L’accusa: la Costa Concordia dopo l’urto era ingovernabile
Grazia Longo
inviata a Grosseto
Le considerazioni di Francesco Schettino registrate dalla scatola
nera durante il naufragio del 13 gennaio assomigliano alle battute di un
film di Totò. Dal «C’è calma piatta, e poi ci pensi Dio» al «Vabbuò
facciamoli andare a terra» e «Sto facendo una bella manovra, è tutto
sotto controllo» mentre la disperazione e il caos sconvolgono i 3 mila
passeggeri e gli oltre mille membri dell’equipaggio.
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