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giovedì 6 dicembre 2018

Esclusivo TPI, ex tesoriere Lega: “I 49 milioni? Li abbiamo spesi scientemente. Salvini era d’accordo”

Stefano Stefani sottoscrisse le spese che, in pochi mesi, svuotarono le casse della Lega. Nell'intervista esclusiva a TPI, ha rivelato a Giuseppe Borello e Andrea Sceresini: "Feci presente più volte a Maroni e Salvini che si stava spendendo troppo e troppo in fretta. Nessuno, all'interno del Consiglio Federale, si oppose a questa politica"


Parla per la prima volta l’uomo che sottoscrisse le spese che determinarono, nel giro di pochi mesi, il quasi totale svuotamento delle casse del Carroccio. Si tratta di Stefano Stefani, tesoriere della Lega durante la segreteria di Maroni e successore di Francesco Belsito.
Incalzato dalle domande di Giuseppe Borello e Andrea Sceresini, in una intervista inedita ed esclusiva per The Post Internazionale, Stefani ammette: “Io non contavo un cazzo, ero un mero esecutore”.
Parte dei 40 milioni rimasti in cassa dopo le dimissioni di Bossi – frutto, almeno parzialmente, dei rimborsi elettorali nel mirino della magistratura – sarebbero stati spesi in modo ingiustificato, assumendo costosissimi professionisti esterni “amici di Maroni” e finanziando la campagna elettorale del futuro governatore della Regione Lombardia.
“Feci presente più volte a Maroni e Salvini, sia in pubblico che in privato, che si stava spendendo troppo e troppo in fretta – dice Stefani -. Mi fu detto che non potevamo fare altrimenti, perché in quel momento eravamo sotto schiaffo”.
“Nessuno, all’interno del Consiglio Federale, si oppose a questa politica – ribadisce l’ex tesoriere -. Tantomeno Salvini, che all’epoca aspettava solo di diventare segretario”.
Continua qui (video)

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