Incredibile in Germania: il portiere tedesco, da settimane con un dito rotto, ha continuato a giocare nonostante lo scontro con Alario: “Ho perso sangue per tutta la partita ma lo sputavo via”
L’occasione di una vita. Alla quale Andreas Luthe non rinuncerebbe per niente al mondo. Tanto da giocare, da settimane, con un dito rotto (non un particolare per un portiere) e rimanere in campo ieri benché si fosse di fatto amputato un pezzo di lingua dopo uno scontro con un avversario. “I medici mi hanno detto che se me la sentivo potevo continuare a giocare perché avevo risposto bene a tutte le domande tipo ‘Come ti chiami? Dove siamo?’ etc, per me quindi era scontato restare in campo. Però certo, credo sia una cosa da uomini veri”. Il portiere dell’Augsburg è improvvisamente il nuovo eroe della Bundesliga. Non soltanto dei suoi tifosi.
LA STORIA — A 31 anni Luthe ha avuto una discreta carriera (ha giocato solo per Bochum e Augsburg), disputando 154 partite nella Serie B tedesca. In Bundesliga però ha sempre fatto panchina. Nelle sue prime tre stagioni nella massima serie nazionale (la prima nel 2009-10 con il Bochum, poi nel 2016-17 e nel 2017-18 con l’Augsburg) ha giocato appena 7 partite.
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