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martedì 14 dicembre 2010

Roma in fiamme, novanta feriti la protesta finisce in guerriglia

Dal mattino fino al primo pomeriggio, il grande corteo in cui confluiscono anche i comitati per l'Aquila, i centri sociali, la Fiom e il Popolo Viola, sfila per la città in modo civile. Finché non entrano in azione i black bloc. E gli scontri con le forze dell'ordine trasformano via del Corso e piazza del Popolo in un campo di battaglia. Fermate 41 persone

di PAOLO GALLORI


 
ROMA - Sulle reti tv rimbalzano le immagini dei blindati in fiamme in Piazza del Popolo, di via del Corso disseminata di sampietrini, motorini distrutti, vetri di auto in pezzi, panchine divelte e tante, tantissime scarpe, testimoni silenziose delle fughe precipitose e delle cariche a ripetizione. Quanranta feriti tra i manifestanti, cinquanta tra le forze dell'ordine. Oltre 40 fermati. E' questa l'istantanea che resta a futura memoria di una giornata in cui a Roma, dal mattino fino al primo pomeriggio, studenti, precari, centri sociali, i comitati per l'Aquila e i metalmeccanici della Fiom hanno sfilato per le vie della Capitale e manifestato - "in centomila" dicono, certo non molti di meno - in modo assolutamente civile. 

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