Roma - La disoccupazione a gennaio schizza all’11,7%, portando a 3 milioni il numero delle persone in cerca di un posto,
come mai era accaduto almeno dal 1992, ovvero da 20 anni. La febbre sul
mercato del lavoro sale così ancora, con forti perdite tra chi possiede
un impiego: in dodici mesi l’Istat conta oltre 300 mila occupati in
meno. A pagare il prezzo più alto sono sempre i giovani, tanto che ormai in Europa fa peggio dell’Italia solo la Spagna.
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