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mercoledì 9 novembre 2011

La maggioranza non c'è più. Ecco chi sono i "traditori"

Il giudizio universale prima o poi arriva. Per Silvio Berlusconi è arrivato il giorno della votazione alla Camera sul Rendiconto di Stato. Un giudizio implacabile: il Rendiconto è passato con appena 308 voti di fiducia, un astenuto. Le opposizioni non hanno votato, assieme a loro anche undici esponenti di maggioranza: in totale 321 non-voti. La quota di sopravvivenza era fissata a 314, Berlusconi non ha dunque più una maggioranza.
Il Premier, che aveva detto “se devo morire morirò in aula”, non ha aperto bocca. Al termine della conta, in aula, si è girato e rigirato tra le mani il tabulato dei voti, consegnatogli dal Sottosegretario Laura Ravetto.
Berlusconi ha dunque incassato il risultato, nero in volto, prima di uscire dall’aula stringendo mani. Si è quindi recato ad un vertice di maggioranza con gli alleati della Lega.
Sempre questa mattina Bossi aveva suggerito al Cav di fare un passo non indietro, ma di lato: forse sarebbe stato meglio dare ascolto all’Umberto.
Di fatto la situazione pare senza ritorno, vedremo quali saranno le conseguenze.

ECCO CHI SONO I “TRADITORI”
All’ultimo momento hanno deciso di non votare quattro esponenti del Pdl, Roberto Antonione, Fabio Fava, Gennaro Malgieri e Giustina Destro, a cui si aggiunge Alfonso Papa, sempre agli arresti domiciliari. Erano assenti anche gli esponenti del gruppo Misto Calogero Mannino, Giancarlo Pittelli, Luciano Sardelli, Francesco Stagno D'Alcontres e Santo Versace. Si è invece astenuto Franco Stradella, del Pdl. Berlusconi aveva detto di voler vedere in faccia i “traditori”, adesso si sanno i nomi e i cognomi.

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Tre anni su ottovolante, torna incubo '94

Tra strappi e liti gli anni difficili del Cavaliere a Palazzo Chigi 

di Marco Dell'Omo
Quel 9 maggio del 2008, di fronte ai flash dei fotografi che immortalavano la sua squadra di governo dopo la cerimonia del giuramento al Quirinale, Berlusconi certo non immaginava che da li' a tre anni si sarebbe ritrovato senza maggioranza per colpa di ''malpancisti'' e ''traditori'' provenienti dalle file del suo partito. Non c'era nessun motivo di temere il ripetersi dei rovesci subiti durante i suoi tre governi precedenti: l'avviso di garanzia ricevuto durante il G8 di Napoli, il tradimento della Lega, il ribaltone del dicembre '94, la sconfitta elettorale a opera di Prodi. Questa volta la coalizione di centrodestra aveva stravinto le elezioni, il Pdl era il primo partito, insieme alla Lega alla Camera aveva cinquanta deputati in piu' dell'opposizione. Insomma, c'erano tutte le condizioni per arrivare alla fine della legislatura e attuare il programma di riforme promesso in campagna elettorale. Il primo anno di governo, infatti, tutto scorre liscio: il peggio che puo' capitare e' che i deputati dell'Mpa minaccino di non votare la fiducia sul Def reclamando piu' fondi per il Sud; e per un liberaldemocratico che va via c'e' un Pionati che arriva. Risolte le preoccupazioni giudiziarie vengono risolte con l'approvazione del lodo Alfano, che sospende i processi delle alte cariche dello Stato, Berlusconi governa senza problemi.

Poi, qualcosa comincia ad andare storto. Le inchieste della magistratura portano alla luce l'esistenza di una ''cricca'' che si spartisce gli appalti dei lavori per la ricostruzione post-terremoto e per le opere legate al G8. A vario titolo sono coinvolti il capo della protezione civile Guido Bertolaso e il ministro Claudio Scajola, costretto a dimettersi il 4 maggio del 2010, quando si scopre che la sua casa di Roma, di fronte al Colosseo, e' stata pagata (''a mia insaputa'' dira'), dall'imprenditore Diego Anemone. Il clima diventa rovente a fine maggio, quando il Parlamento da il primo si' alla legge bavaglio: l'idea di Berlusconi di limitare le intercettazioni e la loro pubblicazione sui giornali (perche' ''siamo un paese di intercettati'') si scontra con la voglia di informazione che cresce tra i cittadini, e alla fine il governo si deve rassegnare a mettere il disegno di legge su un binario morto.

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martedì 8 novembre 2011

Una famiglia italiana su due sente la crisi

Secondo l'indagine Istat il 43,7% dei nuclei italiani ritiene che la propria situazione economica sia peggiorata rispetto al 2010, soprattutto nel Mezzogiorno

Quasi una famiglia su due (il 43,7% del totale) dice che la sua situazione economica rispetto al 2010 è peggiorata. E' quanto risulta dall'indagine dell'Istat sugli "Aspetti della vita quotidiana" nella quale sono stati analizzati i fattori legati alla soddisfazione dei cittadini. Dalla ricerca emerge che il 50,95% delle famiglie ritiene invece la sua condizione economica sostanzialmente invariata.

Il 49,5% delle persone con età superiore ai 14 anni, inoltre, si dichiara per niente o poco soddisfatta della propria situazione economica, percentuale questa in linea con quella dell'indagine 2010. 

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Venerdì 11.11.11 sarà un "giorno perfetto" In Cina atteso il boom di matrimoni

Dal punto di vista matematico l'11.11.11 rappresenta un "giorno" perfetto. Centinaia di coppie cinesi hanno fatto domanda per sposarsi propri in quella data

Il venerdì che sta arrivando questa settimana sarà un "giorno perfetto", almeno dal punto di vista matematico anche se per un solo secondo: le 11, 11 minuti e 11 secondi dell'11 novembre del 2011 (ignorando le prime due cifre dell'anno). Si tratta del sesto "momento sestuplo" dal 2000 ad oggi (l'ultimo il 10 ottobre dell'anno scorso) ma è il primo a essere formato da una singola cifra e dunque l'unico nel suo genere di tutto il secolo.Per gli appassionati di scienze occulte, inoltre, l'11 novembre 2011 rappresenta un momento di svolta per l'umanità, il cambiamento "supermentale", che è parte dell'evoluzione della coscienza terrestre, che non ha ancora terminato la propria crescita. E' il giorno in cui dovrebbe incominciare un nuovo Rinascimento.

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Via libera al rendiconto, solo 308 i sì Berlusconi va al Colle da Napolitano

Un astenuto e 321 non votanti. Bersani: la maggioranza non c'è

Roma
Il rendiconto generale dello Stato è stato approvato con 308 voti a favore del centrodstra e un'astensione. Alla votazione hanno preso parte infatti solo 309 deputati. In 320, oltre al presidente della Camera, non hanno preso parte alla votazione. Fra questi il deputato Pdl Alfonso Papa, agli arresti domiciliari. Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha chiesto in aula al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di prendere atto del voto e dimettersi subito, essendo ormai "certificata" la fine della maggioranza per il suo Governo alla Camera. Il deputato Gennaro Malgeri ha preso la parola scusandosi per il ritardo che gli ha impedito il voto a favore del rendiconto. Ad astenersi un altro deputato Pdl, Franco Stradella.

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Berlusconi: "Legge stabilità poi mi dimetto" 

Il calendario delle prossime ore. Poche certezze, mentre la crisi si avvita

Il bigliettino di Berlusconi:"Otto traditori"

Nouriel Roubini su Twitter "Alfano è il lacché n.1"

 


 

Arrestati cinque dipendenti Mediaset: spacciavano droga dentro l'azienda

MILANO - Cinque dipendenti di Mediaset, insieme ad altre sette persone, sono state arrestati questa mattina dal Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Milano per spaccio di droga anche all'interno dell'azienda. L'inchiesta del pubblico ministero Antonio Sangermano, lo stesso del caso Ruby (che però non ha alcuna attinenza con questo fascicolo), ha evidenziato come «la circostanza che alcuni soggetti dediti ad attività di commercializzazione di sostanze stupefacenti lavorassero per l'azienda Mediaset» ha «in qualche modo potuto creare un interesse all'acquisto della droga in capo ad altri lavoratori della stessa azienda, che, dediti al consumo, per comodità e sicurezza nel contatto, si rivolgevano ai "colleghi" per le proprie necessità in quanto conosciuti e logisticamente contigui». Gli atti dell'inchiesta danno però anche conto della «assenza di connessioni tra queste condotte e l'attività dell'azienda del tutto estranea ai fatti».

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Michael Jackson, medico Murray colpevole

Il medico curante del re del pop colpevole di omicidio non volontario

 

di Andrea Carugati
LOS ANGELES - Conrad Murray, medico personale di Michael Jakson, è stato riconosciuto dalla giuria popolare colpevole di omicidio involontario per la morte del re del pop, il 25 giugno 2009, in seguito a una iniezione letale di Propofol, un potente anestetico che ne provocò l'arresto cardiaco. E così si chiude l'ultimo capitolo della vita, e della morte, di Jacko. Dopo sei settimane di udienze, una cinquantina di testimonianze e un processo a tratti molto toccante, Murray é stato condannato all'unanimità dalla giuria popolare. E' stato dunque lui a causare la morte de il Re del Pop iniettandogli la vietata e pericolosa sostanza che lo ha portato al decesso.

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Genova, nubifragio prima dell’alba. Allerta sino alle 18, scuole chiuse

Restano fortissimi i disagi nel levante di Genova, dove è assolutamente sconsigliato uscire di casa: il torrente Sturla ha invaso la sede stradale in alcuni punti, e si viaggia con difficoltà in via Isonzo e corso Europa, oltre che in via Ferregiano, in via delle Casacce e nei sottopassi di corso Torino, via Tolemaide, via Degola.Riaperta l’A12 fra Nervi e Genova Est, ma in direzione della città i rallentamenti sono ancora notevoli.

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Mareggiata a Lavagna: «Danni per milioni»

Boxe, addio a Joe Frazier sfidò Ali nel match del secolo

Il pugile, 67 anni, è morto a Filadelphia per un cancro al fegato. Fu campione del mondo dei pesi massimi e medaglia d'oro alle Olimpiadi. Celebri le sfide con Cassius Clay

 

Boxe, addio a Joe Frazier sfidò Ali nel match del secolo
Joe Frazier in una foto del 2009
WASHINGTON - Joe Frazier, ex campione del mondo di pugilato dei pesi massimi, è morto all'età di 67 anni a Filadelfia, stroncato da un cancro al fegato. Smokin' Joe aveva 67 anni e da tempo era malato.

L'ULTIMO ROUND di EMANUELA AUDISIO

SUL RING CONTRO ALI: FOTO / VIDEO

A dare la notizia, una nota dei suoi cari: "Noi, i familiari del campione olimpico dei pesi massimi del 1964, ex campione del mondo e membro della Hall of Fame, Smokin' Joe Frazier, abbiamo il rammarico di informarvi sulla sua morte, nella tarda serata del 7 novembre, nella sua casa di Filadelfia. Vi ringraziamo delle vostre preghiere e del vostro amore".

IL VIDEOTRIBUTO

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lunedì 7 novembre 2011

Giudizio immediato per don Seppia

Genova - Il sostituto procuratore Stefano Puppo ha chiesto il giudizio immediato per don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri Ponente arrestato lo scorso maggio nell’ambito dell’inchiesta su presunti abusi sessuali su minori, tentata induzione alla prostituzione e cessione di stupefacenti. Il pm ha chiesto il giudizio immediato anche per Emanuele Alfano, l’ex seminarista arrestato nella stessa indagine.
Don Seppia è accusato di tentata violenza sessuale su minore pluriaggravata, plurima offerta di droga anche a minorenni, una offerta di droga a un minorenne, tentata induzione alla prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
L’ex seminarista Alfano è invece accusato di induzione alla prostituzione minorile, favoreggiamento della prostituzione minorile, prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico

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La fabbrica 'velenosa' che uccide come una bomba a orologeria

L'azienda si chiamava Fibronit, sorge a pochi passi dal centro di Broni e ha cambiato insegna vent'anni fa. Ma continua a fare strage: prima degli operai che si riempivano i polmoni di polvere d'amianto, poi delle loro mogli che lavavano i panni da lavoro, oggi dei loro figli. Quaranta morti all'anno, perché in quello stabilimento ci sono ancora trecentomila metri quadrati di materiale da bonificare

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Maltempo, la pioggia non dà tregua. Trovata una vittima all'Isola d'Elba

In Liguria allerta 2 anche domani


Altra vittima del maltempo: una donna è morta a Marina di Campo, all'isola d'Elba. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, la donna, una anziana di 81 anni, sarebbe stata travolta dalla furia dell'acqua mentre si trovava nella sua abitazione.

L'ondata di maltempo, intanto, non si placa: una forte perturbazione sta interessando la nostra Penisola, in particolare Liguria, Toscana, Piemonte e Campania. Per oggi, infatti, sono previste, secondo il bollettino di vigilanza meteo del Dipartimento della protezione civile, piogge da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria di Ponente, Piemonte occidentale e sui settori alpini e prealpini del Veneto, con quantitativi moderati o puntualmente elevati. Piogge sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto di Piemonte e Veneto, resto della Liguria, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Sardegna occidentale, Puglia meridionale, con quantitativi cumulati moderati.

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Alluvione, avviso-beffa del Comune

Genova - Un’e-mail inviata alle 15.35, quando l’alluvione si era già portata via sei vite, per raccomandare alle scuole «di custodire gli alunni anche oltre il normale orario scolastico»: è la «comunicazione-beffa», come la definisce in prima pagina Il Secolo XIX di oggi, che racconta della «guerra aperta» tra i presidi e il sindaco del capoluogo ligure, Marta Vincenzi.

È l’ultimo atto della polemica sulla mancata chiusura delle scuole , che ha scatenato la contestazione nei confronti del primo cittadino, invitato da più parti alle dimissioni.

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Ecco il ponte «tappo» che ha sommerso Genova

Lavagna, crepa nel ponte della Pace

Val di Vara, si torna a spalare. Vernazza, malore per il sindaco

 

Dolore e rabbia per Giacomo «Ci hanno portato via un angelo»

Anche il sindaco alla cerimonia. La madre: era un ragazzino eccezionale

Ricordato nella sua parrocchia il ragazzino travolto e ucciso dal tram. Fiori sul luogo della tragedia

MILANO - La portiera si spalanca all'improvviso. La mountain bike del piccolo Giacomo Scalmani sterza decisa verso sinistra. Il bimbo viene travolto dal tram. Non doveva essere lì quella Toyota Yaris con a bordo cinque ragazzi che aspettavano solo di divertirsi. Per questo la ragazza seduta sul sedile posteriore della Yaris, Marilena B., 29 anni di Treviglio, è stata denunciata, così come avvenuto sabato sera per il conducente del tram, per omicidio colposo. Non dovevano essere lì tutte quelle macchine parcheggiate. Nessuna esclusa. 

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Governo in bilico: «Berlusconi sta per lasciare». Ma il premier smentisce

Ferrara: «Questione di ore e cede il passo». Letta:  «Se cade l'esecutivo, gli impegni restano»

MILANO - «Che Silvio Berlusconi stia per cedere il passo è cosa acclarata, è questione di ore. Alcuni dicono di minuti». E' questo il commento, affidato a un messaggio video, che scatena la ridda di ipotesi sull'ultima tappa del governo Berlusconi. Autore il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, che affida il suo messaggio a un video pubblicato sull'edizione online del quotidiano. Ferrara parla anche del dopo, dicendo che «qualunque soluzione mascherata di emergenza che non siano le elezioni subito è inutile». Notizia accreditata anche dal vice direttore di Libero, Franco Bechis, che su Twitter annunciava pochi minuti prima che il vertice Pdl di domenica sera «si è chiuso con l'intesa che entro domani» Berlusconi «annuncerà» le dimissioni e proporrà un «governo Letta».  

IL PREMIER - Ma il presidente del consiglio, al momento a Milano per un pranzo di lavoro nella sua villa di Arcore con i figli Pier Silvio e Marina e con il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, smentisce categoricamente: «Le voci di mie dimissioni sono destituite di fondamento e non capisco come siano circolate», ha detto il premier. Che in giornata potrebbe incontrare anche il leader della Lega Umberto Bossi. Da Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, la conferma: «Ho parlato poco fa con il presidente Berlusconi che mi ha detto che le voci sulle sue dimissioni sono destituite di fondamento». Anche ieri, per tutto il giorno, Berlusconi aveva smentito l'ipotesi di un passo indietro. Dal suo staff la conferma che il Cavaliere non avrebbe alcuna intenzione di mollare, nonostante le pressioni provenienti dallo stesso Pdl: la linea emersa, e che è stata consigliata al premier nel corso del vertice notturno di palazzo Grazioli, è quella di lasciare per «favorire un governo Letta». C'è sul campo ancora l'ipotesi che Berlusconi tenti oggi in extremis di «riacciuffare» qualcuno dei dispersi e, qualora non ce la facesse, si dimetta tra stasera - quando tornerà a Roma - e domani. Magari dopo il passaggio del voto sul Rendiconto previsto a Montecitorio, che anche senza maggioranza passerebbe grazie all'astensione delle opposizioni.

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Perché Silvio deve rimanere premier

 

In arrivo un ultimo sussulto perturbato su nord e Toscana entro sera

Fenomeni intensi sino all'alba di martedì tra Piemonte, Liguria e Lombardia occidentale, più sparsi sul resto del nord e sull'ovest Sardegna. Altrove generalmente asciutto, salvo rovesci isolati. Nel corso di martedì attenuazione dei fenomeni, ma qualche episodio di instabilità ancora possibile ovunque. Mercoledì ancora instabile al sud, tempo migliore altrove, ma comparsa di nebbie sulle bassure. Da giovedì a domenica alta pressione, ma nebbie in agguato.

 

SITUAZIONE: la depressione mediterranea con perno a ridosso della Sardegna seguita a risultare determinante per il tempo del Paese, specie al nord e sull'alto medio Tirreno. In particolare dal pomeriggio un nuovo impulso perturbato risalità dalla Corsica verso il settentrione, recando un nuovo peggioramento, che risulterà intenso nella notte su Lombardia occidentale, Piemonte e Liguria. PIù ad est l'alta pressione sta per rinforzarsi ed entro metà settimana tornerà protagonista del tempo anche sul Mediterraneo centrale, riportando tempo buono ma anche situazioni nebbiose.

EVOLUZIONE: martedì mattina ultime piogge sul nord-ovest, ancora tempo incerto altrove ma con fenomeni solo locali, in seguito l'aria risulterà ancora un po' instabile sino a mercoledì sera: infatti proprio mercoledì al sud sono attesi rovesci e temporali sparsi, per il contrasto tra l'aria più fresca in arrivo e quella mite avvettata dallo Scirocco. Da giovedì, come detto, alta pressione alla riscossa e tempo buono su tutto il Paese.

ACCUMULI: tra il tardo pomeriggio odierno e l'alba di martedì previsti localmente altri 70-80mm tra Piemonte, Liguria ed ovest Lombardia, specie a ridosso dell'Appennino ligure e sul basso Piemonte.

INVERNO: il cammino verso l'inverno si presenterà graduale. Una nuova situazione perturbata potrebbe svilupparsi dopo la metà del mese su tutta Italia ma con nevicate ancora limitate alle quote medie sia alpine che appenniniche. A nostro giudizio l'inverno vero non si presenterà prima della fine del mese.

OGGI: al nord, sulla Toscana e sulla Sardegna tempo instabile con rovesci sparsi alternati a momenti asciutti. Nel corso della giornata peggioramento a partire da Toscana, Emilia, Liguria, in estensione verso sera a tutto il nord, ma con fenomeni più intensi su Piemonte meridionale, Liguria, Pavese, Milanese, Varesotto, piogge quasi assenti su Alto Adige. Anche sulla Sardegna possibili temporali su Oristanese, Sassarese, Sulcis, Iglesiente. Sul resto del Paese nuvolosità irregolare, a tratti intensa, con qualche rovescio o spunto temporalesco possibile, specie su Umbria e Lazio, ma in un contesto più favorevole alle schiarite. Temperature in lieve flessione per l'attenuazione della corrente sciroccale.

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Protezione Civile: continua la situazione di criticità. Stato delle strade in provincia di Alessandria


 

Tre corpi davanti alla costa francese, forse i dispersi di Vernazza

La Spezia - Potrebbero essere dei tre dispersi di Vernazza, il borgo delle Cinque Terre devastato dall’alluvione, i corpi trovati davanti alla costa francese, al litorale di Saint Tropez, nel dipartimento del Var. Si potrebbe quindi trattare di Giuseppe Giannoni, 70 anni, Sauro Picconcelli, 50 anni, e Giuseppina Carro, 81 anni. In questo modo il dolore per la loro scomparsa potrebbe avere, dopo giorni di ricerche, un punto fermo.

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La ragazza del fango Chi la conosce?

 
La foto di una ragazza che spala il fango a Monterosso, distrutto dall’alluvione, è diventata l’immagine della copertina della Stampa di domenica 6 novembre, scelta per rappresentare l’Italia che non ci sta ad essere travolta dall’acqua. Ci piacerebbe contattare la giovane volontaria. La foto è stata scattata il pomeriggio del 29 ottobre. Chi la conosce? Scriveteci alla mail: stampaweb@lastampa.it
 

Passate le piene di Po e Dora Torino scaccia la paura

Situazione sotto controllo: non ci sono stati i temuti straripamenti. Oggi scuole chiuse. Da stasera nuovo allarme meteo. Disagi annunciati per i pendolari

di MARIACHIARA GIACOSA E DIEGO LONGHIN

Passate le piene di Po e Dora Torino scaccia la paura

Una notte da vigilata speciale ma all'alba Torino ha tirato un sospiro di sollievo: le piene di Dora e Po sono passate senza creare grandi disagi. E secondo gli ultimi rilevamenti i fiumi stanno calando. Da un paio di ore è anche smesso di piovere dopo quattro giorni di precipitazioni quasi incessanti. La piena del Po ha raggiunto l'apice nel cuore della notte, quando il fiume è cresciuto di quasi cinque metri rispetto all'altezza media, ma senza esondare. Poche ore prima il sindaco aveva comunque ordinato per precauzione lo sgombero di un centinaio di persone che vivono in palazzine in riva al Po in strada del Fioccardo. L'unica area allagata è quella dei Murazzi. Neanche la Dora, che ieri pomeriggio aveva costretto a evacuare un padiglione dell'ospedale Amedeo di Savoia e a chiudere due ponti, ha causato danni. Gli unici timori nella notte si sono avuti a Trino Vercellese quando si è temuto che l'onda di piena del Po potesse esondare. Ma poi non è successo. Cala l'allarme anche per gli altri fiumi piemontesi: dal Tanaro, nel Cuneese, al Bormida nell'Alessandrino. Alla sala della protezione civile della Regione in corso Marche tirano un sospiro di sollievo: "Stiamo uscendo dall'emergenza dopo 12 ore di precipitazioni intense e una situazione davvero di guardia". E anche in via Lanza dove c'è il coordinamento della protezione civile provinciale la tensione è calata dopo quattro notti passate in bianco con il timore di crolli e allagamenti. Ma sarà solo una tregua: le previsioni annunciano nuove piogge dalla serata, a cominciare dal Cuneese, e domani saerà un'altra giornata di precipitazioni intense e da bollino rosso per vigili del fuoco, vigili urbani e uomini della protezione civile.


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Maroni: "Maggioranza non c'è, inutile accanirsi" Carlucci va all'Udc, il Pd: "Dimissioni o sfiducia"

Pd: "Berlusconi via o mozione di sfiducia". Casini: "Serve personalità indipendente". Fini: "Il Cavaliere è attaccato al pallottoliere". Franceschini: "Il presidente del Consiglio bluffa con i numeri". Premier: "Non credo ai governi tecnici o agli esecutivi di transizione". Un'altra deputata in fuga verso l'Udc. Vertice nella notte a Palazzo Grazioli: sul tavolo anche le possibili dimissioni

 

ROMA - "La maggioranza non c'è più, inutile accanirsi". Sembra una condanna definitiva quella pronunciata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa". Il de profundis per il governo Berlusconi da parte del dirigente leghista arriva pochi minuti dopo l'annuncio di un'altra clamorosa defezione per la maggioranza: Gabriella Carlucci, ex soubrette Mediaset e parlamentare di lungo corso prima con Forza Italia, poi con il Pdl, comunica il passaggio all'Udc auspicando la nascita di un governo di larghe intese.


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Idraulici, a perdere è il portafogli fino a 240 euro per un dado allentato

La denuncia di Altroconsumo: in tre città, Roma Milano e Napoli, prezzi esorbitanti per risolvere un guasto inesistente. Sostituendo pezzi nuovi o in buone condizioni. E spesso senza rilasciare la fattura di VALERIA TEODONIO

 

DUECENTOQUARANTA EURO per un guasto che non c’è. Gli idraulici dei servizi di pronto intervento arrivano a chiedere cifre esorbitanti per un dado allentato e pochi minuti di lavoro. Lo dice un’inchiesta di Altroconsumo 1, che ha interessato 30 idraulici di tre grandi città: Milano, Roma e Napoli. In sintesi: oltre quattro professionisti su 10 hanno fatto i 'furbi'. Per un problema inesistente si sono fatti pagare più di 80 euro. E c’è chi ha chiesto anche il triplo.

LA VIDEOINCHIESTA 2


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"Il cane dà fastidio? Sopprimetelo" La proposta choc del consigliere

Rivolta su internet contro Giancarlo Carocci, esponente di estrema destra alla provincia di Perugia. In un'interista ha affermato: "Quando una persona non ha più spazio per un animale, meglio poterlo uccidere con una puntura" di MARCO PASQUA

 

Per ridurre il numero di cani e gatti randagi, al fine di abbattere i costi di gestione di canili comunali, bisognerebbe introdurre una legge che consenta ai cittadini di far sopprimere i loro animali, con una spesa modesta. La proposta choc è di un consigliere provinciale della destra estrema di Perugia, Giancarlo Carocci (esponente di Umbria tricolore, formazione nata dall'alleanza tra Fiamma Tricolore e Forza Nuova), che ha suggerito di legalizzare l'uccisione sistematica di cani e gatti che "danno fastidio". Parole che hanno suscitato la reazione indignata degli animalisti e degli internauti: a breve il consigliere verrà denunciato per istigazione a delinquere, mentre è già partita una petizione sul web 1 per chiederne le dimissioni.

Intervistato nel corso della rubrica "Voce agli animali" di Mia (una trasmissione di Umbria Tv), Carocci, un coltivatore di tartufi con un passato recente nella Lega Nord, ha candidamente sostenuto che tutti i cittadini dovrebbero potersi sbarazzare dei loro animali, quando questi iniziano a "dare fastidio".

VIDEO L'intervista choc del consigliere 2

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Confermato lo sciopero benzinai, stop da domani sera a venerdì

Si cerca un accordo in extremis, ma i sindacati confermano: pompe chiuse dalle 19.30 in città e dalle 22 in autostrada. Al centro della trattativa il bonus fiscale in vigore da 17 anni e in scadenza a fine anno

 

ROMA - Sarà una settimana a rischio per gli automobilisti italiani: i sindacati di categoria hanno infatti confermato lo sciopero dei benzinai, con le pompe che saranno chiuse da martedì sera a venerdì mattina.

Escluse dalla protesta Liguria e Toscana, colpite dalle alluvioni, lo sciopero inizierà martedì dalle 19.30 in città e dalle 22 in autostrada. La fine è prevista venerdì 11 novembre alle 7 in città e alle 8 sulla rete autostradale.


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Montolivo se la ride nel minuto di silenzio


Il sorriso di Montolivo nel fotogramma tratto da Firenzeviola.it















Firenze - Riccardo Montolivo e Alessandro Gamberini sono stati beccati mentre ridevano durante il minuto di raccoglimento osservato oggi su tutti i campi di gioco per le ricordare le vittime dell’alluvione di Genova. «Mi sono vergognato - dice il centrocampista viola e della Nazionale - quando ho visto il fotogramma del mio sorriso durante il minuto di silenzio».
«È una smorfia che non ricordo, inspiegabile e del tutto fuori luogo» aggiunge Montolivo in una dichiarazione diffusa dalla Fiorentina. «Purtroppo non mi sono reso conto di nulla, neppure che il minuto di silenzio era già iniziato, la tensione del pre-partita può giocare brutti scherzi», sottolinea il giocatore. Che però non cerca scuse.
«Non ci sono giustificazioni per un gesto così inopportuno, perciò mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese e mi stringo a tutti coloro che hanno vissuto questo terribile dramma, specialmente ai familiari delle vittime». Sulla vicenda, attraverso il sito ufficiale del club viola interviene anche Gamberini, capitano della Fiorentina. «Apprendo che una mia smorfia durante il minuto di silenzio ha fatto pensare a qualcuno ad una mia mancanza di rispetto nei confronti delle vittime dell’alluvione di Genova. Se così fosse me ne scuso profondamente e ribadisco la vicinanza mia e di tutta la squadra nei confronti delle famiglie delle persone che hanno perso la vita nel disastro». 

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domenica 6 novembre 2011

Riaperta la strada del Turchino (Ge)

Riaperta la strada del Turchino dopo la frana di ieri. Resta chiusa la linea ferroviaria. Il centro di Rossiglione invaso dall'acqua; a Capriata una ditta è allagata. Diciassette persone residenti in zona Borgo e via Voltri ad Ovada evacuate da ieri sera.

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Ad Alessandria e Casale domani scuole chiuse. Tanaro, ritarda la piena, prevista per le 23
 

E' il giorno della grande piena del Po. Via Bologna (To), ponte chiuso sulla Dora