Meno consiglieri, ma la Sicilia rimanda la mannaia
Paolo Russo Francesco Grignetti
Roma
Il taglio alle spese pazze dei politici locali è alfine giunto: il
consiglio dei ministri vara oggi un decreto che stabilirà un decalogo
per evitare un futuro caso-Fiorito e con l’occasione dà una sforbiciata
generale agli enti locali. Prima misura, il ridimensionamento dei
Consigli stessi. In verità già lo prevedeva un decreto Tremonti del
2011, inattuato in quasi tutte le Regioni ordinarie. Quel decreto
imponeva anche leggi di rango costituzionale per le Regioni a statuto
speciale che proprio ieri la Camera ha votato: una volta approvate in
via definitiva, in Friuli i consiglieri passeranno da 59 a 49; in
Sardegna da 80 a 60 (anche se il 6 maggio un referendum regionale aveva
sancito la riduzione a 50); in Sicilia da 90 a 70. E tranquilli: la
legge è congegnata in modo tale che il taglio non scatti per le prossime
elezioni dell’Assemblea regionale siciliana fissate il 28 ottobre. Continua qui
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