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lunedì 10 agosto 2020

Bonus partita Iva, ecco chi sono i furbetti: tre deputati della Lega, uno del Movimento e l'ultimo di Italia Viva

Tra i convolti duemila tra assessori regionali, consiglieri, sindaci e governatori. Il presidente della Camera: "Restituiscano i soldi". Di Maio: "Escano allo scoperto". La viceministra  Castelli: "Si intervenga subito". Ronzulli (FI): "Non soprende se i cittadini hanno sempre meno fiducia nella politica". Il Pd: "Comportamento inqualificabile, bonus a pioggia sbagliati". Salvini: "Sospensione immediata"


I nomi ancora non si conoscono, ma appartengono a tre diversi partiti i "furbetti" del bonus Covid. Come svelato da Repubblica,  cinque deputati hanno chiesto all'Inps il bonus da 600 euro mensili poi elevato a 1000 previsto dai decreti Cura Italia e Rilancio per sostenere il reddito di autonomi e partite Iva in difficoltà durante la crisi del coronavirus. Segnalazione che è arrivata direttamente dalla direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell'Inps, una struttura creata ad hoc dal presidente Pasquale Tridico con l'obiettivo di individuare i truffatori.

Dalle prime indagini sarebbe emerso che i cinque di Montecitorio sarebbero tre deputati della Lega, uno del Movimento 5 Stelle e uno di Italia Viva. Inoltre, nella vicenda sarebbero coinvolti addirittura duemila persone  tra assessori regionali, consiglieri regionali e comunali, governatori e sindaci.


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Il leader della Lega prima parla di “dimissioni per i colpevoli” poi vira sulla sospensione quando emerge il coinvolgimento dei suoi


Il bonus del disonore

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