Un commando armato con esplosivi ha fatto irruzione nel campus di
Garissa in cui studiano soprattutto allievi cristiani. Raid all'alba,
poi 16 ore di sparatorie ed esplosioni nella battaglia con le forze di
sicurezza che assediavano l'istituto per cercare di liberare gli
ostaggi. L'azione rivendicata dai qaedisti somali, ma il capo sarebbe
l'ex direttore keniano di una scuola teologica.
NAIROBI - Torna il terrore
in Kenya. All'alba un commando armato ha attaccato un college
universitario nella città di Garissa, nella parte nord-orientale del
Paese, a circa 150 chilometri dal confine con la Somalia. Ci sono state
diverse esplosioni. Secondo il ministro dell'Interno kenyano il
bilancio finale è di 147 morti, quasi tutti studenti ai quali si
aggiungono due poliziotti, un soldato e due guardiani della scuola. I
quattro terroristi che componevano il commando, secondo fonti delle
forze di sicurezza, avevano esplosivi legati su tutto il corpo e "sono
esplosi" quando i soldati hanno cominciato a sparargli addosso.
L'attacco è cominciato all'alba. I jihadisti hanno preso d'assalto il
campus intorno alle 4,30 ora italiana: hanno sparato alle due guardie al
cancello di ingresso e poi, una volta entrati, hanno aperto il fuoco a
caso, prima di asserragliarsi in uno dei dormitori degli studenti.
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giovedì 2 aprile 2015
Il lapsus di Toti, Novi Ligure è in Liguria
Il neo-candidato alla prossime regionali in Liguria per Forza Italia e Lega è ospite della trasmissione Agorà,
su RaiTre. Nella foga della diretta, il conduttore Gerardo Greco
sottolinea erroneamente che Bondi e Repetti - i due senatori forzisti
appena passati al Gruppo Misto - vivono proprio in Liguria. E Giovanni
Toti mormora mentre lo ascolta: "A Novi Ligure, sì". Che invece si trova
in Piemonte, provincia di Alessandria
Fonte
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Anticorruzione, dopo 2 anni il Senato approva ddl. Contrari M5S e Forza Italia
Il disegno di legge ottiene il primo via libera a Palazzo Madama con 165
voti a favore. Era stato presentato nel 2013. Renzi: "E' la volta
buona". Grasso: "Ancora molto da fare". I 5 Stelle nonostante abbiano
votato a favore di quasi tutti gli articoli e abbiano partecipato alla
stesura del provvedimento, hanno seguito la richiesta degli iscritti e
hanno detto "no". Anm: "Un passo avanti significativo"
Dopo 734 giorni di discussioni e di polemiche, dopo 13 giorni di dibattito in Aula, il disegno di legge Anticorruzione ha ottenuto il primo via libera del Senato con 165 voti favorevoli, 74 contrari e 13 astenuti. “E’ la volta buona”, ha scritto su Twitter Matteo Renzi. Ci sono in realtà voluti due anni prima che per l’Aula e per il governo fosse la “volta buona” e il provvedimento è solo al primo dei suoi passaggi: ora il disegno di legge che contiene norme contro la corruzione, il voto di scambio, il falso in bilancio e riciclaggio passa alla Camera. “Finalmente vedo alcune mie proposte approvate”, ha commentato il presidente del Senato Pietro Grasso. “Un passo avanti significativo, anche se resta molto da fare”. Soddisfatta anche l’Associazione nazionale magistrati: “E’ sicuramente un passo che aspettavamo da tempo. Finalmente torna una fattispecie che era stata sostanzialmente depenalizzata, il falso in bilancio. Ora chiediamo più coraggio, a cominciare dal tema della prescrizione”. Hanno detto sì il Partito democratico, Area popolare e Sel, mentre lo hanno bocciato il Movimento 5 stelle, Forza Italia e Gal. I grillini in un primo momento avevano votato a favore dei singoli articoli del provvedimento (che loro stessi hanno contribuito a scrivere), ma il sondaggio online tra gli iscritti ha chiesto che i parlamentari esprimessero il loro “no”.
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Dopo 734 giorni di discussioni e di polemiche, dopo 13 giorni di dibattito in Aula, il disegno di legge Anticorruzione ha ottenuto il primo via libera del Senato con 165 voti favorevoli, 74 contrari e 13 astenuti. “E’ la volta buona”, ha scritto su Twitter Matteo Renzi. Ci sono in realtà voluti due anni prima che per l’Aula e per il governo fosse la “volta buona” e il provvedimento è solo al primo dei suoi passaggi: ora il disegno di legge che contiene norme contro la corruzione, il voto di scambio, il falso in bilancio e riciclaggio passa alla Camera. “Finalmente vedo alcune mie proposte approvate”, ha commentato il presidente del Senato Pietro Grasso. “Un passo avanti significativo, anche se resta molto da fare”. Soddisfatta anche l’Associazione nazionale magistrati: “E’ sicuramente un passo che aspettavamo da tempo. Finalmente torna una fattispecie che era stata sostanzialmente depenalizzata, il falso in bilancio. Ora chiediamo più coraggio, a cominciare dal tema della prescrizione”. Hanno detto sì il Partito democratico, Area popolare e Sel, mentre lo hanno bocciato il Movimento 5 stelle, Forza Italia e Gal. I grillini in un primo momento avevano votato a favore dei singoli articoli del provvedimento (che loro stessi hanno contribuito a scrivere), ma il sondaggio online tra gli iscritti ha chiesto che i parlamentari esprimessero il loro “no”.
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Russia, affonda peschereccio in Kamchatka: oltre 50 morti
A bordo 132 persone. Quindici i dispersi. E' affondato in 15 minuti nel mare di Okhotsk senza lanciare sos
Un motopeschereccio russo è affondato nel mare di Okhotsk al largo della penisola di Kamchatka. A bordo si trovavano 132 persone, ha riferito Ria Novosti, ma almeno 54 sono morte annegate. Nell'area sono al lavoro ventisei imbarcazioni, impegnate nelle operazioni di salvataggio. I soccorritori sono riusciti a trarre in salvo finora 63 marinai ma, secondo quanto afferma la Tass, almeno 15 sono i dispersi. Il Dalniy Vostok e' affondato, per cause ancora da chiarire, al largo della penisola di Kamchatka, 250 km a sud di Magadan, la principale città nella regione dell'Estremo oriente russo. A bordo dell'imbarcazione c'erano 78 russi, 40 marinai di Myanmar e altri di diverse nazionalità.
Il naufragio sarebbe avvenuto verso le 22:40 di ieri ora italiana. Il peschereccio non avrebbe inviato alcun sos prima dell'incidente.
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Un motopeschereccio russo è affondato nel mare di Okhotsk al largo della penisola di Kamchatka. A bordo si trovavano 132 persone, ha riferito Ria Novosti, ma almeno 54 sono morte annegate. Nell'area sono al lavoro ventisei imbarcazioni, impegnate nelle operazioni di salvataggio. I soccorritori sono riusciti a trarre in salvo finora 63 marinai ma, secondo quanto afferma la Tass, almeno 15 sono i dispersi. Il Dalniy Vostok e' affondato, per cause ancora da chiarire, al largo della penisola di Kamchatka, 250 km a sud di Magadan, la principale città nella regione dell'Estremo oriente russo. A bordo dell'imbarcazione c'erano 78 russi, 40 marinai di Myanmar e altri di diverse nazionalità.
Il naufragio sarebbe avvenuto verso le 22:40 di ieri ora italiana. Il peschereccio non avrebbe inviato alcun sos prima dell'incidente.
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mercoledì 1 aprile 2015
Raffica di attacchi a Istanbul, assaltata la sede della polizia: uccisa una donna kamikaze
In mattinata blitz alla sede del partito di Erdogan, un arresto. 22
attivisti di estrema sinistra arrestato per i sequestro e la morte del
magistrato di Gezi Park
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Marta Ottaviani
Istanbul
La Turchia sembra essere stata cacciata in un incubo senza fine.
Quella di oggi doveva essere la giornata del dolore, della riflessione,
ma anche di un nuovo inizio. Si è trasformata in ore al cardio palma,
aggravata da un senso di vulnerabilità che sta crescendo nel Paese,
soprattutto a Istanbul, dove cellule terroristiche o pazzi isolati
potrebbero colpire ancora in qualsiasi momento. Continua qui
METEO A 7 GIORNI: confermata l'instabilità nel periodo pasquale
Si conferma l'arrivo di correnti più fredde sull'Italia ad iniziare da venerdì sera, che agiranno per gran parte del periodo pasquale. Non mancheranno comunque belle schiarite. Tutte le ultime novità...
Ancora 36-48 ore di relativa calma e mitezza sulla nostra Penisola, poi avrà ufficialmente inizio il "tormentone instabile pasquale".
Da giorni gli addetti ai lavori inseguono ogni piccolo cambiamento su carte e modelli, per poter comprendere meglio l'assetto meteorologico che accompagnerà una delle feste più amate dagli italiani.
Nella giornata di ieri le elaborazioni avevano un po' alleggerito il carico instabile per le nostre regioni, tant'è vero che la Pasqua si pensava fosse soleggiata su molte aree italiane.
Oggi gli stessi modelli ci hanno ripensato, optando per una maggiore ingerenza di nubi e piogge sul nostro Paese, seppure sotto condizioni di generale variabilità.
I primi segni del cambiamento si avranno nella serata di venerdì al nord, ma sarà tra sabato e domenica che la situazione si presenterà più instabile sui nostri lidi.
La cartina poco sopra ritrae uno spaccato del tempo di Pasqua e risulta incentrata per il primo pomeriggio della giornata in parola. Speravamo di dare notizie più confortanti nella giornata odierna, ma le bizze dei modelli hanno optato per questa situazione non particolarmente felice.
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Da giorni gli addetti ai lavori inseguono ogni piccolo cambiamento su carte e modelli, per poter comprendere meglio l'assetto meteorologico che accompagnerà una delle feste più amate dagli italiani.
Nella giornata di ieri le elaborazioni avevano un po' alleggerito il carico instabile per le nostre regioni, tant'è vero che la Pasqua si pensava fosse soleggiata su molte aree italiane.
Oggi gli stessi modelli ci hanno ripensato, optando per una maggiore ingerenza di nubi e piogge sul nostro Paese, seppure sotto condizioni di generale variabilità.
I primi segni del cambiamento si avranno nella serata di venerdì al nord, ma sarà tra sabato e domenica che la situazione si presenterà più instabile sui nostri lidi.
La cartina poco sopra ritrae uno spaccato del tempo di Pasqua e risulta incentrata per il primo pomeriggio della giornata in parola. Speravamo di dare notizie più confortanti nella giornata odierna, ma le bizze dei modelli hanno optato per questa situazione non particolarmente felice.
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Sorpresa nell'uovo di Pasqua: aumenta e si estende la pioggia al nord?
Meteo a 15 giorni: correnti FREDDE da nord-est sull'Italia con temporali in vista?
Manca un mese all’avvio dell’Expo, in ritardo tre cantieri su quattro
Il commissario Sala: “Sono fiducioso”. Ma nessuno sa che cosa sarà
pronto il 30 aprile Pronti percorsi guidati per nascondere ai turisti le
parti non finite. Ma sarà sufficiente?
Manca un mese. E l’orologio di Expo 2015 corre veloce. Pure troppo stando al cruscotto dei lavori sul sito grande come 170 campi da calcio. Dei 34 lotti di competenza italiana - non vanno contati i 53 padiglioni esteri selfbuilding - il 74% è ancora in lavorazione, il 9% in fase di collaudo, altrettanti sono già finiti, il 6% sono sottoposti a verifica amministrativa e l’1% sono sospesi. Nel cantiere che non dorme mai dove quasi 6 mila operai fanno turni di 24 ore e dove si lavora contemporaneamente per completare gli edifici e finire gli allestimenti interni, più di uno dorme sonni poco tranquilli. Il commissario unico Giuseppe Sala spande ottimismo a piene mani: «Sono fiducioso su quello che saremo in grado di completare e che il visitatore vedrà all’apertura di Expo 2015 il primo maggio».
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Manca un mese. E l’orologio di Expo 2015 corre veloce. Pure troppo stando al cruscotto dei lavori sul sito grande come 170 campi da calcio. Dei 34 lotti di competenza italiana - non vanno contati i 53 padiglioni esteri selfbuilding - il 74% è ancora in lavorazione, il 9% in fase di collaudo, altrettanti sono già finiti, il 6% sono sottoposti a verifica amministrativa e l’1% sono sospesi. Nel cantiere che non dorme mai dove quasi 6 mila operai fanno turni di 24 ore e dove si lavora contemporaneamente per completare gli edifici e finire gli allestimenti interni, più di uno dorme sonni poco tranquilli. Il commissario unico Giuseppe Sala spande ottimismo a piene mani: «Sono fiducioso su quello che saremo in grado di completare e che il visitatore vedrà all’apertura di Expo 2015 il primo maggio».
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Guidatore di autobus salva bambina
La madre si distrae e lei scende disinvolta dal mezzo pubblico, finendo
in mezzo alla strada. Il pronto intervento dell'autista ha evitato una
possibile tragedia!
Il video
Il video
LAVORO: ECCO IL FLOP ACT
E allora chiamiamolo Flop Act: dopo i dati pubblicati oggi dall’Istat
molto dell’ottimismo nato nei mesi scorsi si è sgonfiato. La
disoccupazione è risalita al 12,7%, e in particolare ad essere
penalizzate sono state le donne (42 mila posti in meno) e i giovani (il
42,6% è a casa).
Il ministro del lavoro Poletti si difende dicendo che non c’è nulla di preoccupante, perché in coda alla crisi i dati non sono stabilizzati. In realtà è stato preso in contropiede, perché sabato a Venezia aveva annunciato milioni di nuovi posti di lavoro in arrivo. Ora cerca di nascondere una realtà completamente diversa e cioè che il Jobs Act non funziona per la semplice ragione che il lavoro non si crea cambiando le regole ma con la crescita economica. Un Paese che, forse, salirà dello 0,7% dopo sette anni in cui ha perso il 10%, non crea posti di lavoro. Casomai continua a perderne. E allora come spiegare i 79 mila contratti a tempo indeterminato in più a febbraio di cui il governo va tanto fiero? Molto semplice: è stato solo il frutto della trasformazione di altri tipi di rapporti di lavoro (co.co.pro, tempo determinato e altro ancora) sfruttando la totale decontribuzione prevista per tre anni dalla Legge di Stabilità. Le aziende hanno fatto un semplice calcolo di convenienza: se confermavano i lavoratori con i vecchi contratti dovevano pagare, mediamente, il 30% di contributi previdenziali. Assumendoli con il contratto a tempo indeterminato invece avrebbero potuto godere dello sgravio di ottomila euro l’anno per ogni dipendente. Complessivamente un vantaggio di ventiquattromila euro in tre anni. E se alla scadenza la congiuntura di mercato non sarà più propizia nessun problema: pagando una piccola penale ci sarà il via libera al licenziamento per motivi economici.
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Il ministro del lavoro Poletti si difende dicendo che non c’è nulla di preoccupante, perché in coda alla crisi i dati non sono stabilizzati. In realtà è stato preso in contropiede, perché sabato a Venezia aveva annunciato milioni di nuovi posti di lavoro in arrivo. Ora cerca di nascondere una realtà completamente diversa e cioè che il Jobs Act non funziona per la semplice ragione che il lavoro non si crea cambiando le regole ma con la crescita economica. Un Paese che, forse, salirà dello 0,7% dopo sette anni in cui ha perso il 10%, non crea posti di lavoro. Casomai continua a perderne. E allora come spiegare i 79 mila contratti a tempo indeterminato in più a febbraio di cui il governo va tanto fiero? Molto semplice: è stato solo il frutto della trasformazione di altri tipi di rapporti di lavoro (co.co.pro, tempo determinato e altro ancora) sfruttando la totale decontribuzione prevista per tre anni dalla Legge di Stabilità. Le aziende hanno fatto un semplice calcolo di convenienza: se confermavano i lavoratori con i vecchi contratti dovevano pagare, mediamente, il 30% di contributi previdenziali. Assumendoli con il contratto a tempo indeterminato invece avrebbero potuto godere dello sgravio di ottomila euro l’anno per ogni dipendente. Complessivamente un vantaggio di ventiquattromila euro in tre anni. E se alla scadenza la congiuntura di mercato non sarà più propizia nessun problema: pagando una piccola penale ci sarà il via libera al licenziamento per motivi economici.
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Istanbul, morto il procuratore sequestrato. Nel blitz delle forze speciali 2 rapitori uccisi
Mehmet Selim Kiraz, il Procuratore turco rapito dal Fronte
rivoluzionario per la liberazione, è morto poco fa. Lo annuncia il
ministro degli Esteri turco. Kiraz era rimasto ferito durante il blitz
della polizia ed era stato immediatamente sottoposto ad intervento
chirurgico.
È finito così, nel sangue, dopo otto ore di angoscia, fra raffiche di mitra e esplosioni in un blitz delle teste di cuoio turche il sequestro al Palazzo di Giustizia di Istanbul del pm Kiraz, preso in ostaggio da due “brigatisti” del gruppo di estrema sinistra Dhkp-C che chiedevano “giustizia” sulla morte di Berkin Elvan, il ragazzo simbolo delle grandi proteste di Gezi Park.
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È finito così, nel sangue, dopo otto ore di angoscia, fra raffiche di mitra e esplosioni in un blitz delle teste di cuoio turche il sequestro al Palazzo di Giustizia di Istanbul del pm Kiraz, preso in ostaggio da due “brigatisti” del gruppo di estrema sinistra Dhkp-C che chiedevano “giustizia” sulla morte di Berkin Elvan, il ragazzo simbolo delle grandi proteste di Gezi Park.
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martedì 31 marzo 2015
Nonna serve ai nipoti la cioccolata scaduta 25 anni fa: cinque intossicati
Vicenza, i due ragazzini, il loro padre, un amichetto e la stessa signora hanno accusato crampi e nausea. Scatta la denuncia per lesioni colpose
Come ogni nonna che si rispetti ha offerto ai suoi due nipotini, al loro papà e a un amichetto cioccolata calda e biscotti. Peccato solo che il preparato in polvere risalisse a 25 anni fa, al 1990, e fosse quindi scaduto. Risultato: i quattro e la stessa nonna, residente a Vicenza, sono rimasti intossicati. Crampi allo stomaco, nausea, diarrea e prognosi tra i 5 e i 21 giorni. Per nonna Rosetta è scattata la denuncia d'ufficio per lesioni colpose.
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Scambia la macchina fotografica per un'arma, bimba siriana si "arrende"
A pubblicare la foto è stata una fotogiornalista via Twitter. Lo scatto, che ha commosso il web, è di Osman Sagırlı che alla Bbc ha raccontato la storia di Hudea
L'orrore della guerra può essere esemplificato in un questo toccante scatto del 2014 del fotografo Osman Sagırlı, in cui una bimba siriana di 4 anni alza le mani in segno di resa dopo aver scambiato l'obiettivo della macchina fotografica per un'arma. Lo scatto è stato da poco pubblicato via Twitter dalla fotogiornalista Nadia O. AbuShaban e ça va sans dire ha commosso il web diventando virale in Rete.
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Firenze, pm: "Il cadavere trovato è quasi certamente di Irene Focardi"
Manca ancora la certezza scientifica ma troppi indizi riconducono a lei. Per la vicenda è indagato l'ex fidanzato
Con ogni probabilità il cadavere trovato in un sacco lungo un fosso a Firenze appartiene a Irene Focardi, 43 anni, scomparsa dal quartiere fiorentino delle Piagge il 3 febbraio scorso. Il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, riferendo i primi esiti dell'autopsia ha detto che "al 95% si tratta di lei". Il procuratore ha spiegato che "manca ancora la prova scientifica" ma che ci sono coincidenze "sia nei vestiti sia in particolari anatomici".
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Ex modella morta, arrestato il compagno
Meteo ponte di Pasqua: ecco le zone dove farà freddo e dove pioverà!
Le zone fredde e quelle dove le temperature saranno più miti, ecco le mappe aggiornate.
Si fa presto a dire freddo.
Si fa presto a dire pioggia.
Alla fine molti si chiederanno: ma tutta qui la pioggia, tutto qui il freddo?
Perchè almeno sul 60% del territorio i fenomeni risulteranno veloci e passeggeri, in qualche caso del tutto assenti e il freddo quasi nullo.
In realtà l'abbassamento delle temperature si avvertirà e risulterà anche molto netto a livello di valori minimi e più in generale su Alpi ed Appennini, ma al suolo le zone che risentiranno anche nei valori massimi di un deciso calo dei valori saranno quasi esclusivamente le zone del medio e del basso versante adriatico e in parte il basso Tirreno, oltre naturalmente alle zone di montagna.
Per il resto, dopo un primo mattino freddino, facilmente altrove si risalirà almeno sino a 14-15°C, valori ampiamente accettabili e accompagnati da un discreto soleggiamento.
Dove pioverà allora? Sabato nelle prime ore breve passaggio temporalesco al nord e rovesci in Toscana, nel pomeriggio ancora instabilità al centro, sulla Campania e sul nord-est con rovesci e qualche temporale, seguito dall'inserimento di aria più fredda al settentrione e sul medio Adriatico.
Nella notte sulla domenica di Pasqua ecco la neve fare la sua comparsa sull'Appennino marchigiano ed abruzzese oltre gli 800m con ulteriori rovesci di pioggia alle quote inferiori, mentre al nord e sul medio alto Tirreno il tempo sarà già migliorato.
Domenica di Pasqua rovesci e qualche temporale colpiranno il sud, specie Molise, Puglia, Calabria tirrenica e nord Sicilia ma con tendenza a schiarite, bel tempo altrove.
Nel giorno di Pasquetta il sole dovrebbe imporsi ovunque, salvo annuvolamenti in Adriatico e al sud con isolati rovesci in Appennino, anche nevosi oltre i 500-700m.
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Week-end di Pasqua: la tempistica del break temporalesco
Istat, disoccupazione giovanile sale al 42,6%. E tasso generale torna al 12,7%
Nonostante l'entrata in vigore degli sgravi contributivi previsti dalla
legge di Stabilità, nell'ultimo mese sono aumentati anche gli inattivi.
Al contrario a livello Ue la disoccupazione continua a scendere: secondo
Eurostat a febbraio la percentuale dei senza lavoro è scesa all’11,3%.
In Germania è al 4,8 per cento
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I volti della disoccupazione nelle foto di Simona Hassan."Parlo di noi, gli affamati del nostro tempo a cui tutto viene negato" |
Occupazione in Liguria, record negativo: persi in quattro anni 37mila posti
Europa, tasso di disoccupazione all'11,3% a febbraio 2015 ...
Ntv, mobilità per 248 lavoratori. Sindacati in rivolta: verso lo sciopero
La richiesta verrà fatta dall’azienda nel cda di domani. Interrotta la trattativa sugli esuberi
Domani si arriverà a una svolta drammatica per Ntv, la compagnia ferroviaria privata che fa concorrenza alle ferrovie dello Stato nell’alta velocità: il consiglio di amministrazione richiederà domani la mobilità per 248 persone. Lo riferiscono fonti sindacali, dopo il fallimento di una trattativa per evitare il peggio. Gli stessi sindacati attiveranno le procedure di legge per un’azione di sciopero.
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Domani si arriverà a una svolta drammatica per Ntv, la compagnia ferroviaria privata che fa concorrenza alle ferrovie dello Stato nell’alta velocità: il consiglio di amministrazione richiederà domani la mobilità per 248 persone. Lo riferiscono fonti sindacali, dopo il fallimento di una trattativa per evitare il peggio. Gli stessi sindacati attiveranno le procedure di legge per un’azione di sciopero.
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"Per diventare foreign fighter contro l'Is bastano Facebook e mille euro"
l volo, l’addestramento, il fronte. Abbiamo chiesto come si fa a entrare
nelle Ypg, i combattenti curdi che in Siria contrastano l’avanzata
dello Stato islamico. Ed è bastato un semplice colloquio su Facebook
ROMA - “Sei benvenuto tra noi”, mi scrivono le forze curde in Siria prima di spiegarmi la procedura per diventare un foreign fighter in quello che sarà un breve dialogo preliminare colorato dalla propaganda. Mettersi in contatto con le Ypg - le Unità di protezione del popolo - non è stato difficile, è bastata qualche ricerca e un po’ di Facebook, perché è anche dai social network che si combatte la guerra, oggi.
Le Ypg sono nate in Siria per contrastare Assad, e combattono – con risultati importanti – la guerra contro lo Stato Islamico accanto ai curdi del Pkk, mentre ai peshmerga è affidata principalmente la resistenza in Iraq. Entrare nelle unità di protezione del popolo non costituisce reato, il decreto antiterrorismo approvato il 10 febbraio prevede che sia vietato combattere all’estero (da tre a sei anni di carcere) ma c’è una deroga per chi lo fa contro l’Is o, comunque, senza avere “finalità terroristiche”. È con le Ypg che si sono arruolati, da quel che si sa, cinque italiani.
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ROMA - “Sei benvenuto tra noi”, mi scrivono le forze curde in Siria prima di spiegarmi la procedura per diventare un foreign fighter in quello che sarà un breve dialogo preliminare colorato dalla propaganda. Mettersi in contatto con le Ypg - le Unità di protezione del popolo - non è stato difficile, è bastata qualche ricerca e un po’ di Facebook, perché è anche dai social network che si combatte la guerra, oggi.
Le Ypg sono nate in Siria per contrastare Assad, e combattono – con risultati importanti – la guerra contro lo Stato Islamico accanto ai curdi del Pkk, mentre ai peshmerga è affidata principalmente la resistenza in Iraq. Entrare nelle unità di protezione del popolo non costituisce reato, il decreto antiterrorismo approvato il 10 febbraio prevede che sia vietato combattere all’estero (da tre a sei anni di carcere) ma c’è una deroga per chi lo fa contro l’Is o, comunque, senza avere “finalità terroristiche”. È con le Ypg che si sono arruolati, da quel che si sa, cinque italiani.
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Tangenti, arrestato sindaco Ischia e dirigenti coop Concordia. Nelle carte spunta il nome di D'Alema
Fermato Giuseppe 'Giosi' Ferrandino, del Pd, e altre nove persone. Per
gli investigatori il primo cittadino (presidente regionale Anci) avrebbe
intascato una mazzetta da 330mila euro per la metanizzazione
dell'isola. L'ex premier, tirato in ballo in una intercettazione, si
difende: "Nessun illecito o beneficio"
ISCHIA - Tangenti per 330 mila euro, l'assunzione come consulente del fratello e almeno un viaggio in Tunisia: sarebbe stato questo, secondo l'accusa, il 'prezzo' pagato dal colosso delle coop Cpl Concordia, per la corruzione del sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino del Pd, arrestato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli su tangenti pagate per portare metano nei comuni dell'isola campana. Alla Coop modenese contestati anche legami con la criminalità organizzata casertana e con amministratori legati a tali ambienti criminali. Il sindaco è stato già sospeso dal partito con un provvedimento cautelare adottato dal presidente della commissione di garanzia provinciale di Napoli Massimo Carrano.
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ISCHIA - Tangenti per 330 mila euro, l'assunzione come consulente del fratello e almeno un viaggio in Tunisia: sarebbe stato questo, secondo l'accusa, il 'prezzo' pagato dal colosso delle coop Cpl Concordia, per la corruzione del sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino del Pd, arrestato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli su tangenti pagate per portare metano nei comuni dell'isola campana. Alla Coop modenese contestati anche legami con la criminalità organizzata casertana e con amministratori legati a tali ambienti criminali. Il sindaco è stato già sospeso dal partito con un provvedimento cautelare adottato dal presidente della commissione di garanzia provinciale di Napoli Massimo Carrano.
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lunedì 30 marzo 2015
Crollo termico: quanti gradi perderemo entro Pasqua? Anche oltre 10 rispetto a martedì 31 marzo!
Dalla grande mitezza di martedi 31 marzo al ritorno del freddo tra Pasqua e Pasquetta.
Il momento più "caldo" della settimana sarà mediamente il pomeriggio di martedì 31 marzo, anche se una Pasqua molto mite si potrà vivere anche sulla Sicilia, la Calabria jonica e il Salento, ma solo lì!
Altrove invece la zampata dell'aria fredda pare confermata e proprio per la giornata di Pasqua non sono attese massime superiori ai 10-11°C in Valpadana, ai 7-11°C sul medio Adriatico, il Molise, la Toscana e su parte dell'Umbria, mentre farà anche più freddo sulle Alpi, sul nord Appennino e sui monti di Marche ed Abruzzo con valori anche al di sotto dello zero in pieno giorno oltre i 1500m.
Freddino anche in Sardegna, mentre l'aria fredda sul Lazio arriverà un po' smorzata e potranno ancora registrarsi valori di 14-15°C. Procedendo verso sud ritroveremo ancora la massa d'aria mite dei giorni precedenti, che avrà però le ore contate.
Entro sera l'aria fredda infatti raggiungerà anche l'estremo sud e nella notte su Pasquetta i valori termici in Valpadana sfioreranno anche gli 0°C, specie in aperta campagna naturalmente, così come sul medio Adriatico con gelate già dalle quote collinari, freddo intenso nelle Alpi sin nei fondovalle, ma più crudo oltre confine, dove potranno toccarsi anche i -8°C a 1500m.
Il freddo caratterizzerà anche la giornata di Pasquetta con massime che difficilmente sull'insieme del Paese supereranno i 13-14°C.
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Rincari per la benzina, al distributore sta già salendo la marea di Pasqua
Le compagnie petrolifere si ribellano quando lo sentono dire, dicono che
loro si limitano a seguire il mercato, ma invece noi automobilisti
abbiamo conferma, anno dopo anno, che il rincaro al distributore sotto
Pasqua è un appuntamento fisso, a prescindere da ogni considerazione di
mercato. Questo 2015 si presenta da manuale: prezzi del greggio in
calo, prezzi internazionali Platts dei carburanti giù (la benzina) o
statici (il gasolio auto) mentre i prezzi al distributore in Italia
crescono. L’impressione è che le compagnie pregustino il maggiore uso
della macchina nel prossimo weekend e aumentino i listini per
approfittarne.
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Sciopero dei lavoratori di Mercatone Uno: svendono la merce
Si complica la vicenda del Mercatone Uno, la catena di negozi di
mobili in profonda crisi, che lo scorso 19 gennaio ha chiesto il
concordato preventivo.
I sindacati hanno deciso di proclamare lo sciopero nazionale per il prossimo 1° aprile per protestare contro la gestione aziendale, colpevole del collasso, ma soprattutto perchè, senza alcun confronto, la proprietà “ha avviato le vendite promozionali in una trentina di negozi, un vero e proprio smantellamento fino ad esaurimento merci”.
“L’atteggiamento posto in essere - affermano le organizzazioni sindacali - da chi dovrebbe gestire la società con equilibrio e lungimiranza per ora miete vittime fra le lavoratrici e i lavoratori impiegati presso i negozi spogliati di merce e fa temere anche per il futuro dei negozi per il momento scampati.” La catena commerciale conta su 79 punti vendita in tutta Italia con circa 3.500 dipendenti.
Lo sciopero nazionale di mercoledì 1° aprile sarà una giornata di mobilitazione articolata a livello territoriale e saranno organizzati presidi presso le prefetture, le sedi comunali e il ministero dello Sviluppo economico.
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I sindacati hanno deciso di proclamare lo sciopero nazionale per il prossimo 1° aprile per protestare contro la gestione aziendale, colpevole del collasso, ma soprattutto perchè, senza alcun confronto, la proprietà “ha avviato le vendite promozionali in una trentina di negozi, un vero e proprio smantellamento fino ad esaurimento merci”.
“L’atteggiamento posto in essere - affermano le organizzazioni sindacali - da chi dovrebbe gestire la società con equilibrio e lungimiranza per ora miete vittime fra le lavoratrici e i lavoratori impiegati presso i negozi spogliati di merce e fa temere anche per il futuro dei negozi per il momento scampati.” La catena commerciale conta su 79 punti vendita in tutta Italia con circa 3.500 dipendenti.
Lo sciopero nazionale di mercoledì 1° aprile sarà una giornata di mobilitazione articolata a livello territoriale e saranno organizzati presidi presso le prefetture, le sedi comunali e il ministero dello Sviluppo economico.
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Nube nera dal polo chimico di Spinetta Marengo. "Nessun ferito e situazione sotto controllo"
Situazione sotto controllo a Spinetta Marengo (AL) dopo l’esplosione nel reparto lavorazione perossidi della ditta Arkema. L’incendio di questa mattina è stato domato in pochi minuti e non ha fortunatamente provocato feriti. All’interno del polo chimico, dove opera l’azienda, sono ancora al lavoro due squadre dei Vigili del fuoco che, con la collaborazione dell'azienda, stanno provvedendo al raffreddamento dell'impianto.
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Ferroviere licenziato perché non voleva guidare da solo. Il giudice gli dà ragione
Non si era presentato a lavoro dopo che Trenitalia aveva eliminato la
figura del secondo macchinista: se avesse avuto un malore nessuno poteva
guidare il convoglio incontro ai soccorsi. Il Tribunale di Genova ha
annullato il licenziamento e 'bocciato' la strategia dell'azienda
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MotoGp 2015, Qatar: trionfa Valentino Rossi e due Ducati salgono sul podio
Dopo la strepitosa vittoria targata Ferrari a Sepang, si replica in Qatar: Rossi, Dovizioso e Iannone. Tre Italiani e due moto made in Italy salgono sul podio. Lorenzo resta dietro, Marquez non recupera. Gara storica per lo sport nazionale, grande esordio per il campionato. Il prodigio di Tavullia: "L'ho detto spesso, ma questa è la gara più bella della mia vita"
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Sepang, magia di Vettel! Trionfo Ferrari, battuti Hamilton e Rosberg
Meredith Kercher, la madre: “Delusa, è sconfitta del sistema giudiziario italiano”
La signora non ritiene che sia stata fatta giustizia sulla morte di sua
figlia: "Non c'è una soluzione del delitto. Finisce tutto così, con un
punto interrogativo". Diverso il pensiero di Giulia Bongiorno, legate di
Sollecito, che soddisfatta afferma: "Chi sbaglia paga. Però, non
chiunque paga"
La madre di Meredith non ci sta. Dopo l’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox dall’accusa di concorso nell’omicidio della figlia – uccisa a Perugia la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre del 2007 con una coltellata alla gola – punta il dito contro la sentenza della Cassazione: “Sono rimasta molto sorpresa. Sono tuttora sotto choc. Quei due giovani erano stati condannati già due volte da tribunali differenti per l’omicidio di Meredith. Non mi aspettavo che ora sarebbero stati definitivamente assolti. Non riesco a capire la motivazione“.
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La madre di Meredith non ci sta. Dopo l’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox dall’accusa di concorso nell’omicidio della figlia – uccisa a Perugia la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre del 2007 con una coltellata alla gola – punta il dito contro la sentenza della Cassazione: “Sono rimasta molto sorpresa. Sono tuttora sotto choc. Quei due giovani erano stati condannati già due volte da tribunali differenti per l’omicidio di Meredith. Non mi aspettavo che ora sarebbero stati definitivamente assolti. Non riesco a capire la motivazione“.
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