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mercoledì 9 novembre 2011

La maggioranza non c'è più. Ecco chi sono i "traditori"

Il giudizio universale prima o poi arriva. Per Silvio Berlusconi è arrivato il giorno della votazione alla Camera sul Rendiconto di Stato. Un giudizio implacabile: il Rendiconto è passato con appena 308 voti di fiducia, un astenuto. Le opposizioni non hanno votato, assieme a loro anche undici esponenti di maggioranza: in totale 321 non-voti. La quota di sopravvivenza era fissata a 314, Berlusconi non ha dunque più una maggioranza.
Il Premier, che aveva detto “se devo morire morirò in aula”, non ha aperto bocca. Al termine della conta, in aula, si è girato e rigirato tra le mani il tabulato dei voti, consegnatogli dal Sottosegretario Laura Ravetto.
Berlusconi ha dunque incassato il risultato, nero in volto, prima di uscire dall’aula stringendo mani. Si è quindi recato ad un vertice di maggioranza con gli alleati della Lega.
Sempre questa mattina Bossi aveva suggerito al Cav di fare un passo non indietro, ma di lato: forse sarebbe stato meglio dare ascolto all’Umberto.
Di fatto la situazione pare senza ritorno, vedremo quali saranno le conseguenze.

ECCO CHI SONO I “TRADITORI”
All’ultimo momento hanno deciso di non votare quattro esponenti del Pdl, Roberto Antonione, Fabio Fava, Gennaro Malgieri e Giustina Destro, a cui si aggiunge Alfonso Papa, sempre agli arresti domiciliari. Erano assenti anche gli esponenti del gruppo Misto Calogero Mannino, Giancarlo Pittelli, Luciano Sardelli, Francesco Stagno D'Alcontres e Santo Versace. Si è invece astenuto Franco Stradella, del Pdl. Berlusconi aveva detto di voler vedere in faccia i “traditori”, adesso si sanno i nomi e i cognomi.

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