Maugeri, confiscati a Formigoni case, quadri, auto e un negozio
Il
Tribunale di Milano ha disposto al confisca di beni per 6,6 milioni.
Tra Daccò, Simone, Passerino e Farina disposte confische per quasi
70 milioni di euro
Il Tribunale di Milano, nel condannare giovedì Roberto Formigoni a 6 anni di carcere,
ha disposto anche la confisca di 6.626.961,96 euro a carico dell’ex
governatore, tra quadri, quote di proprietà di sette «abitazioni» (da
Sanremo a Lecco fino ad Arzachena), di due box, di un terreno, di un
ufficio e di un `negozio´ a Lecco, oltre a tre auto e conti correnti. È
quanto risulta dal dispositivo della sentenza di otto pagine letto oggi
in aula. In totale, i giudici della decima sezione penale (Gaetano La
Rocca, Angela Laura Minerva, Marco Formentin) hanno disposto confische a
carico di Formigoni, del faccendiere Pierangelo Daccò, dell’ex
assessore lombardo Antonio Simone, dell’ex direttore amministrativo
Costantino Passerino e dell’imprenditore Carlo Farina per quasi 70
milioni di euro. La stessa cifra che i pm contestavano come uscita,
attraverso false consulenze, dalle casse della Fondazione Maugeri (61
milioni) e del San Raffaele (9 milioni), soldi in parte serviti, secondo
l’accusa, per corrompere Formigoni.
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