A San Diego, ancora un trionfo (3-1) sulle americane. La Leonessa si fa sorprendere dalla Oudin (6-3, 6-1), poi Flavia rimedia facilmente con la Vandeweghe. Bissato il successo dell'anno scorso. I meriti di Barazzuti.
dall'inviato PAOLO ROSSIFlavia Pennetta
Finisce 3-1, con un brivido dovuto alla sconfitta (inattesa da tutti) di Francesca Schiavone contro Melanie Oudin (6-3, 6-1). L'azzurra non è in giornata ("può capitare, purtroppo, questo è lo sport. Mi sono sentita dispiaciuta per la squadra, desideravo tanto conquistare il punto") e cede nettamente ad una Oudin che, effettivamente, gioca al massimo del suo livello. Curiosamente l'americana ha giocato solo per rimpiazzare la Mattek-Sands alle prese con i crampi. Viene dunque da chiedersi perchè Mary Joe Fernandez l'abbia esclusa a favore dell'esordiente Vanderweghe: di sicuro ha perso la sua personale scommessa (buon per noi). Ed infatti, dopo, Flavia Pennetta ha disposto facilmente della teen-ager californiana (vive a Rancho Santa Fe). "Ero un po' nervosa, ma non preoccupata" ha poi detto l'azzurra che aveva definito il gioco di Coco "discontinuo, a fiammate".
In realtà, nella storia della competizione, mai nessuna finalista era riuscita a rimontare dallo 0-2. E non è stato il caso neppure questa volta: la pugliese ha fatto 'sfogare' la bionda debuttante nei primi games e, prese le misure, non ha più avuto problemi, come lo score
conferma: 6-1, 6-2.
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