Il disegno di legge ottiene il primo via libera a Palazzo Madama con 165
voti a favore. Era stato presentato nel 2013. Renzi: "E' la volta
buona". Grasso: "Ancora molto da fare". I 5 Stelle nonostante abbiano
votato a favore di quasi tutti gli articoli e abbiano partecipato alla
stesura del provvedimento, hanno seguito la richiesta degli iscritti e
hanno detto "no". Anm: "Un passo avanti significativo"
Dopo 734 giorni di discussioni e di polemiche, dopo 13 giorni di dibattito in Aula, il disegno di legge Anticorruzione ha ottenuto il primo via libera del Senato con 165 voti favorevoli, 74 contrari e 13 astenuti. “E’ la volta buona”, ha scritto su Twitter Matteo Renzi.
Ci sono in realtà voluti due anni prima che per l’Aula e per il governo
fosse la “volta buona” e il provvedimento è solo al primo dei suoi
passaggi: ora il disegno di legge che contiene norme contro la
corruzione, il voto di scambio, il falso in bilancio e
riciclaggio passa alla Camera. “Finalmente vedo alcune mie proposte
approvate”, ha commentato il presidente del Senato Pietro Grasso. “Un passo avanti significativo, anche se resta molto da fare”. Soddisfatta anche l’Associazione nazionale magistrati:
“E’ sicuramente un passo che aspettavamo da tempo. Finalmente torna una
fattispecie che era stata sostanzialmente depenalizzata, il falso in
bilancio. Ora chiediamo più coraggio, a cominciare dal tema della
prescrizione”. Hanno detto sì il Partito democratico, Area popolare e Sel, mentre lo hanno bocciato il Movimento 5 stelle, Forza Italia e Gal. I
grillini in un primo momento avevano votato a favore dei singoli
articoli del provvedimento (che loro stessi hanno contribuito a
scrivere), ma il sondaggio online tra gli iscritti ha chiesto che i
parlamentari esprimessero il loro “no”.
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