Il 10 maggio il Parlamento svedese ha respinto 7 proposte che
avrebbero promosso le vaccinazioni obbligatorie. Il governo svedese ha
deciso infatti che le politiche di vaccinazione forzata sono contrarie ai diritti costituzionali dei loro cittadini.
La Svezia, invece di aderire alla pressione delle aziende
farmaceutiche o delle tattiche spaventose dei media mainstream, ha
adottato la decisione di rifiutare l’applicazione della vaccinazione
obbligatoria ai suoi cittadini. Infatti, un tale mandato, hanno
affermato, violerebbe la Costituzione del paese.
Anche altri fattori hanno influenzato questa decisione. Da un lato
c’è stata la pressione dei cittadini che hanno manifestato chiaramente
il loro dissenso oltraggio al concetto di vaccinazioni forzate. Il testo
di uno dei moti relativi alla decisione ha rilevato che i parlamentari
avevano osservato “una grande resistenza a tutte le forme di coercizione per quanto riguarda la vaccinazione“.
I politici hanno anche citato alcuni dati dal sistema sanitario svedese (NHF) che hanno rivelato frequenti e “gravi reazioni avverse” al vaccino MMR (morbillo, orecchioni e rosolia)
ed hanno osservato che tali reazioni sono specificate anche nel
foglietto informativo del vaccino. I politici hanno affermato che
siccome i bambini dovrebbero ricevere due dosi di questa vaccinazione,
questi considerevoli rischi sarebbero raddoppiati. Inoltre hanno
sottolineato che tali rischi non erano limitati al vaccino MMR, ma che
altri vaccini causavano “reazioni avverse simili”.
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