Colosseo, Torre di Pisa, Mole Antonelliana, Abbazia del Santo di Padova: i monumenti-simbolo dell’Italia sono diventati testimonial di rango della protesta del mondo universitario contro la riforma degli atenei. Ieri gli studenti li hanno occupati, con l’intento di dare la massima visibilità a un dissenso che già ha attirato i riflettori nei giorni scorsi con il passaggio dalle piazze ai tetti delle Facoltà.
Le contestazioni sono andate avanti di pari passo con l’esame del Ddl che dovrebbe riordinare il sistema universitario da parte dell’aula della Camera. Ieri mattina, il ministro Gelmini, intervistata di buon’ora, era sembrata ottimista: «Spero che prevalga il senso di responsabilità», aveva detto, confidando sul consenso di Futuro e Libertà, “accontentata” con la riscrittura di due emendamenti ritenuti cruciali dai finiani. Era previsto addirittura il voto finale a fine mattinata, ma poi qualcosa si è inceppato.
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