Sfiducia e "sgarbi" di Tremonti ora Bondi pensa alle dimissioni
Negati fondi per lo spettacolo. "In me amarezza e disincanto". La scelta eviterebbe un quasi certo ko parlamentare. "Così rafforzerei il governo" di CARMELO LOPAPA
Sandro Bondi, ministro dei Beni Culturali ROMA - E adesso Sandro Bondi. Dopo Carfagna e Prestigiacomo, tocca al ministro dei Beni culturali. Il coordinatore Pdl - ad alto rischio sfiducia, alla ripresa, dopo la mozioni da Fli, Pd e Idv - le dimissioni non le minaccia, ma l'intenzione di lasciare la lascia trapelare in queste ore. Il pretesto: l'ultimo smacco subito col mancato reintegro del Fondo per lo spettacolo. Confessa "grande amarezza", perfino "disincanto" a chi gli ha parlato durante il week end festivo.
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