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lunedì 30 ottobre 2017

In Val di Susa l’inferno scende dai monti. “Chiudo casa, speriamo di ritrovarla”

Gli incendi avanzano verso i paesi, evacuate 600 persone, in cenere migliaia di ettari. I pazienti della casa di cura ai familiari: “Venite a prenderci, qui non si può più stare”


INVIATO A BUSSOLENO (TORINO)
I Canadair croati sono arrivati nel pomeriggio. Gli svizzeri, con i loro elicotteri, voleranno soltanto domani, vento permettendo. I francesi, la colonna dei Sapeur Pompier con i loro mezzi piccoli in grado di operare tra le case delle borgate, sarebbero pronti a partire. Sarà anche vero, come dice qualcuno, che l’Europa si sta mobilitando per il Piemonte in fiamme. Ma, visto da qui, da questa strada che da Susa porta al centro di Venaus, sembra che l’inferno stia uscendo da sotto terra e, in un attimo, debba inghiottire tutto: la montagna che è tutta rossa, le case abbarbicate alle rocce, la strada, le auto e tutti quegli uomini che cercano di fermare il fuoco. E la signora Antonietta si siede su un muretto in cemento armato della piazza di questa borgata che si chiama San Francesco e piange perché il suo mondo se ne sta andando in cenere.

La sua casa è proprio lì, sotto il costone che sta bruciando: basterebbe che arrivasse un tizzone acceso sul tetto e tutto ciò che ha finirebbe in cenere.

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La solitudine del Piemonte nell’emergenza

domenica 29 ottobre 2017

Clochard aggredito e dato alle fiamme a Torino, un fermo

L'uomo, un romeno di 60 anni, è stato portato all'ospedale San Giovanni Bosco

Un clochard è stato aggredito e dato alle fiamme sabato sera a Torino in un giardino pubblico. L'uomo, un romeno di 60 anni, è stato portato all'ospedale San Giovanni Bosco dagli operatori del servizio 118. La polizia sta svolgendo indagini. Il fatto si è verificato ai giardini intitolati a Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Aurora, una delle zone del capoluogo piemontese a più forte presenza di immigrati stranieri..

L'uomo è in rianimazione, presenta ustioni di secondo e terzo grado al volto. La prognosi non è stata sciolta. Data la presenza di un edema alla gola, è stato sedato e intubato. Il centro 'grandi ustionati' dell'ospedale Cto non ha dato indicazione al trasferimento.

"Sono stati degli sconosciuti", ha detto ai soccorritori il clochard. Secondo una prima ricostruzione, qualcuno gli avrebbe gettato addosso del liquido a cui avrebbe poi dato fuoco.

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Branco pesta migrante in pieno centro a Roma, insulti razzisti

 

 

Torino per un giorno peggio di Pechino Le polveri rallentano anche la maratona

Prefetto e Comune ai 5 mila atleti oggi al via: cercate di ridurre l’andatura e bevete acqua La cappa di smog e cenere fa schizzare i valori degli inquinanti ben oltre i limiti di legge


Torino 
A differenza di quanto è successo a Pechino tre anni fa, quando i concorrenti corsero i 42 chilometri e mezzo con le mascherine, nel capoluogo torinese 5000 atleti potranno correre la maratona di oggi senza particolari protezioni anche se riceveranno informazioni su come difendersi dalla cattiva qualità dell’aria. La prima: bere molta acqua per mantenere le mucose idratate. La seconda: ridurre lievemente la velocità di marcia. La terza: fermarsi in caso di difficoltà respiratorie. La decisione è stata presa ieri in Prefettura nel corso di un vertice voluto dal Comune e a cui hanno partecipato anche i tecnici dell’Arpa e dell’Asl, e che si è concluso che «non sono state rilevate particolari criticità» nella qualità dell’aria.

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Le polveri avvolgono Torino, le tracce dello smog sulle automobili

Tra le fiamme con i Ris delle montagne a caccia dei piromani della Val di Susa

 

 


Incendio vicino ai binari tra Tortona e Arquata. Treni fermi sulla linea Milano - Genova

Genova - Traffico ferroviario bloccato sulla `Milano-Genova´ tra Tortona e Arquata Scrivia (Alessandria) per un incendio divampato lungo la scarpata.

Secondo una prima ricostruzione della sala operativa provinciale dei vigili del fuoco, le fiamme sarebbero state innescate - in più punti del tratto - dalle scintille provocate dalle ruote del treno e avrebbero trovato facile esca nella vegetazione particolarmente secca.

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sabato 28 ottobre 2017

Torino, il braccio destro della Appendino: “Togliete la multa al mio amico”. Spunta l’intercettazione e lui si dimette

Lascia Paolo Giordano, capo dei gabinetto della sindaca. La registrazione è contenuta negli atti dell'inchiesta sul bilancio 2015 della Gtt, chiusa mercoledì con l’invio dell’avviso di conclusione delle indagini a nove indagati, tra cui il presidente e ad della società, Ceresa. Cui il funzionario aveva chiesto il favore

Rivolgersi al presidente della società dei trasporti pubblici per togliere la multa a un amico. È ciò che ha fatto a luglio Paolo Giordana, il capo di gabinetto di Chiara Appendino che finisce ancora nei guai. Dopo le polemiche interne tra lui e i consiglieri del M5s o quelle con i dirigenti e i revisori dei conti, dopo la disastrosa organizzazione di piazza San Carlo del 3 giugno e dopo l’inchiesta per falso ideologico in atto pubblico, spunta negli atti di un’altra indagine, quella sul falso in bilancio in Gtt (lui non risulta indagato), un’intercettazione compromettente. La faccenda è finita sui giornali, su La Repubblica in primis, e il funzionario si è dimesso: “Sono convinto – scrive in una nota – della correttezza del mio operato e lo dimostrerò nelle sedi opportune. Mi preme, più che ogni altra cosa, tutelare la Città di Torino e l’Amministrazione. Per questa ragione ho prontamente rassegnato le dimissioni nelle mani della Sindaca”.

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"Cerco baristi e panettieri ma non li trovo": l'offerta dell'imprenditore di Milano (1.400 euro per 8 ore) va a vuoto da mesi

Angelo Pattini, titolare degli omonimi negozi, cerca personale da Ferragosto: "Di curriculum ne arrivano tanti, ma tutti rifiutano il contratto perché è regolare"



"Ho messo i cartelli subito dopo Ferragosto, sono riuscito a prendere solo quattro persone, due delle quali sono andate via". Angelo Pattini, titolare delle omonime panetterie a Milano, parla con il realismo di chi è abituato a lavorare. Da più di due mesi sulla porta dei suoi cinque negozi si legge: "Cercasi baristi, panettieri, pasticceri, commesse, cassiere e addetti alle pulizie". La ricerca, però, non è andata bene. "Ci serve personale da assumere a tempo pieno, con contratto regolare - spiega - ma spesso è proprio questo il problema".

L'offerta è chiara: otto ore di lavoro al giorno e uno stipendio che, a seconda della mansione, oscilla tra 1.200 e 1.400 euro netti. La disoccupazione italiana a livelli altissimi e le cinque persone in un'ora entrate in negozio per chiedere informazioni sul lavoro, lasciano supporre che non sia difficile trovare dipendenti. Ma non è così. "Di curriculum ne sono arrivati tanti, - racconta Pattini scorrendo i fogli - abbiamo fatto colloqui e attivato diversi periodi di prova, ma non siamo riusciti a prendere quasi nessuno".


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Torna l'ora solare: lancette indietro di un'ora

Alle 3 della notte tra sabato e domenica si dovranno spostare un’ora indietro le lancette degli orologi. Nei sette mesi di ora legale risparmi per il sistema elettrico pari a 110 milioni di euro e minori emissioni di CO2 per 320mila tonnellate


Dopo sette mesi di ora legale, domenica 29 ottobre tornerà l’ora solare: alle 3 della notte tra sabato e domenica si dovranno spostare un’ora indietro le lancette degli orologi. L’ora legale sarà di nuovo in vigore dal 25 marzo 2018. Secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, dal 26 marzo 2017, grazie proprio a quell’ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 567 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricità di oltre 200 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 320mila tonnellate. Considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato in media al cliente domestico tipo circa 19,5 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2017 è pari a 110 milioni di euro.

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Sieropositivo Valentino Talluto contagiò donne, condannato a 24 anni

Caduto il reato di epidemia dolosa, oltre 10 ore di camera di consiglio. Le vittime di Valentino Talluto si abbracciano alla lettura della sentenza

Valentino Talluto, il trentenne accusato di aver contagiato con l'Hiv 32 persone tra cui molte sue ex partner, è stato condannato a 24 anni di carcere. Lo hanno deciso i giudici della III Corte di d'Assise di Roma dopo oltre 10 ore di camera di consiglio. Caduto il reato di epidemia dolosa.   

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venerdì 27 ottobre 2017

Nelle vallate del Piemonte sconvolte da 15 giorni di roghi: “Queste fiamme sono infinite”

Incendi dalla Valsusa a Novara, oltre 1600 ettari in fumo. Caccia ai piromani. E le previsioni del vento fanno paura

Cantalupa, nel Pinerolese, è fra le località maggiormente colpite. I soccorritori devono fronteggiare fiamme alte fino a tre metri. Qui, mercoledì, un 26enne è morto d’infarto mentre tagliava alcuni alberi per non alimentare
il fuoco

Caprie (Torino)
«La mia squadra lavora da domenica scorsa. Ininterrottamente. Io avrò dormito al massimo un paio d’ore. Stanotte, saranno state le due e mezza, il bosco ha ripreso a bruciare con fiamme alte almeno tre metri». Giovanni Valentino, il volontario dei vigili del fuoco inginocchiato a terra su una strada di Condove, bassa Valsusa, è il simbolo dell’emergenza incendi che sta devastando il Piemonte. «È qualcosa che non finisce mai. L’incendio è ritornato nello stesso punto che avevamo spento due giorni fa».

Sono bastati i venti leggeri di due settimane fa ad accendere i primi focolai tra i boschi della Val di Susa. Poi il Foehn, che domenica in poche ore ha spazzato via la cappa di smog che avvolgeva Torino, ha infiammato le montagne fino ai boschi di Novara e Cuneo, in un’area che interessa oltre sessanta Comuni. Le fiamme hanno trovato strada facile tra le valli già provate dalla siccità. Tanto da bruciare, in pochi giorni, qualcosa come 1600 ettari. Più di quelli andati distrutti durante tutto lo scorso anno. C’è la mano dell’uomo dietro a questi roghi. Vigili del fuoco e volontari hanno più di un sospetto sull’azione di piromani, ma l’estensione dei focolai è anche frutto di anni di incuria e abbandono.

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È tornato il vento e sul Rocciamelone spinge gli incendi verso i vigili del fuoco

 

 

La Borsa di Milano è la peggiore degli ultimi 10 anni: l’indice è sceso da 100 a 83

Milano - C’era una volta il detto secondo il quale investire in Borsa avrebbe garantito un guadagno certo nel lungo periodo. Oggi sembra più realistico un altro detto, quello di Keynes, secondo il quale nel lungo periodo saremo tutti morti. Nel frattempo, tra le principali Borse mondiali negli ultimi dieci anni Milano è stata la peggiore, più pesante anche di Lisbona, Mosca e Madrid, le altre in negativo. Lo afferma la consueta ricerca `Indici e dati´ dell’area studi di Mediobanca, secondo la quale 100 euro investiti in Piazza Affari nel 2006 si sono oggi ridotti a 83,6 (rendimento -1,6% annuo), incluso il reinvestimento dei dividendi. L’indice migliore è il Nasdaq (che ha più che triplicato il suo valore) mentre la media dei Btp ha assicurato un rendimento annuo del 4,9%.

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Scioperi, un venerdì di passione per camion, treni e scuole. Amt regolare

Genova - L’unica certezza è che i bus viaggeranno: mentre per tutto il resto, l’incrocio di diverse agitazioni sindacali indette per oggi e per i prossimi giorni rischia di provocare seri disagi in tutta la città e la regione. In primo piano le proteste indette dai sindacati di base per tutte le categorie pubbliche e private: solo per le aziende dei bus lo sciopero che avrebbe dovuto limitare il passaggio dalle 11.45 alle 15.45 è stato revocato.

Resta in piedi invece quello dei treni, ridotto dalle 24 ore a sole 4 ore, dalle 9 alle 13 di oggi: garantiti tutti i collegamenti delle “Frecce”, per quanto riguarda il trasporto regionale il gruppo Trenitalia, che ha comunque parlato di disagi “molto limitati”, ha assicurato il passaggio di un certo numero di convogli, il cui elenco è consultabile sul sito trenitalia.com . Agitazione anche nel trasporto aereo, ma soltanto tra le 10 e le 14, mentre lo sciopero dei controllori di volo dell’Enav è stato posticipato al 10 novembre.

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giovedì 26 ottobre 2017

Fine settimana leggermente variabile, peggiora da lunedì

Oggi e venerdì ancora alta pressione e bel tempo, ma con nubi in arrivo tra Levante ligure ed alta Toscana, poi sull'arco alpino. Nella notte su sabato qualche pioggia su medio Adriatico e basso Tirreno, poi schiarite. Domenica nubi e qualche piovasco su basso Lazio e Campania, per il resto prevalenza di sole. Lunedì aria fredda ed instabile su medio Adriatico e meridione con rovesci o temporali, calo termico generale. 

 

COMMENTO: il modello americano ha smontato in un paio di emissioni ciò che aveva costruito con pazienza per giorni: l'affondo artico nel Mediterraneo per i primi di novembre sembra sfumare, ora gli ingressi perturbati sono stati rimandati ai giorni successivi, ma perdono chiaramente di credibilità. Pensavamo di essere vicini ad una svolta meteorologica importante ed invece ancora una volta è intervenuto qualche elemento negativo a sconvolgere "il piano di rientro" nella normalità. Seguite comunque gli aggiornamenti!

 

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Meteo a 7 giorni: una fine di ottobre che sa poco di autunno...

 

mercoledì 25 ottobre 2017

L'Istat conferma: cresce l'aspettativa di vita. Dal 2019 in pensione a 67 anni

La speranza di vita a 65 anni arriva a 20,7 anni e si allunga di 5 mesi, e dunque il governo dovrebbe confermare l'automatismo previsto dalla riforma previdenziale per la pensione di vecchiaia. Assorbito il picco di mortalità del 2015


ROMA - L'aspettativa di vita a 65 anni si allunga, cinque mesi in più rispetto al 2013. L'Istat conferma le stime, e dunque dal 2019 la pensione di vecchiaia scatterà a 67 anni e non più a 66 anni e 7 mesi, com'è adesso. Il governo ha infatti deciso che non ci saranno "sconti", nonostante le richieste di fermare l'adeguamento automatico: a luglio i presidenti della commissione Lavoro di Camera e Senato, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, avevano tenuto una conferenza stampa congiunta sostenendo che lo spostamento in avanti dell'età pensionabile sarebbe stato iniquo, alle loro richieste si erano subito uniti, compatti, i sindacati. Alcuni giorni fa però il no definitivo, sulla base dei calcoli dell'Inps e della Ragioneria Centrale dello Stato. L'Inps, in particolare, ha quantificato in 141 miliardi cumulati nei prossimi dieci anni il costo del mancato adeguamento.

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lunedì 23 ottobre 2017

Vittima a terra, lui fa diretta su Fb

'Chi mi segue chiami aiuto', poi dopo insulti chiede scusa

Mentre la vittima di un incidente stradale era a terra, lui con il telefonino si è connesso a Facebook e ha iniziato a trasmettere la diretta dell'agonia, commentando: "Chi mi segue chiami aiuto!" e "C'è sangue, speriamo si salvi". E' successo a Riccione (Rimini), dove nella notte tra sabato e domenica è morto in viale Veneto un ragazzo di 24 anni, Simone Ugolini, dopo un schianto in motorino contro un albero. L'autore del video, come riportano quotidiani locali, si chiama Andrea Speziali, ha 29 anni, esperto d'arte e candidato alle ultime elezioni comunali. Sui social è stato bersagliato di critiche e insulti. "Mi hanno detto che avevano già chiamato i soccorsi", ha detto poi - riferisce Il Resto del Carlino - spiegando di essere rimasto "sconvolto, sotto choc" e di aver voluto "far qualcosa per quel giovane a terra". 

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Anziana nell'agrigentino, oggi 112 anni

Accanto a lei la sorella di 106 anni

 

E' una delle donne più anziane d'Italia. Sarà festeggiata oggi dalla sorella di 106 anni e dalla cognata ultranovantenne (94 anni), Diega Cammalleri per tutti è la "zia Dedè" di Canicattì (Ag) che compie 112 anni.
    Ancora una volta per l'occasione la sua abitazione, nell'Agrigentino sarà metà di amici, parenti ed anche ex alunni visto che è stata insegnante di scuola elementare prima di andare in pensione circa mezzo secolo fa. La signora è nata il 23 ottobre 1905, ancora lucida ricorda gran parte dei suoi trascorsi, dei suoi alunni e familiari. Non si è mai sposata.

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Albero crolla su auto in centro a Roma, ferito un uomo

Un pino è piombato su su tre auto in transito sul Lungotevere vicino al centro storico

Un grosso pino è crollato su tre auto in transito a Roma, in Piazza delle 5 giornate, sul Lungotevere vicino al centro storico. C'è un ferito in un taxi, un uomo, per fortuna non è in gravi condizioni. E' stato soccorso dal 118 e trasportato in codice giallo all'ospedale Santo Spirito. Altre due auto sono rimaste coinvolte, ma senza feriti. E' arrivata una squadra dei vigili del fuoco con l'autogru.

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Migliora bambino caduto da settimo piano

Colpo attutito da una tettoia, poi rimbalza sui cespugli

E' in via di miglioramento e potrebbe essere dimesso addirittura nelle prossime ore il bambino di quattro anni figlio di una coppia di filippini caduto da un balconcino al settimo piano di uno stabile in via Isimbardi, alla periferia di Milano. Il piccolo è ricoverato all'ospedale Niguarda e, nonostante il volo di molti metri, non ha lesioni da metterlo in pericolo di vita.

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sabato 21 ottobre 2017

Roma, tredicenne muore a scuola: ipotesi suicidio

In via Tasso, al centro. Gli investigatori hanno trovato in classe un biglietto, ipotesi suicidio

Un salto nel vuoto di alcuni metri davanti agli occhi, increduli, di alcuni compagni. Tragedia in una scuola 'bene' della Capitale. Uno studente di appena tredici anni è morto dopo essere precipitato da una scala antincendio dell'istituto Santa Maria, al centro di Roma. Soccorso in gravissime condizioni dal 118 è deceduto poco dopo in ospedale. Gli investigatori non hanno dubbi che si sia trattato di un suicidio. A quanto ricostruito, il ragazzino si è staccato dal gruppo compagni che scendevano in cortile per la ricreazione ed è risalito, ha scavalcato la ringhiera e si è lanciato nel vuoto.

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venerdì 20 ottobre 2017

Meteo a 7 giorni: rovesci, più freddo, poi nuovamente alta pressione

Fase più movimentata del tempo in attesa di una nuova pesante rimonta dell'alta pressione...

 

Briciole di normalità (parziale) in un autunno ormai fuori controllo, come tutte le stagioni di questo infausto 2017.

Dopo una lunga sequenza di giornate tutte uguali,che hanno portato temperature esorbitanti e soffocato le città del settentrione tra nebbia e polveri sottili...ecco finalmente una perturbazione.
Niente di eccezionale...solo un passaggio veloce, che in un mare di nulla meteorologico come quello attuale, spiccherà come un grattacielo...quasi si trattasse di un evento eccezionale.
Tra l'altro non pioverà nemmeno ovunque; le "solite" regioni faranno emergere i "soliti" problemi legati alla sinottica ormai perennemente sbilenca e poco penetrante.

La prima mappa mostra le precipitazioni attese per le ore centrali di domenica 22 ottobre. Si notano alcune fasce verdi (dove pioverà), ma anche zone bianche, ovvero settori che resteranno all'asciutto a causa della sinottica penalizzante.

La perturbazione in questione non avrà come obiettivo l'Italia, bensì la Penisola Balcanica.
Tra lunedì 23 e martedì 24 ottobre (seconda mappa), la formazione di una profonda depressione più ad est farà insorgere una ventilazione settentrionale piuttosto fredda in Italia.
I fenomeni saranno concentrati essenzialmente lungo il versante adriatico e al meridione; sul resto d'Italia il sole prenderà nuovamente il comando della volta celeste, assicurando bel tempo, clima limpido e niente pioggia...anche se sotto l'egida di un clima ventoso e fresco.

A seguire cosa potrà succedere? Anche se la distanza previsionale risulta impervia, la terza mappa che vi proponiamo gode già di un'attendibilità elevata.


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Istat: Italia da Paese di giovani a 50% over 45

Dal 1957 a oggi baricentro età spostato avanti di 15 anni

"L'Italia, che negli anni Cinquanta era tra i paesi europei più giovani, rispetto agli altri è invecchiata di più e più rapidamente". Così l'Istat nel Report 'Sessant'anni di Europa'. "Se nel 1957 la metà della popolazione italiana aveva meno di 31 anni, ora ne ha più di 45. In sessanta anni, dunque, il baricentro della popolazione italiana si è spostato di oltre 15 anni", spiega. 

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Como, 3 bimbe morte nella casa incendiata dal padre

Poi si uccide. Dramma della follia per un marocchino di 49 anni

Tragedia familiare a Como: un uomo di nazionalità marocchina di 49 anni avrebbe volontariamente appiccato il fuoco all'abitazione in cui viveva con quattro bimbe di età compresa tra i 3 e i 12 anni. Poi si sarebbe ucciso. Per le ustioni e le intossicazioni riportate nel rogo, tre delle quattro bambine sono morte successivamente in ospedale, mentre la quarta, ricoverata a Cantù, resta in gravissime condizioni.

Si è salvata la moglie del marocchino, una donna di cui non è ancora stata resa nota l'età. Si sa solo che la donna ultimamente era stata ricoverata in una struttura di Como per problemi psichiatrici. Da tempo la famiglia era seguita a Como dai servizi sociali.

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La morte in città

C’è il sole, fa caldo (26 gradi), il cielo di Milano è splendente. La morte non si vede.

Ogni milione di persone che abitano in Italia, 1500 muoiono a causa dell’aria che respirano. Il doppio della Francia, quasi il triplo della Spagna. Lo ha detto il Report sulla qualità dell’aria realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con Enea e Ferrovie, pubblicato un mese fa. Da quattro giorni, a Milano, la soglia di pericolo è stata superata. Pm 10, ovvero “polveri sottili”, a 80mg\mc quando la soglia è 50. Si passeggia al sole, si beve un caffè nel tavolino all’aperto. Si passeggia con i bambini nel parco. Si fa jogging. Si spalancano le finestre. Si sta bene,al sole, contenti, allegri. E si respira morte. Sembra impossibile, è una giornata così bella.
Dunque,non ci si pensa. Basta con il pessimismo, basta con il catastrofismo, godiamoci quello che c’è. Perché ci risulta tanto difficile accettare , capire, che le polveri sottili ci mangiano la vita?

Forse perchè pensiamo che non ci sia nulla che possiamo fare? Le polveri sottili sono,tra i temi della politica, forse uno dei più “politici”. Riguardano il bene comune. Richiedono sacrifici in comune. E se il tema fosse quello dei sacrifici? Del riscaldamento da tenere spento, del diesel da lasciare in garage, del pellet da non mettere dentro la stufa? Se fosse quello della rimozione? La morte da inquinamento dell’aria non si vede.

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Emergenza smog: il Comune Torino ai cittadini: "Non aprite porte e finestre"

Per gli spostamenti a piedi o in bicicletta, l'esortazione è di "farlo per il più breve tempo possibile"

 

"Evitare di aprire porte e finestre". E' l'invito del Comune di Torino dopo che la concentrazione di Pm10 è schizzata a 114 mcg/mc, oltre il doppio del limite (50). "In una situazione così critica" l'assessorato all'Ambiente invita i cittadini ad adottare una "serie di precauzioni": Evitare attività fisica e prolungata all'aperto e, in particolare per anziani, bambini e soggetti con patologie cardiorespiratorie, rimanere il più possibile in ambienti chiusi, evitando anche di aprire porte e finestre".

Per gli spostamenti a piedi o in bicicletta, l'esortazione del Comune di Torino è di "farlo per il più breve tempo possibile muovendosi lontano dalle vie più trafficate". Da ieri a Torino è bloccato, dalle 8 alle 19, il traffico di tutte le auto private fino ai diesel Euro 4 compresi, ma sabato il divieto sarà con ogni probabilità esteso agli Euro 5. "Le misure restrittive adottate in questi giorni - spiega l'assessore comunale all'Ambiente Alberto Unia - rispondono in primo luogo alla necessità di tutelare la salute di tutti. Per questo motivo, pur consapevole che occorra sopportare qualche disagio, raccomando di rispettare le disposizioni relative alle limitazioni al traffico e, per quanto riguarda il riscaldamento degli ambienti, ricordo che la temperatura non dovrebbe superare i 19 gradi (con tolleranza di 2 gradi) nelle abitazioni e in spazi ed esercizi commerciali. Per evitare sprechi di energia e ulteriori emissioni inquinanti - conclude l'assessore Unia - consiglio inoltre di tenere le porte chiuse".

Altre città piemontesi, da Alessandria a Vercelli hanno emesso ordinanze di blocco al traffico.

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giovedì 19 ottobre 2017

Firenze, cade un pezzo di capitello a Santa Croce: muore un turista spagnolo

Firenze - Un turista spagnolo di 52 anni è morto colpito da un elemento architettonico caduto dalla sommità di una navata della Basilica di Santa Croce a Firenze.
L’uomo è stato colpito da una parte di un capitello di una trentina di centimetri. Il distacco è avvenuto nei pressi della navata centrale, da una trentina di metri di altezza. Il turista sarebbe stato colpito alla testa. Inutili i soccorsi prestati: il personale del 118 ha tentato a lungo manovre di rianimazione. Secondo quanto si apprende, l’incidente si sarebbe verificato sotto gli occhi della moglie che era con lui. Sul posto, oltre agli operatori del 118, polizia, carabinieri, vigili del fuoco, personale dell’Opera di Santa Croce

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Novi e il territorio al fianco dei lavoratori dell’Ilva

Il Comune di Novi e le Istituzioni del territorio sostengono richieste dei rappresentanti dell’Ilva, alla base anche della nuova giornata di protesta di giovedì 19 ottobre

NOVI LIGURE (AL) – Il territorio è stretto al fianco dei lavoratori dell’Ilva di Novi Ligure e dei sindacati, impegnati nella battaglia per scansare i 54 esuberi dichiarati nello stabilimento novese e per riaprire la trattativa per la riassunzione dei dipendenti nella nuova società Am InvestCo.
Il sindaco di Novi Rocchino Muliere insieme al resto della Giunta e ai consiglieri di Palazzo Dellepiane, alla Provincia, ai consiglieri regionali e ai parlamentari del territorio ha infatti condiviso la piattaforma di richieste dei rappresentanti dell’Ilva, alla base anche della nuova giornata di protesta di giovedì 19 ottobre.  Durante le 8 ore di sciopero sui tre turni, i lavoratori guidati da Fiom, Fim e Uilm dalle 9 del mattino attraverseranno il centro di Novi fino ai giardini pubblici all’angolo tra via Garibaldi e via dei Mille per parlare con i cittadini novesi della delicata vicenda del gruppo siderurgico. Nel corteo di lavoratori ci saranno anche le Istituzioni del territorio che uniranno la loro voce a quella dei dipendenti dell’Ilva e dei sindacalisti per chiedere al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda la “riapertura delle trattative per la vendita dell’Ilva. L’obiettivo è salvaguardare la continuità del rapporto di lavoro e tutti i diritti maturati negli anni dai dipendenti del gruppo siderurgico che transiteranno AM InvestCo. L’attenzione è però massima anche per l’enorme gruppo di lavoratori considerato in esubero dal Gruppo Arcelor Mittal – Marcegaglia. Oltre 4 mila persone in tutti gli stabilimenti dell’industria siderurgica di cui 54 proprio a Novi Ligure.

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