L'ordine è stato trasmesso nella notte dalla Asl di Torino: è necessario allestire nuovi posti letto in tutte le aree disponibili. La chiesetta del San Luigi dovrà accogliere i malati a bassissima intensità che non possono essere dimessi
Mettere brandine ovunque sia possibile. L’ordine è arrivato nella notte dal Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive dell’Asl di Torino, che ha competenza su tutta la Regione Piemonte: bisogna passare al livello massimo di allerta e allestire posti letto in ogni spazio disponibile. Per questo all’Ospedale San Luigi di Orbassano, uno dei principali ospedali della cintura di Torino inserito tra i sedici Covid hospital del Piemonte, il personale, insieme ai militari dell’esercito e agli addetti di una ditta esterna, oggi ha montato settanta brandine nella chiesa e poi nella sala conferenze. E già arrivano telefonate dagli altri ospedali per sapere se hanno posto per accogliere nuovi pazienti. Nella chiesetta del San Luigi saranno ricoverati i malati a bassissima intensità, ma che non possono essere dimessi. Prima venivano trasferiti in altre strutture pubbliche del territorio, come ad esempio l’ospedale di Venaria, ma da giorni quelle strutture sono ormai piene.
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