Dalla Coppa delle Coppe 1993 vinta a Wembley alla speranza della serie D
La fotostory
lunedì 22 giugno 2015
23 giugno: Italia sull'orlo del baratro. Cosa rischiamo
Nel bilancio pubblico si rischia un buco di non meno di 35 miliardi di euro. Non solo, oltre a questo, ogni anno, a partire dal 2016, avremo la necessità di coprire una maggiore spesa di altri 13 miliardi.
A cui, ovviamente, dovranno far fronte i contribuenti. Sarà
probabilmente questo l’effetto della sentenza che la Corte
Costituzionale potrebbe emettere domani 23 giugno.
IL BLOCCO DEI CONTRATTI - Al centro del problema c’è la dichiarazione di incostituzionalità della legge sul blocco dei contratti e degli stipendi per i dipendenti pubblici deciso per il periodo compreso fra il 2010 e il 2015 e peraltro confermato nella legge di stabilità approvata dal Senato.
Insomma: né più, né meno di quello che è capitato un paio di mesi fa con il blocco delle pensioni, ora la stessa questione (peraltro con gli stessi identici punti di diritto) pende per gli statali. In pratica, il legislatore aveva bloccato l’adeguamento all’ISTAT dei contratti dei pubblici dipendenti e ora questa norma potrebbe essere annullata con effetto retroattivo, con obbligo di restituzione ai lavoratori di quanto non percepito in tutti questi anni.
La stima di una perdita di 35 miliardi subito e, poi, a regime di altri 13 per ogni successivo anno, è stata formulata dall’avvocatura dello Stato ed è stata presentata alla Corte Costituzionale. “Si tratta di stime gonfiate fatte per fare pressione sulla Corte”, ribatte la dose la Flp, il sindacato che per primo ha posto la questione di legittimità costituzionale.
Che cosa succederà ora? Se il ricorso verrà accolto, gli italiani saranno chiamati – in un modo o nell’altro – a far fronte a un buco che potrebbe far saltare tutte le clausole di salvaguardia contenute nell’ultima legge finanziaria: è infatti quasi scontato l’aumento delle accise sulla benzina già a partire da questa estate. Ad esso si aggiunge l’aumento dell’IVA al 25,5% entro il 2018 (con un balzo al 24% già a partire dal prossimo anno).
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IL BLOCCO DEI CONTRATTI - Al centro del problema c’è la dichiarazione di incostituzionalità della legge sul blocco dei contratti e degli stipendi per i dipendenti pubblici deciso per il periodo compreso fra il 2010 e il 2015 e peraltro confermato nella legge di stabilità approvata dal Senato.
Insomma: né più, né meno di quello che è capitato un paio di mesi fa con il blocco delle pensioni, ora la stessa questione (peraltro con gli stessi identici punti di diritto) pende per gli statali. In pratica, il legislatore aveva bloccato l’adeguamento all’ISTAT dei contratti dei pubblici dipendenti e ora questa norma potrebbe essere annullata con effetto retroattivo, con obbligo di restituzione ai lavoratori di quanto non percepito in tutti questi anni.
La stima di una perdita di 35 miliardi subito e, poi, a regime di altri 13 per ogni successivo anno, è stata formulata dall’avvocatura dello Stato ed è stata presentata alla Corte Costituzionale. “Si tratta di stime gonfiate fatte per fare pressione sulla Corte”, ribatte la dose la Flp, il sindacato che per primo ha posto la questione di legittimità costituzionale.
Che cosa succederà ora? Se il ricorso verrà accolto, gli italiani saranno chiamati – in un modo o nell’altro – a far fronte a un buco che potrebbe far saltare tutte le clausole di salvaguardia contenute nell’ultima legge finanziaria: è infatti quasi scontato l’aumento delle accise sulla benzina già a partire da questa estate. Ad esso si aggiunge l’aumento dell’IVA al 25,5% entro il 2018 (con un balzo al 24% già a partire dal prossimo anno).
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MARTEDI 23: attenzione ai FORTI TEMPORALI sul NORD-EST
Quella di domani sarà una giornata a rischio temporali sul nord Italia, specie al nord-est. Ecco i dettagli.
Si
tratterà probabilmente dell'ultimo disturbo temporalesco che
interesserà la nostra Penisola. Successivamente, l'estate mediterranea
proverà a fare sul serio con una spettacolare rimonta anticiclonica che
tra la fine di giugno e l'inizio di luglio potrebbe portare una forte
ondata di caldo sul nostro Paese.
Torniamo comunque ai temporali di martedì al nord. La cartina di previsione inquadra la sommatoria precipitativa tra le 8 e le 20 della giornata in questione.
L'arrivo di un nucleo fresco dal nord Europa determinerà una generale instabilizzazione dell'atmosfera al settentrione. I temporali saranno maggiormente presenti ed intensi sull'angolo nord-orientale, anche se non mancheranno sulle restanti regioni del nord.
In particolare, temporali abbastanza consistenti sono attesi tra il Veneto, l'Emilia Romagna, l'est della Lombardia e il Friuli. Temporali saranno altresì possibili (stante lo "stramazzo" dell'aria più fresca da nord-ovest) tra il basso Piemonte e la bassa Lombardia, in trasferimento verso la Liguria tra il pomeriggio e la serata.
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Oggi - 08:28
Per la giornata di domani, martedì 23 giugno, il nostro modello prevede: 38mm a Parma, Reggio Emilia e Modena, 37mm a Piacenza e Gorizia, 30mm a Ferrara: qui tutti i dettagli a riguardo Link
Oggi - 13:49
LIGURIA: forti rovesci senza attività elettrica hanno portato accumuli fino a 80mm alle spalle del Tigullio, sulla Riviera di Lavante nel corso della mattinata.
Torniamo comunque ai temporali di martedì al nord. La cartina di previsione inquadra la sommatoria precipitativa tra le 8 e le 20 della giornata in questione.
L'arrivo di un nucleo fresco dal nord Europa determinerà una generale instabilizzazione dell'atmosfera al settentrione. I temporali saranno maggiormente presenti ed intensi sull'angolo nord-orientale, anche se non mancheranno sulle restanti regioni del nord.
In particolare, temporali abbastanza consistenti sono attesi tra il Veneto, l'Emilia Romagna, l'est della Lombardia e il Friuli. Temporali saranno altresì possibili (stante lo "stramazzo" dell'aria più fresca da nord-ovest) tra il basso Piemonte e la bassa Lombardia, in trasferimento verso la Liguria tra il pomeriggio e la serata.
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Oggi - 08:28
Per la giornata di domani, martedì 23 giugno, il nostro modello prevede: 38mm a Parma, Reggio Emilia e Modena, 37mm a Piacenza e Gorizia, 30mm a Ferrara: qui tutti i dettagli a riguardo Link
Oggi - 13:49
LIGURIA: forti rovesci senza attività elettrica hanno portato accumuli fino a 80mm alle spalle del Tigullio, sulla Riviera di Lavante nel corso della mattinata.
Una tromba marina al largo di Genova
Torna il maltempo in Liguria, proclamato lo stato di attenzione
Da domenica in arrivo un CALDO BESTIALE?
Quanto durerà il supercaldo?
Morta Laura Antonelli, la diva di 'Malizia' e di Visconti
A dare l'allarme stamattina intorno alle 8.30 è stata la donna delle pulizie che l'ha trovata per terra in casa
E' morta l'attrice Laura Antonelli. Aveva 73 anni. A dare l'allarme stamattina intorno alle 8.30 è stata la donna delle pulizie che l'ha trovata per terra in casa a Ladispoli, vicino a Roma. Arrivati nell'abitazione gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.Per molti spettatori l'immagine di Laura Antonelli rimarra' sempre legata alla vestaglietta, succinta e ammiccante, che Salvatore Samperi le aveva imposto per il personaggio della cameriera di 'Malizia' (1973).
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domenica 21 giugno 2015
Il presidente della provincia di Treviso: “Migranti terroristi, bastardano la razza”
«Volete
portare gli uomini di colore qui per bastardare la nostra razza, a me
non va bene». A dirlo è stato Leonardo Muraro, presidente della
provincia di Treviso che è stato appoggiato nelle elezioni del 2011
dalla lista “razza Piave”, nel corso di una trasmissione televisiva a Rete Veneta.
Muraro, in lista nelle ultime elezioni con la lista Tosi, dopo una lunga militanza nella Lega, durante un talk show dedicato ai temi dei migranti e dei «muri», nel contraddittorio con una esponente del Pd presente in studio, ha alzato i toni e usato frasi sempre più pesanti.
A scatenare la reazione, la questione dell’accoglienza dei profughi perché provengono da aree dove sono presenti situazioni di guerra. Secondo il presidente della provincia di Treviso, molti dei migranti presenti in Italia sono giovani o giovanissimi e tra loro potrebbe esserci il pericolo anche di infiltrati dell’Isis. Poi, il dibattito si è infiammato e Murato ha utilizzato la frase con l’uso del termine “bastardare”.
«Non voleva - spiega oggi Muraro all’Ansa, indicando che la trasmissione risale a metà settimana - essere un termine dispregiativo. L’ho usato con una accezione dialettale che vuol dire “mescolare”. Al centro del mio discorso il fatto che, da quanto detto da alcuni dei presenti sul tasso negativo di natalità, ne ho ricavato la conferma di una mia convinzione: c’è un progetto mirato della sinistra per portare immigrati in Italia».
Il video
Muraro, in lista nelle ultime elezioni con la lista Tosi, dopo una lunga militanza nella Lega, durante un talk show dedicato ai temi dei migranti e dei «muri», nel contraddittorio con una esponente del Pd presente in studio, ha alzato i toni e usato frasi sempre più pesanti.
A scatenare la reazione, la questione dell’accoglienza dei profughi perché provengono da aree dove sono presenti situazioni di guerra. Secondo il presidente della provincia di Treviso, molti dei migranti presenti in Italia sono giovani o giovanissimi e tra loro potrebbe esserci il pericolo anche di infiltrati dell’Isis. Poi, il dibattito si è infiammato e Murato ha utilizzato la frase con l’uso del termine “bastardare”.
«Non voleva - spiega oggi Muraro all’Ansa, indicando che la trasmissione risale a metà settimana - essere un termine dispregiativo. L’ho usato con una accezione dialettale che vuol dire “mescolare”. Al centro del mio discorso il fatto che, da quanto detto da alcuni dei presenti sul tasso negativo di natalità, ne ho ricavato la conferma di una mia convinzione: c’è un progetto mirato della sinistra per portare immigrati in Italia».
Il video
sabato 20 giugno 2015
Austria, lancia il suo Suv sulla folla: tre morti e decine di feriti a Graz
L'uomo soffre di "psicosi con risvolti familiari". Ha minacciato con un
coltello gli agenti che l'hanno bloccato. Il capo della polizia locale
esclude la matrice terroristica
GRAZ (Austria) - Ha lanciato il suo Suv sulla folla nel centro di Graz, uccidendo tre persone, tra le quali un bambino di tre anni, e ferendone più di 30, alcune in modo grave. Un gesto deliberato, come conferma il fatto che l'uomo ha minacciato con un coltello gli agenti che l'hanno bloccato. Il capo della polizia regionale, Josef Klamminger, ha reso noto che il responsabile ha 26 anni ed è affetto da "una psicosi con risvolti familiari". Esclusa quindi la matrice terroristica: "Nessun fanatismo come movente", ha detto Klamminger.
Secondo la ricostruzione fornita dai mezzi di informazione locali, l'uomo avanzava a velocità folle, tra i 100 e i 150 chilometri orari, e "ha volontariamente" investito i passanti, alcuni dei quali sono stati scaraventati contro le vetrine dei negozi, mentre altri sono stati sbalzati al di sopra del Suv.
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GRAZ (Austria) - Ha lanciato il suo Suv sulla folla nel centro di Graz, uccidendo tre persone, tra le quali un bambino di tre anni, e ferendone più di 30, alcune in modo grave. Un gesto deliberato, come conferma il fatto che l'uomo ha minacciato con un coltello gli agenti che l'hanno bloccato. Il capo della polizia regionale, Josef Klamminger, ha reso noto che il responsabile ha 26 anni ed è affetto da "una psicosi con risvolti familiari". Esclusa quindi la matrice terroristica: "Nessun fanatismo come movente", ha detto Klamminger.
Secondo la ricostruzione fornita dai mezzi di informazione locali, l'uomo avanzava a velocità folle, tra i 100 e i 150 chilometri orari, e "ha volontariamente" investito i passanti, alcuni dei quali sono stati scaraventati contro le vetrine dei negozi, mentre altri sono stati sbalzati al di sopra del Suv.
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Visita del Papa, caos nelle info su tram e bus
Noemi Penna
Torino
In via Po e piazza Vittorio Veneto è iniziata la rivoluzione
papale. Sono arrivati i bagni chimici, i bancali d’acqua (sono sotto il
sole da stamattina) e le transenne. In entrambe, il traffico veicolare
sarà chiuso alle 21 di sabato 20, ma i bus non passano da inizio
servizio. Ogni palina riporta il cartello con l’elenco delle linee
deviate, ma non indica la sospensione totale, l’indirizzo della fermata
attiva più vicina o i dettagli sulle modifiche del percorso. Ed ecco che
torinesi e turisti si fermano in attesa come se niente fosse, sino a
quando si rendono conto della totale assenza dei mezzi. Continua qui
Così Torino cambierà per Francesco
Papa Francesco a Torino, visita la Sindone
Crac Divina Provvidenza, il cardinale Versaldi intercettato: “Non dire al Papa di quei 30 milioni”
Migranti, il commissario Polfer razzista: "Buttateli a mare". Il Questore va in Procura
Gli insulti pubblicati sulla pagina Facebook dell'ispettore: "Mi manca
Hitler". Palazzotto (Sel): "Vergognoso, intervengano ministro e capo
della Polizia". Cardona: "Subito azione disciplinare"
CATANIA - "Migranti? Buttateli a mare". "Bruciarli vivi e rimpatriarli". "Mi manca Hitler". Sono alcuni degli incredibili commenti postati sui social network dal dirigente della Polfer di Catania Gioacchino Lunetto, ex consigliere comunale ad Aci Sant'Antonio tra il 2003 e il 2008. Dal suo profilo Facebook, ora rimosso, Lunetto lancia invettive contro i politici ( "E' gente che andrebbe sgozzata") e commenti razzisti nei confronti dei migranti. I post sono visibili sul sito di Meridionews, che sottolinea anche come Lunetto faccia riferimento a una foto dalla pagina I giovani fascisti: «Dovrei odiare Mussolini? Io non odio chi ha dato tanto onore alla patria». In compenso, Renzi è "un truffatore".
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CATANIA - "Migranti? Buttateli a mare". "Bruciarli vivi e rimpatriarli". "Mi manca Hitler". Sono alcuni degli incredibili commenti postati sui social network dal dirigente della Polfer di Catania Gioacchino Lunetto, ex consigliere comunale ad Aci Sant'Antonio tra il 2003 e il 2008. Dal suo profilo Facebook, ora rimosso, Lunetto lancia invettive contro i politici ( "E' gente che andrebbe sgozzata") e commenti razzisti nei confronti dei migranti. I post sono visibili sul sito di Meridionews, che sottolinea anche come Lunetto faccia riferimento a una foto dalla pagina I giovani fascisti: «Dovrei odiare Mussolini? Io non odio chi ha dato tanto onore alla patria». In compenso, Renzi è "un truffatore".
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venerdì 19 giugno 2015
Meteo a 15 giorni: l'assalto del CALDO ci sarà, ma potrebbe essere temporaneo
L'assalto del caldo è rimarcato oggi anche dalla media degli scenari del modello americano ma potrebbe trattarsi solo di un episodio.
Ci sono ancora molti tentennamenti ed esitazioni da parte del modello americano
nell'optare per l'ipotesi calda. Infatti anche nell'ultima corsa
ufficiale piazza un affondo temporalesco non trascurabile per la fine
del mese, a testimoniare che questa egemonia dell'anticiclone africano
non è affatto sicura.
A confortare però gli amanti del sole e del caldo ci pensano la corsa di controllo e la media degli scenari, che puntano in modo deciso su un nuovo episodio caldo in ambito mediterraneo di matrice nord africana.
Un affondo che, almeno secondo le ultime proiezioni del NOAA di cui abbiamo parlato solo 24 ore fa, potrebbe risultare del tutto temporaneo.
In pratica l'Atlantico non starebbe a guardare per molto la risalita del caldo dal nord Africa senza fare qualcosa per arginarlo. Se guardiamo poi la sinottica noteremo ancora una volta l'anticiclone delle Azzorre in netta sudditanza rispetto alla natura africana della rimonta calda e non ci sarebbe molta collaborazione tra loro.
Dunque l'ipotesi più probabile è che la fiammata calda non vada oltre i 4-5 giorni, almeno al nord, che rimarrà comunque il settore più vulnerabile alla penetrazione di qualche fronte atlantico da ovest.
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A confortare però gli amanti del sole e del caldo ci pensano la corsa di controllo e la media degli scenari, che puntano in modo deciso su un nuovo episodio caldo in ambito mediterraneo di matrice nord africana.
Un affondo che, almeno secondo le ultime proiezioni del NOAA di cui abbiamo parlato solo 24 ore fa, potrebbe risultare del tutto temporaneo.
In pratica l'Atlantico non starebbe a guardare per molto la risalita del caldo dal nord Africa senza fare qualcosa per arginarlo. Se guardiamo poi la sinottica noteremo ancora una volta l'anticiclone delle Azzorre in netta sudditanza rispetto alla natura africana della rimonta calda e non ci sarebbe molta collaborazione tra loro.
Dunque l'ipotesi più probabile è che la fiammata calda non vada oltre i 4-5 giorni, almeno al nord, che rimarrà comunque il settore più vulnerabile alla penetrazione di qualche fronte atlantico da ovest.
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Ecco l'ONDATA di CALDO tra fine giugno ed i primi di luglio!
Falsi finanzieri armati assaltano furgone portavalori: rubati gioielli per 2 milioni
Il colpo in tangenziale ad Alessandria dove un commando di sei-sette
persone intorno alle 9 ha bloccato un mezzo della Securpol diretto a
Valenza
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Massimo Putzu
Alessandria
Fingono un posto di blocco in una piazzola sulla tangenziale per
Alessandria, fra lo svincolo di Ovada Casalcermelli e il capoluogo, in
direzione di Alessandria e assaltano un furgone portavalori della
Securpol. Costringono i due autisti a scendere dal mezzo, li disarmano e
si fanno aprire il mezzo blindato: si impossessano così di merce,
tra oro, argento e preziosi per un valore, secondo una prima stima, di 2
milioni di euro. Tutta diretta ai laboratori di Valenza. Continua qui
Autovelox senza revisioni, le multe sono da annullare
La Consulta spiana la strada ai ricorsi. A rischio i conti dei Comuni
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Paolo Baroni
ROMA
Solo a Milano con gli autovelox il Comune è in grado di incassare
480mila euro al giorno. Le altre città hanno una potenza di fuoco
minore ma anche loro non scherzano, tant’è che l’Italia negli ultimi 5
anni è il paese che il assoluto ha aumentato più degli altri il numero
di contravvenzioni per violazione del codice della strada: +987% (stima
Contribuenti.it). Un fiume di soldi che entra nelle casse di comuni che
ora rischia di interrompersi bruscamente. Continua qui
giovedì 18 giugno 2015
Trova valigetta con 15mila euro di diamanti, la consegna ai carabinieri
Valenza (AL) - È sera quando un uomo di 32 anni, appena uscito dal supermercato dove lavora, nota in viale della Repubblica, a Valenza,
la “città dell’oro” (e del distretto orafo alessandrino), una valigetta
nera, a terra, vicino al marciapiede. Una di quelle che, se abbandonate
in un aeroporto, farebbero scattare i più sofisticati piani di
sicurezza anti-terrorismo.
Invece in questo caso il valenzano si limita ad aprirla. Lo stupore è inevitabile: dentro ci sono anelli e fedi in oro giallo e bianco, croci in oro, orecchini, scritte in oro zecchino con i nomi di sposi e fidanzati, bracciali, diamanti, collane, per un valore complessivo poi stimato in 15mila euro.
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Invece in questo caso il valenzano si limita ad aprirla. Lo stupore è inevitabile: dentro ci sono anelli e fedi in oro giallo e bianco, croci in oro, orecchini, scritte in oro zecchino con i nomi di sposi e fidanzati, bracciali, diamanti, collane, per un valore complessivo poi stimato in 15mila euro.
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La truffa delle Sim telefoniche: come difendersi
Sim card taroccate: mai lasciare i propri dati alla mercé di tutti, ma a
volte è impossibile esimersi dal farlo. Come quando si chiede a un
rivenditore di schede telefoniche l’attivazione di un contratto; in tali
casi, bisogna fornire – come tutti sanno – non solo i propri dati, ma
anche la copia dei documenti di identità. Ed è proprio utilizzando
questi ultimi che numerosi dealer (rivenditori di sim card) hanno intestato delle utenze telefoniche ad ignari ex clienti allo scopo di utilizzarle poi per attività criminali.
Capita di svegliarsi la mattina e di trovare un invito a comparire presso la Procura della Repubblica solo perché qualcuno ha utilizzato l’altrui nome e cognome per intestare a quest’ultimo, a sua insaputa, una sim card relativa a una utenza telefonica e con questa abbia posto in essere reati di tutti i tipi. È capitato a 142 persone. Subito è scattata l’indagine di polizia e della Guardia di Finanza. Di qui, oltre ai reati contestati dalle autorità di pubblica sicurezza, anche le multe (salate) del Garante della Privacy per illecito utilizzo dei dati altrui (ciliegina sulla torta di un procedimento ben più grave).
Tra i casi accertanti c’è quello di una pensionata che non si era mai recata presso il rivenditore ove risultava essere stata intestata una scheda Sim a suo nome; o quello di un utente di telefonia mobile che – dopo un’attivazione effettivamente richiesta e la raccolta dei suoi dati personali – si è poi ritrovato intestatario di un’altra scheda adoperata per traffici illeciti; o quello infine di persone che non si sono mai recate nella zona geografica dove le schede sono state attivate.
COME DIFENDERSI - Il vero problema è che tutto passa prima per l’accertamento dell’estraneità del cittadino agli episodi criminali: bisognerà quindi procedere immediatamente alla nomina di un avvocato difensore che provveda alle relative contestazioni.
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Capita di svegliarsi la mattina e di trovare un invito a comparire presso la Procura della Repubblica solo perché qualcuno ha utilizzato l’altrui nome e cognome per intestare a quest’ultimo, a sua insaputa, una sim card relativa a una utenza telefonica e con questa abbia posto in essere reati di tutti i tipi. È capitato a 142 persone. Subito è scattata l’indagine di polizia e della Guardia di Finanza. Di qui, oltre ai reati contestati dalle autorità di pubblica sicurezza, anche le multe (salate) del Garante della Privacy per illecito utilizzo dei dati altrui (ciliegina sulla torta di un procedimento ben più grave).
Tra i casi accertanti c’è quello di una pensionata che non si era mai recata presso il rivenditore ove risultava essere stata intestata una scheda Sim a suo nome; o quello di un utente di telefonia mobile che – dopo un’attivazione effettivamente richiesta e la raccolta dei suoi dati personali – si è poi ritrovato intestatario di un’altra scheda adoperata per traffici illeciti; o quello infine di persone che non si sono mai recate nella zona geografica dove le schede sono state attivate.
COME DIFENDERSI - Il vero problema è che tutto passa prima per l’accertamento dell’estraneità del cittadino agli episodi criminali: bisognerà quindi procedere immediatamente alla nomina di un avvocato difensore che provveda alle relative contestazioni.
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Concorrenza: penale per cambio gestore? Ecco quando scatta
L'estate per ora non ingrana, il tempo resterà variabile
Da venerdì aria fresca ed instabile in quota attiverà temporali su nord-est e dorsale appenninica centro-settentrionale, più estesi nella giornata di sabato. Domenica più sole. Da lunedì di nuovo variabilità al settentrione, specie nelle Alpi, tempo buono altrove con caldo moderato.
SITUAZIONE:
la circolazione di aria fresca ed instabile ancora presente sul basso
Adriatico potrà ancora determinare residui rovesci all'estremo sud nel
corso della giornata, mentre un nuovo sistema frontale si va avvicinando
al settentrione. Per oggi è previsto il transito del fronte caldo con
pochi riflessi limitati ai rilievi, mentre per venerdì transiterà il
fronte freddo da nord, associato a temporali sul Triveneto e lungo la
dorsale appenninica centro-settentrionale, un po' di sottovento sul
nord-ovest con tempo in gran parte asciutto.
EVOLUZIONE: sabato si scaverà una modesta ansa depressionaria al suolo sull'Italia con venti da est, mentre in quota continuerà ad insistere un flusso fresco da nord-ovest che rinnoverà la tendenza temporalesca che potrebbe risultare in parte estesa, ma comunque più attivo su regioni adriatiche e regione appenninica centro-meridionale.
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EVOLUZIONE: sabato si scaverà una modesta ansa depressionaria al suolo sull'Italia con venti da est, mentre in quota continuerà ad insistere un flusso fresco da nord-ovest che rinnoverà la tendenza temporalesca che potrebbe risultare in parte estesa, ma comunque più attivo su regioni adriatiche e regione appenninica centro-meridionale.
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ULTIMISSIME: tra venerdì e sabato altri temporali in arrivo
ATTENZIONE ai TEMPORALI al NORD tra martedì 23 e mercoledì 24
MALTEMPO: fine giugno con "GUASTO" sull'Italia da nord a sud?
Meteo LUGLIO: scoppierà l'estate caliente? Forse solo un episodio...
Sparatoria in chiesa afroamericana a Charleston, 9 morti
L’uomo ricercato è un bianco sui vent’anni. L’irruzione è avvenuta
durante la riunione di un gruppo di studio sulla Bibbia. La polizia: «E’
un crimine d’odio»
Sono nove le persone rimaste uccise in una chiesa afroamericana a Charleston (South Carolina), dove un ragazzo armato è entrato e ha fatto fuoco. Lo rendono noto la polizia e il sindaco della città, precisando che un’altra persona è rimasta ferita. La persona ricercata è un ragazzo bianco di circa vent’anni.
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Sono nove le persone rimaste uccise in una chiesa afroamericana a Charleston (South Carolina), dove un ragazzo armato è entrato e ha fatto fuoco. Lo rendono noto la polizia e il sindaco della città, precisando che un’altra persona è rimasta ferita. La persona ricercata è un ragazzo bianco di circa vent’anni.
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Charleston, spari nella chiesa metodista. I media: «Diversi morti»
mercoledì 17 giugno 2015
Vado Ligure, chiuse le indagini sulla Tirreno Power: gli indagati sono 86
Savona - Sono 86, le persone indagate nell’inchiesta sulla centrale Tirreno Power di Vado Ligure: oggi, dopo oltre un anno di accertamenti, la Procura ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini.
Figurano iscritti nel registro degli indagati dirigenti di Tirreno Power, amministratori locali, ma anche funzionari di Comuni, Regione ed enti minori. Tra le ipotesi di reato avanzate dalla magistratura figurano l’omicidio colposo e il disastro ambientale per danno alla salute.
L’inchiesta che era culminata con il sequestro della centrale di Vado Ligure l’11 marzo del 2014 per presunte violazione all’Aia; l’impianto è ancora sotto sequestro. Il gruppo Tirreno Power appartiene a Gdf-Suez (50%), Sorgenia (39%), Iren (5,5%) e Hera (5,5%) e la Procura indaga su 427 morti definite “anomale” e avvenute tra il 2000 e il 2007 per malattie respiratorie e cardiovascolari; secondo perizie in mano alla Procura, tra il 2005 e il 2012 sono stati oltre 2mila i ricoveri di adulti per malattie respiratorie e cardiovascolari, che i magistrati temono dovuti alle emissioni della centrale. Nello stesso periodo sarebbero stati 586, sempre secondo la Procura, i bambini ricoverati per patologie respiratorie.
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Figurano iscritti nel registro degli indagati dirigenti di Tirreno Power, amministratori locali, ma anche funzionari di Comuni, Regione ed enti minori. Tra le ipotesi di reato avanzate dalla magistratura figurano l’omicidio colposo e il disastro ambientale per danno alla salute.
L’inchiesta che era culminata con il sequestro della centrale di Vado Ligure l’11 marzo del 2014 per presunte violazione all’Aia; l’impianto è ancora sotto sequestro. Il gruppo Tirreno Power appartiene a Gdf-Suez (50%), Sorgenia (39%), Iren (5,5%) e Hera (5,5%) e la Procura indaga su 427 morti definite “anomale” e avvenute tra il 2000 e il 2007 per malattie respiratorie e cardiovascolari; secondo perizie in mano alla Procura, tra il 2005 e il 2012 sono stati oltre 2mila i ricoveri di adulti per malattie respiratorie e cardiovascolari, che i magistrati temono dovuti alle emissioni della centrale. Nello stesso periodo sarebbero stati 586, sempre secondo la Procura, i bambini ricoverati per patologie respiratorie.
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Un operaio muore in un incidente in un cantiere
L'uomo è rimasto sepolto dal terreno a seguito di uno smottamento in un cantiere a Cà del Sole. Inutili i soccorsi
Serravalle Scrivia (AL)
Un grave incidente sul lavoro è avvenuto questo pomeriggio, mercoledì, in località Cà del Sole. Un operaio di 53 anni è morto dopo essere rimasto sepolto dal terreno a seguito di uno smottamento in un cantiere stradale. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno dapprima liberato gli arti superiori dell'uomo, il quale già non era più cosciente. Inutili poi i soccorsi del 118, per l'operaio non c'è stato più nulla da fare.
Fonte
Serravalle Scrivia (AL)
Un grave incidente sul lavoro è avvenuto questo pomeriggio, mercoledì, in località Cà del Sole. Un operaio di 53 anni è morto dopo essere rimasto sepolto dal terreno a seguito di uno smottamento in un cantiere stradale. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno dapprima liberato gli arti superiori dell'uomo, il quale già non era più cosciente. Inutili poi i soccorsi del 118, per l'operaio non c'è stato più nulla da fare.
Fonte
Banche, approvato il 'bail in', anticamera del prelievo forzoso
La Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e
l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione
europea 2014, atto Senato n. 1758, presentato dal Presidente del
Consiglio dei Ministri, approvato dal Senato il 14 maggio 2015 e
trasmesso alla Camera, inserisce nella legislazione italiana un prelievo forzoso sui conti correnti in caso di dissesti bancari.
La legge comunitaria, che deve passare l’esame della Camera, delega
alla Banca d’Italia funzioni che travalicano la legge italiana ed il
codice civile, prevedendo la possibilità di prelevare forzosamente i
risparmi degli italiani in caso di difficoltà finanziarie dell’istituto di credito stesso.
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Treni pericolosi, ecco la lista nera: "Mandate subito la polizia a bordo o li cancelliamo"
Ultimatum di Trenitalia: quindici tratte in sette regioni a rischio aggressioni
FIRENZE. L'ultimatum è di dieci giorni, e a lanciarlo è un fronte inedito formato dai sindacati e dal Gruppo Ferrovie dello Stato. "Se dal 26 giugno sui treni più a rischio non sarà assicurata la scorta delle forze dell'ordine ai capitreno, quelle corse non partiranno". Così potrebbero essere soppressi il Torino Porta Nuova-Cuneo delle 17.25 e il ritorno delle 19.24, il Bologna Centrale-Venezia delle 21.20, il Firenze-Viareggio delle 7.08 e il Nettuno-Roma Termini delle 6.58. Tutti treni considerati pericolosi, e inseriti in una lista dei 15 viaggi più critici. Una presa di posizione forte, dopo l'aggressione di giovedì sera a Villapizzone a due ferrovieri di Trenord, con cui Trenitalia e i suoi dipendenti chiede allo Stato di intervenire.
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FIRENZE. L'ultimatum è di dieci giorni, e a lanciarlo è un fronte inedito formato dai sindacati e dal Gruppo Ferrovie dello Stato. "Se dal 26 giugno sui treni più a rischio non sarà assicurata la scorta delle forze dell'ordine ai capitreno, quelle corse non partiranno". Così potrebbero essere soppressi il Torino Porta Nuova-Cuneo delle 17.25 e il ritorno delle 19.24, il Bologna Centrale-Venezia delle 21.20, il Firenze-Viareggio delle 7.08 e il Nettuno-Roma Termini delle 6.58. Tutti treni considerati pericolosi, e inseriti in una lista dei 15 viaggi più critici. Una presa di posizione forte, dopo l'aggressione di giovedì sera a Villapizzone a due ferrovieri di Trenord, con cui Trenitalia e i suoi dipendenti chiede allo Stato di intervenire.
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Puglia, Emiliano vuole tagliare gli stipendi ai consiglieri regionali: da 8mila a 5mila euro
Entro sabato 20 giugno prenderà forma l’assemblea legislativa nuova di
zecca. A quel punto il presidente, come prevede lo Statuto, nel giro di
dieci giorni dovrà nominare l’esecutivo.
La giunta Emiliano potrebbe vedere la luce già alla fine del mese. Dopo il 6 luglio si insedierebbero a via Capruzzi i 50 consiglieri regionali, a cui il successore di Nichi Vendola vorrebbe tagliare l’indennità di almeno 3mila euro. I magistrati della Corte d’appello di Bari prendono il toro per le corna: la proclamazione degli eletti andrà in scena «entro due o tre giorni al massimo. Ci atterremo solo alla legge elettorale in vigore, quella pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione, punto e basta». La guerra legata alla attribuzione dei seggi va a farsi benedire. Come peraltro aveva chiesto Michele Emiliano.
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La giunta Emiliano potrebbe vedere la luce già alla fine del mese. Dopo il 6 luglio si insedierebbero a via Capruzzi i 50 consiglieri regionali, a cui il successore di Nichi Vendola vorrebbe tagliare l’indennità di almeno 3mila euro. I magistrati della Corte d’appello di Bari prendono il toro per le corna: la proclamazione degli eletti andrà in scena «entro due o tre giorni al massimo. Ci atterremo solo alla legge elettorale in vigore, quella pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione, punto e basta». La guerra legata alla attribuzione dei seggi va a farsi benedire. Come peraltro aveva chiesto Michele Emiliano.
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martedì 16 giugno 2015
In un anno la crisi cancella 243 imprese. Confartigianato: “Troppe tasse e poco credito”
E per ora non ci sono segnali che nel 2015 la situazione possa
migliorare: ”I problemi sono sempre gli stessi. Troppe tasse, poco
accesso al credito. E l’edilizia ferma in un buco nero”
Una conferma alla guida dell’associazione
Adelio Ferrari è stato confermato l’altra sera alla guida della Confartigianato provinciale, per altri quattro anni di mandato. Al suo fianco avrà tre vice presidenti - Anna Maria Leprato, Giorgio Lottero e Domenico Papillo – e una manciata di consiglieri in rappresentanza delle varie zone produttive: Giorgio Bona (Alessandria), Mauro Bottazzi (Tortona), Renato Brunello (Casale), Faustino Franzosi (Tortona), Vito Mininno (Novi), Gabriele Poggi (Alessandria), Corrado Vacca (Acqui), Riccardo Veggi (Valenza). «Nei prossimi 4 anni l’obiettivo sarà di dare risposte concrete alle nostre imprese», spiega Ferrari, per nulla persuaso che la fine della crisi sia dietro l’angolo. Lo preoccupa perfino la Grecia.
I dati del 2014
C’è poco da stare allegri a guardare i dati sul 2014 che Confartigianato Alessandria ha snocciolato all’assemblea regionale. Con 11.967 aziende, il settore artigiano continua a rappresentare il 26,7 per cento del totale delle imprese in provincia ma i conti – «il problema è che manca la ripresa interna» – non sono entusiasmanti.
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Daniele Prato
Alessandria
Nel 2014 le imprese artigiane che hanno gettato la spugna in
provincia sono state 243. E per ora non ci sono segnali che nel 2015 la
situazione possa migliorare: «I problemi sono sempre gli stessi. Troppe
tasse, poco accesso al credito. E l’edilizia ferma in un buco nero». Una conferma alla guida dell’associazione
Adelio Ferrari è stato confermato l’altra sera alla guida della Confartigianato provinciale, per altri quattro anni di mandato. Al suo fianco avrà tre vice presidenti - Anna Maria Leprato, Giorgio Lottero e Domenico Papillo – e una manciata di consiglieri in rappresentanza delle varie zone produttive: Giorgio Bona (Alessandria), Mauro Bottazzi (Tortona), Renato Brunello (Casale), Faustino Franzosi (Tortona), Vito Mininno (Novi), Gabriele Poggi (Alessandria), Corrado Vacca (Acqui), Riccardo Veggi (Valenza). «Nei prossimi 4 anni l’obiettivo sarà di dare risposte concrete alle nostre imprese», spiega Ferrari, per nulla persuaso che la fine della crisi sia dietro l’angolo. Lo preoccupa perfino la Grecia.
I dati del 2014
C’è poco da stare allegri a guardare i dati sul 2014 che Confartigianato Alessandria ha snocciolato all’assemblea regionale. Con 11.967 aziende, il settore artigiano continua a rappresentare il 26,7 per cento del totale delle imprese in provincia ma i conti – «il problema è che manca la ripresa interna» – non sono entusiasmanti.
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Getta la figlia nella spazzatura, la ritrova dopo 46 anni
Angie Smith dopo anni di rimorsi e tormenti è riuscita a riabbracciare la figlia Michelle
Angie Smith, una ragazza inglese di 23 anni, partorisce nel giardino della casa dei genitori una bambina, ma non ha il coraggio di confessarlo e la abbandona in un cassonetto della spazzatura. E' il 18 novembre 1968, la piccola - Michelle Rooney - viene salvata da Fay Bliss, un passante che sente le sue grida e la porta in ospedale. Angie è reduce da un divorzio, ripresa in casa dai genitori con due figli piccoli, non ha il coraggio di confessare che aspetta un figlio dal lattaio. La piccola viene data in in adozione ai coniugi Fuller, e cresce felice insieme ai suoi fratelli finché, il giorno del suo 21esimo compleanno, apprende la verità sul suo passato e vede i ritagli di giornale che parlavano del suo ritrovamento nella spazzatura.
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Voltri (GE), timori per il livello del Cerusa
Il ricordo dell'alluvione in piena estate. Gli abitanti di Fabbriche,
alle spalle di Voltri, si sono svegliati stamattina con lo stesso
timore di sette mesi fa, a novembre. Il temporale della notte ha
riversato centimetri di pioggia nei due affluenti del torrente Cerusa,
salito rapidamente. A preoccupare sono soprattutto gli oggetti e i molti
tronchi trascinate a valle dalla furia del fiume.
"Questa volta abbiamo avuto meno problemi con i rivi, quelli che qualche
mese fa si erano ingrossati - racconta Giacomo Bozzano, uno dei
residenti nella casa davanti al punto più critico dell'alluvione di
novembre - Ora speriamo che smetta di piovere e che i canali dalle colline reggano. Intanto per fortuna ha smesso di piovere".
Fonte
Fiorino 240mm, Mele 160, Passo del Turchino 155, Masone 111 se non è un record a giugno poco ci manca...
Aggiornamento di mercoledì 17 giugno: ulteriori temporali nella serata di ieri hanno portato la cumulata finale del settore occidentale genovese a 310mm nell'arco delle 24 ore. Per fortuna non si segnalano danni o esondazioni.
Previsioni meteo Liguria
Estate sotto Shock: ondata di temporali col ciclone "Amnesia"
La struttura temporalesca alle 8 di questa mattina |
Fonte
GENOVA, 16/06/2015: il TEMPORALE MARITTIMO ingloba la città (video)
Precipitazioni in mm in diretta |
Fiorino 240mm, Mele 160, Passo del Turchino 155, Masone 111 se non è un record a giugno poco ci manca...
Aggiornamento di mercoledì 17 giugno: ulteriori temporali nella serata di ieri hanno portato la cumulata finale del settore occidentale genovese a 310mm nell'arco delle 24 ore. Per fortuna non si segnalano danni o esondazioni.
Previsioni meteo Liguria
Estate sotto Shock: ondata di temporali col ciclone "Amnesia"
Meteo a 7 giorni: nel week-end più sole che temporali, ma da lunedì...
L’Italia pronta a impedire lo sbarco degli immigrati salvati da navi straniere
L’ultimatum di Renzi mira però a sbloccare la trattativa con l’Ue sulle quote
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Guido Ruotolo, Carlo Bertini
ROMA
Il telefono «rosso» è a Palazzo Chigi. Solo il premier può
decidere la risposta italiana alla chiusura dell’Europa. Al Viminale si
studiano tutte le opzioni possibili arricchendo così il dossier che
Renzi ha sulla sua scrivania. Arrivando a ipotizzare anche la soluzione
tecnica di concedere ai richiedenti asilo dei permessi viaggio validi
tre mesi. E di fronte al rifiuto dei Paesi europei delle quote di
migranti di cui dovrebbero farsi carico, l’Italia potrebbe decidere di
interdire lo sbarco di migranti salvati da navi militari europee nelle
acque internazionali vicino a quelle libiche. Sono misure dure, che
mettono in discussione anche Triton, l’operazione di Frontex, la polizia
europea di frontiera, che certo potrebbero sollevare critiche accese
dall’Europa. Ma sia a Roma che nelle capitali europee si spera che un
compromesso alla fine si riesca a trovare. «Se non fosse così - spiega
un’autorevole fonte di Palazzo Chigi - il piano B sarebbe un piano
organico alternativo, invece noi crediamo nella proposta Juncker e
quello di Renzi è un ultimatum all’Europa perché si faccia carico del
problema e non lasci l’Italia da sola».Continua qui
lunedì 15 giugno 2015
Istat, Italia sempre più 'vecchia': crollo delle nascite, oltre 44 anni l'età media
Lo scorso anno molti più decessi che nascite: il bilancio è di -100mila
unità, record dalla Grande Guerra. La popolazione a crescita zero grazie
ai flussi migratori. I dati contenuti nel Bilancio demografico 2014
dell'Istituto di Statistica
ROMA - Neanche 'l'inutile strage' della Prima Guerra Mondiale aveva portato ad un bilancio demografico come quello emerso oggi dal report Istat riferito al 2014. Dati allarmanti, che raffigurano un Paese ormai sempre più vecchio (età media 44,4 anni), un inesorabile crollo delle nascite (-12mila nati rispetto al 2013), capace di mantenere la sua capacità demografica solo grazie agli immigrati.
L'INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE. Il dato più sorprendente del Bilancio demografico Istat 2014 è quello relativo al rapporto nascite-morti che porta l'Italia indietro di 100 anni: il movimento naturale della popolazione (nati meno morti) ha fatto registrare nel 2014 un saldo negativo di quasi 100 mila unità, che segna un picco mai raggiunto nel nostro Paese dal biennio 1917-1918, quando però si continuava a morire al fronte durante il primo conflitto mondiale). Rispetto al 2013 sono stati registrati quasi 12 mila nati in meno. Anche i nati stranieri continuano a diminuire (-2.638), pur rappresentando il 14,9% del totale dei nati.
Le conseguenze di questi dati si fanno sentire anche in termini di età media, in costante aumento nell'ultimo triennio e arrivata a 44,4 anni. Un dato che si alza al Centro-nord (dove supera i 45 anni) mentre nelle regioni del Mezzogiorno il valore è di poco superiore ai 43 anni. A livello regionale l'età media è più elevata in Liguria (48,3 anni) seguita da Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Piemonte e Umbria, che presentano valori superiori ai 46 anni. Regioni con valori al di sotto della media nazionale sono Trentino-Alto Adige (42,9 anni), Lazio (44,1 anni), Sicilia (42,9 anni) e Campania (41,5 anni).
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ROMA - Neanche 'l'inutile strage' della Prima Guerra Mondiale aveva portato ad un bilancio demografico come quello emerso oggi dal report Istat riferito al 2014. Dati allarmanti, che raffigurano un Paese ormai sempre più vecchio (età media 44,4 anni), un inesorabile crollo delle nascite (-12mila nati rispetto al 2013), capace di mantenere la sua capacità demografica solo grazie agli immigrati.
L'INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE. Il dato più sorprendente del Bilancio demografico Istat 2014 è quello relativo al rapporto nascite-morti che porta l'Italia indietro di 100 anni: il movimento naturale della popolazione (nati meno morti) ha fatto registrare nel 2014 un saldo negativo di quasi 100 mila unità, che segna un picco mai raggiunto nel nostro Paese dal biennio 1917-1918, quando però si continuava a morire al fronte durante il primo conflitto mondiale). Rispetto al 2013 sono stati registrati quasi 12 mila nati in meno. Anche i nati stranieri continuano a diminuire (-2.638), pur rappresentando il 14,9% del totale dei nati.
Le conseguenze di questi dati si fanno sentire anche in termini di età media, in costante aumento nell'ultimo triennio e arrivata a 44,4 anni. Un dato che si alza al Centro-nord (dove supera i 45 anni) mentre nelle regioni del Mezzogiorno il valore è di poco superiore ai 43 anni. A livello regionale l'età media è più elevata in Liguria (48,3 anni) seguita da Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Piemonte e Umbria, che presentano valori superiori ai 46 anni. Regioni con valori al di sotto della media nazionale sono Trentino-Alto Adige (42,9 anni), Lazio (44,1 anni), Sicilia (42,9 anni) e Campania (41,5 anni).
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