasse universitarie, i manifestanti sfondano il cordone eretto dalla polizia ed entrano in Parliament Square. Poi l'irruzione al ministero del Tesoro. Cariche degli agenti a cavallo, lancio di bottiglie, scoppio di petardi. La furia di Cameron: "Sentiranno il braccio della legge"

 

LONDRA - Nel giorno del sì in Parlamento sul disegno di legge che triplica le tasse universitarie, un mese dopo l'inizio della protesta 1, oltre 20mila persone tra studenti, genitori e attivisti inglesi hanno stretto d'assedio la Camera dei Comuni a Londra, scontrandosi con la polizia. Poi, dopo aver sfondato il cordone delle forze dell'ordine, hanno fatto irruzione al ministero del Tesoro. In serata, un gruppo di manifestanti ha bloccato l'auto su cui viaggiavano il principe Carlo e sua moglie Camilla: l'auto dei reali è stata circondata e presa a calci dai manifestanti a Regent Street; poi si è potuta allontanare senza danni. Il principe e la moglie sono arrivati quindi all'evento dove erano attesi al Palladium di Londra non senza aver trascorsi attimi di paura. Il bilancio a fine serata è si 12 agenti e 43 manifestanti feriti. La furia del primo ministro Cameron: "I violenti sentiranno il braccio della legge". 

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FOTO: L'ASSALTO ALL'AUTO DI CARLO 2

Sakineh: tv Iran smentisce liberazione

TEHERAN -La televisione iraniana in inglese PressTv ha smentito oggi il rilascio di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, sottolineando che la donna e' stata portata nella sua abitazione solo per realizzare un programma che sara' trasmesso questa sera. La notizia della liberazione della donna, condannata alla lapidazione per adulterio e in attesa di sentenza in un processo per l'uccisione del marito, era stata data ieri sera dal Comitato internazionale contro la lapidazione, con sede in Germania. Il rappresentante del Comitato in Italia aveva detto che Sakineh e suo figlio, Sajjad Ghaderzadeh, anch'egli arrestato nell'ottobre scorso, erano stati visti nel cortile della loro casa di Tabriz, nel nord-ovest dell'Iran. La televisione PressTv aveva effettivamente diffuso fotografie di Sakineh e del figlio nella casa. Ma 'contrariamente ad una vasta campagna di propaganda da parte dei mezzi di informazione occidentali secondo cui l'assassina Sakkineh Mohammadi-Ashtiani e' stata rilasciata - spiega oggi sul suo sito PressTv - una nostra equipe televisiva, ha concordato con l'autorita' giudiziaria di seguire la Ashtiani nella sua abitazione per produrre una ricostruzione video dell'omicidio sulla scena del delitto''. Il Comitato internazionale contro la lapidazione aveva annunciato il 2 novembre scorso anche l'impiccagione per il giorno dopo di Sakineh.

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giovedì 9 dicembre 2010

Sakineh finalmente libera fuori anche il figlio e l'avvocato

La donna condannata alla lapidazione per adulterio scarcerata mercoledì. Tornano a casa anche i due giornalisti tedeschi che erano accusati di spionaggio. La gioia della comunità internazionale.

 

TEHERAN - Sakineh Mohammadi Ashtiani è salva, ed è già tornata a casa, a Tabriz" nel nord ovest dell'Iran. La donna condannata alla lapidazione per adulterio, suo figlio Sajjad Qaderzadeh e l'avvocato Javid Hutan Kian "sono stati liberati ieri", hanno riferito varie fonti del Comitato Internazionale contro la lapidazione. "Non abbiamo ancora parlato con lei", ha detto Mina Ahadi, presidente del comitato. Ma sulla tv di Stato iraniana la notizia del ritorno a casa di Sakineh è continua. Insieme a Sakineh, a suo figlio e al suo avvocato sono stati liberati anche i due giornalisti tedeschi arrestati il 10 ottobre mentre intervistavano Sajjad e il suo legale. I due erano accusati di spionaggio.

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"Basta tagli alla polizia" Gli agenti protestano ad Arcore

ARCORE - Un centinaio di agenti della Polizia di Stato sta dando vita ad una manifestazione ad Arcore. I poliziotti, appartenenti a tutte le principali sigle sindacali della polizia, stanno protestando davanti a Villa San Martino, residenza del premier Silvio Berlusconi. Il presidio è stato deciso a livello unitario per protestare contro i tagli al bilancio delle forze dell'ordine. Analoghe manifestazioni sono in corso in tutto il territorio nazionale.

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Precipita aereo da turismo in fiamme sul deposito bus

Il velivolo decollato dall'aeroporto dell'Urbe si è schiantato dopo un minuto di volo. Il pilota, Giovanni Magliocca di 51 anni, è morto carbonizzato nel rogo. Tragedia sfiorata: a 50 metri di distanza stavano lavorando circa 15 operai. Il governatore Polverini: "Aperta un'inchiesta". Non ci sono mezzi danneggiati.

 

Un aereo da turismo è precipitato fa tra via di Grottarossa e via Flaminia, schiantandosi sul più grande deposito Atac della Capitale. Morto il pilota, nel rogo del velivolo che si è incastrato sulle tetto del capannone. L'assessore Marchi: a 50 metri di distanza stavano lavorando circa 15 operai.

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"Yara ha interrotto Cenerentola" Bufera sullo spot di Porta a Porta

Il promo della puntata durante il cartone animato. E i genitori protestano: una scelta nefasta. Vespa: "Allarme ingiustificato"

ROMA
Il presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, Antonio Marziale, attacca Rai1 per «l’interruzione di Cenerentola con il trailer di Bruno Vespa sulla puntata di "Porta a Porta" dedicata alla scomparsa di Yara e Sarah», una scelta «da considerarsi nefasta». 

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mercoledì 8 dicembre 2010

La Spezia, albero cade e uccide agente

La poliziotta stava effettuando rilievi su un incidente stradale

LA SPEZIA - Una sovrintendente della Polstrada della Spezia è morta mentre rilevava un incidente, travolta da un albero abbattuto dal maltempo. E' successo a Fornola (La Spezia) poco dopo le 3 della scorsa notte. La donna si chiamava Teresa Marcocci e aveva 43 anni. La sovrintendente era sul posto per rilevare un incidente capitato a un automobilista la cui auto era stata colpita da un ramo spezzato. Mentre era intenta ai rilievi, un altro albero è caduto, travolgendola. Sul posto sono stati tentati i primi soccorsi. Trasferita d'urgenza all'ospedale Sant'Andrea, la donna è stata sottoposta ad un intervento chirurgico urgente, ma, purtroppo, non ce l'ha fatta. La strada della Ripa era stata riaperta solo ieri, dopo una lunga chiusura dovuta proprio al maltempo e alle frane. Da poche ore le auto avevano ripreso a circolare sull'arteria, molto trafficata.

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