Il premier annuncia: dopo l'approvazione del ddl stabilità, l'esecutivo chiederà il voto di Palazzo Madama. Franceschini: "E' una scorrettezza, la mozione è depositata alla Camera". Bersani: "No facciano melina". Casini annuncia la sfiducia di Udc, Fli e Api
ROMA - Il premier Silvio Berlusconi rompe gli indugi. E annuncia che, dopo l'approvazione della Finanziaria, sarà in Parlamento per chiedere la fiducia al suo esecutivo, prima al Senato (dove dovrebbe poter contare ancora su una maggioranza) e poi alla Camera. Ma se l'idea di calendarizzare le mozioni sul governo dopo l'approvazione del ddl stabilità raccoglie il consenso di tutte le forze politiche e la benedizione del Quirinale (accadde lo stesso nel '94, ricorda il Colle), la decisione di iniziare l'iter della fiducia da Palazzo Madama provoca l'ira del Pd, che parla di regolamenti calpestati.
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