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sabato 7 novembre 2020

Coronavirus, la Procura di Genova verifica i dati inviati al Ministero della Salute

In corso la verifica per capire se i numeri che hanno consentito alla Liguria di entrare in fascia gialla siano corrispondenti alla realtà

Anche i dati trasmessi da Genova a Roma per la determinazione delle zone di rischio, con le relative misure per il contenimento del Coronavirus, finiscono sotto la lente della procura di Genova. "Stiamo verificando cosa sia stato inviato al ministero della Salute - spiega una fonte investigativa - e se siano dati corrispondenti alla realtà del nostro territorio". La Liguria lunedì è stata inserita in fascia gialla, quella a basso rischio. La procura nei giorni scorsi aveva aperto una inchiesta "conoscitiva", senza ipotesi di reato, dopo le immagini di pazienti in ambulanza in attesa per ore prima di essere visitati negli ospedali per verificare se un piano anti Covid è stato messo a punto nei tempi previsti.

Nei giorni scorsi, nel mirino degli investigatori era finita Alisa, l'agenzia della sanità della Regione. Gli inquirenti vogliono capire se, a fronte delle previsioni dell'arrivo di una seconda ondata e dell'aumento esponenziale di casi già da settembre, la struttura sanitaria abbia messo in piedi il piano per affrontare la pandemia anche approntando strutture esterne dove ricoverare i casi meno gravi.

Fonte

Positivo al coronavirus evade dai domiciliari in ospedale dell'Imolese

Trovato dai carabinieri mentre si aggirava nel centro del paese con due pregiudicati

IMOLA - Non solo è evaso dagli arresti domiciliari, ma ha anche violato la quarantena in quanto positivo al Covid19. E' successo a Mordano, nell'Imolese (Bologna), dove i carabinieri hanno arrestato un 28enne. E' stato identificato mentre si stava aggirando con fare sospetto nel paese, in compagnia di due pregiudicati. Dal controllo, i militari hanno scoperto che era stato recentemente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in un reparto di malattie infettive di un ospedale, perché positivo al Covid-19.

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Comune del Piacentino mette barriere di cemento agli accessi alle zone rosse

Ottone confina col Piemonte ed è molto vicino alla Lombardia. C'è un solo varco, sorvegliato da videocamere

PIACENZA - A Ottone, Appennino piacentino, il Comune ha messo barriere di cemento su alcune strade per chiudere gli accessi dalle 'zone rosse'. Ottone, in Val Trebbia, confina con la provincia di Alessandria, in Piemonte e dalla Lombardia, che non è contigua al territorio comunale ma comunque vicinissima, arrivano ogni anno molte persone che hanno le seconde case. E' rimasta 'aperta' un'unica strada di accesso al paese, sorvegliata da videocamere. E' quanto racconta il quotidiano locale 'La Libertà'.

"Il nostro - dice al giornale piacentino il sindaco Federico Beccia - è un paese che conta un'altissima percentuale di anziani e proprio come in primavera non possiamo permetterci errori o sottovalutazioni dei rischi". Il territorio di Ottone, peraltro, lo scorso 3 ottobre ha subito un altro colpo con la caduta di un ponte che ha provocato disagi alla viabilità. "Ogni giorno - dice ancora il sindaco - qui diventa più pesante, la strada alternativa ci sembra sempre più lunga anche se è stata asfaltata. A Natale probabilmente il paese sarà semideserto. E ci dispiace molto, perché nell'estate della riscoperta dei borghi dell'Appennino ci eravamo rialzati abbastanza bene dal punto di vista turistico".

C'è un altro sindaco che però non ci sta. "I cittadini devono potersi muovere, non credo che il sindaco di Ottone possa farlo", attacca Roberta Daglio, primo cittadino di Cabella Ligure, comune della provincia di Alessandria. "Una nostra frazione, Capanne di Cosola, è a pochi chilometri dall'Emilia-Romagna. Ci sono un albergo e un ristorante. Non capisco - aggiunge la sindaca Daglio -

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Dpcm: mercatini di Natale vietati in tutta Italia

Sul sito del governo le Faq, le domande più frequenti, sulle nuove norme. Sconsigliato portare i bimbi dai nonni

Le manifestazioni locali con prevalente carattere commerciale e anche quelle di natura fieristica, come nel caso dei cosiddetti mercatini di Natale, ma realizzate fuori dell'ordinaria attività commerciale in spazi dedicati ad attività stabile o periodica di mercato, sono da assimilare alle fiere e sono quindi vietate. E' quanto si legge sul sito del Governo, in merito alle domande frequenti sulle misure adottate nel Dpcm del 3 novembre scorso.

La risposta è la stessa per tutte e tre le zone (rossa, gialla o verde).

È possibile ma fortemente sconsigliato spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all'inizio o al termine della giornata di lavoro. Questo perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da Covid - si legge ancora sul sito del governo - e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. Pertanto, questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi.

L'automobile con persone non conviventi si può usare, purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina.

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Fontana manda di nuovo i malati Covid tra gli anziani

A marzo il virus ha fatto strage tra gli ospiti delle Rsa, ma dopo l’aumento dei contagi la regione Lombardia chiede di ospitare altri infetti: tariffa giornaliera di 130 euro

  • Pochi giorni fa, il 30 ottobre, al Trivulzio è arrivata una nota dell'Ats milanese che riprende una delibera regionale. L'oggetto è fin troppo chiaro e riguarda «Cure sub-acute a favori di pazienti covid positivi paucinstomatici».
  • Ad inizio maggio il virologo Fabrizio Pregliasco ha fornito i numeri dei decessi, parlava di 300 morti tra gennaio ed aprile, rispetto ai 185 degli anni precedenti. Numeri che i familiari delle vittime hanno contestato.
  • Dalla struttura del Trivulzio risponde la responsabile del personale e degli accreditamenti, la dottoressa Rossana Coladonato: «In merito a questa delibera, non abbiamo preso ancora alcuna decisione».

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Coronavirus, a Foggia tutti contagiati i 70 ospiti di una Rsa. I parenti: "Situazione terribile all'interno, abbiamo portato noi l'ossigeno"


Usa, Steve Bannon abbandonato dal suo avvocato dopo aver invocato la decapitazione di Fauci e del direttore dell’Fbi

Il legale William Burck si è dimesso a pochi giorni dall’udienza per frode che coinvolge l’ex guru di Trump

Lo storico avvocato di Steve Bannon, William Burck, ha formalizzato le sue dimissioni da difensore dell’ex guru di Trump con una lettera al giudice della Corte federale di New York City, senza però rilasciare dichiarazioni sulla motivazione. Una cosa è certa, tutto questo avviene a seguito dell’intervento del suo cliente dove invocava la decapitazione di Anthony Fauci e del direttore dell’Fbi Christopher Wray. Bannon perde il suo avvocato difensore nel caso in cui viene accusato di frode per la presunta appropriazione di denaro donato dai cittadini americani per la costruzione di un muro lungo il confine con il Messico. Le dimissioni sono arrivate venerdì 6 novembre precedute da una richiesta di rinvio dell’udienza prevista per lunedì 9 novembre, accolta dal giudice per ovvi motivi.

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Lotito: “Ma che vuol dire positivo? Anche nella vagina delle donne, di tutte le donne del mondo, ci sono i batteri”

Le parole del presidente della Lazio fanno discutere

Fa discutere l’intervista rilasciata da Claudio Lotito a Repubblica. E non solo il mondo del calcio: “Ma che vuol dire positivo? Positivo vuol dire contagioso, no? Anche nella vagina delle donne, di tutte le donne del mondo, ci sono i batteri. Ma mica tutti sono patogeni, solo alcuni in alcuni casi diventano patogeni e degenerano”. Questo il tenore di una risposta sulla situazione in tamponi in casa Lazio, che porta con sé svariate polemiche, da settimane. Stando alla Gazzetta dello Sport, proprio nelle ultime ore il club ha deciso di affidarsi a un laboratorio noto, uno dei più autorevoli di Roma, il Campus Biomedico, abbandonando Synlab e Diagnostica Futura. Questo dopo diverse discussioni sui tamponi con risultati discordanti. Ma i “nuovi” tamponi fatti a giocatori fermi per precauzioni legate al covid-19 hanno rilevato tre casi di positività. “Una questione è come vengono conservati i reagenti, i tamponi, come viene effettuato il test. Abbiamo il tampone, era negativo. Nessun vuol far giocare i positivi, ho fatto fare i tamponi pure ai familiari”, le parole di Lotito a Repubblica. Che aggiunge: “Quando ho fatto medicina io virologia era un esame complementare del secondo anno, giusto 200 pagine. 

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Roberto Mancini positivo al coronavirus. La Figc: “È del tutto asintomatico”

La salute? Per il leghista Borghi «sta al numero 32 della Costituzione. Il lavoro viene prima» – Il video

Il deputato della Lega è stato protagonista alla Camera di un intervento che ha fatto molto discutere

Claudio Borghi ha attaccato alla Camera il premier Giuseppe Conte con un intervento che ha suscitato molte polemiche sui social network. Il deputato della Lega, infatti, ha espresso il seguente ragionamento: «Signor presidente, lei ha detto che il diritto alla salute è preliminare su tutti gli altri diritti costituzionali. Ma scusi, ma come si permette di fare una scaletta dei valori costituzionali? I diritti costituzionali sono tutti importanti alla stessa maniera. E se per caso i numeri qualcosa contano, il diritto alla tutela alla salute è al numero 32, il diritto al lavoro è al 4». Come a voler dire: il lavoro viene prima.

Su Twitter, moltissimi utenti hanno fatto commenti di questo tenore: «Secondo Borghi la Costituzione si rispetta in ordine cronologico, quindi la salute è al 32esimo posto». Oppure: «Il leghista Borghi scambia la Costituzione per una classifica in cui il lavoro svetta sul podio. Tutti a timbrare il cartellino dunque! Anche contagiosi, sofferenti, morti». E ancora: «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, non sulla salute. Come ci insegna l’Ilva del resto».

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Spinelli (Italia dei Diritti) replica alle dichiarazioni dell’On. Borghi (Lega)

È morto Stefano D’Orazio, lo storico batterista dei Pooh aveva 72 anni. Loretta Goggi: “È stato il Covid”. A marzo scrisse la canzone per Bergamo

 Il commento di Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia e Riccardo Fogli: "Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa"

Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh, è morto. L’artista si è spento all’età di 72 anni, a Roma dopo una carriera nel mondo della musica, non solo come batterista, ma anche come paroliere e cantante. Lo conferma al Fattoquotidiano.it Riccardo Vitanza di Parole e dintorni, l’agenzia che ha curato per anni la comunicazione dei Pooh. Ad annunciarlo per primo, sui social, l’amico Bobo Craxi: “Stefano amico mio. Suona e scrivi anche lassù”.

D’Orazio, scomparso per il Covid-19, come ha rivelato Loretta Goggi durante “Tale e Quale Show”, era l’indimenticato batterista dei Pooh dal 1971, quando ha sostituito Valerio Negrini che aveva deciso di abbandonare per essere solo l’autore della band. D’Orazio era anche il responsabile della parte finanziaria e manageriale del complesso. Un uomo concreto ma anche molto amato da Red Canzian, Roby Facchinetti e Dodi Battaglia. Dopo 38 anni, il 30 settembre 2009, aveva deciso di mollare tutto e dedicarsi alla sua attività di imprenditore musicale e autore di musical come “Pinocchio”, “Aladin”, “Mamma Mia”, “W Zorro” e “Cercasi Cenerentola”.

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venerdì 6 novembre 2020

Montenegro, vescovo negazionista muore di covid: il suo funerale diventa un focolaio

Il vescovo della chiesa ortodossa serba Amfilohije Radovic aveva così tanta fiducia nella provvidenza che era solito apparire in pubblico senza mascherina in aperta violazione delle linee guida sanitarie, ma qualche giorno fa è morto dopo aver contratto il coronavirus e il suo funerale si è trasformato in un focolaio.

Non negava l'esistenza del coronavirus, ma ai suoi fedeli trasmetteva ottimismo e positività e lo scorso maggio, mentre l'Europa era alle prese con la prima ondata di contagi, disse: “In attesa del vaccino abbiamo i pellegrinaggi, il Vaccino di Dio". Il vescovo della chiesa ortodossa serba Amfilohije Radovic aveva così tanta fiducia nella provvidenza che era solito apparire in pubblico senza mascherina in aperta violazione delle linee guida sanitarie, e sostenendo ripetutamente che l'epidemia non sarebbe stata poi così grave come i giornali e le tv raccontavano. Si sbagliava di grosso: il 30 ottobre scorso infatti è morto di Covid-19 e il suo stesso funerale, celebrato pochi giorni dopo al cospetto di migliaia di persone a Podgorica, in Montenegro, si è trasformato in un focolaio.

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Ospedale di Tortona, posti quasi esauriti. Ovada in soccorso: pronti 12 letti Covid

Molti malati in arrivo da Torino, nuova riorganizzazione dei reparti Altri 180 contagi in provincia. Dirottati a Novi gli interventi urgenti 

Alessandria – Dodici letti per i pazienti Covid all’ospedale di Ovada. La disposizione dell’Asl Al è arrivata ieri pomeriggio, 5 novembre, in seguito all'aggravarsi dello scenario pandemico. Ancora 180 contagi e un altro decesso in provincia di Alessandria. «Alla luce della necessità crescente di posti di ricovero e valutando il costante aumento dell’afflusso di pazienti Covid – fa sapere il direttore sanitario...

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Piemonte zona rossa: “Cirio ora contesta ma la Regione aveva approvato i criteri”


Covid in Liguria, 1.127 nuovi casi e altre 16 vittime. Aumentano i ricoveri: 78 persone in terapia intensiva

Coronavirus, record di contagi in Germania e Svezia. Numeri senza precedenti negli Usa: 120mila casi nell’ultimo giorno

Il numero di contagi batte ogni record anche in Russia, dove si sono registrati oltre 20mila contagi: mai così tanti dall'inizio dell'epidemia

Continuano a crescere senza sosta i contagi in Germania e negli Stati Uniti. In entrambi i Paesi, nelle ultime 24 ore, è stato registrato il numero più alto di casi giornalieri dall’inizio della pandemia. Il Robert Koch Institut di Berlino ha comunicato che sono 21.506 le persone risultate positive al virus nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto ai giorni scorsi. La curva dei contagi continua ad essere in salita, anche se sta rallentando la crescita giornaliera nello Stato europeo: una settimana fa i nuovi contagi erano infatti 18.681. Dall’inizio della pandemia i casi di coronavirus salgono così a 619.089, le vittime sono 11.096, con il fattore di contagio settimanale intorno allo 0,93. Nuovo record anche in Svezia con 4.697 infezioni confermate nelle ultime 24 ore.

E mentre si finiscono di contare le ultime schede per stabilire chi abbia vinto alle ultime elezioni Presidenziali, gli Stati Uniti continuano a battere ogni record di contagi giornalieri. Nelle ultime 24 ore è stata registrata la cifra senza precedenti di oltre 120mila nuovi positivi, secondo i dati della Johns Hopkins University.

In Gran Bretagna, il governo di Boris Johnson, con il Paese in lockdown bis, punta ora sull’obiettivo dei tamponi a tappeto, dopo averli già portati nel Regno a una capacità di circa 500mila e a un numero effettivo di oltre 300mila al giorno (record europeo assoluto), senza tuttavia riuscire a risolvere tutte le lacune denunciate nell’attuale sistema di test e tracciamento nazionale.

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Coronavirus nel mondo, i 10 Paesi con più casi in 24 ore: 7 sono in Europa, Italia quarta

Piemonte, nel Covid hospital di Orbassano non c’è più posto: 70 brandine montate in chiesa

L'ordine è stato trasmesso nella notte dalla Asl di Torino: è necessario allestire nuovi posti letto in tutte le aree disponibili. La chiesetta del San Luigi dovrà accogliere i malati a bassissima intensità che non possono essere dimessi

Mettere brandine ovunque sia possibile. L’ordine è arrivato nella notte dal Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive dell’Asl di Torino, che ha competenza su tutta la Regione Piemonte: bisogna passare al livello massimo di allerta e allestire posti letto in ogni spazio disponibile. Per questo all’Ospedale San Luigi di Orbassano, uno dei principali ospedali della cintura di Torino inserito tra i sedici Covid hospital del Piemonte, il personale, insieme ai militari dell’esercito e agli addetti di una ditta esterna, oggi ha montato settanta brandine nella chiesa e poi nella sala conferenze. E già arrivano telefonate dagli altri ospedali per sapere se hanno posto per accogliere nuovi pazienti. Nella chiesetta del San Luigi saranno ricoverati i malati a bassissima intensità, ma che non possono essere dimessi. Prima venivano trasferiti in altre strutture pubbliche del territorio, come ad esempio l’ospedale di Venaria, ma da giorni quelle strutture sono ormai piene.

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Coronavirus, i dati – 37.809 nuovi contagi con 234mila test. 446 i morti. Quasi 10mila casi in Lombardia, +4mila in Piemonte e Campania



Network televisivi smentiscono Trump: "Nessuna prova delle sue affermazioni". E Twitter lo oscura

Per la prima volta le principali emittenti televisive americane, inclusa l'ex rete amica FoxNews, hanno interrotto il discorso del presidente, e i social hanno rimosso e censurato i suoi tweet di accuse di brogli. Sospeso l'account di Steve Bannon


"Without any evidence", "senza alcuna prova". Erano da poco passate le 6 del pomeriggio, ieri, a Washington quando Donald Trump ha convocato una conferenza stampa dalla Casa Bianca denunciando brogli e irregolarità nel voto. "Ci rubano le elezioni".

Lo spoglio negli Stati in bilico - Georgia, Arizona, Nevada, Pennsylvania e North Carolina - era ed è ancora in corso, Biden è avanti in Nevada, Georgia e Arizona, il distacco da Trump negli altri due Stati si è assottigliato. Per la prima volta nella storia dell'informazione televisiva americana le principali reti - MsNbcNbcAbcCbsCnsbc - hanno deciso di interrompere la diretta dalla Casa Bianca per chiarire agli spettatori che le affermazioni del presidente erano "false" e non sostanziate da "nessuna prova". "Ci troviamo nella posizione di dover interrompere il presidente degli Stati Uniti", ripetevano i giornalisti. La Cnn, che ha continuato a trasmettere, accompagnava l'immagine di Trump con il sottopancia "senza prove, Trump dice che lo stanno imbrogliando".

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Elezioni Usa 2020, “Trump deve decapitare Fauci e Wray e impalare le teste a cancelli della Casa Bianca”: le parole shock di Steve Bannon

Piemonte in zona rossa: cosa posso e non posso fare. Le 45 domande più comuni

PIEMONTE – Da oggi, venerdì 6 novembre 2020, entra in vigore il nuovo Dpcm. In questo senso il Piemonte, a causa dell’elevato numero dei contagi è entrato nella zona rossa che prevede un lockdown di 15 giorni prorogabile. Ma quali sono le cose che si possono e non possono fare nella nostra regione? Ecco le 45 domande più frequenti.

1 – Quanto dureranno le nuove misure decise dal governo?
Il nuovo Dpcm è ufficialmente entrato in vigore il 6 novembre 2020 e durerà sino al 3 dicembre. Non è escluso che subito dopo o anche durante questo arco di tempo il Governo possa prendere ulteriori provvedimenti a seconda dell’andamento del contagio.

2 – Quanto durerà la zona rossa in Piemonte?
La durata della zona rossa ha una durata di 15 giorni prorogabile a seconda dell’andamento del contagio
.

3 – A che ora entra in vigore il coprifuoco?
Il coprifuoco è dalle 22 alle 5 del giorno successivo.

4 – Durante il coprifuoco sono consentiti gli spostamenti?
No, se non per motivi di necessità inderogabili, salute o lavoro.

5 – Posso entrare e uscire dal Piemonte?
La norma prevede che ci si possa muovere soltanto per comprovate esigenze come un’emergenza, motivi di salute, studio e lavoro. Gli spostamenti al di fuori di questa casistica sono vietati.

6 – Posso entrare e uscire dal mio Comune?
Essendo il Piemonte in zona rossa anche gli spostamenti tra comuni diversi sono vietati.

7 – Per spostarsi serve l’autocertificazione?
Chiunque si sposti all’interno di una zona rossa deve portare con sé l’autocertificazione indicando il motivo dello spostamento, il luogo da cui si parte e quello in cui si arriva.

8 – Se non ho il modulo rischio qualcosa?
No, dato che in caso si venga fermati dalle forze dell’ordine saranno loro a fornire il modulo da compilarsi al momento.

9 – Devo per forza soggiornare a casa mia o posso vivere da un parente o un congiunto?
L’obbligo è quello di soggiornare nel proprio domicilio di residenza o comunque nella propria dimora abituale.

10 – Posso andare nella mia seconda casa?
No, non è consentito.

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Covid - La mappa del Piemonte

Polizia trasporta un rene con la Lamborghini e salva una vita

"Per salvare una vita non servono superpoteri"

Grazie all'impiego della Lamborghini Huracan della Polizia di Stato è stato possibile portare a termine, in tempo, il trasporto di un rene e salvare così una vita umana.

"Per salvare una vita non servono superpoteri", recita uno slogan della campagna a favore della donazione degli organi promossa dal Centro Nazionale Trapianti e dal Ministero della Salute, "ma una buona dose di solidarietà, tecnologia ed efficienza aiutano. 

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Bonus mobilità, boom di richieste e risorse esaurite

Impiegati 215 milioni di euro e altri 100 milioni nella Legge di Bilancio

"Fondi ministeriali esauriti" - 215 milioni di euro - per il bonus mobilità, in un solo giorno, talmente tante sono state le richieste fatte on line sul sito www.bonusmobilita.it voluto dal ministero dell'Ambiente per richiedere il buono sull'acquisto di bici, e-bike, monopattini elettrici o veicoli simili. Lo confermano fonti del ministero precisando che alle 10 di questa mattina era 590.188 gli utenti registrati in totale compresi quelli di ieri, 257.949 i buoni emessi, 300.776 rimborsi richiesti e 1.836 i buoni validati.
    Questa da 215 milioni di euro, è stato spiegato, "è la prima tranche di risorse" poi ce ne sono altre che saranno messe a disposizione

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Salvini aizza i presidenti. E Fontana, Cirio e Spirlì chiedono il “riconteggio”

Regioni rosse - La Lega accusa: “Punite” solo le amministrazioni guidate dal centrodestra. La Calabria fa ricorso


Il registro chiamate del telefono è monotona, perfino noiosa. “Fontana, Cirio, Musumeci, Spirlì, Fontana, Cirio, Musumeci, Spirlì” e così via. Matteo Salvini chiama, ascolta e, se necessario, incita i governatori delle zone rosse e arancioni.

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Milano. “È già fase 4”. La nota di Gallera smentisce Fontana


L'ira di Trump: "Se si contano i voti veri vinco io. Ma vogliono rubarci le elezioni"

giovedì 5 novembre 2020

Bonus PC internet 500 euro al via dal 9 novembre: requisiti e come fare domanda

Bonus PC e internet 500 euro: prenderà il via dal 9 novembre per gli utenti. Con un recente messaggio Infratel fornisce chiarimenti per criticità operative segnalate. Vediamo quali sono le novità, i requisiti e come fare domanda.

Bonus PC e internet da 500 euro: prende il via dal 9 novembre per le famiglie con ISEE basso al di sotto dei 20.000 euro.

Gli utenti finali da quella data potranno accedere alle offerte caricate dagli operatori delle telecomunicazioni sulla piattaforma online al fine di ottenere così il bonus PC e internet fino a 500 euro. Proprio per gli operatori ci sono delle novità da parte di Infratel Italia, l’ente gestore, che ha pubblicato nella giornata di ieri alcune integrazioni al manuale operativo volte a sciogliere dei dubbi circa alcune criticità riscontrate.

Il bonus 500 euro per PC e internet rientra nel Piano Voucher per le Famiglie, che con il Piano scuola è il frutto di un’operazione da 600 milioni di euro; i due piani rientrano nell’ambito della Strategia della Banda Ultra Larga BUL.

La strategia per la connettività è stata messa in atto dal MISE con CoBul (Comitato per la diffusione della Banda Ultra Larga). La gestione spetta a Infratel Italia, soggetto attuatore del Piano Nazionale Banda Larga e Progetto Strategico Banda Ultra Larga che opera nel settore delle telecomunicazioni proprio per il MISE.

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Covid: 34.500 casi, 445 morti. Rapporto tamponi oltre 10%

Rezza: 'Dati di oggi non sono un buon segnale. 99 in terapia intensiva'

"L'aggiornamento sui dati di oggi non va bene , con 34.500 casi, non è un buon segnale anche perchè la percentuale di tamponi positivi supera il 10%. Anche i decessi 445, sono molti. Circa 220 mila tamponi, 99 in terapia intensiva. Nei giorni scorsi la situazione sembrava essersi stabilizzata pur tenendo conto della variabilita quotidiana ma il dato di oggi ci dice che sembra che globalmente ancora il virus corre e frenarlo è necessario". Lo ha detto il direttore Prevenzione Gianni Rezza alla conferenza stampa del ministero della Salute.

"Si lavora su indicatori come incidenza, Rt, occupazione posti letto: se c'è un regione con apparentemente pochi casi e ha alta occupazione terapie intensive, quella è una regione in sofferenza . Sono dati che vanno letti nella loro interezza. Dati che fanno riferimento a incidenza, Rt e resilienza", ha affermato Rezza, sottolineando che dopo 14 giorni ci potrà essere una descalation per le regioni, cosi come se nella prossima cabina di regia ci fossero situazioni diverse, altre regioni potrebbero diventare rosse. Inoltre il sistema non è così rigido e c'e' la possibilita di fare zone rosse anche in una regione che non è rossa.

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Il trucco con cui la Calabria è passata da 26 a 10 ricoveri in terapia intensiva


Speranza alle Regioni: “Non ignorino gravità dei dati”. Ora la Calabria contesta la zona rossa, ma ha modificato i numeri della Terapia intensiva all’ultimo minuto

Non si fermano le tensioni tra governo e presidenti di Regione dopo l'annuncio delle nuove fasce di restrizioni. Il ministro della Salute ha ribadito che le decisioni vengono prese all'interno di una cabina di regia con tre rappresentanti indicati dalle stesse Regioni

La Calabria contesta la zona rossa e annuncia che impugnerà l’ordinanza del ministro della Salute. Ma proprio la Calabria, solo ieri, ha cambiato all’ultimo minuto il criterio dei conteggio dei malati in terapia intensiva contando solo i malati intubati. Un cambio che ha permesso di passare da 26 ricoverati a 10 nel giro di sole due ore. Per il presidente facente funzioni leghista Nino Spirlì niente di strano: la decisione del governo “è ingiustificabile” e anzi il sistema sanitario regionale non starebbe riscontrando difficoltà. Ma, come ha ricordato poco prima lo stesso ministro della Sanità Roberto Speranza, i dati che hanno spinto l’esecutivo a determinare le fasce gialle, arancioni e rosse sono gli stessi che vengono comunicati dalle Regioni: “È surreale”, ha detto, “che anziché assumersi la loro parte di responsabilità ci sia chi faccia finta di ignorare la gravità dei dati che riguardano i propri territori. Le Regioni alimentano i dati con cui la cabina di regia effettua il monitoraggio dal mese di maggio. Nella cabina di regia ci sono tre rappresentanti indicati dalle Regioni. Serve unità e responsabilità. Non polemiche inutili”.

L’accusa di Spirlì come degli altri presidenti di centrodestra in Piemonte e Lombardia, è che la decisione del governo sia arrivata per motivi politici. Ma la decisione nasce dopo una valutazione basata su 21 indicatori che non riguardano solo il numero dei casi, ma le evoluzioni della pandemia sul territorio.

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La Calabria cambia il criterio di conteggio dei ricoverati in terapia intensiva Covid: ora contano solo quelli intubati. Così il dato cala

Bollettino Covid-19 ad Alessandria: ancora in crescita la curva dei contagi


ALESSANDRIA – Ancora in crescita la curva dei contagi al Covid19 ad Alessandria. Il dato, riferito alle 18.30 di mercoledì 4 novembre 2020, ha infatti portato a un ulteriore incremento di casi in città pari a 23 unità. Una situazione che fa aumentare anche il rapporto cittadini positivi-abitanti ora allo 0.91% (lunedì era allo 0.75%). Lo scenario provinciale nel complesso vede un incremento in quasi tutti gli altri centri zona del territorio alessandrino: Casale +17 (135 casi), Novi Ligure +10 (155 casi), Tortona +6 (104 casi), Valenza +8 (84 casi), Acqui Terme +1 (161 casi). Unico centro zona a far registrare un segno meno è Ovada che vede un decremento di una unità per un totale ora di 81 positivi. 

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A Casale più contagi tra i giovani e la fascia d’età 40-60 anni: ecco la situazione


Ambulanze in fila per il trasporto di pazienti Covid da Torino all’ospedale di Tortona

TORTONA (AL) – Era martedì 3 novembre. Le ambulanze aspettavano in fila. Erano in attesa per poter lasciare in ospedale i pazienti Covid che trasportavano. Un trasporto iniziato all’ospedale Mauriziano di Torino e terminato al Covid Hospital di Tortona dove 10 malati sono stati trasportati per essere curati in una struttura sanitaria quasi interamente dedicata a loro. Tra le ambulanze anche la Croce Verde di Felizzano che sui social ha pubblicato la foto simbolo della pandemia che stiamo vivendo. “Ieri sera una delle nostre ambulanze, oltre a quelle che quotidianamente coprono il territorio, era impegnata in un maxi-trasferimento di 10 pazienti covid dall’ospedale Mauriziano di Torino all’ospedale dedicato di Tortona.

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