Erdogan ha invitato la gente a scendere in piazza, ma è fuggito in aereo sui cieli turchi per poi tornare a Istanbul. Nella notte i golpisti si ritirano. Un F-16 abbatte elicottero di militari insorti. Chiusi due ponti sul Bosforo. Ad Ankara uccisi 14 poliziotti, in tutto almeno 60 vittime. Ucciso generale golpista e arrestati 754 militari. Jet all'alba bombarda i tank davanti al palazzo presidenziale di ALBERTO CUSTODERO
Tentativo di colpo di stato contro Erdogan da parte dell'esercito in Turchia (ma la Marina si è chiamata fuori). Il presidente, dopo una rocambolesca fuga nella notte sui cieli turchi, è ritornato ad Istanbul dopo aver avuto la certezza del fallimento del golpe. L'evoluzione dell'insurrezione di parte delle forze armate organizzata dai colonnelli (e non dai generali), è stata seguita con la massima attenzione dalla Russia (tra i due Paesi è stata fatta di recente pace dopo un lungo periodo di forte tensione). E dagli Usa, essendo il Paese componente della Nato. Barack Obama si è schierato al fianco del presidente, dichiarando che va sostenuto "il governo turco democraticamente eletto". Rivolgendosi a tutte le parti, Obama si è appellato "per scongiurare le violenze e bagni di sangue". Pro Erdogan anche se con prudenza Angela Merkel: "L'ordine democratico deve essere rispettato", ha dichiarato il suo portavoce. La Russia è "profondamente preoccupata per le notizie che provengono dalla Turchia", ha fatto sapere il portavoce del Cremlino.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento