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mercoledì 10 aprile 2019

Ignazio Marino assolto in Cassazione per il caso scontrini: “Il fatto non sussiste” Lui: “Hanno vinto la verità e la giustizia”

L’ex sindaco di Roma non ha commesso i reati di peculato e falso: la Suprema corte ha annullato senza rinvio la condanna a due anni di reclusione comminatagli in appello. Il Partito Democratico guidato da Matteo Renzi lo aveva fatto dimettere facendo depositare a 26 consiglieri le dimissioni dal notaio


Ignazio Marino non ha commesso i reati di peculato e falso nella vicenda degli scontrini che aveva portato alla sua caduta nell’ottobre 2015. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha annullato senza rinvio la condanna a due anni di reclusione comminata in appello all’ex sindaco di Roma, difeso dall’avvocato Enzo Musco, “perché il fatto non sussiste“. Marino, che in primo grado era stato assolto, era accusato di peculato e falso. Prendendo spunto dalla vicenda il Partito Democratico guidato dall’allora premier Matteo Renzi aveva fatto cadere il primo cittadino: 26 consiglieri dem si erano recati nello studio del notaio Claudio Togna e avevano depositato le proprie dimissioni dall’Assemblea capitolina decretando la decadenza di giunta e consiglio.

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martedì 9 aprile 2019

Gite scolastiche, autista trovato alla guida in stato di ebrezza

SAVONA -  A Savona un autobus noleggiato per la gita scolastica di una cinquantina di alunni delle elementari è stato fermato dalla polizia stradale perché l'autista è stato trovato in stato di ebbrezza. Il controllo preventivo ha evitato che i bimbi salissero sul mezzo e in questi minuti si sta organizzando la sostituzione del pullman. All'autista risultato positivo all'etilometro è stata ritirata la patente.
Il controllo è avvenuto nell'ambito dei protocolli stipulati fra il ministero dell'Istruzione e il ministero dell'Interno, che prevedono da parte degli istituti scolastici una segnalazione alla polizia stradale delle gite scolastiche organizzate con autobus a noleggio.


Guida ubriaca e provoca un incidente: denunciata una 78enne



Quanto guadagnano Salvini e Di Maio, i due vicepremier italiani

Facciamo i conti in tasca ai due personaggi più in vista della politica italiana

Dopo aver accertato che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha uno stipendio in linea, quando non minore, con quello della maggior parte dei suoi colleghi europei, facciamo i conti in tasca a Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i due uomini più in vista della politica italiana. Fra stipendio e indennità parlamentari, una cifra compresa fra i 326mila e 336mila euro annui.

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BOT e BTP, un miliardo di interessi in più per il debito pubblico

Secondo i calcoli di UniCredit, nel primo trimestre del 2019 il tasso medio ponderato dei titoli a medio-lungo termine in emissione è stato del 2,27%, quasi un punto in più rispetto all’1,35% del primo trimestre 2018

30 marzo 2019 - Debito pubblico: due parole che pesano come un macigno sul futuro dell’Italia rallentando crescita e sviluppo. Insomma, un vero e proprio fardello per la nostra già debole economia.  E il fatto ancor più grave è che continua a crescere a ritmo serrato:  secondo lo studio di Unimpresa su dati di Bankitalia, negli ultimi dodici mesi è cresciuto di 71 miliardi di euro a un ritmo di 5,92 miliardi al mese (dai 2,93 miliardi dell’anno precedente).

Soltanto a gennaio scorso, il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo record ed è schizzato su quota 2.358 miliardi di euro, attestandosi sopra al 130% del Pil. 
BCE, costo debito pubblico: solo in Italia superiore a crescita Pil – Appena qualche giorno era arrivato l’allarme della BCE.  L’Italia è l’unico paese dell’area euro che presenta un costo del debito pubblico superiore al tasso di crescita nominale dell’economia. 
A rilevarlo, appunto, il Bollettino economico diffuso  dalla Banca Centrale Europea segnalando che il differenziale tra tasso di interesse e tasso di crescita è negativo in tutti i paesi euro ad eccezione dell’Italia. E il differenziale resterà negativo anche nel 2019 e nel 2020, ad eccezione, appunto, della Penisola.   

Spiega oggi Il Sole 24 Ore che anche se gli investitori sono decisamente più benevoli nei confronti del nostro Paese, ora che i capitali esteri stanno tornando, e il Tesoro riesce ad emettere BoT a tassi negativi (ieri ne ha collocati 6 miliardi a un rendimento di -0,062%), il nostro debito pubblico continua a costare di più rispetto al periodo preGoverno Conte.

I dati del primo trimestre, si legge ancora, parlano chiaro: i 76 miliardi di titoli di Stato a medio-lungo termine (BTp, CcT e CTz) emessi dal Tesoro fino ad oggi costano, in termini di interessi annualizzati, circa 700 milioni di euroin più rispetto ai titoli analoghi collocati nel primo trimestre dell’anno scorso. E se si sommano anche i BoT collocati da gennaio (anche se il calcolo in questo caso è molto più spannometrico perché i BoT vengono rinnovati due volte l’anno), si può dire che le emissioni del solo primo trimestre 2019 costeranno in totale allo Stato quest’anno circa 900 milioni di interessi in più rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno scorso.
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lunedì 8 aprile 2019

Ferma la Ferrari in posto disabili, poi insulta chi lo denuncia

A Napoli, l'imprenditore non si scusa e attacca consigliere regionale

Viene ripreso mentre è al volante della sua Ferrari in un posto auto riservato ai disabili: il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli (nella foto) pubblica le immagini sui social, tacciandolo di inciviltà, e lui reagisce con un video in cui insulta Borrelli e annuncia di volerlo portare in tribunale. La vicenda è diventata virale sul web, alimentando una lunga serie di commenti in gran parte solidali con l'iniziativa del consigliere, noto alle cronache per le sue frequenti denunce di episodi di malcostume.
Il proprietario della Ferrari è l'imprenditore Pino Bozza, titolare di una catena di ristoranti. Borrelli, nel primo post di denuncia, mostra la sua auto rossa fiammante (priva della targa anteriore) ma non ne fa il nome. Nel video però si scorge il volto del conducente, evidentemente identificabile, e così l'interessato reagisce su Instagram, pubblicando due video in cui rivolge a Borrelli minacce di azioni legali e improperi poco riferibili".
"Volevo dedicare questa storia al consigliere regionale Borrelli, chi c... è, che crede di essere Masaniello", dice Bozza in uno dei due video. "Ieri ho pubblicato una storia in cui mi fermo un attimo con la Ferrari in un posto disabili, e lui ha pubblicato il video infangando il mio nome". "Presto ci vediamo in Tribunale", dice ancora l'uomo, fra una serie di improperi contro il consigliere regionale e un attacco finale a sfondo sessuale.
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Caso Cucchi, il carabiniere superteste: "A Stefano fu dato un calcio in faccia"

L'imputato Francesco Tedesco in aula: "Per me questi anni sono stati un muro insormontabile"

Il processo Cucchi entra nel vivo con l'interrogatorio davanti alla Corte d'Assise del superteste Francesco Tedesco, il carabiniere imputato di omicidio preterintenzionale. "Al fotosegnalamento Cucchi si rifiutava di prendere le impronte: siamo usciti dalla stanza e il battibecco con Alessio Di Bernardo (carabiniere imputato,ndr) è proseguito. A un certo punto Di Bernardo ha dato uno schiaffo violento a Stefano"... poi "Cucchi è caduto a terra, battendo la testa e Raffaele D'Alessandro (anche lui cc imputato, ndr) ha dato un calcio in faccia a Stefano" ha detto Tedesco.
"Chiedo scusa alla famiglia Cucchi e agli agenti della polizia penitenziaria, imputati al primo processo. Per me questi anni sono stati un muro insormontabile" ha detto in aula all'inizio del suo interrogatorio, Tedesco che accusa di pestaggio gli altri due militari coimputati, Raffaele D'Alessandro e Alessio Di Bernardo.
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L’Arabia Saudita bombarda una scuola in Yemen: 13 scolare uccise. Il silenzio dei media

Sauditi bombardano scuola in Yemen

È successo di nuovo. L’Arabia Saudita ha bombardato una scuola yemenita nella capitale del Paese, Sana’a, uccidendo 13 piccole studentesse e ferendo più di 100 persone, la maggior parte dei quali bambini. 

La strage è avvenuta il 7 aprile in mattinata, quando la coalizione saudita ha bombardato la zona vicina ad una scuola di Sana’a. 13 piccole studentesse sono rimaste uccise nel bombardamento. Si stima che un centinaio di persone siano rimaste ferite. Le foto delle bambine morte e ferite hanno fatto il giro dei social solamente grazie ai reporter yemeniti che hanno fotografato direttamente il disastro per farlo conoscere al mondo. 
“Alcune studentesse sono rimaste uccise e altre ferite dopo il raid aereo dei missili. La scuola è andata distrutta” dice il preside.

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Fiumi di plastica

Sembrerebbe uno scenario tipico dei paesi del Sud-est asiatico, in cui i fiumi sono delle vere e proprie discariche a cielo aperto. E invece le immagini che ci hanno inviato alcuni cittadini– e che pubblichiamo di seguito – sono state catturate il 3 aprile e arrivano dal nord Italia, dalla località Torretta nel comune di Legnago (Verona). Esattamente dalle chiuse del CanalBianco, corso d’acqua facente parte del bacino idrografico del Po.



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Proteggi

Denuncia


La surfista nuota e raccoglie plastica nell’Oceano: ecco il video (da riflessione) che arriva da Bali

Piaggio, Cisl chiede chiarezza su procedura cassa integrazione

Genova.  “Le istituzioni locali, a cominciare dalla Regione che sono certo sarà’ molto sensibile e disponibile a spendersi in tal senso, chiedano chiarezza una volta per tutte. E il Governo faccia questa chiarezza definitivamente, senza indugiare oltre. La misura è colma e le tante parole ormai stanno a zero”. 
Il segretario generale della CISL Liguria Luca Maestripieri chiedere spiegazioni sulle motivazioni della decisione del commissario di avviare la procedura per la cassa integrazione di oltre mille dipendenti. “Su Piaggio Aero – spiega in una nota – va fatta immediata e definitiva chiarezza”. 

domenica 7 aprile 2019

Fanno il saluto romano a scuola: sospesi, dovranno studiare la Resistenza e le storie dei migranti

Quattro studenti di un liceo di Cuneo hanno fatto il saluto romano davanti a una mostra fotografica sui campi di sterminio allestita a scuola. La preside li ha sospesi per sei giorni, ma non staranno a casa senza far nulla: dovranno obbligatoriamente studiare la Resistenza, gli orrori del fascismo e visitare le associazioni che lavorano accanto ai migranti.

Sei giorni di sospensione dalle lezioni scolastiche ma soprattutto l'obbligo di studiare la Resistenza al nazifascismo e il sacrificio di migliaia di Partigiani. Accade a Cuneo, dove un gruppo di quattro studenti del liceo De Amicis due mesi fa durante l'intervallo si è reso protagonista di una stupida bravata: dopo essersi messi in fila hanno inscenato il saluto romano davanti a un manifesto di "Lager SS", una mostra fotografica allestita nell'aula magna della scuola e dedicata ai deportati politici nei campi di sterminio in occasione della "Settimana della Memoria". Come racconta La Stampa i quattro, approfittando dell'assenza degli insegnanti, hanno fatto il saluto fascista ignorando che qualcuno li stava però riprendendo con il cellulare e che quel video, fatto girare tra gli studenti, alla fine è arrivato alla preside, Mariella Rulfi. La donna, dopo aver consultato il Consiglio di classe, ha ottenuto il via libera per una "punizione esemplare".

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Treviso, maestra contagia ai bimbi la tubercolosi: batterio silente in lei per 30 anni

A Motta di Livenza, in provincia di Treviso un caso eccezionale di contagio di tubercolosi. In una classe è stato riscontrato il 95% di contagiati: l’insegnante si è ammalata, dopo che il bacillo di Koch era rimasto silente in lei per 30 anni. La malattia si è propagata a scuola, con 36 persone che hanno contratto il morbo, in forma acuta.

Panico in una scuola in provincia di Treviso. L'insegnante non sapeva si poter essere pericolosa per i bimbi della sua classe. Il batterio della tubercolosi era rimasto latente in lei per 30 anni. È accaduto a Motta di Livenza. La maestra ha scoperto che di poter essere contagiosa lo scorso 5 marzo. L'Usl trevigiana ha organizzato una task force, dopo che la maestra e un allievo della sua classe hanno cominciato ad avere febbre altissima e tosse, e sono finiti in ospedale. Dopo di loro gli stessi sintomi si sono manifestati in altri 7 bambini e un'altra insegnante: a tutti è stata diagnosticata una tubercolosi acuta.

Come è potuto accadere? Il vettore della tubercolosi, il bacillo di Koch, può rimanere anche latente nel corpo per anni, senza che il morbo si manifesti. È bastato probabilmente un'influenza, magari le difese immunitarie della docente si sono abbassate di colpo, e il batterio è diventato aggressivo. La maestra ha avuto una bronchite a novembre, ma ha continuato a fare lezione e si è recata a scuola normalmente, temendo di avere una malattia incurabile, e volendo per questo rimanere il più al lungo possibile con i suoi ragazzi.

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MALTEMPO: nuove PIOGGE in arrivo tra mercoledi 10 e giovedi 11 aprile

Dopo una temporanea tregua del maltempo tra lunedi e martedi, nuove piogge si faranno vedere sulla nostra Penisola nelle giornate successive.


La pioggia ci accompagnerà a fasi alterne anche durante la prossima settimana; una buona notizia per i nostri terreni, le falde acquifere e soprattutto per gli agricoltori che potranno godere di altra acqua dal cielo.
Sulle Alpi ovviamente sarà tutta neve; non pensiamo soltanto agli sciatori, ma alle riserve idriche che la neve porta, oltre a donare linfa vitale ai nostri ghiacciai; insomma, per la stabilità e il caldo ci sarà tempo...
Dopo la perturbazione che attraverserà l'Italia nelle prossime 24-36 ore, altre ne arriveranno. La prossima è attesa tra le giornate di mercoledi 10 e giovedi 11 aprile.

Scuole sempre più vuote, 70.000 studenti in meno il prossimo anno

Il calo demografico desertifica le aule: dal 2015 persi 188mila alunni. L’allarme dei sindacati: «Il governo dia garanzie per gli insegnanti»


ROMA
Quasi settantamila alunne e alunni in meno nelle aule italiane da settembre. Domani sera alle 19 al Miur il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti avrà davanti i sindacati della scuola e alcuni dati per nulla confortanti come questo. Il ministro dovrà esaminarli per decidere l’organico del prossimo anno, che i rappresentanti dei lavoratori temono di vedere ridimensionato, ma sarà anche l’occasione per affrontare un tema di enorme impatto sociale per l’Italia.
Il calo degli iscritti al prossimo anno è un indice di sconfitta per tutti e, in particolare, per un governo che sostiene di voler aiutare le famiglie. «È il frutto del normale andamento demografico che risente dei periodi di crisi economica e poi si riflette sulla popolazione scolastica. Alla luce di questo, stiamo valutando di aprire un dialogo per rivedere i parametri sulle autonomie scolastiche in maniera più tarata sul territorio», commenta il ministro.
Il futuro
Dalle tabelle sulle iscrizioni risulta che al prossimo anno si sono iscritti 69.256 studentesse e studenti in meno, un calo dello 0,9% che assume dimensioni diverse se si considera l’andamento degli ultimi tre anni, in diminuzione costante e crescente. Oltre 45mila in meno nel 2016/17 rispetto all’anno precedente. Altri 67.754 in meno nell’anno successivo e 75.215 quest’anno scolastico rispetto al precedente. In totale si sono persi 188.583 alunne e alunni nei quattro anni scolastici a partire dal 2015/16, con un calo del 2,4%.

sabato 6 aprile 2019

Lo Stato pagherà i debiti del Comune di Roma

Una norma contenuta nel decreto crescita chiude la gestione commissariale e trasferisce al governo centrale gran parte dei 12 miliardi ancora da pagare.

Chiuderà nel 2021 la gestione commissariale del debito di Roma. La sindaca Virginia Raggi e la vice ministra dell’Economia Laura Castelli hanno annunciato che sparirà per sempre la struttura creata dal governo di Silvio Berlusconi, una sorta di bad company, per gestire i debiti accumulati dalla Capitale fino al 28 aprile 2008. Non spariranno, però, i 12 miliardi ancora non saldati e destinati ora a pesare sulle casse dello Stato.

RIDOTTO IL CONTRIBUTO DESTINATO AL COMMISSARIO

Stato che se ne accollerà la gran parte, riducendo però il suo contributo di 300 milioni l’anno destinato al commissario. In questo modo i conti di Roma vengono messi in sicurezza sino al 2048 e (in prospettiva) ai romani viene prospettata una possibile riduzione dell’addizionale Irpef che oggi è la più alta d’Italia (0,9%). Per la Raggi la misura «libererà risorse per 2,5 miliardi fino al 2048» in favore di Roma , un «regalo che facciamo alle amministrazioni che verranno dopo noi».

CRONO-PROGRAMMA IN TRE ANNI

La norma è stata inserita nel decreto crescita. «È un'operazione win-win», ha detto Castelli, I cittadini italiani non pagheranno l'operazione. In caso contrario ci saremmo trovati nel 2022 con una crisi di liquidità fortissima che avrebbe soffocato la città». Questo il crono-programma: nei prossimi tre anni verrà fissato in via definitiva il debito residuo, poi si procederà alla chiusura della gestione commissariale e il nuovo piano di rientro, «reso sostenibile», tornerà di competenza dell'amministrazione capitolina.
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Portofino, il gran giorno della festa per la riapertura della strada 227

Santa Margherita Ligure - È stata inaugurata, la strada provinciale 227, ricostruita fra la Cervara e castello Bonomi Bolchini (mappa in fondo alla pagina), a cinque mesi e mezzo dalla terribile mareggiata di fine ottobre 2018: oggi è il giorno della grande festa .

La giornata dell’inaugurazione è iniziata da Santa Margherita Ligure con gli interventi delle autorità, poi il corteo con i bambini e il taglio del nastro; dalle 15, invece, è andato in scena il concerto in Piazzetta a Portofino, cui hanno partecipato Mahmood, Mario Biondi, Anna Tatangelo, Noemi, il Volo ed Elodie.

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La scuola italiana sta crollando (letteralmente): ogni tre giorni un cedimento strutturale

Dall'inizio dell'anno scolastico ogni 3 giorni si sono verificati episodi di distacchi e crolli nelle strutture

Più di 17 mila edifici scolastici in Italia sono in aree con una pericolosità sismica alta o medio-alta; quasi la metà delle scuole non possiede certificati di abitabilità e solo il 53% ha quello di collaudo statico.
    Dall'inizio dell'anno scolastico ogni 3 giorni si sono verificati episodi di distacchi e crolli nelle strutture. Una situazione grave quella illustrata in un Rapporto presentato da Cittadinanzattiva e Save The Children che con un Manifesto di nove punti chiedono di superare l'attuale frammentazione delle fonti di finanziamento per la sicurezza delle scuole e il diritto di studenti e docenti di frequentare strutture sicure.
    L'insicurezza delle scuole ha provocato, a partire dal 2001, 39 giovanissime vittime, è stato ricordato oggi; oltre 250 sono stati i crolli dal 2013.


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venerdì 5 aprile 2019

Haftar lancia l’attacco su Tripoli: “Resa incondizionata o sarà guerra”. Gli aerei di al Serraj colpiscono il convoglio

In un video l’ultimatum: 300 mezzi verso la capitale, operazioni anche a Sirte. Raid dei jet governativi


La colonna dei pickup del generale Haftar diretta verso
la capitale del governo di unità nazionale di Sarraj
NEW YORK
Libia di nuovo sull’orlo della guerra. Le forze aeree che fanno capo al Governo di accordo nazionale guidato da Fayez al Sarraj hanno colpito un convoglio di mezzi delle unità militari di Khalifa Haftar in una zona a sud di Tripoli. A riferirlo è la Brigata dei rivoluzionari, secondo cui il raid aveva come obiettivo un convoglio che transitava nella zona di Ash Shawyrif, 400 chilometri a sud della capitale. È questa la risposta di Tripoli all’offensiva lanciata dall’uomo forte della Cirenaica nel giorno in cui il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, mette piede in Libia per la sua prima storica visita nel Paese. Una vera e propria dichiarazione di guerra alla quale il presidente Fayez al Sarraj è costretto a dichiarare l’emergenza nazionale e mettere in allerta i caccia, e le unità anti-terrorismo di Misurata si preparano a stroncare l’avanzate delle unità dell’Esercito nazionale libico comandato dal generale.
Il messaggio di Haftar: deponete le armi
«Eccoci, Tripoli. Eccoci, Tripoli. Eroi, l’ora è suonata, è venuto il momento» del «nostro appuntamento con la conquista», tuona l’uomo forte della Cirenaica in un audio messaggio in cui annuncia l’avvio dell’«Operazione per la liberazione di Tripoli». Nell’audio, postato sulla pagina Facebook dell’Ufficio stampa del Comando generale delle Forze armate libiche, il generale dice anche: «Colui che depone le armi è salvo. Colui che resta a casa è sicuro. Colui che sventola bandiera bianca è in sicurezza». 

Sentenza dimenticata. L’assassino di Stefano era libero per errore

La condanna di Said per maltrattamenti era irrevocabile. La Corte d’Appello non l’avrebbe trasmessa alla Procura


Stefano Leo, il biellese di 32 anni ucciso a Torino
TORINO
La vicenda dell’assassinio di Stefano Leo, il ragazzo ucciso nel lungo Po, a Torino, la mattina del 23 febbraio scorso è – da ieri mattina – anche un caso di «malagiustizia».
Secondo quanto si apprende da autorevoli fonti della procura interpellate da La Stampa vi sarebbe stato un ritardo nella trasmissione dell’esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna che ha lasciato libero Said Mechaquat, 27 anni, nato a Khourigba, Marocco: l’uomo che l’ha ammazzato e ha confessato il delitto ai carabinieri domenica scorsa. Avrebbe dovuto essere in carcere da alcuni mesi, invece era fuori. Con una sentenza definitiva mai eseguita per un ritardo – o forse per un errore materiale – che potrebbe essere riconducibile alla Cancelleria della Corte d’Appello di Torino.

Banche, niente intesa sui rimborsi: Conte convocherà associazioni. Scontro M5s-Tria

Viene rinviata, al termine di un duro scontro in Consiglio dei ministri, la decisione sui rimborsi ai risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie. «Vince la linea Di Maio», esulta il Movimento 5 stelle. Perde la linea Tria, è il sottinteso. La norma sui rimborsi non entra infatti, come invece chiedeva il ministro dell'Economia, nel decreto crescita. Ma non passa neanche, per ora, la linea pentastellata che chiedeva un binario unico per i ristori. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si fa promotore di una mediazione: lunedì convocherà a Palazzo Chigi le associazioni dei risparmiatori per concordare la norma che dovrebbe essere varata in un nuovo Cdm martedì 9.

Solo dopo si valuterà con precisione come procedere. La riunione fiume, di oltre tre ore, porta all'approvazione del decreto sulla crescita. Ma anche su questo testo c'è ancora da lavorare e infatti passa 'salvo intesè: il dl rischia di ingrossarsi fino a contenere oltre 50 (c'è chi dice 80) articoli ma fonti governative dicono che così rischia di non passare il vaglio del Colle e quindi servirà un supplemento di esame.

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giovedì 4 aprile 2019

Maltempo: bimbo salvato da un sottopasso alla Spezia, allagamenti a Varazze

Genova - Le previsioni sono state rispettate , e nella notte piogge abbondanti sono scese su entrambi i versanti della Liguria.
I rovesci, a carattere temporalesco, hanno portato con sé anche fulmini, che si sono abbattuti sul territorio, fortunatamente senza causare danni; anche i venti hanno soffiato forte nella notte, con raffiche provenienti dai quadranti meridionali.
La Spezia, bimbo salvato da un sottopassoLa situazione più difficile nello Spezzino, sia nel capoluogo sia in altre località della provincia: alla Spezia, in particolare, due poliziotti hanno salvato un bimbo di 5 anni e il padre, che erano rimasti bloccati in auto in un sottopasso allagato (foto) all’altezza di via della Pieve (mappa in fondo al testo).

Il livello dell’acqua, aumentato anche a causa dei tombini “saltati”, aveva raggiunto la metà delle portiere dell’auto, di fatto bloccando all’interno l’uomo e il bimbo, che si trovava sul sedile posteriore: una donna che ha assistito alla scena ha chiamato il 112, che ha inviato un’auto della polizia sul posto; gli agenti sono entrati nel sottopasso e, con l’acqua all’altezza della vita, hanno urlato all’uomo di abbassare il finestrino posteriore per poter prendere il bambino.

Una volta salvato il piccolo, messo al sicuro all’interno dell’auto di pattuglia, i due agenti hanno spinto la macchina fuori dal sottopasso.
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Privacy: Garante, sanzione 50 mila euro per Rousseau. Casaleggio denuncia profili 'clone'

Provvedimento varato oggi: 'Entro 10 giorni assegnare credenziali per l'autenticazione ad uso esclusivo di ciascun utente'

Una sanzione di 50.000 euro; completare l'adozione delle misure di auditing informatico; provvedere ad assegnare credenziali di autenticazione ad uso esclusivo di ciascun utente con privilegi amministrativi, entro 10 giorni; entro 120 giorni rivisitazione complessiva delle iniziative di sicurezza adottate. Infine entro il termine di 60 giorni, una valutazione d'impatto sulla protezione dei dati, riferita alle funzionalità di e-voting. E' quanto ingiunge il Garante per la privacy all'Associazione Rousseau nel provvedimento varato oggi.
Il Garante per la privacy rileva che rimangono ''importanti vulnerabilità rispetto alle quali l'Autorità (valutata anche l'urgenza di intervenire su una struttura, come la piattaforma Rousseau, di particolare rilevanza e delicatezza anche sotto il profilo della partecipazione democratica dei cittadini alle scelte politiche) è tenuta ad intervenire attraverso i poteri che le sono attribuiti''.
Per questo il Garante ingiunge all'Associazione Movimento 5 Stelle e all'Associazione Rousseau quale responsabile del trattamento di provvedere a risolvere tali criticità.
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