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lunedì 22 dicembre 2014

Discesa polare dal 26: arriva il Terribile Ivan!

Bel tempo con nebbie fino a Natale, poi cambia tutto con pioggia e neve

Discesa polare dal 26: arriva il Terribile Ivan!

Vivremo giornate di passione. Dal 26 dicembre, il terribile Ivan, una discesa polare dal Nord Europa irromperà in Italia portando ad uno sconvolgimento totale del tempo sulle nostre regioni. La nostra redazione web ci comunica che il tempo non cambierà fino a Natale con nebbie in pianura e pioviggine sparsa in Liguria, Toscana e coste tirreniche, poi cambia tutto. Dalla serata del 25 dicembre faranno ingresso in Italia venti forti orientali che inizieranno a far piovere sull’Emilia Romagna e Marche con neve inizialmente da 1300 metri, poi in calo fino a 600 metri. Il giorno di santo Stefano pioggia e neve a bassa quota colpiscono le regioni adriatiche e gli Appennini, venti fortissimi dai quadranti nordorientali. Maltempo che raggiunge anche il Sud con intensi nubifragi sul Palermitano, Messinese, poi anche Crotonese. La neve scenderà fin sopra i 300/500 metri sugli Appennini, localmente anche a quote più basse. Arriverà la neve anche al Nord?

La redazione web del sito www.iLMeteo.it comunica che Ivan porterà ad un calo repentino delle temperature che scenderanno di notte di 3/5°sotto lo zero al Nord.  Nella notte di sabato 27 una perturbazione atlantica raggiungerà le regioni settentrionali e domenica 28 sarà neve diffusa e copiosa al Nord, forte in Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia con accumuli anche importanti. Sempre domenica 28 però si abbatteranno forti nubifragi sul Lazio e sulla Toscana meridionale.

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Incidente stradale nel Salento: tre morti

LECCE - Tre persone sono morte in un incidente stradale avvenuto in serata sulla strada statale 275 che collega Maglie a Leuca, nel Salento. Altre due sono state ricoverate in ospedale e sono in gravi condizioni. Tre le auto coinvolte nell'incidente: una Ford Fiesta, una Fiat Croma, e una Fiat 600. Lo scontro è avvenuto in un tratto di strada dove non c'è lo spartitraffico, in prossimità dello svincolo per Scorrano.

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domenica 21 dicembre 2014

Crisi, niente vacanze di Natale per 48 milioni di italiani

Secondo Federalberghi un italiano su due, 30 milioni, resta a casa per motivi economici. Partiranno in 11,8 milioni, ma spenderanno di più. "Cresce la fiducia" dice Confturismo, mentre Bocca chiede "misure urgenti da parte del governo"

MILANO - Natale e Capodanno a casa per 48 milioni di italiani. La crisi morde forte e se 18 milioni dichiarano di non partire per scelta, altri 30 milioni, un italiano su due, non lo fa per motivi economici. Insomma al di là delle rilevazione statistiche la ripresa è ancora lontano. Quest'anno saranno solo 11,8 milioni gli italiani che si ritaglieranno qualche giorno di ferie, cinque al massimo, fuori casa, l'1,6% in meno rispetto a 12 mesi fa, quando pareva che la crisi avesse toccato il fondo. 

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Gdo, un Natale in rosso il fatturato precipita

Dall'8 al 14 dicembre le vendite a livello nazionale sono diminuite del 5,13%. Il bilancio dal 1 gennaio si è ormai attestato sopra la soglia dei due punti percentuali (-2,18%) ed è altamente improbabile che riesca a tornare sotto prima della fine dell'anno


Per la distribuzione moderna si preannuncia un Natale drammatico. Secondo i dati raccolti da Nielsen, nella settimana dall'8 al 14 dicembre il calo del fatturato ha subito un'ulteriore accelerazione portandosi a -5,13%. Il progressivo dal 1 gennaio sale così al -2,18% e, salvo imprevisti e inattesi cambiamenti di trend, il 2014 si chiuderà con un rosso abbondantemente superiore ai due punti percentuali.

Nei sette giorni in esame è letteralmente crollato il Nord-est, sono andati molto male il Centro e il Sud e, se così si può dire, ha limitato le perdite il Nord-ovest, che era però reduce da un pessima settimana.  Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Trentino hanno lasciato sul terreno il 7,12% e dall'inizio dell'anno hanno accumulato una perdita del 2,75%. Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia hanno sofferto un calo del 5,51% e restano la macro-area con la peggiore performance dal 1 gennaio (-2,93%). Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna sono arretrate del 5,13% ma salvano il primato dall'inizio dell'anno (-1,64%). Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia hanno perso il 3,94% nella settimana e si fermano a un soffio dalla soglia del -2% (-1,97% per la precisione) per tutto il 2014. 
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sabato 20 dicembre 2014

FREDDO e NEVE: fine anno con o senza botto?

Verso un'evoluzione normale per il periodo?

 

 
La media degli scenari del modello americano non sembra lasciare spazio ad alcuna discussione. Tutte le ipotesi, portate avanti da giorni con grande fatica da parte del nostro team, verrebbero quasi completamente ridimensionate da questa carta, che vedrebbe correnti da ovest solo leggermente ondulate con deviazione da nord-ovest sulla nostra Penisola, un po' di freddo secco in Adriatico e nulla di più.

Ci sembra un'analisi un po' troppo affrettata, che poggia evidentemente su corse perturbatrici molto lontane dall'ipotesi ufficiale del modello americano, che seguita a veder piombare su Europa centrale e sull'Italia una depressione carica di temperature invernali, vento e nevicate almeno in montagna.

Il tutto certo in un quadro non estremo; risulterebbe un affondo invernale di assoluta normalità, se non fosse che di queste configurazioni non si vedeva traccia da quasi 2 anni e dunque assume una valenza diversa.

Potrebbe essere il segnale di molte altre ondulazioni in arrivo durante il mese di gennaio, dunque con scambi meridiani più accentuati di masse d'aria e di conseguenza potenziali episodi invernali per il nostro Paese.

Se invece tutto si risolvesse in una bolla di sapone, allora prepariamoci a vivere un altro periodo mite, dominato dalle correnti occidentali.

Il modello europeo, pur non troppo convinto, vede l'affondo perturbato di fine anno, ma soprattutto lascia intendere che potrebbe verificarsene uno anche più importante all'inizio del 2015.

Ancora una volta però si nota come situazioni di potenziale forte maltempo invernale che il modello "legge" nel lungo termine, vengano gradualmente ridimensionate e fatte rientrare nella assoluta normalità avvicinandosi all'evento.

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Cec-Pac addio, l'Agid fa sparire l'invenzione di Brunetta. Flop da 19 milioni di euro

L'annuncio oggi dell'Agenzia per l'Italia Digitale. Dal 18 dicembre non saranno più attivate Cec-Pac. Da marzo 2015 gli utenti potranno avere una Pec gratuita per i rapporti con la pubblica amministrazione
 

L'AGENZIA per l'Italia digitale chiude la Cec-Pac, la speciale posta certificata che l'allora ministro Renato Brunetta aveva ideato per i rapporti tra cittadino e la pubblica amministrazione. E la chiude perché la Cec-Pac si è rivelata un flop: un mostro burocratico che ci costava 19 milioni di euro e veniva utilizzata da poche persone- nonostante gli annunci trionfali di Brunetta. "Con questa decisione, l'Agid inaugura una fase nuova: la chiusura di tutti quei progetti digitali che non funzionano e che causano solo uno spreco di fondi pubblici. È una novità rispetto alle solite storture burocratiche italiane", commenta a Repubblica.it Ernesto Belisario, avvocato membro del tavolo permanente per l'innovazione e l'agenda digitale presso Palazzo Chigi. 

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Tabaccaio ucciso durante una rapina ad Asti

Il colpo all'ora di chiusura. La vittima 37 anni ha reagito per difendere la moglie che era stata picchiata dai due banditi che gli hanno poi sparato.

Un tabaccaio è rimasto ucciso questa sera durante una rapina ad Asti. Il negozio, in via Alba 16 si chiama Bacco Tabacco. La vittima, Manuel Bacco, 37 anni, stava chiudendo il negozio quando è stato affrontato da due rapinatori incappucciati che hanno picchiato la moglie. Lui ha reagito e di fronte a questo i due non hanno esitato a sparare. E poi sono fuggiti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
L'omicidio di una settimana fa a Torino
Una settimana fa un altro tabaccaio era stato ucciso a Torino da uno squilibrato che lo aveva picchiato a morte per "vendetta"


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venerdì 19 dicembre 2014

Varese, trovata morta la hostess scomparsa

Valentina Scampini, 28 anni, era sparita quattro giorni fa da Oggiona Santo Stefano. Il suo cadavere è stato scoperto in un bosco. La sua auto era stata trovata parcheggiata in città

Valentina Scampini, la giovane hostess di 28 anni, che era scomparsa da quattro giorni a Oggiona Santo Stefano, nel Varesotto, è stata trovata morta. Lo confermano gli investigatori. Il suo corpo è stato rinvenuto dagli uomini del Saf dei Vigili del Fuoco e della protezione civile insieme ai Carabinieri che pattugliavano l’area.

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Discarica dei veleni a Bussi: tutti assolti

Una nuova prescrizione salva i responsabili Montedison di un disastro ambientale senza precedenti

Dopo cinque ore di Camera di consiglio la Corte d’Assise di Chieti ha assolto tutti gli imputati coinvolti nel processo per la megadiscarica dei veleni di Bussi sul Tirino (Pescara). Gli imputati erano 19 e tutti a vario titolo erano stati accusati di disastro colposo, di disastro ambientale e di avvelenamento delle acque. La Corte ha derubricato il reato in disastro colposo e gli imputati sono stati giudicati non colpevoli per sopraggiunta prescrizione. I 19 imputati sono quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison. I pm del tribunale di Pescara Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini avevano chiesto 18 condanne e un’assoluzione e pene da 4 a 12 anni e otto mesi. La scoperta della discarica più grande d’Europa, cioè 25 ettari di rifiuti tossici, risale al 2007 dopo più di un anno di indagini del Corpo forestale dello Stato, coordinate dall’allora pm Aldo Aceto, avviate a seguito del ritrovamento nel fiume Pescara di considerevoli quantità di clorometanoderivati. Il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, annuncia comunque una causa civile per il risarcimento dei danni.

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Amianto alla Olivetti: 33 richieste di rinvio a giudizio

 

Massacrò di botte la fidanzata, 20 anni di carcere a un 35enne

Roma - Una sentenza accolta tra pianti e applausi. Vent’anni di reclusione per Maurizio Falcioni, il romano di 35 anni che il 4 febbraio scorso ha ridotto in fin di vita la fidanzata Chiara Insidioso Monda, al termine dell’ ennesima lite di gelosia.

Un vero e proprio pestaggio che ha portato la 19enne in coma, uno stato da cui la giovane è uscita solo qualche giorno fa. «Il massimo della pena, giustizia è fatta», il commento del papà della ragazza su Facebook.

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Paura e scosse di terremoto a Firenze, scuole evacuate, gente in strada

Magnitudo 4,1. Chiuse numerose scuole nel Chianti, epicentro del sisma. Non si segnalano al momento danni. Ma lo sciame sismico è cominciato nella notte: 30 scosse dalla notte. Palazzo Vecchio riunisce l'unità di crisi e "consiglia" il personale di lasciare le sedi

Una scossa dopo l'altra, fino a contarne trenta dalla notte a mezzogiorno. Così Firenze scopre all'improvviso la paura del terremoto. Gente in strada, edifici pubblici e scuole evacuate, centralini presi d'assalto. A Palazzo Vecchio il sindaco Dario Nardella riunisce alle 13 l'unità di crisi e dispone per sicurezza la chiusura dei musei civici. Nel Chianti prima e poi anche a Firenze, Fiesole e Prato molte scuole vengono chiuse e gli studenti mandati a casa per lo sciame sismico che continua. "I bambini sono nei cortili delle scuole come da procedura. Si valuta il rientro caso per caso", scrive su Twitter la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi. Molti genitori vengono chiamati dalle scuole per andare a riprendere i bambini a scuola. Per il personale di Palazzo Vecchio arriva l'invito a lasciare le sedi in via precauzionale, visto che non c'è la possibilità di controllare la staticità immediatamente e ovunque: "Nessun ordine ma consiglio", spiegano dal Comune mentre le scosse si susseguono. Quella che mette più paura arriva a 4,1 di magnitudo, alle 11.36 della mattina. Prima c'era stata un'altra scossa di 3,9 alle ore 10.39 e ancora a breve distanza un'altra di magnitudo 3. Alle 13.0'9 un'altra botta: stavolta di magnitudo 3,2.

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Psicologa uccide il marito e lo fa a pezzi con la motosega.

Ha fatto a pezzi il corpo del marito e poi sparso i resti in giro per Città del Messico. Poi ha cercato di farsi ricoverare in un istituto psichiatrico per evitare il processo

Una psicologa è nei guai dopo che la polizia l'ha accusata di aver ucciso il marito, facendone a pezzi il corpo con una motosega e occultando i resti in diverse buste di plastica sparse in tutta l'area metropolitana di Città del Messico.
Dopo il delitto la donna, Maria Alejandra Lafuente Casco, ha mandato messaggi dal cellulare del marito ai famigliari, per depistare le indagini. Lo scorso 6 novembre, la polizia ha rinvenuto il tronco decapitato e senza arti di un uomo a Cuautehmoc, una delle sedici aree di Città del Messico. Poche ore più tardi sono state ritrovate in un'altra zona della città altri resti: gambe e braccia, prive delle mani e dei piedi. La testa e ciò che rimaneva di mani e piedi vennero ritrovati nei pressi della casa della coppia, insieme ad una sega elettrica, lo strumento con cui la donna avrebbe fatto a pezzi il corpo. La perizia del medico legale ha stabilito che i resti appartenevano alla stessa persona e ha permesso di risalire all'identità del morto, il 41enne Allan Carrera Cuellar. Inchiodata da prove schiaccianti, la psicologa ha provato inutilmente a sfruttare le sue conoscenze per farsi ricoverare in una clinica psichiatrica e sottrarsi al carcere. Ora la killer dalla faccia d'angelo si trova in cella. Il procuratore l'ha accusata di omicidio premeditato aggravato dal legame di parentela.

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Australia, 8 bambini uccisi a coltellate

Madre in ospedale, corpi trovati da fratello più grande

(ANSA) - SYDNEY, 19 DIC - Otto bambini di età comprese tra i 18 mesi e i 15 anni sono stati uccisi a coltellate in una casa nel quartiere di Manoora a Cairns, sulla costa nordest dell'Australia. A trovare i cadaveri è stato il fratello più grande, 20 anni. In ospedale e sentita dagli inquirenti la madre (34 anni), ferita.

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giovedì 18 dicembre 2014

Giallo di Elena Ceste, si attende la svolta

Dopo l’assedio mediatico, il marito “si sbarazza” del televisore

Il televisore abbandonato davanti al cancello di casa

Costigliole(AT)
Sono passati ormai due mesi dal ritrovamento del corpo di Elena Ceste e i funerali sembrano ancora lontani. Per dare degna sepoltura alla mamma di Costigliole, scomparsa lo scorso 24 gennaio e poi ritrovata dopo quasi nove mesi in un canale a poche centinaia di metri da casa, bisogna pazientare almeno fino a inizio anno. 

Un solo indagato
L’unico indagato rimane il marito Michele Buoninconti per «omicidio e occultamento di cadavere». Lui fa il papà premuroso, accompagna i quattro figli, a scuola, li segue, li cura. Ieri era a casa, ma ha già ripreso la sua attività in forza ai vigili del fuoco ad Alba e, ha chiesto il trasferimento ad Asti, nella caserma dove aveva iniziato, dove arriverà a metà gennaio. Mantiene anche i rapporti con i genitori di Elena come conferma Carlo Tabbia, legale della famiglia Ceste: «In primo piano ci sono quattro bambini che hanno bisogno di riprendere la quotidianità e di un po’ di serenità - dice l’avvocato - i nonni hanno passato la domenica con i nipoti e li hanno accuditi in più occasioni quando Michele è andato al lavoro. Si stanno organizzando anche per passare in Natale insieme, come avevano fatto gli anni prima».

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In arrivo sforbiciate fra i 217 uffici postali della provincia: preoccupati i sindaci dei paesi

Si profilano gravi disagi per le popolazioni di piccoli centri e frazioni
 
Alessandria
Ancora non è chiaro quanti e quali siano quelli a rischio. Eppure il piano strategico 2015 - 2019 di Poste Italiane, presentato a Roma dall’ad Francesco Caio, impensierisce gli amministratori dell’Alessandrino, per la voce insistente di una sforbiciata agli uffici postali, nelle pieghe di un percorso che porterà alla privatizzazione dell’azienda.
 
«Nel caso, sarebbe un altro tassello della strategia che, dal 2011, mira a cancellare i piccoli Comuni. Cosa vorrebbe dire per i nostri anziani non avere più la Posta sotto casa?» sbotta Franco Ravera, sindaco di Belforte e presidente dell’Unione montana Dal Tobbio al Colma, 9 Comuni e 9 mila abitanti sulle alture dell’Ovadese. Matematico che in una provincia di paesi - bonsai, con tanti piccoli sportelli, ci si senta più esposti che altrove a un nuovo colpo di mannaia. Stando ai dati di Poste Italiane, al momento sono 217 gli uffici in provincia, suddivisi tra le filiali «Alessandria 1» e «2», 27 in più del numero dei Comuni (190).

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Compra un “Gratta e vinci” da 5 euro alla Snai e si aggiudica un premio da un milione e 740 mila euro

Voghera(PV)
 
Ammonta complessivamente a un milione e 740 mila euro la fortunatissima vincita di un vogherese al gratta e vinci «Turista per sempre». Con una semplice giocata di 5 euro è arrivato il super premio ottenuto al Punto Snai presente a Voghera in via Piacenza. 

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Napoli, 25enne morta sotto i ferri Testimoni: "Operata dopo il decesso"

Nell'inchiesta della procura di Torre Annunziata sul decesso di Tommasina De Laurentiis sono indagati cinque medici

Tommasina De Laurentiis, la 25enne deceduta l'8 marzo 2013 nell'ospedale Sant'Anna di Boscotrecase (Napoli), potrebbe essere stata sottoposta anche dopo il decesso a una sutura dei vasi sanguigni, tranciati per errore durante una normale operazione in laparoscopia per la rimozione della colecisti. E' quanto hanno riferito alcuni testimoni durante l'inchiesta della procura di Torre Annunziata in cui sono indagati cinque medici.

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Milano, è nato e sta bene il figlio della donna clinicamente morta

 

 

Omicidio di Garlasco, Stasi condannato a 16 anni: colpevole per la prima volta

Era stato assolto in primo e in secondo grado. I giudici escludono l'aggravante della crudeltà. La decisione dopo cinque ore di camera di consiglio. Dovrà risarcire la famiglia di Chiara Poggi con un milione di euro

Colpevole per la prima volta, dopo quattro gradi di giudizio. Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia). Sono le 19.30 quando, dopo cinque ore di camera di consiglio, i giudici della corte d'assise d'appello tornano in aula e leggono la sentenza a porte aperte, davanti a telecamere e giornalisti. Non è chiusa, dunque, la partita giudiziaria. L'impugnazione (scontata) della sentenza in Cassazione eviterà per ora a Stasi di finire in carcere. I giudici, tuttavia, potrebbero in qualsiasi momento adottare una misura cautelare se fosse ravvisato un pericolo di fuga dell'imputato.

LA SCHEDA Un caso che divide da sette anni tra errori e omissioni

Un milione di euro di risarcimento. A differenza di quanto aveva chiesto il sostituto procuratore generale Laura Barbaini che voleva, invece, una pena di 30 anni, i giudici dell'appello hanno escluso l'aggravante della crudeltà. Ma hanno condannato l'imputato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e all'interdizione legale durante il periodo della condanna. Stasi dovrà anche risarcire la famiglia di Chiara Poggi con un milione di euro, cifra cumulativa che vale per padre, madre e fratello.

Rita Poggi: "Mai mollato". I genitori della vittima, visibilmente commosi, hanno abbracciato il loro legale, Gian Luigi Tizzoni, che ha seguito la vicenda fin dall'inizio. "Siamo soddisfatti, non abbiamo mai mollato, volevamo giustizia e dopo sette anni è arrivata" ha dichiarato la mamma di Chiara, Rita Poggi che ha detto di non aver guardato Stasi durante la lettura del dispositivo e ha aggiunto: "Ora guarderò Chiara e le dirò 'ce l'hai fatta'".



"Sono sconvolto". Stasi è rimasto fermo, impassibile quando i giudici hanno letto la sentenza di condanna. Non c'è stata nessuna reazione da parte sua, si è limitato a uscire dall'aula in silenzio scortato dai suoi avvocati che hanno rivelato lo stato d'animo del loro assistito: "E' sconvolto". Prima che la corte si ritirasse in camera di consiglio Stasi si era appellato alla corte chiedendo di essere assolto: "Non cercate a tutti i costi un colpevole condannando un innocente - aveva detto - Sono anni che sono sottoposto a questa pressione". Secondo l'avvocato Fabio Giarda, "è una sentenza che non ha senso ispirata al principio 'poca prova, poca pena'".

Il calcolo della pena. Nel calcolare la pena, i giudici non hanno riconosciuto alcuna attenuante (neppure le "generiche"), mentre il delitto è stato qualificato come omicidio "semplice" con esclusione dell'aggravante della crudeltà che era contestata all'imputato. Il calcolo della pena è stato fatto partendo dalla pena base per l'omicidio non aggravato: 24 anni, che sono stati ridotti di un terzo (otto anni) essendo il processo stato definito con rito abbreviato. Risultato finale: 16 anni, quanti la Corte ne ha inflitti a Stasi.

Quattro gradi di processi. Prima di questa condanna, Stasi era stato assolto due volte, in primo e secondo grado. Poi la Cassazione aveva disposto un nuovo processo che si è concluso ora con questa nuova sentenza. La prima assoluzione - esattamente 5 anni fa, era il 17 dicembre - era stata disposta dal gup di Vigevano Stefano Vitelli. Il processo d'appello bis era iniziato nove mesi fa.

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Omicidio di Chiara Poggi, sette anni di errori e ritardi nelle indagini 

 




martedì 16 dicembre 2014

Pakistan: attaccata scuola, 120 morti, è strage di bambini. Talebani: 'Devono soffrire come noi'

83 feriti ricoverati in ospedale, tre giorni di lutto. Renzi: 'Orrore inconcepibile, mondo reagisca'

Le vittime dell'attacco talebano alla scuola pubblica militare di Peshawar sono salite a 120, secondo quanto riferisce la tv "all news" Express News. Secondo la stessa emittente, mentre continua uno scontro a fuoco, pochi minuti fa si sono sentite altre nuove esplosioni all'interno dell'edificio.
"Abbiamo scelto con attenzione l'obiettivo da colpire con il nostro attentato. Il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che provino lo stesso dolore". Cosi' il portavoce dei talebani pachistani, Mohammed Umar Khorasani, ha rivendicato l'attentato.

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Ultimo aggiornamento, Pakistan: attacco talebani fa strage di bambini in una scuola, 141 morti

Yemen, autobombe fanno strage: 25 morti, tra cui 15 bambine

 

Alluvionati, beffa di Natale: da Roma nessuna deroga. Si paga entro il 22 dicembre

Genova - Il pacco è servito: non ci sarà nessun ulteriore rinvio, le tasse vanno pagate. Da tutti, ergo anche dai numerosi cittadini alluvionati a ottobre e novembre. Comprese le scadenze arretrate, per quanti - fiduciosi - si fossero avvalsi della moratoria finora in vigore e avessero per questo “mancato” qualche pagamento. Non solo: il dovuto va saldato a stretto giro, considerato che il congelamento concesso con decreto il 20 ottobre scorso sfumerà il 22 dicembre 2014. Sono fatte salve, è bene precisarlo, le imposte di competenza del Comune di Genova: Imu e Tasi (immobili), Tari (rifiuti) e Cosap (occupazione suolo). Su queste la giunta ha, proprio in questi giorni, prolungato (fino al 28 febbraio) il rinvio del pagamento, per cui in origine era stata fissata la scadenza del 31 dicembre 2014.

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lunedì 15 dicembre 2014

Terrore a Sydney, decine di ostaggi in un bar. Ucciso il sequestratore, altri 2 morti nel blitz

Un predicatore armato irrompe nel locale e issa la bandiera islamica. Dopo 16 ore di terrore l’irruzione delle forze speciali: tre persone ferite durante lo scontro a fuoco

Sydney
È finito con un blitz delle forze speciali l’assedio del bar di Sydney in cui un uomo armato teneva in ostaggio decine di persone da più di 14 ore. Durante l’irruzione nella cioccolateria Lindt a Martin Place, nel cuore finanziario della città, è stato ucciso il sequestratore. Nello scontro a fuoco sono rimasti uccisi anche due ostaggi. Non è chiaro se siano stati uccisi da colpi sparati dal sequestratore o dagli agenti mentre altre tre persone, incluso un agente, sono state ferite in modo grave. Il blitz è scattato dopo che il sequestratore ha aperto il fuoco.

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Mafia Capitale, arrestati tre ufficiali della Marina per truffa sul gasolio

Nel mirino un presunto commercio nero di carburante destinato alle pompe di benzina legate al clan. Rifornita anche una nave fantasma per una frode da 7 milioni di euro

La guardia di finanza ha arrestato altre sei persone nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale. Tre dei destinatari delle ordinanze sono appartenenti alla Marina Militare. Nel mirino un presunto commercio nero di carburante destinato alle pompe di benzina legate al clan. Sarebbe stata rifornita anche una nave "fantasma" per una frode da 7 milioni di euro.

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Euro falsi dalla Cina: 12 fermi e sequestro da mezzo milione.

Importavano dalla Cina in Italia monete false da uno e due euro ed erano pronti a metterle in circolazione nei giorni dello shopping natalizio

Un'organizzazione importava dalla Cina in Italia monete false da uno e due euro ed era pronta a mettere in circolazione nei giorni dello shopping natalizio più di 300.000 pezzi, per un valore totale di oltre mezzo milione di euro. Lo hanno scoperto i carabinieri della Compagnia di Palermo Piazza Verdi e della Sezione Operativa del Comando Antifalsificazione monetaria di Roma.

Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Palermo, è nei confronti di 12 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione, introduzione nello stato e spendita di monete falsificate.

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domenica 14 dicembre 2014

Prezzo, mercati e alleanze: i giorni neri del petrolio che cambiano il mondo

 Prezzo, mercati e alleanze: i giorni neri del petrolio che cambiano il mondo

Valore dimezzato in sei mesi, Borse in caduta libera. Un crollo legato soprattutto al rallentamento asiatico

NEW YORK - IL 2014 si chiude all'insegna del "contro-shock petrolifero". È una crisi vera, di cui si cominciano solo ora ad intravedere tutte le ramificazioni. È una tempesta paradossale, contro-intuitiva. Il formidabile cambiamento che l'ha scatenata è a priori positivo per tutti quei paesi come l'Italia che sono consumatori e importatori di energia. Tant'è: la settimana scorsa si è chiusa con le Borse europee in caduta libera, e Wall Street (la piazza finanziaria del nuovo petro-Stato che è l'America) ha subito le perdite più pesanti degli ultimi tre anni. Gli investitori mondiali, grandi e piccoli, si sono gettati ad acquistare titoli del Tesoro americani e tedeschi: il tipico bene-rifugio che viene accaparrato nei momenti di panico. Questa "fuga verso la sicurezza" ha sospinto di nuovo i tassi d'interesse a livelli bassissimi, che sono anch'essi un segnale di pericolo. Un Bund tedesco della durata di 10 anni oggi rende 0,64%. Il rendimento dovrebbe almeno compensare l'inflazione. Un interesse così vicino allo zero per un periodo così prolungato significa che i mercati non vedono l'ombra di una ripresa dei prezzi e quindi della crescita, neppure su un orizzonte lontano. A scatenare quest'ondata di paura è appunto il contro-shock energetico. Che si tratti di un evento di tipo traumatico, violento, lo dimostra la caduta dei prezzi. Il petrolio si è dimezzato dai suoi massimi del 2010. Ha perso quasi il 50% solo da giugno, in sei mesi. E il 10% di caduta del prezzo si è concentrato nell'ultima settimana.

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sabato 13 dicembre 2014

PREVISIONI METEO: domenica uggiosa al nord e sulle centrali tirreniche

Domenica ancora qualche pioggia possibile al nord e sull'alta Toscana, asciutto e in parte soleggiato altrove. Lunedì estensione dei fenomeni sino al medio Tirreno, sempre asciutto altrove, clima mite al centro-sud. Martedì arrivo di una depressione e maltempo in estensione a quasi tutto il Paese.

 

Domenica, 14 dicembre 2014

 
NORD-OVEST: Su tutti i settori molte nubi. Sulla Liguria centro-orientale ancora possibilità di qualche rovescio. Piogge deboli sulla Lombardia e l'est del Piemonte, con qualche nevicata sulle Alpi sopra i 1200-1300 metri. Su tutte le altre regioni tempo nel complesso asciutto, anche se nuvoloso. Ventilazione moderata da sud sul Ligure che sarà ancora mosso, venti deboli altrove, clima piuttosto freddo.

NORD-EST: Su tutti i settori diffusa nuvolosità. Qualche pioggia possibile tra Emilia, Veneto, Friuli e fascia prealpina nell'arco della giornata. Fiocchi di neve sopra i 1200-1300 metri sulle Alpi, altrove tempo asciutto anche se con poco sole. Ventilazione moderata da sud, clima abbastanza freddo e umido, specie in pianura.

CENTRO: Su Toscana, Umbria occidentale e Lazio parziali annuvolamenti. Qualche pioggia possibile sull'alta Toscana. Nubi sul Tirreno, nelle zone interne e sulla Sardegna senza piogge, tempo più aperto in Adriatico. Ventilazione debole o moderata da sud, temperature in aumento.

SUD: Nubi sparse sulla Campania e la Sicilia occidentale, senza piogge, per il resto avremo generali condizioni di bel tempo. Ventilazione debole da sud, temperature in salita.

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Inizio settimana prossima: MARTEDI sarà la giornata peggiore

Meteo feste di Natale: avremo freddo e neve o solo anticiclone?