Il vescovo della chiesa ortodossa serba Amfilohije Radovic aveva così tanta fiducia nella provvidenza che era solito apparire in pubblico senza mascherina in aperta violazione delle linee guida sanitarie, ma qualche giorno fa è morto dopo aver contratto il coronavirus e il suo funerale si è trasformato in un focolaio.
Non negava l'esistenza del coronavirus, ma ai suoi fedeli trasmetteva ottimismo e positività e lo scorso maggio, mentre l'Europa era alle prese con la prima ondata di contagi, disse: “In attesa del vaccino abbiamo i pellegrinaggi, il Vaccino di Dio". Il vescovo della chiesa ortodossa serba Amfilohije Radovic aveva così tanta fiducia nella provvidenza che era solito apparire in pubblico senza mascherina in aperta violazione delle linee guida sanitarie, e sostenendo ripetutamente che l'epidemia non sarebbe stata poi così grave come i giornali e le tv raccontavano. Si sbagliava di grosso: il 30 ottobre scorso infatti è morto di Covid-19 e il suo stesso funerale, celebrato pochi giorni dopo al cospetto di migliaia di persone a Podgorica, in Montenegro, si è trasformato in un focolaio.
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