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venerdì 26 ottobre 2012

Terremoto, petrolio ed acqua nella Basilicata che trivella

La scossa di terremoto di questa notte che ha fatto sobbalzare dai loro letti i cittadini lucani e della Calabria del Nord è solo l’ultima di uno sciame sismico lungo due anni e su cui, per evitare “inconvenienti” più gravi che non l’infartuato di questa notte, sarebbe bene aprire un dibattito pubblico con la partecipazione di tutti gli attori istituzionali e scientifici del caso.
Gli allarmismi e il panico generalizzato sono certamente da evitare, ma altrettanto da evitare è il tuttapostismo tipicamente italiano, non solo in materia di terremoti: la Basilicata infatti è già chiusa in sè stessa per colpa di quest’atteggiamento che, in materia di petrolio, gas, trivelle, inceneritori ed inquinamento, in Lucania è all’ordine del giorno in qualunque dibattito pubblico si cerchi di avviare.

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