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sabato 7 novembre 2020

Comune del Piacentino mette barriere di cemento agli accessi alle zone rosse

Ottone confina col Piemonte ed è molto vicino alla Lombardia. C'è un solo varco, sorvegliato da videocamere

PIACENZA - A Ottone, Appennino piacentino, il Comune ha messo barriere di cemento su alcune strade per chiudere gli accessi dalle 'zone rosse'. Ottone, in Val Trebbia, confina con la provincia di Alessandria, in Piemonte e dalla Lombardia, che non è contigua al territorio comunale ma comunque vicinissima, arrivano ogni anno molte persone che hanno le seconde case. E' rimasta 'aperta' un'unica strada di accesso al paese, sorvegliata da videocamere. E' quanto racconta il quotidiano locale 'La Libertà'.

"Il nostro - dice al giornale piacentino il sindaco Federico Beccia - è un paese che conta un'altissima percentuale di anziani e proprio come in primavera non possiamo permetterci errori o sottovalutazioni dei rischi". Il territorio di Ottone, peraltro, lo scorso 3 ottobre ha subito un altro colpo con la caduta di un ponte che ha provocato disagi alla viabilità. "Ogni giorno - dice ancora il sindaco - qui diventa più pesante, la strada alternativa ci sembra sempre più lunga anche se è stata asfaltata. A Natale probabilmente il paese sarà semideserto. E ci dispiace molto, perché nell'estate della riscoperta dei borghi dell'Appennino ci eravamo rialzati abbastanza bene dal punto di vista turistico".

C'è un altro sindaco che però non ci sta. "I cittadini devono potersi muovere, non credo che il sindaco di Ottone possa farlo", attacca Roberta Daglio, primo cittadino di Cabella Ligure, comune della provincia di Alessandria. "Una nostra frazione, Capanne di Cosola, è a pochi chilometri dall'Emilia-Romagna. Ci sono un albergo e un ristorante. Non capisco - aggiunge la sindaca Daglio -

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