Mancano 120 milioni per il 2013, a rischio anche il servizio ferroviario
Alessandro MondoUn autobus in meno su due, un treno in meno ogni tre. Salvo miracoli, ovvero un’integrazione delle risorse da parte del Governo, è quello che da giugno dovranno attendersi i piemontesi costretti dalla crisi e dall’aumento dei carburanti a ricorrere in misura sempre più numerosa al trasporto pubblico: + 8% nel 2012, per restare nel Torinese. Significa, anche, posti di lavoro a rischio nelle aziende del settore. Numeri shock, quelli dei tagli previsti nel 2013, diretta emanazione di una situazione contabile da incubo e comunicati dall’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino durante il Consiglio straordinario chiesto dall’opposizione.
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