Il Comune di Novi e le Istituzioni del territorio sostengono richieste
dei rappresentanti dell’Ilva, alla base anche della nuova giornata di
protesta di giovedì 19 ottobre
NOVI LIGURE (AL) – Il territorio è stretto al fianco dei lavoratori dell’Ilva di Novi Ligure e dei sindacati, impegnati nella battaglia per scansare i 54 esuberi dichiarati nello stabilimento novese e per riaprire la trattativa per la riassunzione dei dipendenti nella nuova società Am InvestCo.
Il sindaco di Novi Rocchino Muliere insieme al resto della Giunta e ai consiglieri di Palazzo Dellepiane, alla Provincia, ai consiglieri regionali e ai parlamentari del territorio ha infatti condiviso la piattaforma di richieste dei rappresentanti dell’Ilva, alla base anche della nuova giornata di protesta di giovedì 19 ottobre. Durante
le 8 ore di sciopero sui tre turni, i lavoratori guidati da Fiom, Fim e
Uilm dalle 9 del mattino attraverseranno il centro di Novi fino ai
giardini pubblici all’angolo tra via Garibaldi e via dei Mille per
parlare con i cittadini novesi della delicata vicenda del gruppo
siderurgico. Nel corteo di lavoratori ci saranno anche le
Istituzioni del territorio che uniranno la loro voce a quella dei
dipendenti dell’Ilva e dei sindacalisti per chiedere al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda la “riapertura delle trattative per la vendita dell’Ilva”. L’obiettivo è salvaguardare la continuità del rapporto di lavoro e tutti i diritti maturati negli anni dai dipendenti del gruppo siderurgico che transiteranno AM InvestCo. L’attenzione è però massima anche per l’enorme gruppo di lavoratori considerato in esubero dal Gruppo Arcelor Mittal – Marcegaglia. Oltre 4 mila persone in tutti gli stabilimenti dell’industria siderurgica di cui 54 proprio a Novi Ligure.
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