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domenica 9 dicembre 2018

MODELLO EUROPEO: ecco il momento più FREDDO della prossima settimana!

La prossima settimana si annuncia decisamente più invernale su molte regioni italiane.


Ancora 24-36 ore di mitezza anche esasperata, poi la situazione tenderà a cambiare sulla nostra Penisola.
Le correnti da nord-ovest che ci stanno interessando con frequenti episodi favonici specie al nord, ruoteranno prima da nord, poi da est nel corso dei prossimi giorni.
Questa manovra favorirà un calo delle temperature sulla nostra Penisola che inizierà a manifestarsi a partire dalla giornata di martedi 11 dicembre.
Quando si toccherà il massimo del freddo in Italia? Rimarchiamo il fatto che non arriveranno temperature da brivido e quasi sicuramente le due Isole Maggiori unitamente a gran parte del meridione peninsulare resteranno escluse da questo abbraccio invernale.
Al nord e al centro il massimo del freddo si toccherà tra giovedi 13 e venerdi 14 dicembresulle pianure del nord a 1500 metri dovrebbero entrare isoterme attorno a -4/-5°. 
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Ultime ore:

TEMPACCIO sulla conca di Bormio, con precipitazioni in sfondamento da nord. In quota sono presenti bufere di neve con visibilità pessima: Link

LIVORNO: burrasca di LIBECCIO sulla città labronica. Oggi sono attese punte attorno a 80-90km/h su buona parte del litorale toscano: Link

Terni, arresto fino a tre mesi per chi chiede l’elemosina: ordinanza del sindaco

Vietati bivacco, stazionamento molesto e accattonaggio, ammessi solo gli artisti di strada. Gentiletti: «Poverofobia»

Emessa dal sindaco di Terni Leonardo Latini un’ordinanza che vieta, «per ragioni di decoro, tranquillità dei cittadini e vivibilità degli spazi», il bivacco o il pernottamento con sacchi a pelo, coperte e animali al seguito praticamente nei pressi di tutti i luoghi pubblici; nel provvedimento indicati parchi, mercatini, areee con manifestazioni in corso, semafori e così via. Vietato inoltre lo ‘stazionamento molesto’, nonché praticare ogni forma di accattonaggio, sollecitando o richiedendo denaro, anche con modalità vessatorie o simulando infermità o malattie ed importunando i passanti. Sono escluse dal campo di applicazione della presente ordinanza le esibizioni degli artisti di strada.
No accattonaggio Per chi non si attiene alle disposizioni del primo cittadino previsto l’arresto fino a tre mesi,  ovvero la sanzione prevista dall’art.650 del codice penale. L’entrata in vigore è fissata per l’8 dicembre, ma la misura è destinata ad avere probabilmente carattere permanente perché la scadenza è indicata alla modifica del regolamento di polizia urbana e comunque non prima di fine febbraio prossimo.

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Bundesliga, Luthe-horror: gli salta un pezzo di lingua dopo uno scontro

Incredibile in Germania: il portiere tedesco, da settimane con un dito rotto, ha continuato a giocare nonostante lo scontro con Alario: “Ho perso sangue per tutta la partita ma lo sputavo via”



L’occasione di una vita. Alla quale Andreas Luthe non rinuncerebbe per niente al mondo. Tanto da giocare, da settimane, con un dito rotto (non un particolare per un portiere) e rimanere in campo ieri benché si fosse di fatto amputato un pezzo di lingua dopo uno scontro con un avversario. “I medici mi hanno detto che se me la sentivo potevo continuare a giocare perché avevo risposto bene a tutte le domande tipo ‘Come ti chiami? Dove siamo?’ etc, per me quindi era scontato restare in campo. Però certo, credo sia una cosa da uomini veri”. Il portiere dell’Augsburg è improvvisamente il nuovo eroe della Bundesliga. Non soltanto dei suoi tifosi.
LA STORIA — A 31 anni Luthe ha avuto una discreta carriera (ha giocato solo per Bochum e Augsburg), disputando 154 partite nella Serie B tedesca. In Bundesliga però ha sempre fatto panchina. Nelle sue prime tre stagioni nella massima serie nazionale (la prima nel 2009-10 con il Bochum, poi nel 2016-17 e nel 2017-18 con l’Augsburg) ha giocato appena 7 partite.
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Tragedia in discoteca a Corinaldo, individuato il minorenne che avrebbe usato lo spray urticante. “680 i biglietti venduti e quasi 500 quelli staccati”

Sabato sera, durante un sopralluogo nel locale, era stata ritrovata una bomboletta di spray urticante: le analisi diranno se è stata proprio quella utilizzata. Sono ancora in pericolo di vita invece, i sette ragazzini, tutti di età compresa tra i 14 e i 16 anni, ricoverati in rianimazione all'ospedale Torrette ad Ancona



È stato individuato ed identificato il minorenne che avrebbespruzzato lo spray urticante all’interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, nelle Marche, provocando il panico che ha poi portato alla morte di una giovane mamma e di 5 ragazzini. Gli inquirenti sono risaliti a lui sulla base delle testimonianze raccolte subito dopo la tragedia ma il ragazzino non è ancora stato sentito dalla Procura dei Minorenni che, assieme a quella ordinaria, indaga sull’accaduto. Sabato sera, durante un sopralluogo nel locale, era stata ritrovata una bomboletta di spray urticante: le analisi diranno se è stata proprio quella utilizzata prima del concerto di Sfera Ebbasta.
Intanto, si fanno sempre più serrate le indagini: omicidio colposo è il reato ipotizzato nel troncone d’inchiesta che riguarda i gestori del locale che, a breve, potrebbero essere iscritti presto nel registro degli indagati, anche per ragioni tecniche. Il locale è stato posto sotto sequestro e gli investigatori ipotizzano il resto di morte come conseguenza di altro reato, ma anche il sovraffollamento di pubblico rispetto alle norme di legge. Il dato certo, che apre il filone d’indagine sulla sicurezza della discoteca, è che la sala in cui era atteso il concerto di Sfera Ebbasta poteva contenere 459 posti ma i biglietti venduti sono stati molti di più:”Sono 680 i biglietti venduti e quasi 500 quelli staccati“, ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, Cristian Carrozza. “La capienza della sala del concerto – ha aggiunto – è di 459 persone, due le sale aperte al piano terra, mentre quella interrata non era fruibile. La cifra di diffusa ieri di circa 1.400 biglietti si basava sui numeri delle matrici”.  Nuovi sopralluoghi nel locale sono attesi in giornata.

Brexit,il 52% ora a favore del 'remain'

La maggioranza dei britannici ora pensa che il Paese dovrebbe rimanere all'interno dell'Unione europea. Lo affermano i risulati di un nuovo sondaggio. Il 52% dei cittadini è a favore del 'remain': un sostegno aumentato di mese in mese dall'estate scorsa fino a superare il 50% a dicembre quando sono emerse le complesse realtà della Brexit Per la metà delle persone l'accordo un "cattivo affare" per il Regno Unito. Molti, inoltre, sostengono che i deputati dovrebbero respingere l'intesa nel voto di martedì in Parlamento. 

Fonte

sabato 8 dicembre 2018

No Tav, a Torino oltre 40mila in piazza Castello con centri sociali, assessori 5 Stelle e "gilet gialli"

Il vicesindaco Montanari con fascia tricolore contestato dagli anarchici: "Siete complici di Salvini". Perino, leader del movimento: "Siamo in centomila"

Russiagate, Cohen e Manafort verso il carcere: i loro reati penali coinvolgono Trump da vicino

Il presidente Usa twitta "Io totalmente scagionato". Ma dalle indagini del procuratore speciale Robert Mueller emerge come la Russia cercò di contattare la campagna elettorale di Trump già nel novembre 2015 cercando delle 'sinergie'. Il presidente Usa 'ordinò pagamenti illegali a due donne'

Lucia Perez, stuprata e uccisa a 16 anni: i 3 aguzzini assolti, Argentina in rivolta

Nuovo orrore nel caso di Lucia Perez, la sedicenne morta in seguto alle violenze subite da tre spacciatori. I giudici di Mar del Plata, città dove è avvenuto il fatto, hanno assolto i tre imputati per il delitto. Matias Farias di 25 anni e Juan Pablo Offidani di sono stati condannati a otto anni e al pagamento di una multa di 135mila pesos per il solo reato di possesso e commercializzazione di stupefacenti, aggravato dalla vendita a un minore nella giurisdizione di una scuola. Il terzo, Alejandro Maciel, di 61 anni, ha ottenuto la piena assoluzione.
 

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Gilet gialli, "assalto" a Macron: scontri al corteo di Parigi, 575 fermati. Diretta

Sono cominciati gli scontri a Parigi. Tafferugli, con cariche della polizia e lancio di oggetti da parte di manifestanti, si registra in zona Arco di Trionfo, dalla parte opposta rispetto agli Champs-Elysees. La polizia ha finora evitato in modo assoluto il passaggio all'Arco di Trionfo di individui non perquisiti. Ai ripetuti tentativi di infiltrarsi e premere sulle barriere, la polizia ha riposto respingendo i gilet gialli e ricevendo in risposta il lancio di oggetti.

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Spray al peperoncino in discoteca Fuggi fuggi, sei morti nella ressa

CORINALDO (AN) - Sei persone morte nella ressa causata dalla fuga generale in una discoteca dove è stato spruzzato dello spray al peperoncino. E' successo poco dopo la mezzanotte a Corinaldo alla Lanterna Azzurra gremita di persone, per lo più giovanissime, dove era in programma il concerto del rapper Sfera Ebbasta. Poco prima dell'inizio del concerto, la tragedia dal bilancio ancora non definitivo. Qualcuno ha spruzzato spray al peperoncino. E' scoppiato il caos. Nella ressa provocata dal fuggi fuggi, molte persone sono finite a terra e sono rimaste schiacciate. Sei le vittime al momento accertate: sarebbero cinque minorenni e una donna di 40 anni. Sul posto un massiccio spiegamento di ambulanze, polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Al momento sarebbero una trentina i feriti di cui sette in condizioni gravissime.

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Tragedia Ancona, il procuratore: «Venduti 1400 biglietti, la capienza della discoteca era 800 posti»

venerdì 7 dicembre 2018

I gilet gialli si preparano alla "presa di Parigi". La Francia schiera 90mila agenti ma paura cresce

I poliziotti: "Domani dovremo sparare". Il ministro Gourault: "Abbiamo informazioni, paese rischia fase violenta". E fa discutere il video dei liceali inginocchiati. Il Ministro dell'istruzione: "Sono sconvolto" 


Tensione altissima alla vigilia dell'ennesimo sabato di passione in Francia, dove i gilet gialli tornano in strada e si annunciano disordini e violenze forse ancora peggiori delle settimane scorse.  una fonte dell'Eliseo ha parlato di "tentativo di colpo di Stato".  Intanto è polemica su un video che ritrae i ragazzi di un liceo costretti ad inginocchiarsi con le mani dietro la testa sotto la supervisione di una settantina di poliziotti. La Francia blindata Il ministro per la Coesione del territorio, Jacqueline Gourault, ha lanciato un appello "a chi non è costretto ad uscire a rimanere in casa sabato" in occasione della manifestazione dei gilet gialli perché "ci sono rischi che vada a finire male". Parlando a Bfm-tv, Gourault ha aggiunto: "Abbiamo informazioni riguardanti gruppuscoli, al di là dei gilet gialli, che vogliono scontrarsi. Il nostro paese rischia una fase violenta". 

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Parigi blindata per la nuova protesta dei gilet gialli (video)

Antitrust multa Facebook per 10 milioni di euro

Per violazioni del codice del consumo


L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l'istruttoria, nei confronti di Facebook Ireland Ltd. e della sua controllante Facebook Inc. per presunte violazioni del Codice del Consumo, irrogando alle società due sanzioni per complessivi 10 milioni di euro.
"Stiamo esaminando la decisione e speriamo di poter lavorare con loro per fare chiarezza in merito a quanto contestato - commenta un portavoce di Facebook -. Quest'anno abbiamo reso più chiare le nostre Condizioni d'uso e le nostre normative, in modo da aiutare le persone a capire meglio come utilizziamo i dati e come funziona il nostro business. Abbiamo anche reso le nostre impostazioni sulla privacy più facili da trovare e utilizzare e lavoriamo costantemente per migliorarle. Le persone hanno il possesso e il controllo delle loro informazioni personali su Facebook". 
L'Antitrust ha accertato che Facebook, induce ingannevolmente gli utenti consumatori a registrarsi nella piattaforma Facebook, non informandoli adeguatamente e immediatamente, in fase di attivazione dell'account, dell'attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti, e, più in generale, delle finalità remunerative che sottendono la fornitura del servizio di social network, enfatizzandone la sola gratuità. "In tal modo, gli utenti consumatori hanno assunto una decisione di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso (registrazione al social network e permanenza nel medesimo)".
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M5S, Dall'Osso lascia il gruppo: "Nessun impegno per i disabili". Ma il direttivo valuta una penale di 100mila euro

Matteo Dall'Osso, affetto da sclerosi multipla, aveva subìto dal suo gruppo la bocciatura di un emendamento che potenziava il fondo per i disabili.

ROMA - Si dice "usato" e "preso in giro" dai 5 Stelle. E per questo lascia il Movimento di Luigi Di Maio per entrare in Forza Italia. Matteo Dall'Osso, alla seconda legislatura con M5s, malato di sclerosi multipla, aveva subito dal suo gruppo la bocciatura di un emendamento che potenziava il fondo per i disabili. Decisione che lo aveva fatto sentire "solo, umiliato e tradito". E che lo ha spinto a richiedere l'ingresso nel gruppo parlamentare di Forza Italia. Perché, come dichiara in un'intervista a Il Giornale, "per questo gruppo la diversità è un valore aggiunto e una risorsa".

E la decisione di Dall'Osso viene subito attaccata dal Movimento 5 Stelle. Perché all'onorevole sarà chiesto di pagare una penale per il passaggio dal gruppo parlamentare del M5S alla Camera a quello di Forza Italia. Così fonti del direttivo M5S all'Adnkronos: il gruppo grillino non intende fare sconti al deputato che oggi ha annunciato l'adesione al partito di Silvio Berlusconi puntando il dito contro gli ex colleghi, 'rei', secondo Dall'Osso, di aver respinto alcuni suoi emendamenti a favore dei disabili. Le stesse fonti ribadiscono quanto scritto nel nuovo codice etico pentastellato, in vigore dall'anno scorso.

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Disabili, sempre più sulle spalle delle famiglie

Istat: l'economia arretra nel terzo trimestre, Pil -0,1%

Contrazione congiunturale in Italia si confronta con un +0,2% registrato nello stesso periodo nell'area Euro.


L'economia italiana, dopo una fase di progressiva decelerazione, nel terzo trimestre "ha registrato un arretramento dei livelli di attività" (-0,1% congiunturale il Pil), determinato dalla "marcata contrazione degli investimenti e da una lieve flessione dei consumi". Lo rileva l'Istat nella Nota sull'andamento dell'economia italiana sottolineando che la domanda estera netta ha invece fornito un contributo positivo alla crescita del Pil. I margini di profitto delle imprese manifatturiere mostrano una flessione mentre l'occupazione si è mantenuta sui livelli dei mesi precedenti.

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giovedì 6 dicembre 2018

Caffè Hag e Splendid: chiude lo stabilimento in Piemonte

PREVISTI 57 LICENZIAMENTI

Non si è risolta con una reindustrializzazione, almeno non per ora, la vicenda dello stabilimento Hag e Splendid di Andezeno, nel Torinese. Al tavolo di crisi istituito dalla Regione Piemonte la soluzione è stata quella degli incentivi all’esodo per gli oltre 50 addetti dell’azienda, di proprietà del Gruppo Jde, Jacobs Douwe Egberts, il gigante del caffe con sede nei paesi baschi. L’azienda aveva aperto la procedura di licenziamento collettivo il 25 settembre, dopo aver annunciato lo stop alla produzione e la chiusura della fabbrica.

La trattativa è andata avanti per due mesi e mezzo tra scioperi e manifestazioni, con l’apertura di un tavolo di crisi anche al ministero dello sviluppo economico, Alla fine è arrivato l’accordo che incentiva l’uscita dei dipendenti ma sancisce la fine della produzione nello stabilimento torinese della multinazionale, di proprietà di Acorn Holdings (maggioranza) e il Gruppo Mondelez International.

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Caffè Hag e Splendid prodotti all’estero: chiude il sito piemontese

Istat, nel 2017 1 su 4 a rischio povertà

In 2017.Calo persone che vivono in famiglie gravemente deprivate

L'Istat stima che, nel 2017, oltre una persona su quattro in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, pur registrando un miglioramento rispetto all'anno precedente. La stima dei residenti a rischio cala infatti al 28,9%, dal 30% del 2016. In particolare risulta "pressoché stabile al 20,3% la percentuale di individui a rischio di povertà (era 20,6%) mentre si riducono sensibilmente i soggetti che vivono in famiglie gravemente deprivate (10,1% da 12,1%), come pure coloro che vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa (11,8%, da 12,8%)".

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Nuova eco tassa sulle auto inquinanti: quanto si paga e a chi si applica „Dal 2019 arriva la tassa per le auto inquinanti (e il bonus per quelle eco)“

Nuova eco tassa sulle auto inquinanti: quanto si paga e a chi si applica
In manovra spunta un meccanismo di bonus/malus parametrato alle emissioni di CO2 con una tassa fino a 3.000 euro per le immatricolazioni di auto più inquinanti ed un incentivo che arriva a 6.000 euro per le auto elettriche.




Nuova eco tassa sulle auto inquinanti: quanto si paga e a chi si applica
Novità per gli automobilisti: il disegno di legge di bilancio 2019 si arricchisce nel suo passaggio parlamentare di una modifica che introduce - per la prima volta in Italia - una nuova forma di fiscalità per i possessori di un'autovettura. È stato infatti approvato un emendamento che introduce un contributo per l'acquisto di autovetture, basato sul meccanismo del bonus/malus ecologico.
Nuova eco tassa sulle auto inquinanti: quanto si paga e a chi si applica
Novità per gli automobilisti: il disegno di legge di bilancio 2019 si arricchisce nel suo passaggio parlamentare di una modifica che introduce - per la prima volta in Italia - una nuova forma di fiscalità per i possessori di un'autovettura. È stato infatti approvato un emendamento che introduce un contributo per l'acquisto di autovetture, basato sul meccanismo del bonus/malus ecologico.
Ora vediamo nel dettaglio gli oneri connessi alla nuova eco tassa per le auto.
"Dal 1 gennaio 2019 e per i successivi tre anni- spiegano il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Michele Dell'Orco, e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa - chi acquisterà e immatricolerà in Italia un'autovettura nuova elettrica, ibrida o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contributo economico fino a 6mila euro, calcolato sulla base della CO2 emessa per chilometro.

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Lo sfogo del sindacalista: "Con gli incentivi alle auto elettriche Di Maio uccide l'Fca di Pomigliano"


Auto, dalle utilitarie ai camper ecco i modelli incentivati o tassati


Ecotassa sulle auto, tensione nel Governo. Crippa (M5S): «Modifiche solo limitate»



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La bolla dei bitcoin è scoppiata: ecco chi ha guadagnato e chi ha perso

In poco meno di un anno la criptovaluta ha bruciato oltre l'80% del suo valore. Ma sul campo non restano solo macerie


Il 2018 sarà ricordato come l’anno che ha sancito lo scoppio della bolla dei bitcoin, la criptovaluta più famosa, che poco meno di un anno fa (il 17 dicembre 2017) toccava il massimo storico a 19.535,4 dollari attirando piccoli investitori in ogni angolo del mondo. Da allora le cose sono profondamente cambiate. La moneta elettronica ha perso più del 80% del suo valore scendendo a 3.368 dollari. Destino analogo per tutto l’universo delle criptovalute il cui valore complessivo è passato da oltre 800 miliardi di dollari ai poco più di 100 di oggi.

La speculazione ha raggiunto l'obiettivo 

Perché la bolla si è sgonfiata? Secondo i principali esperti mondiali il motivo è molto semplice: la perdita di interesse da parte della speculazione. Ancora una volta dunque è andato in scena il delitto perfetto da parte dei grandi squali della finanza internazionale. Chi sono le vittime? Ovviamente i piccoli investitori. Dati ufficiali non ce ne sono, ma è facile immaginare che in tanti si sono bruciati le mani.
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Raccolta differenziata: solo 49 comuni in provincia di Alessandria sopra la soglia del 65%

Tra i grandi comuni capoluogo peggio di Alessandria solo Torino

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Solo il 35,5% dei Comuni piemontesi raggiunge il 65% di raccolta differenziata previsto per legge e Alessandria, tra i comuni capoluogo, occupa il penultimo posto, dietro solo a Torino. In totale, in provincia, sono solo 49 i comuni con una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65% richiesto dalla legge, pari al 25.7% del totale dei comuni del territorioPeggio hanno fatto solo Vercelli (20.8%) e Biella (23.1%). I dati emergono dal dossier Comuni Ricicloni Piemonte 2018 presentato a Torino da Legambiente nel corso della seconda edizione dell’EcoForum per l’Economia Circolare del Piemonte.
Tornando al Piemonte sono solo 36, su 1201, i Comuni Rifiuti Free che oltre ad aver raggiunto il 65% di raccolta differenziata, producono meno di 75 kg pro capite l’anno di secco residuo, ovvero di rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento. Tra questi, per l’alessandrino figurano Pecetto di Valenza, Rivarone e Castelletto Monferrato. Tutti e tre, insieme agli altri paesi che hanno raggiunto l’obiettivo, sono stati premiati da Legambiente nel corso dell’EcoForum. 
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Decreto Dignità: per Federmeccanica un contratto su tre non verrà rinnovato e anche la provincia trema

Le previsioni di Federmeccanica sono allarmanti anche per la provincia di Alessandria, territorio che conta un gran numero di imprese metalmeccaniche


PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il Decreto Dignità del Governo potrebbe non avere l’auspicato effetto di ridurre il precariato. Almeno non nel settore metalmeccanico. Ben diverse dalle previsioni dell’Esecutivo sono le stime di Federmeccanica. Secondo gli industriali del settore, il provvedimento del Governo spingerà il 30% delle imprese a non rinnovare i contratti a tempo determinato in scadenza.
Quello di Ferdermeccanica, tra l’altro, non è l’unico campanello d’allarme sul Decreto Dignità. Per Assolavoro, associazione di categoria cui fanno riferimento l’85% delle agenzie di somministrazione in Italia, saranno 53 mila le persone che dal 1° gennaio 2019 non potranno essere riavviate al lavoro perché raggiungeranno il limite massimo di 24 mesi fissato per l’impiego a tempo determinato.

Esclusivo TPI, ex tesoriere Lega: “I 49 milioni? Li abbiamo spesi scientemente. Salvini era d’accordo”

Stefano Stefani sottoscrisse le spese che, in pochi mesi, svuotarono le casse della Lega. Nell'intervista esclusiva a TPI, ha rivelato a Giuseppe Borello e Andrea Sceresini: "Feci presente più volte a Maroni e Salvini che si stava spendendo troppo e troppo in fretta. Nessuno, all'interno del Consiglio Federale, si oppose a questa politica"


Parla per la prima volta l’uomo che sottoscrisse le spese che determinarono, nel giro di pochi mesi, il quasi totale svuotamento delle casse del Carroccio. Si tratta di Stefano Stefani, tesoriere della Lega durante la segreteria di Maroni e successore di Francesco Belsito.
Incalzato dalle domande di Giuseppe Borello e Andrea Sceresini, in una intervista inedita ed esclusiva per The Post Internazionale, Stefani ammette: “Io non contavo un cazzo, ero un mero esecutore”.
Parte dei 40 milioni rimasti in cassa dopo le dimissioni di Bossi – frutto, almeno parzialmente, dei rimborsi elettorali nel mirino della magistratura – sarebbero stati spesi in modo ingiustificato, assumendo costosissimi professionisti esterni “amici di Maroni” e finanziando la campagna elettorale del futuro governatore della Regione Lombardia.
“Feci presente più volte a Maroni e Salvini, sia in pubblico che in privato, che si stava spendendo troppo e troppo in fretta – dice Stefani -. Mi fu detto che non potevamo fare altrimenti, perché in quel momento eravamo sotto schiaffo”.
“Nessuno, all’interno del Consiglio Federale, si oppose a questa politica – ribadisce l’ex tesoriere -. Tantomeno Salvini, che all’epoca aspettava solo di diventare segretario”.
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mercoledì 5 dicembre 2018

Roberto Zanda, il sopravvissuto della Yukon Artic: “Senza gambe e senza mani, ma ora torno a correre”

L'ultrarunner sardo detto "Massiccione", dopo le amputazioni causate dai congelamenti nei ghiacci canadesi, racconta tutto in un libro che abbiamo letto in anteprima: "La vita oltre"


A volte basta un paletto a cambiare il corso delle cose, è sufficiente una svista o un momento di distrazione per modificare la storia di una vita, anche per decretarne la sua fine.  È da qui che parte Roberto Zanda per raccontare la sua, di storia, perché “l’incidente, l’imprevisto, sono dietro l’angolo, nei dettagli più impensabili”. Come – appunto – uno stupido paletto catarifrangente che dovrebbe indicarti la giusta via ma che tu non vedi, perché la notte è di un buio profondo, perché sono più di cinque giorni che corri nel mezzo dei ghiacci, 300 chilometri trascinandoti una slitta di 15 kg, senza dormire, senza tregua, senza rete…  “Perdersi era la variabile non contemplata”, ma Roberto si perde. E qui inizia la sua odissea. 

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