Autobus, treni regionali e parcheggi il 2011 inizia con stangate del 25%
In Liguria i maggiori rialzi, a Napoli rincari sulla Tangenziale e l'autostrada per Salerno. Biglietti in su anche a Palermo, i bolognesi colpiti dai parcometri. Tariffe bloccate nella Capitale di LUISA GRION
ROMA - La Finanziaria non è un'entità astratta: pesa sulla vita dei cittadini e sugli spostamenti che ogni giorno devono affrontare per vivere, lavorare, divertirsi. Dalle tariffe per i parcheggi al costo dei biglietti dell'autobus e della metropolitana, dai pedaggi autostradali ai treni locali: sono queste le voci dei bilanci familiari sulle quali i Comuni decidono di intervenire quando - visto il taglio dei trasferimenti - si vedono costretti a fare cassa.
La manovra, quando passa dal "nazionale" al "locale", fa sosta davanti ai pendolari. Da Milano a Palermo sono loro i primi a risentire della stretta. In molti casi, sono chiamati a sostenere veri e propri aumenti di prezzo. L'elenco è lungo. Si comincia con il più 25 per cento in più sul biglietto dell'autobus che i cittadini di Genova saranno chiamati a versare dal primo febbraio: passerà da 1 euro a 1,50 euro, e diventerà il più caro d'Italia.
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