Pagine

venerdì 4 ottobre 2019

Migranti, Carola Rackete al Parlamento Europeo: "Dov'era l'Ue quando ho chiesto aiuto?"

Standing ovation per la ex comandante della Seawatch 3. Salvini si infuria: "Sta offendendo lʼItalia"


Dopo il caso della Sea Watch 3 "ho ottenuto attenzione dalle istituzioni. Ma dove eravate quando abbiamo chiesto aiuto?" Lo ha detto, in audizione all'Eurocamera, Carola Rackete, comandante della Sea Watch. "L'unica risposta che ho avuto allora è stata da Tripoli, dove non potevo andare. In Europa, la culla dei diritti, nessun governo voleva 53 migranti. E' stata una vergogna" , ha aggiunto.
"Provo tristezza in questo anniversario in cui si ricorda la perdita di oltre 300 vite umane nel Mediterraneo centrale, perché l'Unione europea ricorre sempre più all'esternalizzazione dei salvataggi con deleghe a Paesi in guerra come la Libia, violando le leggi internazionali". Così la comandante della Sea Watch Carola
Rackete nella sua audizione all'Eurocamera.

"Non agii per provocazione ma esigenza" - "La mia" decisione di entrare in porto con la Seawatch 3 "dopo 17 giorni in mare senza ricevere risposta non fu una provocazione come molti hanno detto. Ma un'esigenza". Rackete nell'audizione all'Eurocamera racconta il caso italiano. "Ritenevo che non fosse più sicuro restare in mare e temevo per quanto poteva accadere", ha aggiunto. "Il nostro caso come quello di altre ong sottolinea la necessità di affrontare la situazione dei salvataggi in mare a livello europeo, che non può essere lasciata a negoziati ad hoc". E anche "un meccanismo di ricollocamenti temporaneo, focalizzato sui rimpatri piuttosto che sull'accoglienza non è una soluzione realistica". "La riforma del regolamento di Dublino è attesa da tempo, ma la soluzione è la creazione di canali legali verso l'Europa", ha detto ancora.

giovedì 3 ottobre 2019

Incidono il nome sulla Torre di Pisa, arrestati due medici americani

I fratelli di 35 e 38 anni, in vacanza a Pisa, hanno cercato di giustificarsi con i carabinieri: "Non pensavamo che fosse un gesto grave"

PISA. Due fratelli di nazionalità statunitense, 38 e 35 anni, entrambi medici, in vacanza in Italia, sono stati arrestati questo pomeriggio dopo avere inciso il nome di uno dei due sui pregiati marmi della Torre pendente a Pisa. I due sono stati fermati all'uscita dal monumento dopo la segnalazione fatta da un altro turista all'addetto alla vigilanza che li ha poi consegnati ai carabinieri.
 Accompagnati in caserma i due fratelli sono stati arrestati con l'accusa di danneggiamento aggravato su disposizione del pm di turno Egidio Celano che ne ha poi ordinato l'immediata liberazione ex articolo 121 del codice di procedura penale ritenendo di non dover applicare ulteriori misure coercitive nei loro confronti.
 
Secondo quanto ricostruito dai militari, una volta raggiunto l'ultimo anello i due medici hanno inciso con una monetina il nome 'Jeffy' sulla porzione di marmo colorato di nero che si trova nel camminamento interno e poi hanno immortalato la loro bravata con un selfie. E' a questo punto che un altro turista si è accorto dell'accaduto e ha avvertito la vigilanza.

Continua qui

mercoledì 2 ottobre 2019

Artigiani, moria di imprese: scomparse 6.500 aziende in sei mesi

La recessione? Per gli artigiani è già realtà. Nel primo semestre del 2019 il comparto artigiano ha vissuto una netta contrazione, tanto che secondo l’analisi effettuata dalla Cgia di Mestre sono scomparse 6.500 le aziende solo nei primi sei mesi dell’anno. E la tendenza permane pesantemente negativa. A pesare sugli artigiani, per la Cgia, sono soprattutto lo spettro dei maxi aumenti dell’Iva, il calo dei consumi, le tasse che non scendono, l’impennata degli affitti, l’accesso al credito che rimane difficoltoso.

Trentino Alto Adige, unica isola felice
Ad eccezione del Trentino Alto Adige, in tutte le altre regioni italiane il saldo del primo semestre è stato negativo. I risultati più preoccupanti si sono registrati in Emilia Romagna (-761), in Sicilia (-700) e in Veneto (-629). Per la Cgia è la «moria» delle aziende artigiane dura ormai da 10 anni. Tra il 2009 e il 2018, infatti, il numero complessivo è sceso di quasi 165.600 unità.

Continua qui

Genova, nasce il nuovo viadotto. Conte: 'Simbolo della rinascita'

Struttura lunga 50 metri, costruita in acciaio e pesa 500 tonnellate e verrà issata a quasi 50 metri di altezza. E' la prima di 19 campate

A 414 giorni dal crollo del ponte Morandi, che il 14 agosto 2 018 ha collassato provocando 43 vittime, nasce oggi il nuovo viadotto sul Polcevera. Alle 11:17 è stato posato il primo impalcato tra le pile 5 e 6 a 50 metri d'altezza. I primi 50 metri di acciaio del nuovo ponte sono stati issati fra le pile 5 e 6, che in questi mesi sono cresciute fino a arrivare a oltre 40 metri di altezza. Questa è la prima delle 19 campate che costituiranno l'intera opera. "Un evento cardine nelle tappe verso la completa costruzione del viadotto che riconnetterà Genova al Paese - ha detto un rappresentante di PerGenova che sta assistendo alla cerimonia -: finalmente il ponte fa il suo ingresso nel panorama della Valpolcevera".

Continua qui

Trump voleva coccodrilli confine Messico

Nyt, e serpenti in trincea d'acqua

(ANSA) - WASHINGTON, 2 OTT - Privatamente Donald Trump ha parlato spesso di fortificare il muro al confine col Messico con una trincea d'acqua piena di serpenti e coccodrilli, sollecitando i collaboratori a stimare i costi. Lo rivela il New York Times citando una dozzina di dirigenti Usa.
    E dopo aver suggerito pubblicamente che i soldati sparassero ai migranti se tiravano pietre, prosegue il giornale, il presidente fece marcia indietro quando gli fu spiegato che era illegale ma poco dopo in un incontro suggerì che sparassero loro alle gambe.

martedì 1 ottobre 2019

Incidente mortale sul lavoro a Carrega Ligure (AL)

Purtroppo è morto l’uomo che oggi pomeriggio è caduto da un palo  mentre stava lavorando per ripristinare la linea telefonica a Carrega Ligure. Da giorni la ditta Sirti lavorava sul territorio.
Oggi pomeriggio intorno alle 15.30 un operaio è caduto mentre stava lavorando su palo della linea telefonica dall’altezza di circa 4 metri.
Sul posto sono intervenuti i  vigili del fuoco e i sanitari con l’ambulanza, ma vista la gravità il paziente, è stato trasportato con l’elisoccorso  e ricoverato in codice rosso all’ospedale di Alessandria.
L’uomo ha circa 30 anni, è sposato ed è padre di una bimba.
Continua qui

“Tutti mi chiamano la Greta italiana, ma io sono solo Miriam”, a TPI la 16enne che ha portato 200mila persone in piazza a Milano

Ha 16 anni e si interessa di ambiente e natura da quando ne ha 7, se le chiedi cosa vuole fare da grande, risponde con una premessa: "Se un futuro ci sarà"


Miriam Martinelli, la Greta Thunberg italiana parla a TPI

“Non so perché mi chiamino Greta, forse perché sono quella che salta ogni venerdì tutte le otto ore di scuola per manifestare, che non rimanda al pomeriggio, ma in realtà non è un titolo che mi piace. Io sono diversa da lei”.
Si chiama Miriam Martinelli, ha 16 anni, ed è conosciuta in Italia come la Greta Thunberg nostrana. Forse per l’età, è nata nel 2002 e ha 16 anni, o per le trecce che porta ogni tanto, proprio come l’attivista svedese.
Ma se glielo fanno presente, risponde: “Le ho sempre portate, ho solo caldo”.
Miriam ha iniziato a partecipare agli scioperi per il clima del venerdì ispirati al movimento di Greta Thunberg in Svezia il primo febbraio 2019, e adesso se le chiedi cosa vuole fare da grande, fa una premessa: “Se ci sarà un futuro”, e poi continua: “Voglio studiare agraria, e adottare le tecniche di permacultura nel terzo mondo”.
Miriam dell’ambiente si interessa da quando ha 7 anni, da quando una signora di cui era ospite in vacanze le ha iniziato a parlare di permacultura in una cascina biologica.
Poi l’attivismo scolastico e l’ondata verde dei Fridays for Future, che venerdì 27 settembre, in occasione della terza marcia globale sul clima, ha portato nelle piazze di tutta Italia almeno 1 milione di studenti, secondo le prime stime.
Milano erano più di 100mila, e Miriam torna dalla marcia senza voce e contenta.
Continua qui

Vercelli fanalino di coda delle maglie nere per la qualità dell’aria

Alessandria e Torino in pole position seguite da Asti, Biella e Novara.

A pochi giorni dall’avvio degli impianti di riscaldamento, fonte di inquinamento tra le più invasive vale la pena dare un’occhiata alla situazione attuale con un riferimento ai dati relativi anche al 2018, in merito alla presenza di polveri sottili nell’atmosfera, come riporta il giornaledialessandria.it. I dati degli ultimi dodici mesi non sono positivi ed ora si aggiungeranno anche gli impianti di riscaldamento.

Oltre 130 i giorni fuorilegge

Capofila delle città che nel 2018 hanno registrato il maggior numero di giornate fuorilegge è Brescia, seguita da Lodi, Monza, Venezia, Alessandria (136 giornate), Milano (135), Torino (134), Padova (130), Bergamo e Cremona (127) e Rovigo (121). Tutte le città capoluogo di provincia dell’area padana (a eccezione di Cuneo, Novara, Verbania e Belluno) hanno superato almeno uno dei due limiti.
Nelle ultime settimane i valori di Pm10 presenti nel territorio piemontese hanno toccato e superato il valore di 30 (consideriamo che la cifra di 50 è il limite) su Torino e Alessandria soltanto in tre occasioni, con performance negative anche nel Cuneese su Alba e Bra per due giornate.
Continua qui

Manovra, ok alla nota di aggiornamento del Def. Stop all'aumento dell'Iva - Tutti i numeri

Deficit al 2,2% nel 2019 e nel 2020. Poi cala nei due anni successivi

Stop all'aumento dell'Iva e avvio del taglio delle tasse sul lavoro, grazie a 14 miliardi di flessibilità e 7 miliardi di proventi dalla lotta alla evasione. A meno di un mese dalla sua nascita, il governo Conte approva la nota di aggiornamento al Def, il documento che disegna la cornice di una manovra da circa 29 miliardi. Il deficit viene fissato al 2,2% del Pil, come auspicato dal ministro Roberto Gualtieri che assicura il rispetto delle regole Ue. Il debito però non è nei parametri di Bruxelles, dal momento che il calo è ridotto (dal 135,7% al 135,1% del Pil). La sterilizzazione dell'Iva, oggetto di trattativa serrata all'interno della stessa maggioranza nelle ultime ore, è però solo il primo passo nel cammino del governo giallo rosso: lo spiega il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che dice di non "accontentarsi" e di essere pronto a realizzare i "29 punti del programma su cui ha chiesto la fiducia" meno di un mese fa.

Meteo a 7 giorni: passaggio piovoso ormai imminente, poi...

Nei prossimi tre giorni la pioggia visiterà vaste porzioni del nostro Paese. A seguire avremo condizioni di variabilità a seguito di correnti fresche da nord-ovest.


Nei prossimi giorni l'autunno proverà a scacciare dall'Italia i tepori di un'estate tardiva tramite il transito di un fronte freddo proveniente dal nord Atlantico. 
Le giornate maggiormente impegnate dai fenomeni saranno mercoledi 2 e giovedi 3 ottobre: la perturbazione darà inizialmente i maggiori effetti al nord e sul Tirreno, per poi scivolare più attenuata verso il versante adriatico e il meridione. A tal proposito, vi presentiamo una mappa che mostra la sommatoria delle precipitazioni che cadranno in Italia nei prossimi tre giorni, ovvero fino a giovedi sera: 
Le piogge più abbondanti cadranno all'interno delle zone contrassegnate con il cerchio rosso, quindi sulle Prealpi Lombarde, il Friuli, la Liguria centro-orientale, la Campania e il Salento. 
Sulle altre zone le piogge saranno più scarse, ma ovviamente non escluse. Solo dove vedete il colore bianco sulla mappa potrebbe non piovere. 
Le temperature saranno ovviamente in calo specie laddove i fenomeni risulteranno più insistenti ed intensi. 

domenica 29 settembre 2019

Arrivano i seggiolini anti-abbandono, svolta per i più piccoli

Il consiglio di stato dà parere favorevole: entro ottobre scatta l'obbligo

Decisione lampo del Consiglio di Stato, Sezione Consultiva per gli Atti Normativi, per dare il via ai seggiolini anti abbandono introdotti dalla legge del primo ottobre 2018 e mai entrata in vigore

Il via libera al parere richiesto dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti sullo schema del proprio decreto 'per la definizione delle caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali dei dispositivi di allarme c.D. Antiabbandono' è insomma una svolta per l'arrivo in tempi brevi dell'obbligo, anche se non manca qualche obiezione.

La sezione consultiva, infatti, pur riconoscendo la correttezza dell'operato rileva che "per quanto riguarda la relazione di air, questa fornisce sufficienti indicazioni circa il processo di consultazione posto in atto dal ministero - pur nel poco tempo disponibile - al fine di definire il testo dello schema; appare tuttavia lacunosa quanto all'impatto economico della disciplina sugli operatori economici e sui consumatori".


Continua qui

sabato 28 settembre 2019

Mantova, la Lega chiede la percentuale ai ristoranti per il comizio di Salvini

La richiesta del Carroccio a Viadana, per la festa provinciale del partito. Critiche da Pd e M5S

C’è il comizio di Matteo Salvini e la Lega chiede una percentuale ai ristoranti. La singolare richiesta dei militanti del Carroccio è stata avanzata a Viadana, in provincia di Mantova, a un passo da Brescello, dove sabato e domenica si terrà una festa provinciale del partito. Ne parla oggi Il Fatto Quotidiano.
Nel fine settimana il centro cittadino di Viadana sarà occupato dagli attivisti in camicia verde con intervento del leader programmato alle ore 20,30 di sabato 28 settembre. Ebbene, nei giorni scorsi bar, ristoranti, trattorie, gastronomie del centro storico di Viadana hanno ricevuto la richiesta di un “contributo in percentuale” sugli incassi della due giorni leghista.
Il partito di Salvini, che amministra il comune in alleanza con un’altra lista, aveva tentato di gestire in proprio la ristorazione, provando a organizzare stand e cucine mobili. Poi l’idea è tramontata, forse temendo di non riuscire ad affrontare l’affluenza.
Continua qui

Trovato morto in casa con ferite da arma da taglio sulla schiena

In casa i Carabinieri hanno trovato il figlio con ferite al collo autoinferte

La macchina abbandonata a bordo strada ha insospettito i Carabinieri che hanno poi scoperto l’omicidio avvenuto a Casalnoceto (AL) in via Roma 16. I militari hanno identificato il proprietario del mezzo, Antonello Pagani Pratis, un 74enne residente nel paese e sono andati nella sua abitazione. La verifica degli uomini del 112 ha permesso di scoprire il dramma familiare. L’anziano è stato infatti trovato alle 13 con più ferite da arma da taglio alla schiena. Nello stesso alloggio c’era anche il figlio 43enne, Andrea. I Carabinieri lo hanno trovato nella stanza da letto, con più ferite al collo probabilmente autoinflitte con un coltello e per questo ricoverato in gravi condizioni all’ospedale. L’uomo, con il vizio dell’alcol e tossicodipendente, era già stato arrestato per maltrattamenti ai danni del padre ad agosto e in paese alcuni cittadini hanno raccontato dei litigi all’ordine del giorno. Gli stessi vicini hanno commentato con tristezza la tragedia. Il padre, ha confidato una residente, tempo fa aveva detto preoccupato che prima o poi uno dei due avrebbe ricevuto una coltellata. Gli inquirenti stanno ricostruendo l’accaduto ma intanto, all’ombra del campanile, in una via tranquilla del paesino tortonese, al primo piano adesso c’è solo silenzio.

Continua qui

Pernigotti, proprietà turca recede da intesa stipulata ad agosto. Ora salvataggio in forse

La decisione a tre giorni dalla firma definitiva del contratto, prevista per il 30 settembre, e a meno di una settimana dall’incontro al Mise. E' "una doccia fredda", il presidente della cooperativa Spes, Antonio Di Donna

Il salvataggio della Pernigotti di Novi Ligure torna in forse, insieme al futuro dei suoi lavoratori. A tre giorni dalla firma definitiva del contratto, prevista per il 30 settembre, e a meno di una settimana dall’incontro al Mise, stasera la proprietà turca dello storico marco dolciario ha comunicato alla cooperativa torinese Spes, scesa in campo per rilevare il comparto cioccolato-torrone, il recesso dal preliminare stipulato a inizio agosto. In alto mare anche la definizione del contratto con l’imprenditore Giordano Emendatori che dovrebbe subentrare nel ramo relativo ai preparati per i gelati.
La comunicazione del recesso dal preliminare è “una doccia fredda” per Spes. “Avevamo capito, pur non ricevendo nessuna informazione ufficiale, che l’accordo tra Emendatori e Pernigotti fosse gravemente compromesso, ma speravamo che si trovasse una soluzione e che comunque l’accordo tra Pernigotti e Spes, non avendo evidenziato criticità, si potesse chiudere nel rispetto degli impegni sottoscritti”, afferma il presidente della cooperativa, Antonio Di Donna.

La firma del preliminare era stata annunciata il 6 agosto da Luigi Di Maio, allora ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Questa sera, invece, dopo che per settimane gli advisor e i legali di entrambe le società hanno lavorato per arrivare alla stesura definitiva del contratto, è arrivata la comunicazione del recesso, che rimette in forse il futuro dello stabilimento di Novi Ligure e dei suoi lavoratori, circa 150.
Continua qui

venerdì 27 settembre 2019

Fridays for future, la nuova generazione di leader mondiali? Lei è Ridhima Pandey, 11 anni, indiana .

"Cosa ce ne facciamo dello sviluppo se non abbiamo un futuro?" L'intervista di Associated Press a una delle giovanissime attiviste che, sulla scia di Greta Thunberg, comunque la si pensi, stanno cambiando l'agenda politica globale. 


In questi giorni di mobilitazione per il clima che vede protagonisti milioni di giovani di tutto il pianeta si sprecano i paragoni con l'altro grande movimento studentesco che nel secolo scorso ebbe portata globale, il 68. Al di là delle differenze nei temi e negli obiettivi - allora la ribellione contro l'autorità, la riforma della scuola, il pacifismo oggi i cambiamenti climatici, l'ambiente, i consumi e lo stile di vita - balza agli occhi un'altra grande differenza: nel 1968 a scendere in piazza erano in gran parte studenti universitari, giovani intorno ai 20 anni, oggi le strade sono invase da adolescenti e anche i 'leader', molto più spesso le 'leader', sono ragazzine giovanissime cresciute in un anno sulle orme di Greta Thunberg. Una di queste è Ridhima Pandey, 11 anni, dall'India. Ridhima era tra i 16 giovani attivisti che nei giorni scorsi ha una denuncia formale alle Nazioni Unite in cui si accusano i Paesi di non agire sui cambiamenti climatici. Ma per Ridhima non si è trattato di una novità, lei, pur così giovane, aveva già fatto un passo simile nel suo Paese. Nel 2017 aveva presentato una petizione al National Green Tribunal indiano, l'autorità che sovrintende alle questioni ambientali, per non aver preso abbastanza sul serio le azioni da intraprendere per combattere i cambiamenti climatici. La petizione fu ignorata, e lei allora l'ha presentata direttamente alla Corte suprema indiana. 

Continua qui


Sciopero per il clima. Le immagini dei cortei in Italia

giovedì 26 settembre 2019

Roma, accoltella vigilante, gli ruba la pistola e poi si spara nella metro a Tiburtina

È successo nel tunnel della linea B. La guardia giurata colpita più volte al collo, ricoverato al policlinico Umberto I in codice rosso: non è in pericolo di vita

Un ragazzo ha accoltellato un vigilante e quindi gli ha strappato la pistola d'ordinanza e si è suicidato nel tunnel della metro B Tiburtina, periferia della Capitale. A chiamare le forze dell'ordine è stato un passante. "Un ragazzo si è tolto la vita nel sottotunnel della metro. Ha ancora la pistola in mano", le parole dell'uomo al 112.

Il vigilante, un 55enne impiegato in servizi per le Ferrovie dello Stato della società Urbe, è stato soccorso e trasportato al policlinico Umberto I: è stato colpito più volte al collo ma è cosciente e non è in pericolo di vita. Ancora ignote le motivazioni sia dell'accoltellamento che del successivo suicidio da parte del giovane, la cui identità è anch'essa al momento sconosciuta.

Continua qui

Attentato a Costanzo, Berlusconi indagato

Reati contestati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Firenze sulle stragi di mafia

Tra i reati contestati dalla Procura di Firenze all'ex Premier Silvio Berlusconi c'è anche il fallito attentato al giornalista Maurizio Costanzo, che il 14 maggio '93 sfuggi all'esplosione di un'autobomba a Roma. E' quanto si evince dalla documentazione rilasciata dai Pm del capoluogo toscano che indagano sulle stragi mafiose del '93 ai legali dell'ex presidente del Consiglio, depositata alla Corte d'Assise d'appello di Palermo nel processo sulla trattativa Stato-mafia.
La documentazione era stata chiesta dai legali dell'ex premier in vista della deposizione che Berlusconi avrebbe dovuto rendere al processo trattativa. I difensori hanno presentato istanza per sapere se il loro assistito è indagato in procedimenti connessi a quello in corso a Palermo e capire così se debba essere sentito come indagato di procedimento connesso, stato che gli dà la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere, o come teste puro. Alla richiesta dei legali, la Procura Toscana, che ha riaperto l'indagine sulla stagione stragista di Cosa nostra che comprende dagli attentati di Milano, Firenze e Roma del 1993, al fallito attentato all'Olimpico del '94, ha risposto con l'elenco dei reati ipotizzati nei confronti del fondatore di Forza Italia. 
Continua qui

Taglio parlamentari, il ddl alla Camera il 7 ottobre. Di Maio: “Alla faccia della Lega”. Delrio: “Ora contrappesi e legge elettorale”

Si tratta della quarta ed ultima lettura della riforma costituzionale alla quale i 5 stelle hanno vincolato il patto di governo. Il capo politico 5 stelle: "Ci dicono che questo esecutivo è nato per mantenere le poltrone. E invece le tagliamo". I dem ora chiedono garanzie sulla riforma del sistema di voto


La riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari sarà alla Camera il 7 ottobre prossimo per l’ultima lettura e quindi il voto finale. Il primo pilastro dell’intesa che ha portato alla nascita del governo Conte 2 è stato (almeno per il momento) rispettato: Montecitorio ha calendarizzato, per una delle prime date utili, il provvedimento a cui i 5 stelle avevano vincolato la partenza dell’intesa con il Pd. A deciderlo è stata la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, fissando le votazioni sul testo per l’8 ottobre a partire dalle 14.

Nei giorni scorsi Luigi Di Maio aveva ribadito che questa sarebbe stata “la prima vera prova di fiducia del governo”. E oggi, commentando la notizia da New York dove sta partecipando all’assemblea generale dell’Onu, ha detto: “In questo momento tutti dicono che questo governo è nato per mantenere le poltrone e invece proprio questo governo le taglia, alla faccia di chi ha fatto cadere il (precedente) governo per non tagliare i parlamentari”.

Continua qui

Papeete beach, a processo i fratelli Casanova proprietari del locale: “Nel 2016 organizzati aperitivi musicali senza permessi di sicurezza”

Rossella e Massimo Casanova, europarlamentare eletto con la Lega, sono comparsi per la prima volta davanti al giudice monocratico del tribunale di Ravenna Natalia Finzi. I due si sono difesi presentando una "segnalazione certificata" di inizio attività, secondo l'accusa non idonea. Le udienze sono state aggiornate a inizio novembre



“Apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento”. Con quest’accusa i responsabili del noto stabilimento balneare di Milano Marittima, il Papeete Beach, famoso anche per aver ospitato quest’estate gli incontri politici di Matteo Salvini, ieri hanno iniziato il processo al tribunale di Ravenna. Davanti al giudice monocratico Natalia Finzi sono finiti i proprietari del locale, i fratelli Rossella e Massimo Casanova, quest’ultimo europarlamentare della Lega, come riporta Il Resto del Carlino.
Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Cervia-Milano Marittima, riguardano eventi organizzati tre anni fa e sono scattate il 10 agosto 2016, quando i militari scoprirono un aperitivo musicale, organizzato per l’intera stagione senza i necessari permessi di sicurezza. Per poter partire, infatti, il ciclo di eventi doveva essere autorizzato dalla commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. In particolare nello stabilimento era in calendario l’evento “10 the all star night”, una serata con tanto di pista da ballo, pedane per l’esibizione delle cubiste e una consolle per il vocalist.
Continua qui

“Vado a prelevare”, Riccardo Bossi esce dal ristorante e se ne va senza pagare: denunciato

Il figlio maggiore dell'ex Leader della Lega al momento di pagare il conto, una sessantina di euro, si sarebbe dileguato


FIRENZE.  Una denuncia per insolvenza fraudolenta a carico di Riccardo Bossi, figlio maggiore, 40 anni, dell'ex Leader della Lega Nord Umberto Bossi. A sporgerla è stato un ristoratore fiorentino. Ne dà notizia oggi il quotidiano La Nazione. Secondo quanto è stato ricostruito, sabato scorso, Riccardo Bossi, in compagnia di una ragazza, ha cenato in un ristorante in piazza Beccaria, "Antico Beccaria", e, al momento di pagare il conto, una sessantina di euro, si sarebbe dileguato sostenendo che doveva andare a un bancomat a prelevare il contante. Il ristoratore, Gaetano Lodà, un passato di spicco nella tifoseria viola, aveva salvato sull'agenda il numero del telefonino con il quale gli era arrivata, nel pomeriggio di sabato, la prenotazione del tavolo, senza neanche sapere che fosse il figlio del fondatore della Lega.
Ma nel frattempo ha avvertito anche la polizia, che ha rintracciato il figlio maggiore del “senatùr” in un residence non distante. Riccardo Bossi è stato identificato, e informato del rischio di una denuncia. Una denuncia che il giorno dopo il ristoratore, assistito dagli avvocati Michele Ducci e Michele D'Avirro, ha puntualmente sporto per il reato di insolvenza fraudolenta, e alla quale potrebbe aggiungersi anche quella dell'albergo. Al momento di saldare, domenica mattina, il fratello maggiore del “Trota”, secondo quanto scrive sempre La Nazione, non aveva infatti altri soldi da aggiungere ai 100 euro che aveva anticipato con la prenotazione.

(...) 
Così si difendeva Riccardo Bossi dalle accuse di appropriazione indebita nel 2015: "Pensavo fossero soldi di famiglia" (video)
Continua qui

mercoledì 25 settembre 2019

Clima: oceani sempre più caldi e ghiacciai in scioglimento

Il nuovo rapporto dell'Ipcc, il comitato scientifico dell'Onu, registra gli effetti del global warming. "La grandezza di questi cambiamenti della criosfera è destinata ad aumentare"

L’ex Ilva è la prima fonte di CO2 in Italia. Il dossier di Peacelink e la lettera a Conte per fermare questo “climate monster”

Secondo il dossier di Peacelink, l’Ex Ilva è la principale responsabile delle emissioni di CO2 in Italia, un vero e proprio “climate monster“. La situazione è da prendere seriamente in considerazione e i dati relativi all’inquinamento provocato ogni anno dallo stabilimento sono stati inviati al premier Conte invitandolo ad agire.
In un post su Facebook, Peacelink lancia “una bomba” e spiega come l’Ex Ilva, conteggiando anche le due centrali termoelettriche CET2 e CET3, sia la prima fonte di CO2 nel nostro paese.

Secondo i dati della Commissione Europea sui principali responsabili delle emissioni di CO2, ottenuti sulla base dei dati forniti dagli stati membri, nel nostro paese la graduatoria delle centrali “più nere” è la seguente:
1. Centrale termoelettrica a carbone di Civitavecchia: 8.100.000 tonn/anno
2. Raffineria (nome e località non specificati): 6.300.000 tonn/anno
3. Centrale termoelettrica a carbone di Brindisi/Cerano: 5.400.000 tonn/anno
4. Stabilimento siderurgico ArcelorMittal Taranto: 4.700.000 tonn/anno
L’Ex Ilva è in realtà da sola al quarto posto (42° in Europa) ma svetta al primo se si aggiungono al noto stabilimento di Taranto anche le due centrali termoelettriche ad esso connesse. Nel complesso si parla di emissioni di CO2 che superano i 10 milioni di tonnellate annue!
Continua qui

martedì 24 settembre 2019

Gli scavi del Terzo valico allagano il retail park

Chiuso per cinque giorni a scopo precauzionale il negozio dove filtrava acqua dal pavimento

SERRAVALLE SCRIVIA — Il punto vendita di Mondo Convenienza, al Serravalle retail park, è chiuso da ieri per cinque giorni a causa delle infiltrazioni di acqua e fango dovute allo scavo meccanizzato per la realizzazione del binario pari della galleria di Serravalle del Terzo valico.
La talpa meccanizzata, che sta scavando sotto il sito commerciale, ha incontrato un banco di roccia e questo ha costretto gli operatori a gettare acqua ad alta pressione evitare il surriscaldamento delle frese. Non trovando altri sbocchi esterni, l’acqua fangosa è risalita sino al pavimento del negozio sovrastante, che la società Iris mobili di Roma ha affittato per commercializzare il marchio Mondo Convenienza.
Continua qui

Le lacrime di rabbia di Greta all’Onu: «Avete rubato i nostri sogni»

La commozione della giovane attivista svedese, volto della lotta ai cambiamenti climatici, al Climate Summit di New York | Agtw - CorriereTv

Greta Thunberg, la giovane attivista svedese divenuta il volto della lotta ai cambiamenti climatici, ha apostrofato duramente i leader mondiali che partecipano al Climate Summit in corso al Palazzo di Vetro di New York. «Venite da noi giovani per avere speranza. Come osate? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, eppure sono uno delle più fortunate», ha sottolineato la Thunberg, ricordando che «persone stanno soffrendo, stanno morendo, interi ecosistemi stanno crollando».

Migranti, primo patto europeo: 10 Paesi pronti a firmare. Sbarchi, quote, rimpatri: cosa può cambiare

Ogni Stato accoglierà tra il 10 e il 25% degli arrivi. Redistribuzione preventiva e automatica dei migranti: è questo il punto chiave dell’intesa

MALTA — Redistribuzione preventiva e automatica dei migranti: è questo il punto chiave dell’intesa tra i «volenterosi» che potrebbe davvero cambiare la gestione dei flussi migratori. Si tratta della richiesta principale presentata dal presidente del consiglio Giuseppe Conte e dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, frutto anche delle trattative bilaterali condotte nell’ultima settimana. Ma adesso bisognerà verificare quanti Stati europei aderiranno a questo progetto che Italia, Malta, Francia e Germania hanno messo a punto e condiviso con la Finlandia, presidente di turno dell’Unione. Se saranno confermati i calcoli fatti qui a La Valletta su almeno dieci Paesi pronti a firmare, allora si potrà dire che il sistema è effettivamente cambiato, perché ad essere scardinato sarà il principio che — in base al trattato di Dublino — obbliga il Paese di primo ingresso a farsi carico degli stranieri fino alla decisione sulla richiesta di asilo. Portogallo, Irlanda, Lussemburgo, Grecia e Spagna avrebbero manifestato appoggio, altri potrebbero dare il consenso, anche per non rischiare di ottenere una riduzione dei contributi economici.

Continua qui