Sulla località sciistica sono caduti oltre due metri di neve |
Luca Fornovo
Cervinia
«Sono rimasto due ore a spalare la neve per liberare il mio
fuoristrada e poi vengo a scoprire che la strada è stata chiusa. Siamo
bloccati qui e non posso andare a sciare da nessuna parte». Federico
contempla con amarezza la pista semivuota del Cretaz: solo qualche
bambino con lo slittino e una manciata di sfegatati dello snowboard, che
risalgono a piedi. Come migliaia di turisti, è un po’ disperato: «La
nostra vacanza è rovinata, ci tenevo così tanto a portare i miei figli a
sciare». Cervinia si è svegliata ieri sepolta da due metri di neve e
completamente isolata. Secondo le stime del Comune, sono circa 10mila i
turisti bloccati: 3.500 negli alberghi e 7mila in case e residence. Un
po’ meno rispetto al pienone di Capodanno.La grande paura ora è per «le maree bianche». La commissione valanghe ha deciso ieri alle 15 di chiudere la strada tra Cervinia e Valtournenche, in entrambi i sensi dal Lago Blu alla frazione di Singlin, permettendo ai turisti che volevano tornare a casa di scendere fino alle 17. «Stavo ciaspolando a Champleve - spiega Paul, un esperto alpinista - e in meno di un’ora ho visto tre slavine. Il livello d’allarme è stato alzato a 4, colore rosso, quasi il massimo: con il 5, il nero, che prevede che non possa neppure uscire di casa».
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