Il blog di Beppe Grillo: una macchina da soldi
Il comico genovese e Casaleggio guadagnano
attraverso le visite al sito. Visite che aumentano drasticamente durante
la campagna elettorale, facendo impennare i ricavi. Ma manca
completamente la trasparenza. E c'è il rischio di un conflitto
d'interessi 2.0.
Nel movimento che ha nella trasparenza dei costi della politica
il suo cavallo di battaglia, ci si aspetterebbe trasparenza anche sui
suoi, di costi. E invece è tutto abbastanza oscuro. Possibile? Sì, se si
considera che il Movimento 5 Stelle - legato completamente alla non
sede www.beppegrillo.it, unico luogo ufficiale del partito - riceve soldi attraverso finanziamenti volontari e attraverso la raccolta pubblicitaria del blog di Beppe Grillo. Ma in nessuno dei due casi c'è chiarezza.
Partiamo
dalla raccolta fondi: a dicembre sul sito del Movimento 5 Stelle è
partita la richiesta di donazioni volontarie per finanziare la campagna
elettorale, raccolta che è ancora in pieno svolgimento. A oggi sono
arrivati 570mila euro da 14.698 donatori, che quindi in
media hanno dato al non-partito di Grillo poco meno di 40 euro a testa.
Sul sito si spiega come ogni spesa sarà documentata, e il resto invece
andrà ai terremotati dell'Emilia. Tutto ok, quindi? Più o meno: alla
voce "spese sostenute" spicca uno "zero" tondo tondo. Che non vuol dire che tutto lo Tsunami Tour non sia costato nulla, ma solo che ancora non è stata data nessuna informazione su come sono stati spesi i soldi.
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