La decisione del Tribunale, confermati anche i domiciliari per i Riva. Il presidente Ferrante - nominato custode e amministratore degli impianti - assicura il monitoraggio esterno attraverso centraline di rilevamento e la videosorveglianza nelle cokerie.
Il Tribunale del Riesame ha confermato il sequestro degli impianti Ilva di Taranto, vincolandolo però alla messa a norma e non alla chiusura degli impianti. Domiciliari confermati per Nicola Riva, Emilio Riva e Luigi Capogrosso, mentre tornano liberi i dirigenti Andelmi, D'Alò, De Felice, Di Maggio e Cavallo. Nel sequestro dell'Ilva, come si diceva, è prevista la facoltà d'uso degli impianti finalizzata alla messa a norma. E il Riesame di Taranto ha nominato il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, custode e amministratore di aree e impianti sotto sequestro. Restano in carica, per le procedure tecnico-operative, i tre ingegneri nominati dal gip. Ferrante sostituisce il commercialista nominato per i compiti amministrativi.
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