Coriano lo ricorda in silenzio. I genitori: «Il dolore è ancora troppo forte». Sui social network migliaia di messaggi
Coriano (Rimini)
Camminano i nonni con il passeggino, sistemano la berretta alla
nipotina e indicano la grande foto del Sic: «Guarda dada, c’è Marco.
Guarda, fa ciao, come nella foto sul camion del nonno: fagli ciao anche
tu ...». A un anno esatto dalla scomparsa di Marco Simoncelli, Coriano
si stringe al suo campione.
Discretamente, senza tanto clamore. In piazza Don Minzoni, davanti alla
chiesa di Santa Maria Assunta, gli abitanti della cittadina romagnola
sfilano davanti alla scalinata divenuta, ormai, l’angolo del Sic. C’è
chi sussurra un semplice «ciao Marco», chi - e sono tanti - lascia una
piantina, vicino al vaso di orchidee bianche e rose rosse dei ’58 Boys’,
gli amici di sempre. Ai corianesi si affiancano diversi ciclisti, a
pedalare sulle colline di Romagna, e motociclisti. Due, bolognesi in
sella a una Ktm arancione e a una Ducati rossa, si raccolgono in
silenzio, leggono le dediche a Simoncelli lasciate su un drappo bianco e
scuotono la testa. Altri scattano qualche foto, fanno un segno di croce
e salutano il Sic. Con semplicità e affetto.
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