Calcestruzzo scadente, scarsa qualità costruttiva e un livello di resistenza molto basso. L’ala vecchia della scuola di Vignole Borbera è stata bocciata senza appello dai tecnici dell’Università di Genova incaricati di verificarne la stabilità. Il Comune ne ha immediatamente disposto la chiusura e dall’altro ieri, martedì 9 gennaio, gli studenti delle medie sono stati evacuati e trasferiti temporaneamente al centro polifunzionale del paese, dove proseguiranno le lezioni fino alla fine dell’anno scolastico. Impossibile oggi dire se e quando la struttura riaprirà. È anzi probabile che debba procedere alla costruzione di un nuovo plesso scolastico.
Il sindaco Giuseppe Teti – accompagnato dal capo dell’ufficio tecnico comunale Patrizia Barberis e dal responsabile per la sicurezza Giancarlo Sartoris – mercoledì ha convocato una riunione con i genitori della “Foscolo”, il dirigente scolastico e l’equipe dell’Università di Genova che ha effettuato i rilievi sull’edificio. «La scuola è stata costruita in parte negli anni Sessanta e in parte negli anni Duemila – ha spiegato il primo cittadino – Abbiamo chiesto agli esperti dell’ateneo genovese uno studio per effettuare un miglioramento antisismico e durante la vacanze natalizie si sono messi al lavoro».
Purtroppo però i risultati dei controlli – coordinati dalla docente Chiara Calderini con i collaboratori Luigi Pasquale e Beatrice Di Napoli – sono stati deludenti. La parte vecchia della scuola – quella costruita negli anni Sessanta, che fino all’altro ieri ospitava una settantina di ragazzini delle medie – non ha superato nemmeno la verifica statica. Non c’è un rischio imminente, ma dalle verifiche è emersa «carenza di qualità costruttiva», la presenza di «calcestruzzo scadente» e soprattutto un «livello di resistenza statica molto basso», per usare le parole di Calderini.
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