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sabato 20 aprile 2019

Alale, somalo, riceve il reddito di cittadinanza: "Solo 40 euro, è una presa in giro. Non voterò più Salvini"

Ha 67 anni e vive in Italia dal 1987. Il 6 marzo ha fatto richiesta per la social card: "Quando mi hanno detto la cifra ho pensato a uno scherzo"


Alale Dahir vive ad Alessandria da 32 anni. Lui di anni ne ha 67 e ha lasciato la Somalia nel 1987. Alale ha chiesto il reddito di cittadinanza, ma non è soddisfatto: "Con quei soldi non pago neanche una bolletta", ha dichiarato a La Stampa.
Appena ha ricevuto la tessera era molto contento, racconta che è andato alle poste per pagare una bolletta e «mi hanno chiesto quale era il mio nome e se avevo chiesto il reddito di cittadinanza. Certo che sì. Ho risposto, ho una pensione di 500 euro e ho chiesto l'integrazione».
Così Alale si affida al sindacato, che lo aiuta con tutte le pratiche: presenta la richiesta il 6 marzo, nel primo giorno possibile. Quasi un mese e mezzo dopo, riceve il messaggio: reddito concesso. Così arriva la social card, e con lei l'amara sorpresa:
[...] In Posta nota la cifra: 40 euro. «No ma dai si saranno sbagliati - dice - non vedi che qui c'è scritto 280». In realtà quelle sono le ultime tre cifre del numero della carta.
Lì per lì non la prende malissimo, ride e scherza con uno dei sindacalisti che in questi mesi sta aiutando i richiedenti del reddito.
«Io ho rinunciato ai duecento euro di sovvenzione che avevo con i servizi sociali - racconta ancora Alale -, proprio perché ero sicuro di prenderne di più con questo» e sventola la tessera gialla: «Ma con questa non ci faccio la spesa neanche al super mercato. Ma siete sicuri che non siano 40 euro al giorno?». No sono al mese, e sorride ancora tirando fuori dalla cartella dei documenti una bolletta «mav» cioè di quelle emesse dagli amministratori di condominio per pagare il riscaldamento. «Sono 95 euro, non posso neanche pagare quello».

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