Falsificò documenti del Gaslini
Napoli - Fingendo che la propria figlia avesse una gravissima malattia e avesse bisogno di un intervento chirurgico negli Stati Uniti, aveva commosso centinaia di migliaia di persone e raccolto una ingente somma di denaro. Ma era una truffatrice e oggi è stata arrestata. Il Secolo XIX si era già occupato del caso nei giorni scorsi (rileggi) quando la procura di Genova aveva aperto un’inchiesta, poi trasmessa per competenza a Napoli.
La trasmissione Le Iene aveva poi sollevato dubbi sul caso e ieri, al termine di indagini svolte dalla Procura di Napoli, Luisa Pollaro, di 36 anni, madre della piccola Adelaide, è stata arrestata con le accuse di truffa aggravata, falso ideologico e falso materiale. Indagati il marito, Vincenzo Ciotola, e un amico della coppia, Gianluca Scelzo, per i quali il gip ha respinto la richiesta di obbligo di firma chiesta dal pm Aldo Ingangi.
La donna, hanno ricostruito gli investigatori, falsificando alcuni documenti dell’istituto Gaslini di Genova, dove Adelaide era stata ricoverata per disturbi non particolarmente gravi, aveva fatto risultare che la piccola era invece affetta dalla «sindrome del lobo medio» e che necessitava di una operazione urgente a Houston.
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sabato 5 marzo 2011
Samira, l’amante si è costituito
È sposato e ha la moglie incinta
Imperia. La fuga è finita nello stesso posto da cui era partito il viaggio storto verso l’Italia, la città di Valence, alle porte di Lione. Qui, nel tardo pomeriggio di ieri, Mael Combier - alias Moustapha Zouatit - si è consegnato alla Gendarmerie, ribadendo d’essere l’uomo che le forze dell’ordine di mezz’Europa cercavano da giorni: «Sono io quello coinvolto nella storia di Samira, sono io il suo amante. Ho perso la testa, lei non accettava che avessi un’altra vita (il giovane è sposato e aspetta un figlio, ndr). Ma adesso non ce la faccio più».
Sono le prime, parziali ammissioni, capaci di risolvere quasi completamente il giallo che s’era aperto da lunedì sulle alture d’Imperia. Quella mattina, in località Costa D’Oneglia, era stata trovata agonizzante con un proiettile conficcato nella nuca una certa Samira Ben Saad, franco-tunisina di vent’anni che s’era allontanata da casa (come l’aggressore, è residente a Valence) nel weekend.
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Una vecchia foto di Samira Ben Saad |
Sono le prime, parziali ammissioni, capaci di risolvere quasi completamente il giallo che s’era aperto da lunedì sulle alture d’Imperia. Quella mattina, in località Costa D’Oneglia, era stata trovata agonizzante con un proiettile conficcato nella nuca una certa Samira Ben Saad, franco-tunisina di vent’anni che s’era allontanata da casa (come l’aggressore, è residente a Valence) nel weekend.
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Incontro Ghedini-presidente Tribunale Corsia preferenziale per il processo Ruby
A Milano fissato calendario processuale e per "consentire a Berlusconi di essere sempre presente". La Procura: precedenza al processo Ruby. Il deputato del Pdl Vitali insiste sulla sua proposta di legge ma il legale si oppone: "Non serve". Poi Berlusconi: "Verrà ritirato". Cassazione: decide il giudice se il reato è ministeriale
Niccolò Ghedini
ROMA - Il fine sembra quello di trovare un "coordinamento" in vista delle numerose udienze 1 che vedranno Silvio Berlusconi comparire davanti ai giudici milanesi. Da Mediaset a Mediatrade 2, da Mills 3a Ruby. Per questo il legale del premier Niccolò Ghedini e Livia Pomodoro si sono incontrati a Palazzo di Giustizia nell'ufficio del presidente del Tribunale di Milano. Un faccia a faccia per fissare un calendario processuale per consentire al premier "di essere sempre presente" alle udienze che lo riguardano. Un incontro in linea con quella che, assicura Ghedini, è la volontà del premier di presenziare alle udienze. Dalla Procura, intanto, filtra la notizia che per il processo Ruby ci sarà una corsia preferenziale. Ovvero la precedenza su altri processi nonostante sia l'ultimo ad essere stato incardinato. Questo perché, spiegano fonti della Procura di Milano, si tratta di un processo con rito immediato, con la presenza nel processo di una minorenne come persona offesa. "L'affollamento delle udienze non penalizzerà l'ultimo arrivato tra i processi".
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Scontri a Tripoli, ripresa al-Zawiya Allerta dell'Interpol su Gheddafi
La controffensiva su Brega e Ajdabiya. Riconquistata la città dei ribelli. Al Jazeera: 50 morti e duecento feriti. Centinaia di oppositori nella capitale, scontri. Esplosioni anche a Ras Lanuf. Il network qatariota riferisce anche di 17 persone uccise da forze libiche vicino a Bengasi.
ROMA - Cinquanta persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite nella città di al-Zawiya, Tripolitania, negli scontri tra i ribelli e le brigate fedeli al colonnello, che hanno ripreso il controllo del centro cittadino. Lo ha riferito un testimone, Abdel Hamid Sheikh, alla tv araba al-Jazeera, secondo il quale "al-Zawiya è in corso una strage". "Subito dopo la preghiera del venerdì - ha detto il testimone - i manifestanti sono scesi in strada contro il regime e le brigate fedeli a Gheddafi hanno aperto il fuoco contro di loro".
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venerdì 4 marzo 2011
"Stuprata dai carabinieri in caserma" denuncia-shock di una donna a Roma
Indaga la Procura. I militari: c'è stato sesso ma lei era consenziente. La 32enne era stata fermata per un furto di vestiti. Agli abusi hanno partecipato tre uomini dell'Arma e un vigile urbano di CARLO BONINI
La caserma Cc del Quadraro
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Nuovo bombardamento su Brega
ROMA - Le forze fedeli al leader libico Muammar Gheddafi hanno bombardato di nuovo il terminal petrolifero di Brega, la città nell'est del Paese controllata dagli insorti. Lo ha reso noto l'emittente tv al Arabiya. Continua, quindi, la controffensiva militare 1 delle truppe del colonnello in Cirenaica, dove è in corso la battaglia per i pozzi petroliferi. Ieri gli oppositori hanno respinto un raid aereo a Brega ed è stata attaccata anche Ajdabya. Questo mentre la diplomazia internazionale intensifica la pressione su Gheddafi e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha lanciato un ultimatum al rais: "Deve andarsene - ha detto - Siamo pronti all'intervento militare".
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giovedì 3 marzo 2011
ROMA.15 ANNI A DON RUGGERO, ABUSÒ DI SETTE BIMBI -FOTO. I PARROCCHIANI LO DIFENDONO
ROMA - Ha abusato di sette ragazzini minorenni, nell'arco di dieci anni, tra il 1998 e il maggio del 2008. Arrestato nel giugno di tre anni fa, è stato oggi condannato don Ruggero Conti, ex parroco della Natività di Maria Santissima a Roma. I giudici della VI sezione del tribunale penale collegiale gli hanno inflitto una condanna di 15 anni e 8 mesi di reclusione. Il sacerdote è stato condannato per tutte le contestazioni, tranne che per un episodio per il quale il tribunale ha dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. I giudici, presieduti da Francesca Russo, hanno anche stabilito che l'imputato risarcisca in sede civile le parti offese costitute in giudizio, stabilendo intanto una provvisionale immediatamente esecutiva pari complessivamente ad oltre 200mila euro. Don Ruggero è stato anche condannato a pagare una multa di 42mila euro. Nessun commento è stato fatto alla lettura della sentenza dal prete.
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SOLDATO UCCISO, IL SUO CANE MUORE D'INFARTO
LONDRA - Erano inseparabili, Liam e Theo. L'amicizia tra il soldato britannico, in missione in Afghanistan, e il cane anti-bombe dell'esercito era nata e cresciuta proprio durante le operazioni militari, in cui i due lavoravano in coppia. Poi, un brutto giorno, Liam Tasker si è trovato coinvolto in uno scontro a fuoco con i talebani, a Nahr-e Saraj, durante il quale è stato ucciso dal fuoco nemico. Theo l'ha seguito poco dopo, stroncato da un infarto.
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L'ultimo saluto al capitano Ranzani. In chiesa anche Napolitano e Berlusconi
La cerimonia nella basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma è cominciata con le note del canto degli Alpini 'Signore delle cime', a rendere omaggio al militare erano presenti le massime cariche dello Stato. Monsignor Pelvi: "La pace esige il lavoro più eroico e il sacrificio più difficile"
ROMA - La salma 1 del capitano Ranzani, morto dell'esplosione di un Lince 2 in Afghanistan a 37 anni, è arrivata nella basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma per l'ultimo saluto. Avvolta dal Tricolore è stata scortata da un picchetto d'onore composto da reppresentanti di tutte le forze armate e dalla banda dell'Esercito. La cerimonia è cominciata con le note del canto degli Alpini 'Signore delle cime', a rendergli omaggio erano presenti le massime cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano prima dell'ingresso del feretro, si è avvicinato al padre e alla madre del militare, e ha appoggiato una mano sulla loro spalla, in silenzio.
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Gas alle stelle, entroterra in rivolta
Genova
«Tutte le aziende che distribuiscono il gas nelle bombole hanno stock di magazzino capaci di far fronte ad anni di consumi – spiegano le associazioni dei consumatori – invece a pochi giorni della presunta crisi energetica, i prezzi sono stati tutti ritoccati». Un automatismo che incide pesantemente sulle tasche di chi vive nell’entroterra e che, quando arriverà la bella stagione, dovrà essere affrontato anche dai proprietari delle seconde case. «Si parla di aumenti di 5 e più euro a bombola – fa notare Piero Fossati, assessore provinciale residente a Torriglia, dove non sono pochi coloro che ancora si approvvigionano con bombole e bomboloni – È chiaro che una cifra del genere per un pensionato con la pensione minima o la sociale, significa creare una situazione di vera difficoltà».
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Dopo la crisi in Libia i prezzi si impennano del 15-25 per cento: «È una speculazione»
L’EFFETTO Libia si fa sentire anche nell’entroterra. Sotto forma di aumenti anche per le bombole del gas, che nel corso dell’ultima settimana hanno fatto segnare un aumento nel prezzo al consumo oscillante tra il 15 e il 25 per cento a seconda dei paesi. Una circostanza incomprensibile, che secondo i consumatori nasconde l’ennesimo caso di speculazione immotivata sui prezzi. La crisi libica e la ridotta produzione di gas nel Paese nordafricano non avrebbero dovuto provocare alcun aumento.«Tutte le aziende che distribuiscono il gas nelle bombole hanno stock di magazzino capaci di far fronte ad anni di consumi – spiegano le associazioni dei consumatori – invece a pochi giorni della presunta crisi energetica, i prezzi sono stati tutti ritoccati». Un automatismo che incide pesantemente sulle tasche di chi vive nell’entroterra e che, quando arriverà la bella stagione, dovrà essere affrontato anche dai proprietari delle seconde case. «Si parla di aumenti di 5 e più euro a bombola – fa notare Piero Fossati, assessore provinciale residente a Torriglia, dove non sono pochi coloro che ancora si approvvigionano con bombole e bomboloni – È chiaro che una cifra del genere per un pensionato con la pensione minima o la sociale, significa creare una situazione di vera difficoltà».
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La città dei saldi senza fine
Genova
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Contro la crisi sono partite le vendite promozionali. Ma fioccano anche le multe
RITENTA, sarai più fortunato. Forse. Perché i saldi sono terminati, e sono andati tutt’altro che bene. «Il saldo negativo è stato del 4-5%», conferma Gianni Prazzoli, presidente di Federmoda Ascom; «la stagione ha avuto un calo la cui forbice oscilla fra il 10 e il 30%», rincara Enrico Malvasi, presidente di Fismo Confesercenti. E allora, a saldi ufficialmente finiti, i commercianti hanno deciso di continuare sconti e ribassi. E vendite promozionali. Attenzione, che c’è l’inghippo: «Le vendite promozionali hanno regole ben precise da rispettare - ricorda l’assessore al commercio Gianni Vassallo - Devono riguardare capi di stagione, e i cartelli devono riportare il prezzo iniziale, la percentuale di sconto e il prezzo finale».Continua a leggere
Italia flagellata, tre morti e un disperso
Nuova allerta meteo della Protezione Civile
Il maltempo flagella l'Italia. Nelle Marche, dove sono morte due persone e una è dispersa, il governatore chiede lo stato di emergenza. Strade bloccate dalla neve in Emilia Romagna. In Veneto raffiche di vento fino a 100km orari, a Trieste bora a 176 km, scoperchiato tetto di una scuola. Neve e ghiaccio anche in Sardegna. Nel tarantino un elicottero salva una famiglia e una donna incinta.
ALLERTA METEO, ANCORA PIOGGE E NEVE AL CENTRONORD - Ancora pioggia e neve sull'Italia: il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo che integra ed estende quella diramata ieri. A partire dalle prime ore di domani gli esperti prevedono nevicate fino a quote basse sulla pianura Padana, in particolare su Emilia-Romagna e Piemonte meridionale, e apporti al suolo generalmente moderati. Sulle regioni centrali, la quota neve sarà superiore, fino a 700 metri in ulteriore graduale rialzo. Al centro si prevedono inoltre precipitazioni diffuse, in particolare sulle Marche, mentre sui settori costieri e tirrenici del Lazio saranno sparse, anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensità. Previsti anche venti forti. Il Dipartimento della Protezione Civile seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione.
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Federalismo: da Camera sì a fiducia
La Padania: 'Promessa mantenuta'. Berlusconi mette nel taschino un fazzoletto verde
ROMA - La Camera conferma la fiducia al governo approvando la risoluzione di maggioranza relativa al testo sul federalismo fiscale municipale. La risoluzione è passata con 314 sì e 291 no e 2 astenuti. Ad astenersi sono stati i due deputati delle Minoranze linguistiche, Brugger e Zeller. I deputati in missione erano sette, di cui due del Pdl (i presidenti di commissione Gianfranco Conte e Paolo Russo), Salvatore Lombardo e Carmelo Lo Monte dell'Mpa (che pure aveva svolto la dichiarazione di voto per il suo partito), la Liberaldemocratica Daniela Melchiorre, Luca Volonté dell'Udc e Mario Brandolini del Pd. A non partecipare al voto sono stati in 15. Per la maggioranza erano assenti Giancarlo Abelli e Giuseppe Palumbo del Pdl, Daniele Molgora della Lega, Antonio Gaglione e Calogero Mannino del gruppo Misto. Quanto all'opposizione, non hanno risposto alla chiama Andrea Ronchi e Giulia Cosenza di Fli, Roberto Commercio e Ferdinando Latteri dell'Mpa, Sergio Piffari di Idv, Marco Fedi e Maria Paola Merloni del Pd e Anna Teresa Formisano e Luca Volonté dell'Udc. Alla chiama non ha risposto neppure il liberaldemocratico Italo Tanoni. L'unico gruppo presente con il 100% dei suoi deputati è stato Iniziativa Responsabile.
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mercoledì 2 marzo 2011
Par condicio a settimane alterne: il Pdl rilancia sui talk
Il Pdl lancia i talk show a targhe alterne: una settimana alla destra e una alla sinistra. E' la proposta della maggioranza contenuta nella bozza del nuovo testo di atto di indirizzo sul pluralismo presentata in Vigilanza Rai
Il Pdl non molla sul tentativo di mettere il bavaglio a Santoro e Floris, recordmen stagionali di ascolti, e riprova ad affossare i talk show “scomodi”. Dopo il nulla di fatto dell’ultima riunione della commissione di Vigilanza Rai, questa volta è il relatore di maggioranza Alessio Butti a illustrare la bozza del nuovo testo di atto di indirizzo sul pluralismo presentato dal Pdl. La proposta è quella di un’alternanza di settimana in settimana tra conduttori di talk show, con diversa formazione culturale, che vanno in onda nelle fasce migliori del palinsesto. Butti, ha spiegato che l’occupare sempre le serate di martedì e il giovedì “è diventata una rendita a vantaggio di alcuni conduttori” (leggi: quelli sgraditi alla maggioranza).
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Il Pdl non molla sul tentativo di mettere il bavaglio a Santoro e Floris, recordmen stagionali di ascolti, e riprova ad affossare i talk show “scomodi”. Dopo il nulla di fatto dell’ultima riunione della commissione di Vigilanza Rai, questa volta è il relatore di maggioranza Alessio Butti a illustrare la bozza del nuovo testo di atto di indirizzo sul pluralismo presentato dal Pdl. La proposta è quella di un’alternanza di settimana in settimana tra conduttori di talk show, con diversa formazione culturale, che vanno in onda nelle fasce migliori del palinsesto. Butti, ha spiegato che l’occupare sempre le serate di martedì e il giovedì “è diventata una rendita a vantaggio di alcuni conduttori” (leggi: quelli sgraditi alla maggioranza).
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Disoccupazione all'8,6%, record tra i giovani Rialza la testa l'inflazione: a febbraio +2,4%
Persi da dicembre 83 mila posti, con un incremento del 2,8% su base annua. La percentuale di under 24 senza lavoro ha toccato quota 29,4%: mai così male dal 2004. Allarme anche dall'Ue per l'infiammata dei prezzi di pane e petrolio. Nel 2010 Pil +1,3%, migliora rapporto deficit/Pil a quota 4,6%
ROMA - Più disoccupazione, soprattutto giovanile; un forte balzo in avanti dell'inflazione; una crescita nel 2010 leggermente migliore delle previsioni, ma comunque inferiore alla media europea e destinata a rimanere tale anche il prossimo anno; un miglioramento nel rapporto tra deficit e Pil, fissato ora a quota 4,6%. Sono queste in sintesi le indicazioni che arrivano dalle statistiche diffuse oggi dall'Istat e da Bruxelles.
Pane e benzina alle stelle. A destare la maggiore preoccupazione è in particolare la corsa dei prezzi, trainata al rialzo da carburanti e alimentari, che rischia di essere spinta ancora più avanti dalle turbolenze nel mondo arabo. Secondo i calcoli provvisori dell'Istat l'inflazione a febbraio si è attestata al 2,4%, con una crescita dello 0,3% rispetto a gennaio. Si tratta del dato peggiore dal novembre 2008 quando era stato toccato il 2,7%. Sul dato hanno pesato gli aumenti dei beni alimentari e dei carburanti. In particolare, spiega l'Istat, il prezzo della benzina è aumentato a febbraio dello 0,8% su base mensile, con una crescita annua dell'11,8%. Sale anche il gasolio per riscaldamento (+1,8% su mese e +17,2% sull'anno). In forte crescita anche i prezzi dei beni alimentari: in particolare il pane aumenta dello 0,3% sul mese dell'1,2% sull'anno. Vola anche la frutta fresca, che in un mese è salita dell'1,8% e del 2,4% rispetto al febbraio 2010.
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Maltempo, due dispersi nelle Marche travolti nell'auto da un fiume in piena
Ancora un allarme per il maltempo dopo la sciagura di ieri a Reggio Calabria. Molti centri marchigiani sono allagati per l'esondazione di tutti i principali corsi d'acqua. Dalla notte nevica su molte zone del Centro e sulle autostrade
ANCONA - Dopo la sciagura di ieri con un morto a Reggio Calabria 1, nuovo allarme in seguito al maltempo. Questa volta nelle marche. Due persone risultano disperse a Casette d'Ete (Fermo) per la piena del fiume Ete che ha travolto l'auto su cui viaggiavano. L'intero paese è allagato. Ma notizie preoccupanti giungono da gran parte dei centri della regione, dove tutti i principali corsi d'acqua sono esondati, invadendo abitazioni, fabbriche e negozi.Continua a leggere
martedì 1 marzo 2011
Facebook oscura pagine offensive su richiesta della polizia
Sette gruppi già cancellati, nelle prossime ore ne spariranno altri tre. I gruppi erano stati creati dopo la scoperta del cadavere di Yara Gambirasio in cui si riportavano affermazioni offensive nei confronti della tredicenne scomparsa a Brembate di sopra il 26 novembre.
Yara Gambirasio
ROMA - Facebook ha oscurato 7 gruppi creati dopo la scoperta del cadavere di Yara Gambirasio in cui si riportavano affermazioni offensive nei confronti della tredicenne scomparsa a Brembate di sopra il 26 novembre.
GRUPPI OFFENSIVI. A Facebook la polizia postale italiana, intervenuta con un provvedimento dell'autorità giudiziaria, aveva segnalato dieci gruppi sottolineandone il contenuto altamente offensivo. Di questi - grazie agli ottimi rapporti tra le autorità italiane e i responsabili del social network che ha sede a palo alto, in California - ne sono già stati oscurati 7 e nelle prossime ore verranno cancellati anche gli ultimi tre attualmente presenti. A Facebook le autorità italiane, sempre d'intesa con la magistratura, hanno chiesto anche i dati degli utenti per poter risalire agli amministratori dei gruppi.
Fonte
"Yara, esame del Dna a dieci persone"
Il ragazzo scomparso da Bergamo ritrovato il corpo in un torrente
Era svanito nel nulla dieci giorni fa dopo aver provocato un incidente stradale il cadavere
è stato scoperto dai vigili del fuoco nel Chiusella, un corso d'acqua a Valdissero Canavese
Daniel Busetti
Da alcuni giorni le ricerche si erano concentrate lungo il torrente dopo che vicino al greto del fiume erano state trovate le scarpe e le calze di Daniel. E il corpo del giovane si troverebbe ad appena 500 metri da quel punto. Già da questa mattina i volontari stavano battendo palmo a palmo la zona. Per recuperare il cadavere, al momento, non si esclude l'impiego di un elicottero, poichè si troverebbe in un punto molto difficile da raggiungere.
Fonte
Yara, sui volontari l’ombra del sospetto
Con le lacrime agli occhi, Giovanni Valsecchi, responsabile della Protezione Civile di Brembate, ieri è tornato nel campo di via Bedeschi che ha custodito fino a sabato i resti di Yara. Com’è stato possibile non trovare il cadavere? Valsecchi non si dava pace. I volontari avevano battuto due volte quella terra di nessuno coperta di sterpaglie, rovi, erbacce. Un postaccio, frequentato da tossicodipendenti e sbandati, animato la notte dagli ospiti della discoteca “Sabbie Evolution”. Quella risposta («perché non l’hanno vista?») dà corpo a un altro quesito tra gli uomini della protezione Civile. «Siamo sicuri che Yara fosse lì dal giorno in cui scomparve?». Anche gli investigatori cercano risposte.
Tutti convocati i responsabili della Protezione Civile, imposto il silenzio stampa. Ordine di servizio: basta dichiarazioni avventate. Si ricostruirà come e quando sono state svolte le battute, chi vi ha partecipato, con quali modalità, se c’erano o no le unità cinofile. Il terribile sospetto è che in mezzo ai volontari che si prodigavano potesse annidarsi l’assassino di Yara. La cercavano viva, oltretutto e ora la famiglia domanda spiegazioni: «Perché ci avete illusi?». Ricerche eseguite in maniera “marginale”, nel campo di via Bedeschi. La prima battuta a Chignolo il 12 dicembre. Una quindicina di persone, guidate da Ennio Bonetti, capo della Protezione Civile di Filago. Dieci volontari, due carabinieri e un’unità cinofila, scrive l’Ansa. Al Secolo XIX, Bonetti aveva parlato di 50 volontari impegnati senza l’ausilio di unità cinofile. Non può confermare, è in silenzio stampa.
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Tutti convocati i responsabili della Protezione Civile, imposto il silenzio stampa. Ordine di servizio: basta dichiarazioni avventate. Si ricostruirà come e quando sono state svolte le battute, chi vi ha partecipato, con quali modalità, se c’erano o no le unità cinofile. Il terribile sospetto è che in mezzo ai volontari che si prodigavano potesse annidarsi l’assassino di Yara. La cercavano viva, oltretutto e ora la famiglia domanda spiegazioni: «Perché ci avete illusi?». Ricerche eseguite in maniera “marginale”, nel campo di via Bedeschi. La prima battuta a Chignolo il 12 dicembre. Una quindicina di persone, guidate da Ennio Bonetti, capo della Protezione Civile di Filago. Dieci volontari, due carabinieri e un’unità cinofila, scrive l’Ansa. Al Secolo XIX, Bonetti aveva parlato di 50 volontari impegnati senza l’ausilio di unità cinofile. Non può confermare, è in silenzio stampa.
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Trovata una ragazza con un proiettile nella nuca
Imperia
Una ragazza di circa 25 anni, probabilmente straniera, con un proiettile conficcato nella nuca è stata trovata in fin di vita nella campagna alle spalle della Statale 28 del Col di Nava, nell’immediato entroterra di Imperia, tra la città e Pontedassio, in zona Costa D’Oneglia.
A trovare la ragazza è stato un uomo. La giovane, di razza caucasica, è senza documenti. Assistita dal 118, è stata ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Imperia e quindi trasferita al Santa Corona di Pietra Ligure. Sono intervenuti anche i carabinieri che stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Vicino al luogo dove è stata trovata la ragazza sono stati repertati un reggiseno e una maglietta.
Fonte
Una ragazza di circa 25 anni, probabilmente straniera, con un proiettile conficcato nella nuca è stata trovata in fin di vita nella campagna alle spalle della Statale 28 del Col di Nava, nell’immediato entroterra di Imperia, tra la città e Pontedassio, in zona Costa D’Oneglia.
A trovare la ragazza è stato un uomo. La giovane, di razza caucasica, è senza documenti. Assistita dal 118, è stata ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Imperia e quindi trasferita al Santa Corona di Pietra Ligure. Sono intervenuti anche i carabinieri che stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Vicino al luogo dove è stata trovata la ragazza sono stati repertati un reggiseno e una maglietta.
Fonte
Razzi contro gli insorti al checkpoint così i regime attacca la città del petrolio
Raid a Brega, per la prima volta il Colonnello invia gli aerei da guerra. L'esplosione davanti agli occhi dei giornalisti. I ribelli: "Sono stati piloti mercenari". Qui ci sono i pozzi della Sirt Company. Piattaforme in mano all'opposizione
dal nostro inviato PIETRO DEL REAJDABYA - Prima il clangore metallico di una batteria contraerea, che in pochi istanti scarica decine di colpi verso il cielo di Ponente. Poi, in lontananza, un tonfo più sordo, e dopo qualche minuto un altro scoppio attutito, con un aereo da combattimento che scompare tra le nuvole, immediatamente inseguito da una seconda raffica della contraerea, violentissima, assordante. Da terra si levano due pennacchi di fumo grigio, subito sfilacciati dal vento. Accade alle 16.45 al checkpoint che precede l'ingresso della cittadina di Ajdabya, 170 chilometri a sud-ovest di Bengasi.
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Processo Mediaset rinviato all'11 aprile Berlusconi: "ll Colle blocca le nostre leggi"
Il Cavaliere: "I miei avvocati mi impediscono di andare in tribunale". "Non ho il telefonino perché mi intercettano". "Tra toghe e Fini un patto per non fare le riforme". Ghedini: "Sarà in aula la prossima volta". Sabato al via il dibattimento Mediatrade, l'11 marzo il caso Mills. Poi, il 6 aprile, prima udienza per Ruby. Il presidente della Camera: "Intesa coi magistrati? Risibile..."
MILANO - Folla di cronisti, fotografi e operatori televisivi davanti all'aula della Corte d'assise d'appello di Milano dove è ripreso il processo sui fondi neri dei diritti tv Mediaset. Silvio Berlusconi, accusato di frode fiscale, non si fa vedere ma si fa sentire. Rilasciando in compenso dichiarazioni per tutta la mattina nel corso delle varie iniziative a cui interviene. Con, in certi casi, anche battute di spirito. Un comportamento che non piace a Pierluigi Bersani. "In una giornata di lutto per l'Italia, Silvio Berlusconi avrebbe dovuto lasciare da parte, almeno per oggi, sciocchezze e battute. Una giornata che ha visto cadere un nostro militare 1 e altri rimanere feriti in Afghanistan - osserva il segretario del Pd - avrebbe dovuto consigliare a tutti, in primo luogo al Presidente del Consiglio, maggiore compostezza e sobrietà".
VIDEO Gli interventi di Berlusconi 2
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lunedì 28 febbraio 2011
Crac di Dahlia Tv! Che affare per Mediaset
Dopo che Telecom ha staccato la spina, i diritti per le partite del gruppo italo-svedese si compreranno a prezzo di saldo. Intanto, i 150 giornalisti che fornivano i contenuti alla società ora sono in cassa integrazione
Prometteva passioni, ora è un monoscopio. La televisione Dahlia ha chiuso le trasmissioni venerdì pomeriggio con un messaggio di poche righe per i 600 mila abbonati. Non sospesi: falliti. Il mercato di chi guarda le partite di calcio, ormai spalmate sette giorni su sette, è dominato da Sky sul satellite e da Mediaset sul digitale terrestre, ex coinquilino proprio di Dhalia che per 30 milioni di euro per due anni ha comprato i diritti per la serie B e otto squadre di serie A.
Dahlia fu creata da Telecom Italia Media per provare a sfondare sul digitale e duellare con i canali a pagamento di Mediaset Premium, nel 2008 fu ceduta al gruppo scandivano Airplus Tv di proprietà di una famiglia svedese, i Wallenberg: ambiziosi imprenditori con progetti un po’ ovunque e successi da nessuna parte. Airplus pagava 24 milioni di euro per l’affitto delle frequenze di Telecom Italia Media Broadcasting, un canone così pesante che la società Dahlia Italia presto accoglie direttamente Telecom nel capitale (con il dieci per cento) e quindi nel consiglio di amministrazione. In minoranza c’è la società di produzione Made, l’azienda di Filippo Chiusano che forniva a Dahlia i contenuti per il palinsesto calcistico, diviso quasi equamente con le pellicole e i rulli porno: programmi, commenti, dirette.
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Prometteva passioni, ora è un monoscopio. La televisione Dahlia ha chiuso le trasmissioni venerdì pomeriggio con un messaggio di poche righe per i 600 mila abbonati. Non sospesi: falliti. Il mercato di chi guarda le partite di calcio, ormai spalmate sette giorni su sette, è dominato da Sky sul satellite e da Mediaset sul digitale terrestre, ex coinquilino proprio di Dhalia che per 30 milioni di euro per due anni ha comprato i diritti per la serie B e otto squadre di serie A.
Dahlia fu creata da Telecom Italia Media per provare a sfondare sul digitale e duellare con i canali a pagamento di Mediaset Premium, nel 2008 fu ceduta al gruppo scandivano Airplus Tv di proprietà di una famiglia svedese, i Wallenberg: ambiziosi imprenditori con progetti un po’ ovunque e successi da nessuna parte. Airplus pagava 24 milioni di euro per l’affitto delle frequenze di Telecom Italia Media Broadcasting, un canone così pesante che la società Dahlia Italia presto accoglie direttamente Telecom nel capitale (con il dieci per cento) e quindi nel consiglio di amministrazione. In minoranza c’è la società di produzione Made, l’azienda di Filippo Chiusano che forniva a Dahlia i contenuti per il palinsesto calcistico, diviso quasi equamente con le pellicole e i rulli porno: programmi, commenti, dirette.
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Parlamento, spariti precari e lavoro. Iperattività per le leggi sulla giustizia
ROMA - Un terzo dei parlamentari lavora, gli altri sonnecchiano. Più di quattrocento dei 630 deputati giunge alla Camera soltanto per votare. Pigia il pulsante, firma la presenza, raccoglie la diaria e torna a casa, tra gli affetti. Nessuna passione, molta distrazione.
Se la politica costa fatica, di quale impegno si compone il lavoro di un deputato o di un senatore? Un gruppo di esperti (analisti politici, matematici, statistici) s'è messo a far di conto, calcolando l'indice di produttività di ciascuno, il valore delle cose fatte, i temi approfonditi e quelli accantonati. Non è una novità, ma suona adesso come conferma ufficiale: tolti gli affari penali (che occupano molto spazio anche tra i pensieri del premier) la vita parlamentare si consuma stancamente. Anche in tempi di recessione economica, con macroscopici fattori di una crisi oramai endemica, le urgenze sono rivolte al processo. Le leggi sulla giustizia godono di una attenzione sei volte maggiore di quella destinata alla disoccupazione, molto più di cinque volte se raffrontata alla tutela del patrimonio artistico, alla ricerca scientifica o anche alle forme di lotta all'evasione fiscale. Se c'è un'ora di tempo, quaranta minuti vanno di là (processo giusto, breve, abbreviato, diritti degli imputati, diritto alla prescrizione, diritto alla privacy); i restanti vengono spalmati sul resto dello scibile.
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Se la politica costa fatica, di quale impegno si compone il lavoro di un deputato o di un senatore? Un gruppo di esperti (analisti politici, matematici, statistici) s'è messo a far di conto, calcolando l'indice di produttività di ciascuno, il valore delle cose fatte, i temi approfonditi e quelli accantonati. Non è una novità, ma suona adesso come conferma ufficiale: tolti gli affari penali (che occupano molto spazio anche tra i pensieri del premier) la vita parlamentare si consuma stancamente. Anche in tempi di recessione economica, con macroscopici fattori di una crisi oramai endemica, le urgenze sono rivolte al processo. Le leggi sulla giustizia godono di una attenzione sei volte maggiore di quella destinata alla disoccupazione, molto più di cinque volte se raffrontata alla tutela del patrimonio artistico, alla ricerca scientifica o anche alle forme di lotta all'evasione fiscale. Se c'è un'ora di tempo, quaranta minuti vanno di là (processo giusto, breve, abbreviato, diritti degli imputati, diritto alla prescrizione, diritto alla privacy); i restanti vengono spalmati sul resto dello scibile.
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Morta a Parigi l'attrice Annie Girardot
Era malata di Alzheimer.
PARIGI - L'attrice francese Annie Girardot e' morta oggi a Parigi.Annie Girardot aveva 79 anni. L'attrice, che era nata a Parigi il 25 ottobre 1931, da tempo malata di Alzheimer, è morta "serenamente" nell'ospedale parigino Lariboisiere, secondo quanto riferito dalla nipote, Lola Vogel. La Girardot aveva riscosso fama internazionale nel 1960 per l'interpretazione della prostituta Nadia in 'Rocco e i suoi fratelli'. Tra i suoi film si ricordano, tra l'altro, 'I compagni' (1963) di Monicelli, 'La donna scimmia' (1964) di Ferreri, 'Vivere per vivere' (1967) di Lelouch e 'Metti una sera a cena' (1969) di Patroni Griffi.
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