mercoledì 31 gennaio 2018
Euro rari da collezione: se li avete, possedete una fortuna
Attenzione a trattare con superficialità le monetine da un centesimo o a liberarsi in fretta degli spiccioli. In circolazione ci sono delle monete da 1 centesimo o da 2 euro che valgono parecchio: stiamo parlando delle monete commemorative create appositamente in occasioni speciali, rilasciate a partire dal 2004. Prima di disfarsene al supermercato o di conservarle in un salvadanaio, è sempre meglio guardarle con attenzione: è possibile incappare in due euro che ne valgono 1500 o in 1 centesimo con la Mole Antonelliana e ritrovarsi con almeno 2.500 euro in tasca da un momento all’altro.
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martedì 30 gennaio 2018
Nel 2017 il Piemonte perde quasi mille imprese
In base ai dati delle Camere di commercio, in Piemonte nel 2017 sono
nate 25.011 aziende. Al netto delle 25.976 cessazioni, il saldo è
risultato negativo di 965 unità.
PIEMONTE – Per il sesto anno consecutivo il Piemonte perde imprese. In base ai dati delle Camere di commercio, nel 2017 sono nate 25.011 aziende in Piemonte, a fronte delle 26.447 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2016. Al netto delle 25.976 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio, in leggero aumento rispetto alle 26.966 del 2016), il saldo è risultato negativo di 965 unità.
Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2017 al Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 436.043 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con oltre il 7,2% delle imprese nazionali.
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PIEMONTE – Per il sesto anno consecutivo il Piemonte perde imprese. In base ai dati delle Camere di commercio, nel 2017 sono nate 25.011 aziende in Piemonte, a fronte delle 26.447 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2016. Al netto delle 25.976 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio, in leggero aumento rispetto alle 26.966 del 2016), il saldo è risultato negativo di 965 unità.
Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2017 al Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 436.043 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con oltre il 7,2% delle imprese nazionali.
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Vicenza, trovati nel garage di un portalettere 600 chili di posta non recapitata
Vicenza - Da almeno otto anni, a partire dal 2010, ha nascosto
parte della corrispondenza che da dipendente delle Poste Italiane
avrebbe dovuto consegnare. Ora un portalettere «infedele», un 56enne di
origini napoletane residente in provincia di Vicenza, è stato denunciato
dalla Polizia del capoluogo berico.
Gli investigatori hanno trovato più di mezza tonnellata, precisamente 573 chilogrammi, di invii postali nascosti all’interno del suo garage ma anche nella sua abitazione. Per il compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Venezia si tratta del più ingente sequestro di materiale postale mai effettuato in Italia.
Gli agenti hanno trovato pubblicità relativa alle elezioni regionali 2010, edizioni delle Pagine Bianche 2013-2014, posta commerciale di Onlus sino a una serie di plichi ancora sigillati con il nastro in plastica bianca di Poste Italiane. Ma anche lettere di banche, comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, bollette telefoniche e dell’Enel, contravvenzioni, comunicazioni della Rai, il tutto indirizzati ad enti, aziende e privati.
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Gli investigatori hanno trovato più di mezza tonnellata, precisamente 573 chilogrammi, di invii postali nascosti all’interno del suo garage ma anche nella sua abitazione. Per il compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Venezia si tratta del più ingente sequestro di materiale postale mai effettuato in Italia.
Gli agenti hanno trovato pubblicità relativa alle elezioni regionali 2010, edizioni delle Pagine Bianche 2013-2014, posta commerciale di Onlus sino a una serie di plichi ancora sigillati con il nastro in plastica bianca di Poste Italiane. Ma anche lettere di banche, comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, bollette telefoniche e dell’Enel, contravvenzioni, comunicazioni della Rai, il tutto indirizzati ad enti, aziende e privati.
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L'alta pressione si scosta, da giovedì moderate perturbazioni in transito
Ancora nebbie sparse al nord, velature sulle Alpi orientali. Nubi basse su Liguria e parte del Tirreno, per il resto tempo buono. Mercoledì ulteriore aumento delle nubi sui versanti tirrenici, giovedì transito di una moderata perturbazione al nord e al centro con fenomeni su nord-est e centrali tirreniche, in trasferimento venerdì al sud. Sabato tempo migliore, domenica nuova perturbazione con effetti da valutare.
SITUAZIONE: l'alta pressione si indebolisce e
consentirà a breve il passaggio di alcuni impulsi perturbati provenienti
dal nord Europa, in un contesto variabile. Attualmente è ancora
presente nebbia su molte zone della Valpadana sino alla Romagna, mentre
delle velature sono in transito sulle Alpi orientali. Nubi basse si
segnalano tra la Liguria e l'alto Tirreno.
EVOLUZIONE: mercoledì verrà richiamata aria
ulteriormente umida sul Tirreno, segnale dell'avvicinamento del fronte
che giovedì interesserà nord-est e regioni centrali tirreniche e che
venerdì attraverserà il meridione. Previsto un calo del limite delle
nevicate sulle Alpi centrali ed orientali sin verso gli 800-1000m.
FINE SETTIMANA:
secondo il modello americano sabato ci sarà un intervallo di tempo più
tranquillo mentre per domenica è atteso un nuovo moderato
peggioramento, che si prolungherà anche nella giornata di lunedì,
determinando precipitazioni anche nevose a quote collinari al nord e
lungo la dorsale appenninica del centro.
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Tendenza a 15 giorni: TENDENZA meteo. Avvio di febbraio con probabile perturbazione dal Nord Europa
Cinema Moderno, si apre giovedì con Tom Hanks e Meryl Streep
NOVI LIGURE (AL) – Giovedì 1° febbraio, ore 17.00. Segnatevelo in agenda, perché quel
giorno a Novi Ligure succederà qualcosa che non accade da ormai 12
anni: la proiezione di un film in una vera e propria sala
cinematografica. L’appuntamento è in via Girardengo, al Multisala Moderno appena finito di restaurare.
«Stamattina abbiamo ricevuto la visita della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ed è andato tutto bene», spiega il titolare Alberto Passalacqua [nella foto]. L’apertura ufficiale sarà giovedì 1° febbraio, ma già mercoledì pomeriggio sarà possibile fare un “giro turistico” nella struttura ed accedere alla prevendita dei biglietti.
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«Stamattina abbiamo ricevuto la visita della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ed è andato tutto bene», spiega il titolare Alberto Passalacqua [nella foto]. L’apertura ufficiale sarà giovedì 1° febbraio, ma già mercoledì pomeriggio sarà possibile fare un “giro turistico” nella struttura ed accedere alla prevendita dei biglietti.
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lunedì 29 gennaio 2018
Pompeiana, il sindaco si inventa una strada per dare la residenza a un clochard
Pompeiana (IM) - Il sindaco di un piccolo borgo ligure, Pompeiana
(Imperia), Pasquale Restuccia, ha creato una strada ad hoc per dare la
residenza a un clochard italiano di circa 40 anni e permettergli di
accedere a una serie di servizi dei quali non avrebbe potuto beneficiare
in mancanza di domicilio.
«Me lo permette la legge - ha spiegato il sindaco -. Questa persona da qualche mese vive a Pompeiana in un’autorimessa; mi è stata segnalata dai residenti e ho ritenuto opportuno dargli una mano». La nuova strada si chiama Largo Comunale. Essendo regolarmente residente l’uomo potrà accedere ai servizi sociali e partecipare a un bando per l’assegnazione di un alloggio. In base alla legge 1228/1954, il sindaco ha creato «un’area di `circolazione comunale´ convenzionale e territorialmente non esistente chiamata Largo Comunale».
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«Me lo permette la legge - ha spiegato il sindaco -. Questa persona da qualche mese vive a Pompeiana in un’autorimessa; mi è stata segnalata dai residenti e ho ritenuto opportuno dargli una mano». La nuova strada si chiama Largo Comunale. Essendo regolarmente residente l’uomo potrà accedere ai servizi sociali e partecipare a un bando per l’assegnazione di un alloggio. In base alla legge 1228/1954, il sindaco ha creato «un’area di `circolazione comunale´ convenzionale e territorialmente non esistente chiamata Largo Comunale».
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Anziano travolto e ucciso da Suv a Milano: l’autista ubriaco, con patente sospesa e senza assicurazione
L'omicida, il 44enne Alessandro Ghezzi, è stato arrestato due ore e mezza dopo. Era già a casa, gli abiti insanguinati. Aveva bevuto quasi quattro volte oltre il limite. Disoccupato, guidava ad alta velocità con la patente sospesa e senza assicurazione
I silenzi del killer insanguinato. Due ore e mezza dopo aver investito, ucciso e abbandonato agonizzante in via Michelino da Besozzo, alle 20.05 di sabato, l’88enne Sandro Orlandi, la polizia locale si è presentata nell’abitazione di Alessandro Ghezzi. È la casa della mamma, dove vive il 44enne disoccupato che campa della pensione della donna. In cortile c’era parcheggiata la macchina dell’incidente, la sua Bmw serie 3 con danni alla carrozzeria causati dalla botta con la vittima; nell’appartamento c’erano i vestiti con ampie tracce ematiche: il corpo dell’anziano, prima di venir scaraventato quindici metri lontano, è «rimbalzato» sul parabrezza e sono state le schegge di vetro a ferire lievemente Ghezzi e lasciar una «conferma» sugli abiti.
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domenica 28 gennaio 2018
Amanda Knox nei college Usa, 9mila dollari per parlare di Meredith
Famiglia della Kercher indignata: 'Cerca solo fama e denaro'
Più di 9 mila dollari per ogni discorso sull'omicidio di Meredith Kercher. Amanda Knox è 'impegnata' in un tour a pagamento nei college americani per parlare del caso del 2007, quando si trovava a Perugia per studiare e la sua coinquilina Meredith e' stata uccisa. Amanda Knox e' stata inizialmente incriminata e poi definitivamente assolta. Amanda ha siglato un contratto con un'agenzia che sta organizzando le sue apparizioni. La decisione di Amanda di raccontare la sua storia non e' ben accolta dalla famiglia Kercher. "Knox dovrebbe pensare alla sua vita senza tornare continuamente su questo caso dal quale ha solo da trarre profitti, in termini di fama e denaro" afferma il legale della famiglia Kercher al Daily Mail.
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sabato 27 gennaio 2018
Maxi tamponamento in A26, inferno in autostrada: la vittima è un giovane di 19 anni del Milanese
Josué Emanuele Martinez Mencu era nato a Legnano e abitava a Cerro
Maggiore. Una ventina i mezzi coinvolti (fra cui due camion) e lunga la
lista dei feriti, secondo i dati diffusi alle 15,30 dalla Regione
Liguria: 29, di cui 3 bambini, ricoverati tutti in ospedali genovesi
Daniele Prato
È un giovane di 19 anni, residente in Lombardia, la vittima del
maxi incidente che si è verificato stamattina, alle 10,20, sulla
carreggiata Sud dell’A26, tra il casello di Masone e lo svincolo con la
A10. La vittima si chiamava Josué Emanuele Martinez Mencu, era nato a Legnano e residente a Cerro Maggiore in provincia di Milano. Una
ventina i mezzi coinvolti (tra cui 2 camion) e lunga la lista dei
feriti, secondo i dati diffusi alle 15,30 dalla Regione Liguria: 29, di
cui 3 bambini, ricoverati tutti in ospedali genovesi. Otto sono
stati trasportati al San Martino (5 in codice rosso, uno in codice
giallo, 2 in codice verde), 4 al Galliera (uno in codice rosso, uno in
codice giallo e 2 verdi), 7 al Villa Scassi (5 in codice giallo e 2 in
codice verde) e 7, tutti in codice giallo, al San Carlo di Voltri. I tre
minori, in codice giallo, sono stati trasferiti al Gaslini.
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Daniele Prato
Ovada (AL)
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Treni vecchi, manutenzione all’osso, conflitti d’interesse. Ecco a voi Trenord, la società che controlla se stessa
Di chi è la colpa del deragliamento di Pioltello costato la vittima a tre passeggere?
È la domanda che, dopo la strage, tv, giornali e gente comune, continuano a farsi. In molti hanno azzardato una risposta, soprattutto la politica, che del deragliamento ha fatto da subito materia di scontro elettorale.
Ma una risposta oggi non è possibile.
Per ora, di sicuro c’è che a causare il deragliamento del treno 10452 partito da Cremona e diretto a Milano-Porta Garibaldi è stata una frattura nei binari, circa 23 cm di rotaia mancante. Lì le due carrozze centrali del convoglio lanciato a 140 km/h sono uscite dai binari e da lì il convoglio ha iniziato una folle corsa lunga 2,6 km, fino al punto dove le carrozze si sono accartocciate su sé stesse. Se è chiaro il fattore scatenante, sono tutte da stabilire cause e responsabilità: quei 23 cm sono saltati via perché non c’è stata la manutenzione dovuta da parte di Rfi, oppure sono stati divelti da un pezzo di treno staccatosi dal convoglio assai datato, e quindi la responsabilità ricade su Trenord? Impossibile dirlo.
Si può invece dire che la linea dell’incidente, la Cremona-Milano, è una delle 10 peggiori d’Italia, come testimonia il rapporto Pendolaria 2017 di Legambiente.
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È la domanda che, dopo la strage, tv, giornali e gente comune, continuano a farsi. In molti hanno azzardato una risposta, soprattutto la politica, che del deragliamento ha fatto da subito materia di scontro elettorale.
Ma una risposta oggi non è possibile.
Per ora, di sicuro c’è che a causare il deragliamento del treno 10452 partito da Cremona e diretto a Milano-Porta Garibaldi è stata una frattura nei binari, circa 23 cm di rotaia mancante. Lì le due carrozze centrali del convoglio lanciato a 140 km/h sono uscite dai binari e da lì il convoglio ha iniziato una folle corsa lunga 2,6 km, fino al punto dove le carrozze si sono accartocciate su sé stesse. Se è chiaro il fattore scatenante, sono tutte da stabilire cause e responsabilità: quei 23 cm sono saltati via perché non c’è stata la manutenzione dovuta da parte di Rfi, oppure sono stati divelti da un pezzo di treno staccatosi dal convoglio assai datato, e quindi la responsabilità ricade su Trenord? Impossibile dirlo.
Si può invece dire che la linea dell’incidente, la Cremona-Milano, è una delle 10 peggiori d’Italia, come testimonia il rapporto Pendolaria 2017 di Legambiente.
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Treno deragliato, operai sorpresi al lavoro in area sequestrata
Nelle prossime ore miglioramento e parentesi anticiclonica sino a fine mese
Le piogge sul nord-ovest finiranno per traslare a ridosso della Sardegna sino ad abbandonare del tutto l'Italia entro la serata. Da domenica a mercoledì bel tempo salvo qualche addensamento al sud e sulle Alpi, oltre a locali situazioni nebbiose sul catino padano. Clima mite per la stagione. Dal primo febbraio probabile affondo perturbato da nord ma con esito ancora incerto.
COMMENTO: si allontanano stamane nei modelli gli
scenari crudi invernali dipinti nei giorni scorsi, segnatamente dal
modello americano, ma l'impressione è che sia ancora tutto in gioco e
ben poco definito. Al momento l'ipotesi più probabile vede l'affondo di
una depressione in discesa dalla Scandinavia per i primi giorni di
febbraio con annessa qualche precipitazione e un moderato calo termico.
Per tutti i dettagli vi rimandiamo all'approfondimento on-line su questo
giornale nel corso del mattino.
SITUAZIONE: nelle prossime ore la saccatura che
ha coinvolto le regioni nord-occidentali evolverà in un vortice
depressionario chiuso in quota che migrerà verso la Sardegna e poi il
nord Africa, allontanandosi dal nostro Paese. Da ovest nel frattempo si
farà strada una lingua anticiclonica che riporterà tempo stabile.
EVOLUZIONE: tempo sostanzialmente stabile sino a
mercoledì 31 tranne addensamenti irregolari al sud, velature nelle Alpi,
nubi basse o nebbie sul catino padano e, a tratti, sulla Liguria.
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ULTIMISSIME meteo: il tempo dal 29 gennaio al 4 febbraio in sintesi!
Kabul, 63 morti e 151 feriti per attacco kamikaze
I talebani rivendicano l'attentato, per portare l'esplosivo è stata usata una ambulanza
Attacco kamikaze a Kabul vicino alla vecchia sede del ministero dell'Interno che ora ospita l'Alto Consiglio di pace (Hpc) e sorge nei pressi di un ospedale e di numerosi negozi. L'attacco suicida, rivendicato dai talebani, ha un bilancio di 63 morti e 151 feriti secondo quanto reso noto da fonti ministeriali nella capitale afghana.
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Espropriati e beffati dal Terzo valico: “Mai visti i soldi che ci spettano”.
Dopo sei anni di battaglie e dopo aver ceduto le loro proprietà a Cociv e
Rfi, devono ancora ricevere le somme: “Ci hanno detto che sono stati
depositati ma non li abbiamo ricevuti”
Sarebbero in molti, dopo quasi sei anni di battaglie attraverso presidi popolari, avvocati e trattative, i cittadini che, espropriati da Cociv e Rfi per i lavori del Terzo valico, non hanno ancora visto un soldo. Nell’estate del 2012 il Cociv fece la sua comparsa in Valle Scrivia, a Libarna, nel Comune di Serravalle Scrivia, con i suoi tecnici ma davanti ai cancelli della villa di Jole Perassolo, la prima espropriata, trovò decine di manifestanti decisi a bloccare, come poi avvenne, le prime procedure di esproprio. Nelle settimane precedenti, senza alcun preavviso, furono decine le famiglie che ricevettero la lettera con la quale si annunciava che parte di terreni, cortili, giardini sarebbero stati presi per la realizzazione dei lavori del Terzo valico, sia stradali che per i cantieri. All’inizio, l’opposizione fu quasi totale, anche perché i soli a spiegare cosa stava succedendo a queste persone erano i comitati No Tav, che riuscirono a far rinviare di mesi le procedure. Alla fine, i proprietari hanno ceduto, anche perché, dal punto di vista legale, il Cociv e Rfi avevano il coltello dalla parte dei manico. Oltretutto, le due società misero sul piatto un bel po’ di soldi, almeno in alcuni casi.
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Sarebbero in molti, dopo quasi sei anni di battaglie attraverso presidi popolari, avvocati e trattative, i cittadini che, espropriati da Cociv e Rfi per i lavori del Terzo valico, non hanno ancora visto un soldo. Nell’estate del 2012 il Cociv fece la sua comparsa in Valle Scrivia, a Libarna, nel Comune di Serravalle Scrivia, con i suoi tecnici ma davanti ai cancelli della villa di Jole Perassolo, la prima espropriata, trovò decine di manifestanti decisi a bloccare, come poi avvenne, le prime procedure di esproprio. Nelle settimane precedenti, senza alcun preavviso, furono decine le famiglie che ricevettero la lettera con la quale si annunciava che parte di terreni, cortili, giardini sarebbero stati presi per la realizzazione dei lavori del Terzo valico, sia stradali che per i cantieri. All’inizio, l’opposizione fu quasi totale, anche perché i soli a spiegare cosa stava succedendo a queste persone erano i comitati No Tav, che riuscirono a far rinviare di mesi le procedure. Alla fine, i proprietari hanno ceduto, anche perché, dal punto di vista legale, il Cociv e Rfi avevano il coltello dalla parte dei manico. Oltretutto, le due società misero sul piatto un bel po’ di soldi, almeno in alcuni casi.
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Cranberries, cantante morta per overdose di Fentanyl
Dolores O'Riordan sarebbe morta per avvelenamento da Fentanyl, la
sostanza che ha ucciso Prince e Michael Jackson. Sono queste le
indiscrezioni del Santa Monica Observer a dieci giiorni
dalla morte della cantante dei Cranberries mentre si aspettano ancora i
risultati degli esami tossicologici condotti sul corpo della 47enne.
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Risarcimenti alluvione, la Regione Liguria perde 15 milioni perché non legge le mail
Il Dipartimento Nazionale di
Protezione civile ha segnalato ben tre volte la disponibilità alla pec
del presidente Giovanni Toti: invano. Il Governatore risponde: "Abbiamo
già rimediato", ma è investito dalle polemiche
di MICHELA BOMPANIQuindici milioni di euro pubblici per risarcire le imprese liguri che hanno subìto le alluvioni 2013- 2015 erano già stanziati dal governo: alle imprese, però, non sono mai arrivati. La Regione Liguria li ha « di fatto, persi » per sempre. Perché? Perché la presidenza della Regione Liguria non legge le mail. Neppure quelle che il Dipartimento nazionale di Protezione civile, l’estate scorsa, ha inviato per offrire proprio alla Regione quei quindici milioni di euro e in cui spiegava come fare per ottenerli. Inviate all’indirizzo presidente@ pec. regione. liguria. it e dunque indirizzate direttamente a Giovanni Toti l’opportunità di ricevere questi finanziamenti straordinari per aiutare le imprese colpite dai disastri. Tre mail: cui nessuno, però, ha mai risposto.
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venerdì 26 gennaio 2018
Rincari Tim, Vodafone, Wind e Tre Italia: ecco cosa sta succedendo
#tim, #wind, Tre e #vodafone
torneranno alla fatturazione mensile da marzo/aprile ma alzeranno le
tariffe dell’8%. In questi giorni gli operatori stanno inviando gli
avvisi ai propri clienti sul cambiamento futuro ma con la postilla di
aumenti tariffari. Ebbene, con le bollette a 28 giorni gli operatori
incassavano 13 mensilità, ora obbligati a tornare alla fatturazione mensile [VIDEO]
per non incorrere in sanzioni, hanno deciso di alzare le tariffe per
non perdere il guadagno. Tutto ciò ha provocato un mare di polemiche sui
Social, dove tantissimi abbonati stanno protestando contro questi
aumenti ingiustificati.
Tramite una nota ha segnalato che le compagnie telefoniche [VIDEO] hanno deciso di aumentare i costi per la telefonia fissa e mobile per aggirare la legge, promettendo di segnalare l'abuso all'Autorità garante. E c’è di più, Federcontribuenti invita tutti i clienti a scioperare e sospendere le offerte. Di recente anche il Pd ha inviato un esposto ad Antitrust e Agcom.
È poi intervenuto il Codacons, accusando Tim, Wind, Tre e Vodafone di aver aumentato le tariffe nello stesso momento e nelle medesime misure, annullando tutti i vantaggi per i consumatori con il ritorno alla fatturazione mensile. Il Codacons sottolinea il peggioramento delle condizioni contrattuali per i clienti e rispetto a quanto dichiarato da Federcontribuenti, in merito allo sciopero e l’abbandono delle offerte, ritiene che in queste condizioni il consumatore non troverà di meglio, considerato che tutti gli operatori hanno aumentato le tariffe.
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La burla di Tim, Wind, Tre e Vodafone al danno del consumatore
A rincarare la dose è Federcontribuenti.Tramite una nota ha segnalato che le compagnie telefoniche [VIDEO] hanno deciso di aumentare i costi per la telefonia fissa e mobile per aggirare la legge, promettendo di segnalare l'abuso all'Autorità garante. E c’è di più, Federcontribuenti invita tutti i clienti a scioperare e sospendere le offerte. Di recente anche il Pd ha inviato un esposto ad Antitrust e Agcom.
È poi intervenuto il Codacons, accusando Tim, Wind, Tre e Vodafone di aver aumentato le tariffe nello stesso momento e nelle medesime misure, annullando tutti i vantaggi per i consumatori con il ritorno alla fatturazione mensile. Il Codacons sottolinea il peggioramento delle condizioni contrattuali per i clienti e rispetto a quanto dichiarato da Federcontribuenti, in merito allo sciopero e l’abbandono delle offerte, ritiene che in queste condizioni il consumatore non troverà di meglio, considerato che tutti gli operatori hanno aumentato le tariffe.
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Fastweb: si passa alla fatturazione mensile, le novità per gli abbonati
Samsung Galaxy S9, ciò che c'è da sapere ad un mese dalla presentazione
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giovedì 25 gennaio 2018
Deraglia un treno nel Milanese, due morti e dieci feriti gravi
L’incidente tra Pioltello e Segrate. Il convoglio Trenord partito da
Cremona era diretto a Porta Garibaldi. Soccorsi al lavoro per estrarre
le persone dalle lamiere
Grave incidente ferroviario alle porte di Milano. Questa mattina, poco prima delle 7, un treno delle ferrovie Trenord è deragliato all’altezza di Seggiano di Pioltello. Il bilancio, diffuso dal 118, è pesantissimo e potrebbe essere destinato a salire: due morti e dieci feriti in gravi condizioni. Altre cento persone sono rimaste coinvolte in modo lieve e sono state ricoverate in codice verde. Il regionale 10452 era partito da Cremona ed era diretto a Milano Porta Garibaldi con centinaia di pendolari a bordo.
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Aggiornamento:
Grave incidente ferroviario alle porte di Milano. Questa mattina, poco prima delle 7, un treno delle ferrovie Trenord è deragliato all’altezza di Seggiano di Pioltello. Il bilancio, diffuso dal 118, è pesantissimo e potrebbe essere destinato a salire: due morti e dieci feriti in gravi condizioni. Altre cento persone sono rimaste coinvolte in modo lieve e sono state ricoverate in codice verde. Il regionale 10452 era partito da Cremona ed era diretto a Milano Porta Garibaldi con centinaia di pendolari a bordo.
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Aggiornamento:
Treno deragliato a Pioltello: tre i morti. Quarantasei feriti, 4 gravi
In fiamme il monastero della Sacra di San Michele
Monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller Il nome della Rosa
Gianni Giacomino
«Io per la Sacra sono disposto a morire». I bagliori gli
illuminano il volto mentre guarda lassù, sul tetto che brucia come il
monastero descritto da Umberto Eco del Nome della Rosa. Padre Giuseppe
Bagatini, 82 anni, rettore del monastero, indossa un cappotto blu per
coprire la vestaglia, sulla testa e un berretto di lana scura. «Vivo qui
da quindici anni. Avevamo appena finito di cenare quando abbiamo visto
il fumo». Ha lasciato il monastero insieme agli altri due padri
rosminiani che abitano l’Abbazia, Joseph Vinod e Camillo Modesto. «Ero
andato a preparare le cose per la messa di domani e mi sarei andato a
dormire - racconta - Avevo acceso il computer che a un tratto si è
spento. Era saltata la corrente. Ho guardato fuori dalla finestra e ho
visto che eravamo avvolti da una nebbia. Quando ho capito che invece era
fumo, abbiamo subito dato l’allarme».
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Gianni Giacomino
inviato a Sant’Ambrogio
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mercoledì 24 gennaio 2018
Peggioramento in arrivo sulla Liguria, neve a quote collinari sul basso Piemonte
E' confermato il peggioramento che andrà a colpire il Nord Italia nelle prossime ore, ad iniziare già dal pomeriggio di domani, giovedì 25 Gennaio. Si tratterà inizialmente di una fase pre-frontale con precipitazioni solo di debole intensità sul settore di nord-ovest, nevose mediamente oltre i 1000-1200m sulle Alpi.
Il fronte perturbato vero e proprio dovrebbe giungere sulla Liguria ed il Nord Ovest, tra la giornata di venerdì e le prime ore di sabato. La formazione di un minimo di bassa pressione tra il Mar di Corsica ed il Mar Ligure, favorirà una recrudscenza del maltempo su Piemonte, Liguria, e Lombardia e possibilità di precipitazioni anche localmente intense, nevose fin sotto i 1000.
Tra venerdì e sabato, le preciitazioni più intense colpiranno il settore di nord-ovest con neve fino a 600m nel Cuneese, ed attorno ai 900-1000 metri dell'Appennino Ligure. Qualche fiocco fino a quota 700-800m non è escluso anche in Val Bormida.
La mattinata di sabato 27 gennaio sarà ancora interessata da moderato maltempo con piogge diffuse su buona parte del Centro-Nord Italia.
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Freddo e gelo con l'avvio di Febbraio, "GFS18" crede nell'arrivo del burian dalla Russia
Neve
Mentre qui la neve la stiamo vedendo col binocolo, sulle Alpi è tutta un'altra musica.
Grazie al passaggio di continue perturbazioni verso il centro Europa e i Balcani, la catena alpina (soprattutto nelle zone più verso i confini esteri) si prende "addosso" tutte le correnti da nordovest e da nord (proteggendo la Valpadana), con nevicate a tratti anche record.
Sicuramente una grande cosa per i ghiacciai, ma anche per la pianura visto che potenzialmente è una buona riserva idrica per l'estate...
Nella foto siamo a Livigno.
Grazie al passaggio di continue perturbazioni verso il centro Europa e i Balcani, la catena alpina (soprattutto nelle zone più verso i confini esteri) si prende "addosso" tutte le correnti da nordovest e da nord (proteggendo la Valpadana), con nevicate a tratti anche record.
Sicuramente una grande cosa per i ghiacciai, ma anche per la pianura visto che potenzialmente è una buona riserva idrica per l'estate...
Nella foto siamo a Livigno.
Livigno, vacanza nelle camere di ghiaccio: un brivido che piace
Valanghe, incubo sulle Alpi. Turisti evacuati con gli elicotteri
Autobombe a Bengasi, tra le vittime i vertici dell’Intelligence del generale Haftar
Due autobombe sono esplose a Bengasi ieri sera, uccidendo almeno
22 persone e ferendone 43. Tra le vittime esponenti dei vertici della
sicurezza libica: ucciso il capo delle unità investigative, feriti il
capo dell’intelligence e un dirigente del direttorato della sicurezza.
L’attentato sarebbe opera di una cellula terroristica dello Shura
Council of Benghazi Revolutionary, coalizione di milizie integraliste
islamiche tra cui la più nota è Ansar al-Sharia ma che comprende anche
la brigata 17 Febbraio, la brigata Rafallah al-Sahati e altri gruppi
terroristici..
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Afghanistan, attacco a Save the Children. Il bilancio: 2 morti e almeno 11 feriti
Un commando armato ha attaccato oggi la sede della ong Save The Children a Jalalabad City, capoluogo della provincia di Nangarhar, nell’Est dell’Afghanistan. Il bilancio provvisorio è di almeno due morti e undici feriti.
«Siamo devastati dalla notizia dell’attacco all’ufficio
di Save the Children nella città di Jalalabad, in Afghanistan, dove
questa mattina un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel nostro
compound. - è la dichiarazione della Ong in una nota - L’attacco é
avvenuto intorno alle ore 9 locali, l’alba in Italia. La nostra prima
preoccupazione è la sicurezza del nostro staff. Siamo in attesa di
ricevere ulteriori informazioni dal nostro team e, considerando che la
situazione è ancora in fase di evoluzione, non siamo al momento in grado
di fornire ulteriori informazioni».
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martedì 23 gennaio 2018
Giappone: vulcano in eruzione. Pioggia di sassi su pista da sci, un morto
Almeno 16 persone sono rimaste ferite in una località sciistica giapponese nel distretto di Agatsuma District. Il vulcano Kusatsu-Shirane è tornato attivo dopo 35 anni
Un soldato, impegnato in un allenamento sulla pista da sci, è morto e almeno 16 persone (tra cui 6 militari che si stavano allenando) sono rimaste ferite a causa dell'eruzione di un vulcano in una località sciistica giapponese nel distretto di Agatsuma District (centro): lo riporta l'Agenzia meteorologica del Paese.
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Uccide la moglie, spara sui passanti e poi si toglie la vita
Far west a Bellona IL VIDEO DEGLI SPARI L'uomo, armato di un fucile, ha sparato dal balcone della sua abitazione: ferite 5 persone
Si è ucciso con un colpo di pistola al capo Davide Mango, l'uomo che nel
pomeriggio ha seminato il terrore a Bellona, nel Casertano, ammazzando
la moglie e ferendo cinque persone.
E' stato un far west: il
48enne, ex guardia giurata, un passato di sostenitore di Forza Nuova, in
preda ad un raptus ha prima ammazzato la moglie Anna Carusone, di 45
anni, poi ha sparato diversi colpi di fucile e di pistola dal balcone
ferendo cinque persone. La figlia di 14 anni è riuscita a salvarsi dalla
furia del padre e a fuggire in strada; qui ha urlato disperata: "Mamma è
a terra per le scale". Poi è rimasta sotto choc.
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Il MALTEMPO atteso nel fine settimana su mezza ITALIA...
Se tra giovedì e venerdì i fenomeni insisteranno essenzialmente tra nord e regioni centrali tirreniche, nel fine settimana coinvolgeranno anche altre regioni.
Nella notte e nella mattinata di sabato 27 la saccatura
che già venerdì si inserirà sul settentrione e le regioni centrali
tirreniche insisterà ancora tra Lombardia, Liguria di Levante, Emilia,
Toscana, Umbria ed alto Lazio, piogge arriveranno sulla Sardegna,
schiarite invece interverranno sull'estremo nord-ovest.
Ancora in attesa le altre regioni. Picchi precipitativi generosi sono previsti soprattutto su alto Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Il limite delle nevicate sul settore alpino si collocherà tra gli
800-1100m della Lombardia e i 900-1300m sui rimanenti settori.
Temporali sono attesi tra Grossetano, Viterbese, Senese, Spezzino, Tigullio.
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Meteo a 15 giorni: clamorosa BOTTA artica dai primi di febbraio?
lunedì 22 gennaio 2018
Valanghe fino in paese, sgomberate 30 persone a Champoluc. Il sindaco: “Non uscite di casa”
Nelle prossime ore il sindaco valuterà la chiusura della scuole.
Sgomberata la parte vecchia di Champoluc ad Ayas e chiusura della
strada dalle 12 da Champlan a Champoluc (fino al B&B Le Rascard ).
Il rischio valanghe si ripresenta nuovamente a Champoluc e il Centro
operativo comunale, presieduto dal sindaco Alex Brunod, ha deciso questa mattina per l’allontanamento di una trentina di persone che abitano nella parte vecchia di Champoluc e per la chiusura della strada.
LEGGI ANCHE Cervinia di nuovo isolata per il rischio valanghe
«Nella notte ci sono stati dei distacchi che sono arrivati fino in paese questa volta- dice il sindaco Brunod-. Raccomandiamo pertanto a tutta la popolazione di Ayas di non uscire, se non è strettamente necessario. L’altra volta c’erano stati anche dei distacchi ma su in alto, questa volta invece sono arrivati fino in paese. Si stanno facendo anche delle valutazioni per la zona di Pracharbon (vicino ad Antagnod, ndr) e nel pomeriggio si valuterà se chiudere le scuole».
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Slavina a Oyace, sfiorate una casa e una stalla
SONIA MARCHESE
CHAMPOLUC (AYAS)
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«Nella notte ci sono stati dei distacchi che sono arrivati fino in paese questa volta- dice il sindaco Brunod-. Raccomandiamo pertanto a tutta la popolazione di Ayas di non uscire, se non è strettamente necessario. L’altra volta c’erano stati anche dei distacchi ma su in alto, questa volta invece sono arrivati fino in paese. Si stanno facendo anche delle valutazioni per la zona di Pracharbon (vicino ad Antagnod, ndr) e nel pomeriggio si valuterà se chiudere le scuole».
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Slavina a Oyace, sfiorate una casa e una stalla
Venezia, stangata a turisti giapponesi: 1100 euro per quattro bistecche e una frittura
La comitiva ha mangiato in un locale del centro storico, vicino a San
Marco. L'associazione che ha denunciato il caso: "Altre tre ragazze del
gruppo hanno scelto un locale diverso: 350 euro per tre piatti di pasta
con il pesce". Il sindaco: "Puniremo i responsabili"
VENEZIA - "Scadente il servizio, l'ambiente, il trattamento dei clienti. Qualità da take away. Non ci andrò mai più, nemmeno per un caffè": così ieri su Tripadvisor un cliente commentava il ristorante di Venezia accusato nelle stesse ore di aver fatto pagare a quattro giovani turisti giapponesi 1100 euro per quattro bistecche, una frittura mista di pesce, acqua e servizio. Il locale, un'osteria nella zona delle Mercerie, vicino a San Marco, di proprietà di una cinese e gestito da un egiziano, colleziona da molto tempo nel sito che raccoglie le recensioni dei clienti giudizi da tagliare le gambe. "Imbarazzante per il nome dell'Italia" lo definisce Stefano, "Da chiudere immediatamente" suggerisce Raffaele, mostrando uno scontrino che dimostra come due birre alla spina sono state pagate 16 euro.
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VENEZIA - "Scadente il servizio, l'ambiente, il trattamento dei clienti. Qualità da take away. Non ci andrò mai più, nemmeno per un caffè": così ieri su Tripadvisor un cliente commentava il ristorante di Venezia accusato nelle stesse ore di aver fatto pagare a quattro giovani turisti giapponesi 1100 euro per quattro bistecche, una frittura mista di pesce, acqua e servizio. Il locale, un'osteria nella zona delle Mercerie, vicino a San Marco, di proprietà di una cinese e gestito da un egiziano, colleziona da molto tempo nel sito che raccoglie le recensioni dei clienti giudizi da tagliare le gambe. "Imbarazzante per il nome dell'Italia" lo definisce Stefano, "Da chiudere immediatamente" suggerisce Raffaele, mostrando uno scontrino che dimostra come due birre alla spina sono state pagate 16 euro.
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domenica 21 gennaio 2018
I sacchetti biodegradabili allontanano gli italiani dal fresco
Con l’introduzione dei sacchetti biodegradabili, il 12% degli italiani
ha deciso di comprare frutta e verdura già confezionata. Il 21% è
tornato dal fruttivendolo
Il 12% compra confezionato per evitare i sacchetti biodegradabili |
(Rinnovabili.it) – Sembra un paradosso,
ma stando al sondaggio effettuato da Monitor Ortofrutta di Agroter in
collaborazione con Toluna, parte degli italiani avrebbe spostato i
consumi dai prodotti ortofrutticoli freschi e sfusi a quelli
confezionati dopo l’introduzione dei sacchetti biodegradabili obbligatori.
Una distorsione grottesca, poiché oltre
al maggiore inquinamento, molto spesso i costi dei prodotti venduti con
il packaging sono perfino più alti, anche considerando i due centesimi
di media che bisogna aggiungere per imbustarli nello shopper
biodegradabile.
L’analisi
è comunque riferita ai primi 10 giorni del 2018, e non è detto che la
“psicosi sacchetti” non possa esaurirsi nel volgere di qualche
settimana. Tuttavia il sondaggio di Monitor Ortofrutta è indicativo di
un clima di opinione letteralmente impazzito: svolta su tutto il
territorio nazionale, la rilevazione ha scoperto che il 12% degli
italiani ha preferito comprare frutta e verdura senza pagare il
sacchetto. Un altro 21% del campione, invece, ha riscoperto le tradizioni, recandosi nei negozi al dettaglio o al mercato, dove tradizionalmente si utilizzano anche sacchetti di carta non soggetti a pagamento obbligatorio.
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sabato 20 gennaio 2018
Afghanistan, attacco all'hotel Intercontinental di Kabul: almeno 15 tra morti e feriti. Udite tre forti esplosioni
Un kamikaze si è fatto saltare
in aria all'ingresso. La polizia: "Quattro assalitori sono dentro
l'edificio e sparano ai clienti". Telefonate disperate degli ospiti:
"Sentiamo sparare, aiutateci". Il quarto piano e le cucine sono in
fiamme. Nel 2011 in un attentato dei talebani morirono 20
persone. Giovedì scorso il Dipartimento di Stato Usa aveva diramato un
tweet su possibili, imminenti attacchi
di GIOVANNI GAGLIARDIQuattro uomini armati hanno assaltato l'hotel Intercontinental di Kabul: un kamikaze si è fatto esplodere all'entrata consentendo ad almeno 4 uomini armati di irrompere nell'edificio e iniziare a sparare sugli ospiti e a prendere degli ostaggi. Lo ha fatto sapere la polizia afghana. "Quattro assalitori sono dentro l'edificio", ha aggiunto una fonte ufficiale, e "sparano ai clienti". Ci sarebbero "almeno 15 tra morti e feriti". Lo ha raccontato un testimone oculare fuggito dall'albergo, citato da Tolo News. Le strade principali che portano all'hotel sono state chiuse, riportano i media internazionali. Secondo fonti dell'intelligence nessun italiano risulta essere alloggiato nell'hotel, né vi sarebbero italiani direttamente o indirettamente coinvolti.
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Perde il controllo degli sci, morto a 31 anni sulla pista del Sestriere
Sestriere - Tragedia in punta al Fraiteve: Giovanni Bonaventura,
di 31 anni, originario della Sicilia, è morto sulle piste Sauze e
Sestriere, dove il collegamento della «Cresta» sfocia nella 27.
Dalle prime ricostruzioni lo sciatore sembrerebbe aver perso il controllo e sbattuto contro un paravento, morendo sul colpo per un trauma cranico e facciale. Sembra che non ci siano altre persone coinvolte.
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Dalle prime ricostruzioni lo sciatore sembrerebbe aver perso il controllo e sbattuto contro un paravento, morendo sul colpo per un trauma cranico e facciale. Sembra che non ci siano altre persone coinvolte.
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Suocera diabolica, fa uccidere il genero per i soldi dell’assicurazione
Il giovane morto in un incidente stradale il 5 ottobre, due giorni dopo il matrimonio. Il piano della donna e del fratellastro. In manette anche un pregiudicato con precedenti per frodi alle assicurazioni
BARI- Un piano diabolico per eliminare il genero e riscuotere i soldi dell’assicurazione.Trama da noir con tre protagonisti: la suocera, il suo fratellastro e un pregiudicato. Il piano viene portato a termine la sera del 5 ottobre scorso quando Girolamo Perrone, 24 anni (appena due giorni dopo il matrimonio) viene investito e ucciso sulla strada provinciale tra Adelfia e Cassano Murge. I presunti assassini però non riusciranno a incassare un solo euro dall’assicurazione. E ora sono anche finiti in carcere dopo che le indagini dei carabinieri di Bari hanno svelato che quell’incidente nascondeva altro. Accusati di omicidio volontario la suocera della vittima, Anna Masciopinto e suo fratellastro Vito D’Addabbo. In manette anche il pregiudicato Michele Caringella, con precedenti proprio per frodi alle assicurazioni.
L’accordo
L’accordo
— ipotizza la Procura di Bari — era di dividersi il risarcimento che la
compagnia assicurativa avrebbe pagato alla vedova, la cui posizione è
ancora al vaglio dei pm. «Sono certa che sia stato tutto programmato,
anche il suo matrimonio. Noi della famiglia non sapevano che si sarebbe
sposato, è avvenuto tutto molto in fretta» accusa Angela Perrone,
sorella del 24enne ucciso, convinta che tanto ancora dovrà essere
chiarito.
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Liliana Segre a 13 anni nella neve di Auschwitz ingrigita dalla cenere dei forni: “Voglio vivere”
La neo senatrice a vita che dopo 40 anni ha iniziato a raccontare gli orrori della guerra
Andrea Carugati
La neve di Auschwitz ingrigita dalla cenere che usciva
incessantemente dai forni crematori. E una ragazzina italiana di 13 anni
che vagava in mezzo a questo orrore dicendosi da sola una frase:
«Voglio vivere», «Voglio vivere» «Voglio vivere». Una frase che la aiutò
a resistere nel lager per un lunghissimo, infinito anno di prigionia
dal gennaio 1944 a quello successivo. Sono solo alcuni frammenti della
testimonianza che da vent’anni Liliana Segre porta nelle scuole
italiane. Il racconto della sua partenza insieme al padre Alberto dal
binario 21 della stazione di Milano, diretta verso l’inferno. Un
racconto così forte da restare impresso per anni in chi ha avuto il
privilegio di ascoltarla: la voce calma, quasi monocorde, i dettagli
precisi, il rapporto fortissimo col padre che viene spezzato subito,
quando i carcerieri li separano all’arrivo ad Auschwitz. Solo in una
occasione Liliana Segre alza la voce. Quando ricorda quella frase
«Voglio vivere!». Stringe i pugni, per trasmettere la forza di quel
sentimento che l’ha tenuta viva nel corpo ma soprattutto nell’anima.
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La neve sui binari che portavano i treni ad Auschwitz |
Andrea Carugati
Roma
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venerdì 19 gennaio 2018
Il Papa sposa la hostess e lo steward in volo: “Vi sposo, dai facciamolo!”
Nel volo da Santiago a Iquique Papa Francesco ha sposato con rito
cattolico Paula e Carlos, una hostess e uno steward cileni di 39 e 41
anni della compagnia di bandiera cilena Latam, già sposati civilmente da
8 anni. I due non erano riusciti a celebrare il rito in chiesa perché
la parrocchia alla quale appartengono è stata distrutta durante un
terremoto del 2010. È stato il Papa, ascoltata la storia, a proporre di
sposarli sul volo. Il proprietario della linea Ignacio Cueto ha fatto da
testimone. Non era mai accaduto prima che un Papa sposasse una coppia
in aereo, a 36 mila piedi. «È molto importante quello che ci ha detto -
ha raccontato emozionatissimo lo sposo - è il sacramento che manca nel
mondo e che spera che il nostro gesto sia d’ispirazione per altre
coppie».
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giovedì 18 gennaio 2018
Troppo vento, chiude l’aeroporto di Amsterdam. Situazione critica anche sulle Alpi e in Sardegna
Cancellati 260 voli europei e internazionali. In Italia, impianti
sciistici chiusi in Piemonte e problemi con i collegamenti via mare
Una tempesta di vento ha mandato in tilt l’aeroporto di Amsterdam-Schipol. A causa dei venti molto forti, che stanno flagellando l’Olanda ed altri Paesi dell’Europa, Italia inclusa, l’aeroporto ha deciso la cancellazione di tutti i voli a partire dalle 9 di stamattina.
Solo la compagnia Klm ha annunciato di aver cancellato 220 voli, a cui se ne aggiungono altri 40 gestiti da altre compagnie aeree. E a causa di intense raffiche di vento fino a 140 chilometri orari, ritardi e disservizi si registrano anche nei trasporti ferroviari olandesi.
Uragano in Germania
È allerta anche in Germania per l’uragano Friederike, che attraversa oggi parte del Paese. Il maltempo sta mettendo a dura prova i trasporti pubblici: la circolazione dei treni, in Nordreno-Vestfalia, è stata sospesa, con un impatto sul trasporto sia di breve che di lunga tratta. Molti treni sono stati cancellati anche in Baviera.
Difficili collegamenti con le isole
Il forte vento di maestrale che da due giorni sta soffiando sulla Sardegna ha creato non pochi problemi ai collegamenti marittimi e disagi in diverse città. Oggi la nave proveniente da Genova e diretta a Porto Torres è arrivata in porto con circa due ore di ritardo. A causa del forte vento il comandante ha scelto un percorso più riparato, impiegando più tempo per raggiungere la Sardegna. Il vento, secondo le analisi effettuate dall’ufficio meteo dell’Aeronautica militare di Decimomannu, nella parte meridionale dell’isola ha iniziato a calare dopo la mezzanotte, soffiando a circa 50 chilometri orari. È rimasto teso e rimarrà ancora oggi nell’area settentrionale e nord orientale con raffiche di 80 chilometri all’ora.
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Il vento flagella l’Italia con raffiche a 200 chilometri orari
Una tempesta di vento ha mandato in tilt l’aeroporto di Amsterdam-Schipol. A causa dei venti molto forti, che stanno flagellando l’Olanda ed altri Paesi dell’Europa, Italia inclusa, l’aeroporto ha deciso la cancellazione di tutti i voli a partire dalle 9 di stamattina.
Solo la compagnia Klm ha annunciato di aver cancellato 220 voli, a cui se ne aggiungono altri 40 gestiti da altre compagnie aeree. E a causa di intense raffiche di vento fino a 140 chilometri orari, ritardi e disservizi si registrano anche nei trasporti ferroviari olandesi.
Uragano in Germania
È allerta anche in Germania per l’uragano Friederike, che attraversa oggi parte del Paese. Il maltempo sta mettendo a dura prova i trasporti pubblici: la circolazione dei treni, in Nordreno-Vestfalia, è stata sospesa, con un impatto sul trasporto sia di breve che di lunga tratta. Molti treni sono stati cancellati anche in Baviera.
Difficili collegamenti con le isole
Il forte vento di maestrale che da due giorni sta soffiando sulla Sardegna ha creato non pochi problemi ai collegamenti marittimi e disagi in diverse città. Oggi la nave proveniente da Genova e diretta a Porto Torres è arrivata in porto con circa due ore di ritardo. A causa del forte vento il comandante ha scelto un percorso più riparato, impiegando più tempo per raggiungere la Sardegna. Il vento, secondo le analisi effettuate dall’ufficio meteo dell’Aeronautica militare di Decimomannu, nella parte meridionale dell’isola ha iniziato a calare dopo la mezzanotte, soffiando a circa 50 chilometri orari. È rimasto teso e rimarrà ancora oggi nell’area settentrionale e nord orientale con raffiche di 80 chilometri all’ora.
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Il vento flagella l’Italia con raffiche a 200 chilometri orari
Fabio, il primo a prestare soccorso a Rigopiano: «Ogni notte ci penso»
Il racconto del maestro di sci che raggiunse l’albergo sepolto dalla valanga: «La struttura non si vedeva più, l’unico indizio era una luce. E un cuoco che piangeva»
Un anno fa la tragedia di Rigopiano: una valanga travolse l’hotel abruzzese causando 29 morti. Undici le persone sopravvissute
Diretto verso un incubo
Fabio
Pellegrini, uno dei soccorritori, dice che ogni notte fra le due e le
tre si sveglia a passa in rassegna i ricordi di quelle ore. «Rivedo la
neve, sempre più alta, ho in mente i piedi che affondano assieme agli
sci, l’impronta che lasciano. Mi sembra di sentire le voci preoccupate
dei ragazzi dietro di me, le loro domande: quanti chilometri mancano?
Secondo te può venir giù una slavina? Qui ci sono precipizi? Ma dov’è
quest’hotel? Più andavamo avanti più pensavo: mi sono preso una bella
responsabilità. Stavo guidando in direzione di un incubo, undici ragazzi
che non conoscevano pendii, esposizioni, pericoli di quella valle...».
Era la notte fra il 18 e il 19 gennaio dell’anno scorso, buia come
nessun’altra nella vita di chiunque sia arrivato lassù, fino al
Rigopiano. Lui, Fabio, è stato il primo e non si è mai fatto avanti per
dirlo, nemmeno quando altri si sono aggiudicati il primato senza averlo
vinto, diciamo così. «Non fa nulla» commenta lui, «ognuno sa quel che ha
fatto, le polemiche non servirebbero a nessuno». Fabio ha 43 anni, due
figli piccoli, moglie e vita a Loreto Aprutino, 35 chilometri
dall’hotel. È un istruttore di scialpinismo del Cai, le montagne attorno
al Rigopiano sono sempre state quelle dei suoi allenamenti sulla neve o
in sella alla bicicletta. «Le conosco benissimo — racconta — e siccome
per chi si allena le distanze hanno importanza, io quella sera a ogni
passo sapevo esattamente quanti ne mancavano ancora per arrivare su».
Alla radio dicevano che dal Rigopiano non davano più segni di vita.
«Come sempre staranno esagerando ma andrei a dare un’occhiata», ha detto
a un collega del Cai.
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mercoledì 17 gennaio 2018
Truffa delle bollette, almeno 40 contratti intestati a un prete
Genova - La
truffa del contratto elettrico che ha lasciato praticamente al buio la
parrocchia di Santa Zita, alla Foce, non è un caso isolato. Nella stessa
situazione, anche se la corrente non è stata ancora staccata, ci sono
almeno altre due parrocchie, quella di San Giorgio a Bavari e la chiesa
di Santa Croce a Crocefieschi oltre a un intero condominio, in salita
degli Angeli a Dinegro. E tutti questi casi hanno un elemento in
comune, oltre al fatto di risultare truffe in piena regola:
l’intestatario del nuovo contratto.
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Qualità dell’aria in Piemonte: solo Torino peggio di Alessandria
Alessandria lo scorso anno ha sforato per 102 giorni il limite
giornaliero di Pm10. Peggio ha fatto solo Torino con con 118 superamenti
PIEMONTE – Per 102 giorni i cittadini di Alessandria nel 2017 hanno respirato smog. Tanti sono stati, infatti, i giorni di superamento dei livelli di Pm10 registrati da Arpa nella centralina D’Annunzio. Il dato, ben oltre il limite dei 35 giorni e decisamente più alto anche dei 69 superamenti del 2016, è stato tra l’altro il secondo peggiore del Piemonte. Solo a Torino lo scorso anno l’aria è stata più inquinata, con 118 superamenti registrati dalla centralina di Rebaudengo. In generale, comunque, i dati raccolti da Arpa nelle centraline piemontesi hanno fatto registrare un peggioramento della qualità dell’aria in quasi tutta la regione.
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PIEMONTE – Per 102 giorni i cittadini di Alessandria nel 2017 hanno respirato smog. Tanti sono stati, infatti, i giorni di superamento dei livelli di Pm10 registrati da Arpa nella centralina D’Annunzio. Il dato, ben oltre il limite dei 35 giorni e decisamente più alto anche dei 69 superamenti del 2016, è stato tra l’altro il secondo peggiore del Piemonte. Solo a Torino lo scorso anno l’aria è stata più inquinata, con 118 superamenti registrati dalla centralina di Rebaudengo. In generale, comunque, i dati raccolti da Arpa nelle centraline piemontesi hanno fatto registrare un peggioramento della qualità dell’aria in quasi tutta la regione.
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martedì 16 gennaio 2018
Milano, incidente in un'azienda metalmeccanica: tre operai morti intossicati, un altro gravissimo
Coinvolti in sei. Sono stati
trovati svenuti mentre ripulivano un forno interrato. L'intervento alla
Lamina. Intossicato anche un pompiere
di MASSIMO PISAGrave incidente sul lavoro a Milano, in via Rho (zona Greco), all'interno della Lamina, azienda che si occupa della produzione di acciaio e titanio. Tre operai (uno aveva 57 anni) sono morti poco dopo essere arrivati negli ospedali di Monza e al Sacco di Milano. In tutto i lavoratori coinvolti sono sei, uno dei quali in condizioni disperate e si trovano ora al San Raffaele, dove sono arrivati in arresto cardiocircolatorio. Non hanno mai ripreso conoscenza e sono stati collegati, in un disperato tentativo da parte dei medici, all'Ecmo, il macchinario per la circolazione extracorporea. Altri due sono in condizioni meno serie alla clinica Santa Rita. I sei uomini sono stati trovati svenuti, stavano ripulendo un forno interrato. Potrebbero aver respirato vapori tossici.
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Usa, il fiume ghiaccia in tre ore: il timelapse è impressionante
Le rigidissime temperature che hanno colpito gli Stati Uniti nei giorni scorsi, causate dal cosiddetto 'ciclone-bomba', hanno provocato alcuni fenomeni estremi. Ne è la dimostrazione questo video, pubblicato in timelapse su Twitter dal servizio meteorologico di Burlington, nel Vermont: in sole tre ore il fiume Au Sable, nel Michigan, si ghiaccia completamente. Le immagini mostrano come il letto del fiume si 'gonfi' in maniera impressionante a causa della formazione di blocchi di ghiaccio
Il video Twitter/NWS Burlingtone
Esplode pizzeria italiana a Anversa: il primo bilancio è di 14 feriti di cui cinque gravi
La polizia esclude un atto di terrorismo. Il crollo nella zona di
Paardenmarkt, molto frequentata da giovani ed universitari. In uno dei
tre edifici coinvolti il locale tipico 'Primavera'. Otto le persone
estratte vive, tra cui un bambino
E' di 14 feriti di cui cinque gravi il primo bilancio dell'esplosione che ha provocato il crollo di una palazzina ad Anversa che ospitava la pizzeria italiana Primavera. Lo riferiscono i media belgi citando la polizia, secondo cui 8 persone sono già state liberate dalle macerie tra cui un bambino, mentre si continua a scavare.
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E' di 14 feriti di cui cinque gravi il primo bilancio dell'esplosione che ha provocato il crollo di una palazzina ad Anversa che ospitava la pizzeria italiana Primavera. Lo riferiscono i media belgi citando la polizia, secondo cui 8 persone sono già state liberate dalle macerie tra cui un bambino, mentre si continua a scavare.
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Arrestata coppia di genitori: da anni tenevano i 13 figli in catene e senza cibo
Tredici fratelli, 7 adulti e 6 bambini, legati ai letti con le catene, senza cibo né acqua, al buio. A dare l’allarme una delle vittime che è riuscita a scappare
Scoperta una casa degli orrori in California dove una coppia, marito e moglie, ha tenuto per anni 13 fratelli — 7 adulti dai 18 ai 29 anni, e 6 bambini, di cui una di due anni — in ostaggio: malnutriti, senza acqua e cibo, legati ai loro letti con catene e lucchetti al buio in una stanza maleodorante.
A dare l’allarme domenica una delle figlie, di soli 17 anni,
riuscita a scappare miracolosamente dopo aver chiamato il 911 da un
cellulare trovato in casa. Le vittime sono così malridotte che la
polizia non è stata in grado di capire subito l’età. La stessa 17enne
che ha salvato da un destino terribile i fratelli e le sorelline,
secondo gli agenti, dimostra appena 10 anni. Gli inquirenti hanno aperto
un’inchiesta per tortura e fissato una cauzione di 9 milioni di dollari
per i due aguzzini, David Allen Turpin, 57 anni e Louise Anna Turpion,
49. Teatro di questa autentica storia dell’orrore Perris, a due ore da
Los Angeles, California.
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lunedì 15 gennaio 2018
La posta dei pavesi bloccata a Peschiera
L’allarme dei sindacati: «1.500 tonnellate in giacenza, stiamo distribuendo la corrispondenza spedita a metà dicembre»
di Stefania Prato
PAVIA. C’è anche la posta che i pavesi stanno aspettando tra le 1.500 tonnellate di corrispondenza ferma nel centro di Peschiera. Posta normale, ma anche pacchi, raccomandate, assicurate, atti giudiziari. Che si stanno accumulando dai mesi scorsi nel Centro di meccanizzazione postale di Peschiera Borromeo, punto di smistamento per una parte della Lombardia e del piacentino e, insieme a Roserio, uno dei due punti in Italia per lo smistamento della posta internazionale.
E Cobas poste insorge, parla di «situazione paradossale, determinata dalla mancanza di personale» e sottolinea i notevoli disservizi per i cittadini. Certo, sottolinea Stefano Ancona, dell’esecutivo nazionale, la situazione è migliorata rispetto allo scorso anno, quanto la corrispondenza in giacenza aveva toccato quota 5mila tonnellate.
«Ma nonostante una parte della posta sia stata deviata, il problema rimane, in quanto è diminuito il numero degli addetti», sostiene Ancona che punta l’indice contro i 15mila esuberi su base nazionale.«Ne seguiranno altri 5000 subito dopo l’estensione del recapito a giorni alterni - aggiunge il sindacalista -. E la conseguenza sta in un evidente peggioramento dei servizi offerti ai cittadini. Che non solo devono fare i conti con il recapito a giorni alterni, ma anche con le giacenze nei centri di smistamento che ormai sono da considerare strutturali». Resta il fatto che la posta ferma a Peschiera è talmente tanta che sta invadendo i corridoi del deposito, «al punto che, se ci fosse un’emergenza, mancherebbero via di fuga per i lavoratori». E tutto questo, dice Ancona, nonostante sia stato assunto un manager privato per evitare che si ripetessero i disagi dello scorso anno.
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PAVIA. C’è anche la posta che i pavesi stanno aspettando tra le 1.500 tonnellate di corrispondenza ferma nel centro di Peschiera. Posta normale, ma anche pacchi, raccomandate, assicurate, atti giudiziari. Che si stanno accumulando dai mesi scorsi nel Centro di meccanizzazione postale di Peschiera Borromeo, punto di smistamento per una parte della Lombardia e del piacentino e, insieme a Roserio, uno dei due punti in Italia per lo smistamento della posta internazionale.
E Cobas poste insorge, parla di «situazione paradossale, determinata dalla mancanza di personale» e sottolinea i notevoli disservizi per i cittadini. Certo, sottolinea Stefano Ancona, dell’esecutivo nazionale, la situazione è migliorata rispetto allo scorso anno, quanto la corrispondenza in giacenza aveva toccato quota 5mila tonnellate.
«Ma nonostante una parte della posta sia stata deviata, il problema rimane, in quanto è diminuito il numero degli addetti», sostiene Ancona che punta l’indice contro i 15mila esuberi su base nazionale.«Ne seguiranno altri 5000 subito dopo l’estensione del recapito a giorni alterni - aggiunge il sindacalista -. E la conseguenza sta in un evidente peggioramento dei servizi offerti ai cittadini. Che non solo devono fare i conti con il recapito a giorni alterni, ma anche con le giacenze nei centri di smistamento che ormai sono da considerare strutturali». Resta il fatto che la posta ferma a Peschiera è talmente tanta che sta invadendo i corridoi del deposito, «al punto che, se ci fosse un’emergenza, mancherebbero via di fuga per i lavoratori». E tutto questo, dice Ancona, nonostante sia stato assunto un manager privato per evitare che si ripetessero i disagi dello scorso anno.
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Arrivano le strisce “salva-pedone”: dopo i test, il debutto a Viguzzolo. Ecco come funzionano
In provincia di Alessandria il primo impianto con un nuovo sistema che
si accorge della presenza di un pedone e illumina a led
l’attraversamento intimando agli automobilisti di fermarsi
Maurizio Iappini
Sarà inaugurato a fine mese, a Viguzzolo, «Pedone sicuro», uno dei
primi impianti del genere in Piemonte, ma che presto sarà affiancato da
altre installazioni analoghe anche in provincia. Si tratta di una
sistema di illuminazione del segnale verticale di passaggio pedonale
ogni volta che un pedone si avvicina alle strisce orizzontali. L’idea
è di un’azienda mantovana, ma la distribuzione e la commercializzazione
è della valenzana Blindo Office Energy e quello di via Primo Maggio nel
paese tortonese (in pratica la strada provinciale 99 che attraversa
l’abitato) sarà una delle prime installazioni come spiegano i titolari
di «Pedone sicuro»: «Abbiamo sperimentato l’impianto in alcuni
comuni, ma Viguzzolo è il nostro “numero zero”, dove forniremo all’ente
un servizio di noleggio dell’impianto, una formula con costi bassi e la
manutenzione della struttura». Il concetto è semplice, ma
rivoluzionario: un sistema wireless che, quando il pedone si avvicina al
passaggio stradale, manda un impulso al cartello verticale che segnala
l’attraversamento strada e che a sua volta si illumina e lampeggia per
avvisare le auto in arrivo.
L’installazione di «Pedone sicuro» è imminente: ottenuto l’ok degli enti preposti, giovedì la struttura verrà montata per le prove di collaudo e verifica, preludio all’inaugurazione di fine mese: non un impianto semaforico, bensì un sistema di sicurezza per educare pedoni e automobilisti al reciproco rispetto. «I vantaggi per la sicurezza stradale sono evidenti, perché l’automobilista in poco tempo si abituerà all’idea che, se un segnale lampeggia, è perché un pedone attende di attraversare la strada: le statistiche dicono che, ai primi posti nelle categorie di incidenti, ci sono proprio quelli legati a investimenti di pedoni.
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Maurizio Iappini
Viguzzolo (AL)
L’installazione di «Pedone sicuro» è imminente: ottenuto l’ok degli enti preposti, giovedì la struttura verrà montata per le prove di collaudo e verifica, preludio all’inaugurazione di fine mese: non un impianto semaforico, bensì un sistema di sicurezza per educare pedoni e automobilisti al reciproco rispetto. «I vantaggi per la sicurezza stradale sono evidenti, perché l’automobilista in poco tempo si abituerà all’idea che, se un segnale lampeggia, è perché un pedone attende di attraversare la strada: le statistiche dicono che, ai primi posti nelle categorie di incidenti, ci sono proprio quelli legati a investimenti di pedoni.
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giovedì 11 gennaio 2018
La Whirlpool fa chiudere la Embraco: licenziamento per 500 lavoratori
La Whirlpool fa chiudere la Embraco: licenziamento per 500 lavoratori
„L'azienda americana ha depositato un documento in cui annuncia la ristrutturazione dello stabilimento con conseguente chiusura. I sindacati: “Scenario peggiore del previsto”“
La Whirlpool fa chiudere la Embraco: licenziamento per 500 lavoratori
„La Whirlpool, azienda statunitense produttrice di elettrodomestici, ha depositato presso la Sec, l'equivalente della Consob italiana, un documento che annuncia una ristrutturazione con conseguente chiusura della controllata Embraco, con sede a Riva di Chiari, in provincia di Torino. Come confermato anche dalla Uilm e dalla Fiom di Torino, questa mossa si tramuterà nel licenziamento per 497 lavoratori sui 537 occupati nello stabilimento.
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„L'azienda americana ha depositato un documento in cui annuncia la ristrutturazione dello stabilimento con conseguente chiusura. I sindacati: “Scenario peggiore del previsto”“
La Whirlpool fa chiudere la Embraco: licenziamento per 500 lavoratori
„La Whirlpool, azienda statunitense produttrice di elettrodomestici, ha depositato presso la Sec, l'equivalente della Consob italiana, un documento che annuncia una ristrutturazione con conseguente chiusura della controllata Embraco, con sede a Riva di Chiari, in provincia di Torino. Come confermato anche dalla Uilm e dalla Fiom di Torino, questa mossa si tramuterà nel licenziamento per 497 lavoratori sui 537 occupati nello stabilimento.
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Calcestruzzo scadente, scuola chiusa a Vignole. "Ne faremo un'altra"
Vignole Borbera (AL)
Calcestruzzo scadente, scarsa qualità costruttiva e un livello di resistenza molto basso. L’ala vecchia della scuola di Vignole Borbera è stata bocciata senza appello dai tecnici dell’Università di Genova incaricati di verificarne la stabilità. Il Comune ne ha immediatamente disposto la chiusura e dall’altro ieri, martedì 9 gennaio, gli studenti delle medie sono stati evacuati e trasferiti temporaneamente al centro polifunzionale del paese, dove proseguiranno le lezioni fino alla fine dell’anno scolastico. Impossibile oggi dire se e quando la struttura riaprirà. È anzi probabile che debba procedere alla costruzione di un nuovo plesso scolastico.
Il sindaco Giuseppe Teti – accompagnato dal capo dell’ufficio tecnico comunale Patrizia Barberis e dal responsabile per la sicurezza Giancarlo Sartoris – mercoledì ha convocato una riunione con i genitori della “Foscolo”, il dirigente scolastico e l’equipe dell’Università di Genova che ha effettuato i rilievi sull’edificio. «La scuola è stata costruita in parte negli anni Sessanta e in parte negli anni Duemila – ha spiegato il primo cittadino – Abbiamo chiesto agli esperti dell’ateneo genovese uno studio per effettuare un miglioramento antisismico e durante la vacanze natalizie si sono messi al lavoro».
Purtroppo però i risultati dei controlli – coordinati dalla docente Chiara Calderini con i collaboratori Luigi Pasquale e Beatrice Di Napoli – sono stati deludenti. La parte vecchia della scuola – quella costruita negli anni Sessanta, che fino all’altro ieri ospitava una settantina di ragazzini delle medie – non ha superato nemmeno la verifica statica. Non c’è un rischio imminente, ma dalle verifiche è emersa «carenza di qualità costruttiva», la presenza di «calcestruzzo scadente» e soprattutto un «livello di resistenza statica molto basso», per usare le parole di Calderini.
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Calcestruzzo scadente, scarsa qualità costruttiva e un livello di resistenza molto basso. L’ala vecchia della scuola di Vignole Borbera è stata bocciata senza appello dai tecnici dell’Università di Genova incaricati di verificarne la stabilità. Il Comune ne ha immediatamente disposto la chiusura e dall’altro ieri, martedì 9 gennaio, gli studenti delle medie sono stati evacuati e trasferiti temporaneamente al centro polifunzionale del paese, dove proseguiranno le lezioni fino alla fine dell’anno scolastico. Impossibile oggi dire se e quando la struttura riaprirà. È anzi probabile che debba procedere alla costruzione di un nuovo plesso scolastico.
Il sindaco Giuseppe Teti – accompagnato dal capo dell’ufficio tecnico comunale Patrizia Barberis e dal responsabile per la sicurezza Giancarlo Sartoris – mercoledì ha convocato una riunione con i genitori della “Foscolo”, il dirigente scolastico e l’equipe dell’Università di Genova che ha effettuato i rilievi sull’edificio. «La scuola è stata costruita in parte negli anni Sessanta e in parte negli anni Duemila – ha spiegato il primo cittadino – Abbiamo chiesto agli esperti dell’ateneo genovese uno studio per effettuare un miglioramento antisismico e durante la vacanze natalizie si sono messi al lavoro».
Purtroppo però i risultati dei controlli – coordinati dalla docente Chiara Calderini con i collaboratori Luigi Pasquale e Beatrice Di Napoli – sono stati deludenti. La parte vecchia della scuola – quella costruita negli anni Sessanta, che fino all’altro ieri ospitava una settantina di ragazzini delle medie – non ha superato nemmeno la verifica statica. Non c’è un rischio imminente, ma dalle verifiche è emersa «carenza di qualità costruttiva», la presenza di «calcestruzzo scadente» e soprattutto un «livello di resistenza statica molto basso», per usare le parole di Calderini.
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Tortona, crepe nella scuola di Viale Kennedy, ma l’assessore Fara tranquillizza i genitori
martedì 9 gennaio 2018
Le foto della neve nel deserto del Sahara
Le particolari condizioni meteorologiche di questi giorni hanno portato nevicate sul deserto nord africano e sabbia sul Mediterraneo.
La neve ricopre la superficie sabbiosa del Sahara. Assomiglia molto a un paesaggio marziano. |
La neve è scesa sul Sahara per il secondo inverno consecutivo da 40 anni a questa parte. Tra la fine del 2016 è l'inizio del 2017 infatti, in alcune zone del Sahara erano caduti circa 80 cm di neve. L'evento fu considerato eccezionale, ma ora è accaduto di nuovo.
Le dune di sabbia trasformate in dune di neve. |
Anche dai satelliti è possibile osservare la neve sul Sahara insieme alle nubi che l'hanno prodotta.
Continua qui (video)METEO WEEK-END: ecco dove potrebbe piovere (LE MAPPE)
Una nuova perturbazione potrebbe interessare segnatamente i settori occidentali con piogge sparse e nevicate sui rilievi. Ecco la tesi oggi più probabile.
PREMESSA: la previsione per il fine settimana è ancora molto incerta. Quelle che vi proponiamo sono le prime proiezioni, ma la situazione potrebbe anche evolvere in modo diverso alla luce delle prossime emissioni modellistiche.
La prima mappa mostra la situazione in Italia prevista per sabato 13 gennaio.
Le regioni del medio Adriatico e il meridione saranno ancora interessate da correnti fredde settentrionali legate ad una depressione in allontanamento verso levante.
Piovaschi saranno possibili sulla Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia settentrionale, in attenuazione in giornata. Anche le nubi presenti in Adriatico tenderanno ad attenuarsi, mentre altrove avremo una prevalenza di cielo sereno.
Tra pomeriggio e sera arriveranno velature al nord-ovest ad anticipare la perturbazione di domenica 14.
La seconda mappa mostra la situazione attesa in Italia per la giornata di domenica 14 gennaio.
Alle luce delle ultime emissioni sembra probabile l'arrivo di un corpo nuvoloso da ovest che potrebbe determinare piogge sparse al nord-ovest e sul Tirreno.
Stante le temperature non di certo elevate, la neve potrebbe scendere a quote interessanti sul nord-ovest (500-800 metri in media) così come sull'Appennino settentrionale (800-1000 metri).
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MALTEMPO E TEMPORALI fuori stagione al Nord, NEVE abbondante in montagna con valanghe e paesi isolati
Fa quasi PAURA l'innevamento a Riale, in alta Val Formazza, alto Piemonte, siamo ad oltre 1700m di quota
AGGIORNAMENTO: Cogne, Gressoney e Cervinia sono isolate mentre Sestriere non lo è più! In mattinata infatti gli spazzaneve sono riusciti a riaprire la strada provinciale. Una frana in Francia ha indotto le autorità a chiudere il tunnel di Tenda, a Breil sur Roya.
Slavina in un condominio a a Sestriere
Lucia Caretti
Sestriere (To)
La discesa che porta al San Vittorio, uno dei complessi all’imbocco del paese, arrivando da Borgata, è peggio persino di una pista da sci. Peggio delle altre vie già impraticabili: si sprofonda in almeno mezzo metro di neve, si vedono mucchi spaventosi dove fino a ieri c’era semplicemente una strada. Un signore esce lo stesso con il suo cane, non sa che due curve più giù s’è appena sfiorata una tragedia. Tutti nel garage, in pochi minuti Carabinieri e Vigili del Fuoco riescono ad evacuare i 29 condomini. C’è il parrucchiere, un ragazzo con le stampelle, sette famiglie, diverse bambini. Una giovane danese che lavora al supermarket da Marcello. Si fa la conta, il maresciallo Giovanni Barberis alle 23 passate scappa verso il corridoio sommerso: sembra mancare qualcuno. Si corre a controllare ancora una volta.
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Slavina si abbatte su un condominio, notte di paura a Sestriere. Isolate Cogne, Gressoney e Cervinia |
Neve e pioggia: a Sestriere, Fenestrelle e Pragelato scuole chiuse, strade a rischio
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