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martedì 27 dicembre 2016

COSA NON TORNA SULL'INCIDENTE RUSSO

Aereo Armata Rossa caduto, quattro le ipotesi sul disastro. Escluso per ora il terrorismo. Il mistero di audio e giubbotti

 

Quattro versioni difficili da accettare. Quattro versioni - dove è esclusa quella del terrorismo - che vanno lette come le uniche ipotesi finora avallate dal governo russo sui motivi della tragedia del volo Tu-154. 

 

Il giorno di Natale l' aereo militare decollato da Sochi, e diretto in Siria con 92 persone a bordo tra cui il celebre e prestigioso Coro dell'Armata Rossa, è precipitato nel mar Nero al largo di Sochi. Il velivolo, del 1983, sarebbe precipitato pochissimi minuti dopo il decollo, tanto che non era ancora in quota. Inizialmente il governo di Mosca ha incluso la possibilità di un sabotaggio - viste le possibili ritorsioni per l'impegno siriano - ipotesi negata però nelle ultime ore perché da accertamenti non ci sarebbero "indicazioni che facciano pensare ad un attentato".

Le quattro piste ancora in piedi restano, secondo i ministri del Cremlino, "corpi estranei nel motore, carburante di scarsa qualità con conseguente perdita di potenza, errore "umano" dei piloti o un guasto tecnico del velivolo".

Le due scatole nere, così come i corpi (poco più di una dozzina quelli recuperati), potrebbero essere a decine di metri nelle profondità dei mari, spostate probabilmente dalle correnti. Se saranno trovate, le scatole nere potranno fornire le ipotesi di una tragedia per ora davvero poco chiara: una registrazione audio della conversazione finale tra controllori del traffico aereo e i piloti indicherebbe come sul volo non ci fosse una situazione di panico ma, al contrario, di totale tranquillità.

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domenica 25 dicembre 2016

Terremoto in Cile, rientra l’allerta tsunami

Un sisma di magnitudo 7.7 è stato registrato a 45 chilometri di Puerto Quellon, nel sud del Cile, a una profondità di 15 chilometri. Lo riporta l’Istituto geofisico americano Usgs. Le autorità cilene hanno diramato un’allerta tsunami e poco dopo l’Agenzia cilena per le emergenze ha ordinato l’evacuazione delle zone costiere nella regione di Los Lagos: «Per precauzione è stata ordinata l’evacuazione nelle aree di Biobio, Los Rios e Ayesen», con oltre 4 mila persone allontanate da casa. Alle 17,30 italiane l’allerta tsunami è rientrata.

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Russia, aereo militare precipita nel mar Nero. A bordo il Coro dell'Armata Rossa. Mosca: nessun sopravvissuto

Il Tu-154 era appena decollato da Sochi ed era diretto in Siria. Sul velivolo viaggiavano 85 passeggeri e otto componenti dell'equipaggio. Oltre a militari e giornalisti, anche Elizaveta Glinka, nota responsabile di una fondazione umanitaria. Putin ordina inchiesta. La Difesa: escluso terrorismo

MOSCA - Un aereo militare decollato da Sochi e diretto in Siria con 93 persone a bordo, tra cui il celebre e prestigioso Coro dell'Armata Rossa, è precipitato nel mar Nero. Il ministero della Difesa afferma che non ci sono sopravvissuti. Oltre al coro e a otto membri dell'equipaggio, sul volo erano presenti anche nove giornalisti, il responsabile del dipartimento culturale del ministero della Difesa Anton Gubankov, otto militari,  due funzionari civili e un'altra personalità, Elizaveta Glinka, conosciuta ome "Doctor Liza", responsabile di un'associazione di beneficenza.

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sabato 24 dicembre 2016

Omicidio sulle colline di Verbania, un uomo uccide la compagna a coltellate

Verbania - Omicidio a Bee, piccolo paese di 700 persone sulle colline sopra Verbania. La vittima si chiama Alessia Partesana, una ragazza di 29 anni che è stata accoltellata nella notte in casa, una palazzina di tre piani che si trova in questo borgo a non molti chilometri dal Lago Maggiore.

E’ stato già fermato il compagno della giovane donna, un uomo di 33 anni. L’allarme è scattato nelle prime ore di questa Vigilia di Natale e sul posto sono intervenuti i carabinieri e il sostituto procuratore di Verbania Nicola Mezzina che ora deve ricostruire quanto successo in questa notte. Attorno alle 8,30 nell’abitazione di Bee è arrivato anche il medico legale Elena Barbero.

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Cuneo: valanga sulle Alpi Marittime, muore uno sciatore, ferito l'amico

Illesto un terzo escursionista. E' accaduto a Vernante, a 24 ore di distanza dalla sciagura di Limone


Seconda valanga sulle Alpi del Cuneese  in meno di 24 ore, con un'altra vittima. Uno sci alpinista è morto dopo essere stato sepolto per due ore sotto la neve. L'incidente in località Palanfrè, sul monte Pianard, nel comune di Vernante, non distante dal luogo in cui ieri un'altra valanga ha ucciso un escursionista francese. L'uomo - un cuneese di 41 anni - stava facendo fuoripista con due amici quando si è staccata una grande massa nevosa. Estratte dalla slavina due persone: una è illesa, l'altra ha riportato la frattura delle gambe ed è stato trasportato con l'elicottero all'ospedale di Cuneo. Non è in pericolo di vita.

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Funivia bloccata a Cervinia per il forte vento: 130 intrappolati, iniziata la complessa evacuazione

Tweet della società: avviata la procedura d'emergenza, nessuno è in pericolo. I soccorritori li portano giù con le funi. "Ci vorranno ore"


Procedono a passo spedito, condizioni ambientali permettendo, le operazioni di "evacuazione" dei 130 sciatori bloccati dal pomeriggio di oggi sulla telecabina Plan Maison - Cime bianche laghi a causa del forte vento che ha fatto accavallare le funi dell'impianto di risalita, proprio come avvenne a settembre sul Monte Bianco. Salgono a cinquanta le persone evacuate. I soccorritori sono riusciti a calare a terra gli occupanti di quattro cabine, da dodici posti l'una, che sono stati recuperati dai gatti delle nevi e condotti fino alla stazione di Plan Maison. Da lì sono stati riportati a valle con gli impianti. Sono oltre 150 gli uomini del soccorso alpino, della guardia di finanza, della forestale, della protezione civile e dei vigili del fuoco impegnati nelle operazioni. Sul posto anche tre ambulanze e un pullmino del 118 con cinque medici. Un quadro confermato anche da un tweet della Cervino spa, la società che gestisce la telecabina: "Gli addetti del soccorso non segnalano nessuna criticità e tutto sta procedendo secondo il piano di evacuazione. Al momento si sta procedendo a riportare a valle e in sicurezza gli sciatori". Adriano Favre, numero uno del soccorso alpino nella Valle, fa il punto della situazione: "Poche decine di guide e soccorritori al lavoro stanno operando supportati dalla guardia finanza. La situazione è sotto controllo, ma le operazioni richiedono ancora tempo. Siamo fra i 2300 metri fino ai 2800. Forte vento e temperature rigide, ma la situazione è sotto controllo".

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Addio alla mobilità dal 1° gennaio. Cosa cambia nel 2017

Scompare dopo 25 anni l'indennità di mobilità per i lavoratori colpiti da licenziamento collettivo. Ai disoccupati resta solo l’assegno Naspi

Scatta il 1° gennaio una nuova disposizione della legge Fornero: sparisce la mobilità per i lavoratori colpiti da licenziamento collettivo. Per la precisione, dopo ben 25 anni viene eliminata l’indennità spettante ai lavoratori licenziati da imprese industriali con più di 15 dipendenti o commerciali con oltre 50. L’unico assegno di disoccupazione resta la Naspi, uguale per tutti. La durata della Naspi sarà quasi sempre più breve rispetto alla mobilità, inoltre l’assegno potrà essere pari fino al 75% dello stipendio medio degli ultimi 4 anni, assegno che andrà diminuendo ogni mese.
Solo chi è stato messo in mobilità quest’anno continuerà a percepire il vecchio assegno, mentre non sarà possibile erogarne di nuovi.

COSA CAMBIA – Dal prossimo anno – spiega la Uil – verranno meno anche gli incentivi alle assunzioni per coloro che, licenziati quest’anno, continueranno a percepire l’indennità di mobilità anche nel 2017. Gli sgravi riguardavano le assunzioni di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità indennizzata.
La contribuzione previdenziale a carico dell’azienda era pari a quella degli apprendisti, per la durata di 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato e 12 mesi in caso di tempo determinato. A ciò si aggiungeva un contributo mensile, pari al 50% dell’ indennità non ancora percepita per un periodo di 12 mesi per persone under 50 anni; 24 mesi per gli over 50; 36 mesi over 50 anni residenti nel Mezzogiorno e nelle aree ad alto tasso di disoccupazione.

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venerdì 23 dicembre 2016

L'attentatore di Berlino ucciso nel Milanese in sparatoria con polizia

Ha urlato "Allah Akbar"

 

Era appena arrivato in treno dalla Francia. Ha sparato agli agenti non appena gli hanno chiesto i documenti. Un agente è rimasto ferito a una spalla



L' hanno identificato dalle impronte digitali e dalla misura del volto: Anis Amri, l'attentatore di Berlino era in Italia, a Sesto San Giovanni. Che si tratti di lui, "senza ombra di dubbio", lo dice il ministro dell'Interno Marco Minniti, lo dicono, prima di lui, gli esperti dell'antiterrorismo della digos di Milano. Armi cercava un nascondiglio? Aveva una rete? A queste domande dovranno rispondere ora gli esperti dell'antiterrorismo italiani. "La cosa può portare anche a sviluppi futuri" aggiunge, infatti, il ministro.

In treno dalla Francia. Di certo Amri era arrivato in treno dalla Francia ma, appena uscito dalla stazione ferroviaria, è incappato in un controllo di polizia. Quando l'hanno fermato ha urlato "Allah Akbar" poi ha sparato contro gli agenti: ne ha colpito uno alla spalla. Loro hanno risposto: lui è morto sul colpo.


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Garlasco, aperta un’altra inchiesta Indagato il ragazzo del dna su Chiara

Accolto l’esposto della mamma di Stasi. Il giovane era un amico del fratello della vittima. Il suo profilo genetico coincide con i frammenti trovati sotto le unghie della ragazza uccisa a 26anni la mattina del 13 agosto 2007

 Il suo profilo genetico, come svelato lunedì dal Corriere, coincide con i frammenti di Dna trovati sotto le unghie di Chiara Poggi, uccisa la mattina del 13 agosto 2007 nella villetta di Garlasco. Era un amico di Marco, il fratello della 26enne, e frequentava l’abitazione di via Pascoli 8 spesso muovendosi in bicicletta. La «prima» inchiesta sull’omicidio si era conclusa con la condanna definitiva a sedici anni per l’ex fidanzato di Chiara, l’oggi 33enne Alberto Stasi, detenuto dallo scorso dicembre nel carcere di Bollate. Ma adesso, al termine dell’indagine difensiva dei legali dello studio Giarda (che assistono la famiglia Stasi) insieme a una società di investigazioni, la Procura di Pavia ha aperto una «seconda» inchiesta. Accogliendo l’esposto della mamma di Alberto, Elisabetta Ligabò, e iscrivendo nel registro degli indagati quel giovane, all’epoca appena maggiorenne. 

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Maugeri, confiscati a Formigoni case, quadri, auto e un negozio

Il Tribunale di Milano ha disposto al confisca di beni per 6,6 milioni. Tra Daccò, Simone, Passerino e Farina disposte confische per quasi 70 milioni di euro

Il Tribunale di Milano, nel condannare giovedì Roberto Formigoni a 6 anni di carcere, ha disposto anche la confisca di 6.626.961,96 euro a carico dell’ex governatore, tra quadri, quote di proprietà di sette «abitazioni» (da Sanremo a Lecco fino ad Arzachena), di due box, di un terreno, di un ufficio e di un `negozio´ a Lecco, oltre a tre auto e conti correnti. È quanto risulta dal dispositivo della sentenza di otto pagine letto oggi in aula. In totale, i giudici della decima sezione penale (Gaetano La Rocca, Angela Laura Minerva, Marco Formentin) hanno disposto confische a carico di Formigoni, del faccendiere Pierangelo Daccò, dell’ex assessore lombardo Antonio Simone, dell’ex direttore amministrativo Costantino Passerino e dell’imprenditore Carlo Farina per quasi 70 milioni di euro. La stessa cifra che i pm contestavano come uscita, attraverso false consulenze, dalle casse della Fondazione Maugeri (61 milioni) e del San Raffaele (9 milioni), soldi in parte serviti, secondo l’accusa, per corrompere Formigoni.

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giovedì 22 dicembre 2016

Pisa, processo Roberta Ragusa: 20 anni a Logli per l'omicidio della moglie

La donna scomparsa dal gennaio 2012, il corpo non è mai stato ritrovato. L'uomo era stato prosciolto ma la Cassazione aveva disposto una nuova udienza preliminare di LAURA MONTANARI E GERARDO ADINOLFI

E' stato condannato a vent'anni, ma non andrà in carcere per ora, Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa è stato riconosciuto colpevole di omicidio e occultamento di cadavere della moglie scomparsa nella notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012. E' la sentenza emessa oggi dal tribunale di Pisa al processo con rito abbrevviato dopo le ricerche (il corpo di Roberta non è mai stato trovato), le udienze, i ricorsi e le battaglie legali, i colpi di scena.   "Siamo soddisfatte di questa sentenza, ma non cambia il dolore per la perdita di Roberta. Non cercavamo vendette, ma giustizia per lei", hanno detto le cugine Marika Napolitano e Maria Ragusa. "Ora per i due figli - ha aggiunto Marika - è una tragedia doppia perché oltre alla madre, rischiano di perdere anche il padre, faremo di tutto per cercare un rapporto con loro e per stare vicini a questi ragazzi".

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Strage Berlino, polizia cerca tunisino. Sospettato di preparare attacco. Per 4 anni in carcere in Italia

Il governo conferma: "Si chiama Amis Amri, 24 anni. Potrebbe essere ferito, è armato". Identificati sei tedeschi tra le 12 vittime, oltre all'autista-eroe Lukasz Urban. Fabrizia Di Lorenzo ancora dispersa. Gentiloni: "Giovane esemplare"



BERLINO - Caccia all'uomo, in tutta la Germania e anche nei paesi vicini. Anis Amri, tunisino, 24 anni, probabilmente ferito, sicuramente armato è sospettato di essere il responsabile della strage di Berlino. L'invito ai cittadini è di fare attenzione. Su di lui pende una taglia di 100mila euro che verrà assegnata a chiunque fornisca informazioni che portino all'arresto.

Anis era sbarcato in Italia nel 2011, minorenne. Era stato portato a Lampedusa dove aveva partecipato all'incendio del centro di accoglienza. Arrestato, era stato trasferito a Catania e poi a Palermo. Dopo aver scontato la pena di quattro anni di reclusione all'Ucciardone, aveva ricevuto un provvedimento di espulsione. Ma la Tunisia lo aveva rifiutato. Così, nel 2015 di lui si erano perse le tracce e si era spostato in Germania. I suoi documenti sono stati trovati nella cabina di guida del tir che lunedì sera ha seminato la morte nel mercato di Natale a Berlino provocando 12 vittime. I commando della polizia tedesca hanno perquisito in giornata due appartamenti nel quartiere Kreuzberg di Berlino, ma non hanno trovato il tunisino, scrive Die Welt, citando fonti investigative.


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mercoledì 21 dicembre 2016

Messico, tragedia in un mercato di fuochi artificio: 29 morti, decine di feriti e dispersi

Diverse esplosioni tra le bancarelle e i chioschi a Tultepec, a circa 50 chilometri dalla capitale. Alcune delle 72 persone ricoverate in ospedale sono in condizioni gravi

CITTA' DEL MESSICO - Almeno 29 morti e 72 feriti per sei esplosioni a catena in un mercato di fuochi d'artificio a Tultepec, 50 chilometri circa a nord di Città del Messico. Decine di persone, forse un centinaio, risultano disperse. Tra le vittime ci sono molte donne e molti bambini. Impressionanti le immagini mandate in onda dalle tv locali: fuochi d'artificio multicolori che scoppiavano uno dietro l'altro in rapida successione e una densa colonna di fumo che si levava altissima dal mercato di San Pablito, noto come "la mecca dei giochi pirotecnici" e molto affollato in questi giorni che precedono le feste di fine anno, mentre la gente correva in tutte le direzioni freneticamente. I vigili del fuoco hanno impiegato tre ore per domare l'incendio. Ridotti in cenere quasi tutti gli oltre 300 banchi, chioschi e negozi, distrutti gli edifici circostanti e i veicoli che si trovavano nelle immediate vicinanze.

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martedì 20 dicembre 2016

Attentato Berlino, un'italiana tra i dispersi. Il padre: "Stanotte avevamo già capito"

La madre e il fratello di Fabrizia Di Lorenzo sono già nella capitale per l'esame del Dna. Dubbi sul pachistano fermato: è un richiedente asilo entrato in Germania lo scorso febbraio, ma lui nega qualsiasi coinvolgimento. Unità speciali della sicurezza hanno fatto irruzione nel campo profughi di Tempelhof. Confermata la nazionalità polacca della persona trovata morta nel Tir


ORMAI è certo: è un attentato l'attacco di ieri sera a Berlino in cui un camion è piombato a tutta velocità sulla folla che visitava i mercatini di Natale, uccidendo 12 persone (sei sono cittadini tedeschi) e ferendone 48, delle quali 18 in gravi condizioni, tra questi c'è un cittadino israeliano. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Israele secondo cui la moglie risulta al momento dispersa. I due erano giunti in Germania per una breve visita turistica. I feriti dimessi sono 24. E c'è un'italiana tra i dispersi, Fabrizia Di Lorenzo. A confermarlo a Repubblica, dopo la notizia diffusa dall'Huffington Post, è l’ambasciatore italiano in Germania, Pietro Benassi: "Stiamo lavorando su una persona e abbiamo motivi di essere preoccupati".

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Il meteo punto: ecco la possibile evoluzione per Natale e Capodanno!

Natale con nebbia in pianura, forse nubi basse in Liguria, sole altrove; negli ultimi giorni dell'anno non si escludono refoli freddi lungo le regioni adriatiche e da Capodanno... 

 

-Il tempo migliorerà nettamente già alla fine della giornata di mercoledì, anche se sulla Sardegna resterà variabile con residue piogge sino a giovedì.
-Da venerdì 23 a lunedì 26 dicembre l'alta pressione regalerà quasi ovunque tempo buono, ma con probabile ritorno delle NEBBIE in pianura al nord. Si tratterà comunque in prevalenza di nebbie calde, cioè caratterizzate da temperature sopra lo zero, a causa del richiamo sciroccale intervenuto negli ultimi giorni. Possibili nubi basse sulle coste liguri e passaggi di banchi nuvolosi a quote elevate sulle Alpi.

-Da martedì 27 o mercoledì 28 dicembre possibile temporanea flessione del campo barico, specie in quota, con passaggio di una massa d'aria fredda diretta verso i Balcani, che però potrebbe coinvolgere anche le nostre regioni meridionali ed adriatiche, portando vento, un netto calo termico, deboli spruzzate di neve a bassa quota in Appennino.

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Brexit, Trump e referendum, perché le previsioni nere non si sono avverate?

Le ragioni degli errori degli analisti
Risponde Ferdinando Giugliano, editorialista la Repubblica

Il video

lunedì 19 dicembre 2016

Contromano in autostrada sull’A26, gli sparano alle gomme per fermarlo

Fermato e arrestato dalla Polstrada a Castellazzo Bormida, nell’Alessandrino: è un venditore ambulante di alimentari, 33 anni, di Nichelino, risultato positivo alla cocaina


Predosa (Alessandria)
Quando, fermo in una piazzola a Predosa sulla sua Golf, ha visto avvicinarsi la pattuglia della polizia stradale, ha capito che non ce l’avrebbe fatta a sfuggire al controllo. E così, preso dal panico e sotto effetto di cocaina, ha ingranato la retromarcia, ha fatto manovra e imboccato in contromano, l’A26, dove fino a quel momento aveva viaggiato in direzione Sud, lanciandosi a velocità folle tra le auto che gli venivano incontro. Per fermarlo, gli agenti hanno prima sparato in aria, poi hanno mirato alle gomme. 

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Turchia, ucciso ambasciatore russo Andrey Karlov. Morto l'attentatore: poliziotto di 22 anni

Il diplomatico raggiunto da colpi di arma da fuoco all'inaugurazione di una mostra di fotografica. Altre tre persone a terra. L'aggressore ucciso dalle forze speciali, si era diplomato due anni fa all'accademia di polizia di Smirne. Mosca: "Atto terroristico, un giorno tragico per la diplomazia"


ANKARA - L'ambasciatore russo ad Ankara, Andrey Karlov, è stato ucciso in un attentato. Colpito a morte mentre parlava a una mostra fotografica da un poliziotto che per entrare alla Galleria d'arte ha mostrato il tesserino. Giacca nera e cravatta, la pistola in pugno, ha cominciato a sparare gridando "vendetta" e poi "Aleppo" o "noi moriamo in Siria voi morite qua".

Il diplomatico si è accasciato a terra, ha ricevuto le prime cure sul posto ma non è stato neanche trasportato in ospedale, sarebbe stato inutile. Le forze speciali turche hanno fatto irruzione nella galleria d'arte e ucciso l'aggressore che continuava a sparare. "Non uscirò vivo da qui, non vi avvicinate!", gridava. Sul pavimento, i corpi di altre persone.


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Nevicata in autostrada, chiusa ai mezzi pesanti l’entrata di Masone sull’A26

Genova - Forti disagi si registrano sull’autostrada A26 nel tratto tra Voltri ed Alessandria a causa di una fitta nevicata. La polizia stradale ha già chiuso l’entrata in direzione Masone per i mezzi pesanti e nei prossimi minuti il tratto potrebbe essere chiuso anche alle auto.
Si procede, infatti, con difficoltà a causa degli accumuli di neve sulla carreggiata soprattutto nei tratti in salita. Stessi problemi si registrano nel tratto piemontese tra Alessandria e Ovada in entrambe le direzioni dove la circolazione è stata bloccata. La società autostrade ha fatto scattare il “codice nero “per neve.

 
La situazione a Genova e sul Savonese
Come da previsioni, nevica nell’entroterra savonese ma, in quota, anche nel genovesato. Questa mattina molti Comuni della Valbormida si sono svegliati sotto una coltre bianca in attesa delle precipitazioni più intense che inizieranno nel pomeriggio. Sulla costa non sono previste criticità, mentre nell’entroterra è stata diramata l’allerta gialla fino a mezzogiorno e quella arancione da mezzogiorno a mezzanotte.

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La prima neve in Liguria nelle foto dei lettori

 

La prima neve di questo inverno in provincia di Alessandria: mandate le foto a #primaneveAl

 

Delitto di Garlasco, la difesa di Stasi: «Sotto le unghie di Chiara il Dna di un altro giovane»

Milano - Possibile clamorosa svolta nella vicenda di Garlasco che potrebbe riaprire il caso: secondo quanto la mamma di Alberto Stasi, condannato in via definitiva, dopo due assoluzioni, per l’assassinio della fidanzata Chiara Poggi e oggi detenuto nel carcere di Bollate, ha rivelato al Corriere della Sera, il profilo di dna trovato sotto le unghie della di Chiara non apparterrebbe al figlio, ma a una persona di sesso maschile, forse tra le conoscenze della vittima. Lo dicono gli esiti della consulenza della difesa, rappresentata dallo studio Giarda, che ha incaricato una società di investigazioni di riesaminare gli atti dell’inchiesta. La mamma di Stasi chiede che il figlio «esca subito dal carcere».

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MALTEMPO in arrivo su gran parte d'Italia, NEVE a quote basse sul nord-ovest, abbondante in montagna

Piccolo vortice freddo in azione al nord-ovest, con neve a quote basse, depressione in approfondimento a ridosso della Sardegna con vasto corpo nuvoloso apportatore di maltempo in azione a partire dall'isola e in estensione a molte regioni entro martedì, salvo l'estremo nord-est. Quota neve in graduale rialzo al nord-ovest. Mercoledì ultime precipitazioni, poi tempo più stabile e relativa mitezza durante il fine settimana di Natale, a tratti variabile al nord e sulla Toscana.

 

COMMENTO: alla fine a raccogliere tutto lo sforzo del freddo da est sarà il nord-ovest, con conseguenze nevose anche abbondanti sui rilievi piemontesi, dell'Appennino ligure e in parte sulla Valle d'Aosta e della Lombardia, mentre modesto o in qualche caso nullo rimarrà il contributo sui rilievi alpini orientali, mentre troppo alto sarà il limite della neve lungo la dorsale appenninica. L'accelerazione delle correnti da ovest ci porterà feste di Natale nel complesso miti e un po' variabili ma senza fenomeni di rilievo. Per fine anno invece tutto è ancora da definire.

SITUAZIONE: un vortice freddo agisce a ridosso del settentrione, determinando qualche fenomeno nevoso anche a bassa quota sul settore occidentale. Nel frattempo a ridosso della Sardegna agisce la depressione che entro la nottata spingerà un vasto corpo nuvoloso ad arcuarsi sullo Stivale, determinando piogge anche diffuse al centro, al sud e sul nord-ovest e l'Emilia-Romagna, oltre ad ulteriori nevicate su ovest Alpi.

EVOLUZIONE: la perturbazione collegata alla depressione non potrà avanzare troppo verso levante per l'opposizione di una zona di alta pressione sull'est europeo. Essa esaurirà la sua azione nel corso della mattinata di mercoledì. 

NEVICATEoggi potranno verificarsi anche in pianura a tratti sul Piemonte e l'estremo ovest della Lombardia, spesso miste a pioggia. Dal pomeriggio le nevicate si localizzeranno sull'ovest del Piemonte e lungo i relativi rilievi, nonché sulla Valle d'Aosta e l'Appennino ligure di Ponente a quote molto basse. Dalla nottata limite in graduale rialzo sino a 400-500m su tutto il nord-ovest, martedì mattina oltre gli 800-1000m, a quote più basse su Cuneese ed entroterra savonese, dove gli accumuli potranno anche superare il mezzo metro.

 

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NEVE in arrivo al NORD tra lunedì e martedì? Vediamo DOVE

 

 

 

sabato 17 dicembre 2016

Sanità, arrestato il braccio destro di Maroni

Il leghista Fabio Rizzi, padre della riforma sanitaria regionale, agli arresti con l’accusa di associazione per delinquere in una inchiesta della Procura di Monza. Si riferisce ai presunti appalti truccati per gestione dei servizi odontoiatrici
di Michele Sasso
 
Un’altra inchiesta colpiscela Regione Lombardia. Arrestato il braccio destro di Roberto Maroni, Fabio Rizzi, ex senatore padano e mente della riforma della sanità lombarda, un settore che muove interessi miliardari.

Una tavola apparecchiata con oltre 18 miliardi di euro l’anno per forniture sanitarie e rimborsi per prestazioni ospedaliere, servizi specialistici, appalti di mense e ristorazione, pulizie ed edilizia sanitaria. Una cifra che vale oltre un punto del Pil nazionale, pari al budget di spesa della Difesa per tank e missioni all’estero.

A quattro mesi dall’arresto del numero due del Pirellone Mario Mantovani il copione delle indagini sulla sanità e le presunte mazzette si ripete.
 
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Borsalino rischia il crac. Il giudice revoca il concordato preventivo

Il mito dei cappelli di nuovo in difficoltà: il Comune di Alessandria si mobilita


Alessandria
Alessandria si schiera per evitare il fallimento della Borsalino, tornato all’ordine del giorno dopo che il giudice ha revocato il concordato preventivo in bianco concesso a marzo. Una decisione che mette in forse la soluzione trovata l’anno scorso, con l’arrivo dell’imprenditore italo-svizzero Philippe Camperio che aveva affittato l’azienda famosa nel mondo per i suoi cappelli in attesa di poterne diventare proprietario.

La Borsalino ha chiuso il 2015 con una crescita del fatturato da 13,5 a 15 milioni e il ritorno all’utile dopo anni, mentre i dati di quest’anno sono ancora migliori (più 20%). Camperio ha messo a disposizione del fallimento 15 milioni oltre a saldare un debito di 8 milioni con l’erario e finanziare nuovi macchinari e sei assunzioni. Invece ora il rischio è che qualcuno, ad esempio lo stesso pm cui sono stati girati gli atti, chieda il fallimento. Ieri mattina, nella sala consiliare del Comune, si è tenuta una specie di assemblea con i 130 lavoratori del cappellificio, i sindacati, il sindaco Rita Rossa e i parlamentari della provincia. 

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venerdì 16 dicembre 2016

Meteo a 7 giorni: dal MALTEMPO al FREDDO sull'Italia...

Si prepara una settimana decisamente dinamica dal punto di vista meteo in Italia...

 

Signori, si cambia! Dopo un inizio di stagione deludente sia sotto il profilo termico e fenomenologico, la situazione tenderà ad assumere caratteri più emozionanti a partire dall'inizio della settimana prossima.

Una depressione in approfondimento sulle Baleari durante il week-end, tenderà a muoversi con il suo carico di pioggia verso levante a partire da lunedi 19 dicembre.
Proprio nella giornata di lunedì 19 la figura perturbata darà origine a piogge molto intense sulle due Isole Maggiori e sul settore ionico, dove saranno possibili anche nubifragi.
Il resto della Penisola sarà ancora in attesa e vedrà solo un aumento delle nubi sul centro peninsulare, senza conseguenze.

Nella giornata di martedì 20 dicembre (prima mappa) la situazione tenderà a peggiorare un po' ovunque con piogge intense al centro-sud e qualche nevicata a bassa quota sul nord-ovest. Resterà probabilmente escluso l'estremo angolo nord-orientale italico, dove i fenomeni saranno poco probabili.

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Roma, arrestato per corruzione Raffaele Marra. Perquisizioni in Campidoglio

E' accusato di aver intascato una tangente quando lavorava all'Enasarco. In manette anche il costruttore Scarpellini


ROMA - I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale guidati da Lorenzo D'Aloia, su richiesta della Procura di Roma, hanno arrestato con l'accusa di corruzione Raffaele Marra, il fedelissimo della sindaca Virginia Raggi, ex vice capo di Gabinetto del Campidoglio e ora alla guida del Dipartimento Personale. In manette anche il costruttore e immobiliarista Sergio Scarpellini. Secondo le indagini, Marra è accusato di aver intascato una tangente per l'acquisto di un appartamento Enasarco.

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Le carte I due assegni che hanno incastrato il dirigente

 

Inchiesta maxiappalto Expo, Sala non cambia idea: giunta straordinaria poi si autosospende dal prefetto