Quando il sesso diventa una dipendenza, bulimia erotica. L'ha confessato Mick Hucknall, dei Simply Red. Ma anche Tiger Woods, Michael Douglas, David Duchovny. Un'ossessione indifferente all'oggetto del desiderio di VERA SCHIAVAZZI
L'INFANZIA difficile. Una madre assente. E poi l'alcol, e l'incapacità di controllarsi. Le spiegazioni di sempre, insomma. Solo che Mick Hucknall, rosso ed estroso cantante dei Simply Red, le ha moltiplicate per mille, approfittando dello scioglimento del gruppo per scusarsi con tutte le ragazze, signore e signorine, professioniste o inconsapevoli, con le quali è andato a letto nel corso della sua carriera. "Mi sono concesso tre donne al giorno dal 1985 al 1987", ha confessato Mick mentre, nella stessa intervista, annunciava una carriera da solista. Già, "concesso", proprio come si direbbe del troppo cioccolato, della vodka, o di qualunque altra sostanza in grado di dare dipendenza. "Gli uomini diventano sex addict, le donne ripiegano sulla bulimia", scherza, ma non troppo, il più importante sessuologo italiano, lo psichiatra Fausto Manara.
Prima di Hucknall, del resto, non sono mancati gli esempi. Era il 1992 quando Michael Douglas si fece ricoverare a Tucson, Arizona, per curare la "dipendenza" che aveva fatto infuriare la moglie Diandra. Nel frattempo, Douglas ha cambiato moglie, si è ammalato più seriamente, e del suo vizietto non si è saputo più nulla. Quanto ad Antonio Cassano, ha reso note le sue intemperanze sessuali ("Ho avuto tra le 600 e le 700 donne, non le ricordo tutte") soltanto nel 2008, lo stesso anno del fidanzamento con Carolina Marcialis, che ha sposato due anni dopo. Nel suo caso, nessuna terapia ma un cameriere compiacente pronto a portargli
cornetti caldi in camera dopo le prestazioni più impegnative. In tempi meno mediatici, del resto, Georges Simenon di donne era riuscito a portarne a letto addirittura 10.000, prostitute soprattutto: era la scelta che innervosiva meno le sue mogli e gli lasciava più tempo per scrivere.
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