Il leghista Fabio Rizzi, padre della riforma
sanitaria regionale, agli arresti con l’accusa di associazione per
delinquere in una inchiesta della Procura di Monza. Si riferisce ai
presunti appalti truccati per gestione dei servizi odontoiatrici
di Michele Sasso
Un’altra inchiesta colpisce
la
Regione Lombardia. Arrestato il braccio destro di Roberto Maroni,
Fabio Rizzi, ex senatore padano e mente della riforma della sanità lombarda, un settore che muove interessi miliardari.
Una
tavola apparecchiata con oltre 18 miliardi di euro l’anno per forniture
sanitarie e rimborsi per prestazioni ospedaliere, servizi
specialistici, appalti di mense e ristorazione, pulizie ed edilizia
sanitaria. Una cifra che vale oltre un punto del Pil nazionale, pari al
budget di spesa della Difesa per tank e missioni all’estero.
A quattro mesi dall’
arresto del numero due del Pirellone Mario Mantovani il copione delle indagini sulla sanità e le presunte mazzette si ripete.
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