In un soffio, come il suo celebre stile da bambola, Laura Biagiotti,
classe 1943, se n’è andata. La morte della stilista è avvenuta questa
mattina alle 2.47 nell’ospedale Sant’Andrea di Roma dove era stata
ricoverata mercoledì sera alle 21,30 in seguito a un malore per problemi cardiaci
. Nella notte le condizioni si sono subito aggravate per una
presunta morte cerebrale poi accertata. Laura Biagiotti lascia la figlia
unica Lavinia già da tempo al suo fianco nella guida della maison.
UNA COLONNA DEL MADE IN ITALY
Scompare così, una delle colonne portanti di quella generazione
del made in Italy, Armani, Ferrè e Versace, che negli anni ’80 lanciò la
moda italiana nel mondo. Insieme a Krizia e alle sorelle Fendi, Laura
fu una delle poche donne a tenere alta la bandiera del fenomeno. Negli
anni ’80 il New York Times la incoronò “Regina del Cachemire” per la
capacità di lavorare e trasfigurare questo filato sino farlo sembrare
una pelliccia di mongolia. Laura Biagiotti però era anche la stilista
del lino bianco per i celebri camicioni da bambola. E poi del rosso. Lo
amava come i rubini che infilava alle dita e i coralli che portava al
collo insieme alle forbici scaramantiche. Non è tutto. Biagiotti è stata
anche la prima stilista a sfilare in Cina nell’88 e al Cremlino nel
’95.
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