Savona - Sono 86, le persone indagate nell’inchiesta sulla centrale Tirreno Power di Vado Ligure: oggi, dopo oltre un anno di accertamenti, la Procura ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini.
Figurano iscritti nel registro degli indagati dirigenti di
Tirreno Power, amministratori locali, ma anche funzionari di Comuni,
Regione ed enti minori. Tra le ipotesi di reato avanzate dalla
magistratura figurano l’omicidio colposo e il disastro ambientale per danno alla salute.
L’inchiesta che era culminata con il sequestro della centrale di Vado
Ligure l’11 marzo del 2014 per presunte violazione all’Aia; l’impianto è
ancora sotto sequestro. Il gruppo Tirreno Power appartiene a Gdf-Suez
(50%), Sorgenia (39%), Iren (5,5%) e Hera (5,5%) e la Procura indaga su 427 morti definite “anomale”
e avvenute tra il 2000 e il 2007 per malattie respiratorie e
cardiovascolari; secondo perizie in mano alla Procura, tra il 2005 e il
2012 sono stati oltre 2mila i ricoveri di adulti per malattie
respiratorie e cardiovascolari, che i magistrati temono dovuti alle
emissioni della centrale. Nello stesso periodo sarebbero stati 586,
sempre secondo la Procura, i bambini ricoverati per patologie respiratorie.
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