Pagine

sabato 6 aprile 2019

Lo Stato pagherà i debiti del Comune di Roma

Una norma contenuta nel decreto crescita chiude la gestione commissariale e trasferisce al governo centrale gran parte dei 12 miliardi ancora da pagare.

Chiuderà nel 2021 la gestione commissariale del debito di Roma. La sindaca Virginia Raggi e la vice ministra dell’Economia Laura Castelli hanno annunciato che sparirà per sempre la struttura creata dal governo di Silvio Berlusconi, una sorta di bad company, per gestire i debiti accumulati dalla Capitale fino al 28 aprile 2008. Non spariranno, però, i 12 miliardi ancora non saldati e destinati ora a pesare sulle casse dello Stato.

RIDOTTO IL CONTRIBUTO DESTINATO AL COMMISSARIO

Stato che se ne accollerà la gran parte, riducendo però il suo contributo di 300 milioni l’anno destinato al commissario. In questo modo i conti di Roma vengono messi in sicurezza sino al 2048 e (in prospettiva) ai romani viene prospettata una possibile riduzione dell’addizionale Irpef che oggi è la più alta d’Italia (0,9%). Per la Raggi la misura «libererà risorse per 2,5 miliardi fino al 2048» in favore di Roma , un «regalo che facciamo alle amministrazioni che verranno dopo noi».

CRONO-PROGRAMMA IN TRE ANNI

La norma è stata inserita nel decreto crescita. «È un'operazione win-win», ha detto Castelli, I cittadini italiani non pagheranno l'operazione. In caso contrario ci saremmo trovati nel 2022 con una crisi di liquidità fortissima che avrebbe soffocato la città». Questo il crono-programma: nei prossimi tre anni verrà fissato in via definitiva il debito residuo, poi si procederà alla chiusura della gestione commissariale e il nuovo piano di rientro, «reso sostenibile», tornerà di competenza dell'amministrazione capitolina.
Continua qui

Nessun commento:

Posta un commento