Lascia Paolo Giordano, capo dei gabinetto della sindaca. La
registrazione è contenuta negli atti dell'inchiesta sul bilancio 2015
della Gtt, chiusa mercoledì con l’invio dell’avviso di conclusione delle
indagini a nove indagati, tra cui il presidente e ad della società,
Ceresa. Cui il funzionario aveva chiesto il favore
Rivolgersi al presidente della società dei trasporti pubblici per togliere la multa a un amico. È ciò che ha fatto a luglio Paolo Giordana, il capo di gabinetto di Chiara Appendino che finisce ancora nei guai. Dopo le polemiche interne tra lui e i consiglieri del M5s
o quelle con i dirigenti e i revisori dei conti, dopo la disastrosa
organizzazione di piazza San Carlo del 3 giugno e dopo l’inchiesta per falso ideologico in atto pubblico, spunta negli atti di un’altra indagine, quella sul falso in bilancio in Gtt (lui non risulta indagato), un’intercettazione compromettente. La faccenda è finita sui giornali, su La Repubblica in
primis, e il funzionario si è dimesso: “Sono convinto – scrive in una
nota – della correttezza del mio operato e lo dimostrerò nelle sedi
opportune. Mi preme, più che ogni altra cosa, tutelare la Città di
Torino e l’Amministrazione. Per questa ragione ho prontamente rassegnato
le dimissioni nelle mani della Sindaca”.
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