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mercoledì 15 gennaio 2020

La crisi affossa Paravia: era la libreria più antica di Torino

Saracinesche abbassate in via Bligny angolo piazza Arbarello: “Ormai non ce la facevamo più”


TORINO. Era la libreria più antica di Torino. Lo scorso 28 dicembre ha abbassato le serrande per le vacanze di fine anno e non le ha più alzate. Fine della corsa per la libreria Paravia, fondata nel 1802 dallo stampatore Giovan Battista Paravia in via Palazzo di Città, poi per oltre un secolo nella storica sede di via Garibaldi 23 e infine, dal 2015, costretta da uno sfratto a trasferirsi in via Bligny all’angolo con piazza Arbarello.
«La decisione era stata presa già da alcuni mesi - spiega Nadia Calarco, che con la sorella Sonia ha gestito gli ultimi anni del negozio - Purtroppo il lavoro si era ridotto e alla fine non ce la facevamo più a portare a casa neppure il nostro stipendio. Così, a malincuore, abbiamo dovuto chiudere». Paravia riaprirà altrove? Purtroppo no. «Abbiamo cercato qualcuno interessato a rilevare l’attività - aggiunge Nadia - ma senza successo: il mercato delle librerie è in crisi e a questo punto non ci è restata altra scelta che tirar giù le saracinesche».

Truffa falsi invalidi, ciechi leggono e storpi ballano

Blitz nel palermitano, arrestati mente organizzazione e complice

Ciechi in grado di leggere le lettere prese dalla cassetta delle poste, persone incapaci di camminare da sole che guidavano l'auto, individui con l'indennità d'accompagnamento beccati a esibirsi in balli di gruppo: sono i falsi invalidi che hanno beneficiato illecitamente di indennità previdenziali o assistenziali grazie ad un'organizzazione, scoperta dalla Guardia di Finanza, che operava nel Palermitano e si occupava, in cambio di denaro, di tutta la trafila per ottenere il sussidio. Due sono le persone arrestate e decine quelle indagate. Gli arrestati sono Antonino Randazzo, 57 anni, di Terrasini (Pa) in pensione dal 1991, e Filippo Accardo, 48, anni, di Camporeale (Pa) titolare di due Caf, uno a Palermo in corso Alberto Amedeo e uno a Terrasini in via Santa Rosalia.

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L'inverno soffocato dall'alta pressione, ma nel fine settimana tempo a tratti PERTURBATO

Oggi piovaschi al nord, segnatamente sulla Liguria, tempo migliore altrove, tendenza a temporaneo miglioramento. Giovedì solo un po' di nubi in Liguria, soleggiato sulle altre regioni. Tra venerdì pomeriggio e sabato peggiora al nord, al centro e sulla Campania con precipitazioni, anche nevose nelle Alpi. Domenica instabile al centro e al sud, neve in Appennino, migliora al nord.


COMMENTO: in tempi di "magra invernale" bisogna raccogliere quel poco di buono che la stagione ha da offrire. Nel fine settimana, pur con qualche difficoltà, una perturbazione riuscirà ad intervenire da ovest determinando precipitazioni al nord, al centro e sulla Campania, che risulteranno nevose sulle Alpi a quote anche interessanti (600-900m) e, tra domenica e lunedì, le nevicate potranno interessare anche parte della dorsale appenninica a quote basse, segnale di un generale calo delle temperature. E' uno strappo rispetto al dominio dell'alta pressione sino ad ora proposto dalle mappe, sempre che risulti confermato sino alla fine, poi si potrebbe tornare all'anticiclone. 

SITUAZIONE:
 un debole flusso umido da sud ovest interessa ancora il settentrione favorendo precipitazioni segnatamente sulla Liguria centrale. Nel corso della giornata un nuovo rialzo della pressione atmosferica interromperà l'afflusso di questa massa d'aria favorendo un certo miglioramento. Altrove il tempo risulterà buono. 


EVOLUZIONE: dopo un giovedì sostanzialmente tranquillo, pur caratterizzato ancora da qualche annuvolamento in Liguria, da venerdì è previsto l'inserimento di una saccatura di origine atlantica con annessa perturbazione carica di precipitazioni, che tra venerdì sera e sabato coinvolgeranno il nord, le regioni centrali e la Campania. Ecco i fenomeni attesi nella notte tra venerdì e sabato e poi nella giornata di sabato secondo il modello europeo:





NEVICATE: sarebbe confortante l'apporto nevoso derivante da questo passaggio perturbato sull'arco alpino. Il limite della neve si attesterebbe tra 600 e 900m, in Appennino in media oltre i 900-1000m. Seguiranno però aggiornamenti più precisi.

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martedì 14 gennaio 2020

Elezioni, i candidati ai raggi X: il centrodestra fa il pieno di condannati e indagati

Abbiamo esaminato i principali schieramenti alle prossime elezioni. Se i nomi proposti dai 5 Stelle hanno in media il titolo di studio più alto, la coalizione tra Forza Italia e Lega Nord è prima per coinvolti in procedimenti penali


Eccolo, il Parlamento che verrà. Con una settimana d’anticipo sul verdetto delle urne è già possibile raccontare pregi e difetti di deputati e senatori che si preparano a sbarcare a Roma. L’Espresso ha assegnato un voto a oltre 300 candidati, un campione rappresentativo delle due camere, scelto tra i candidati dei quattro principali schieramenti (Centrodestra, Centrosinistra, Cinque Stelle, Leu) in 85 collegi uninominali. Il rating si basa sul curriculum degli aspiranti parlamentari: livello d’istruzione, eventuali incidenti giudiziari, il numero di anni trascorsi nelle istituzioni, i rapporti con il proprio collegio elettorale e, infine, la popolarità nei principali social network.

Ne è uscito il ritratto, sintetizzato in cifre, dei parlamentari prossimi venturi. Si va da zero a dieci, come a scuola. E il dato finale, quello che riassume la valutazione complessiva dei candidati, non è granché esaltante: il voto medio non va oltre il cinque e mezzo. Per arrivare alla sufficienza, quindi, servirebbe il classico aiutino di un insegnante di manica larga. Del resto, entrambe le coalizioni, quella di Centrodestra e quella di Centrosinistra, viaggiano tra il cinque e il sei, così come i Cinque Stelle e Liberi e Uguali. L’alleanza a guida Pd ottiene il voto più elevato, mentre il nuovo partito guidato da Pietro Grasso è l’ultimo della classe.


(...)
Indagati e no
Dati alla mano, si scoprono punti di forza e debolezze dei singoli schieramenti. La coalizione di Centrodestra si merita di gran lunga il voto più basso alla voce indagati e condannati.Nel campione esaminato da L’Espresso, il 17 per cento dei candidati nel nome del pregiudicato (e quindi incandidabile) Silvio Berlusconi, risultano coinvolti in procedimenti penali oppure hanno già subìto sentenze sfavorevoli in primo o in secondo grado di giudizio. Nelle fila di Forza Italia troviamo per esempio un berlusconiano doc come Salvatore Sciascia, senatore che punta a entrare per la terza volta a Palazzo Madama. Sciascia, già tributarista della Fininvest, di cui è ancora consigliere di amministrazione, ha ottenuto la riabilitazione giudiziaria dopo la condanna in via definitiva a 2 anni e sei mesi nel 2001.Percorso netto per i Cinque Stelle: nessun indagato o condannato nel campione di 85 candidati del movimento guidato da Luigi Di Maio, peraltro alle prese con il caso dei candidati impresentabili (una dozzina in tutto tra massoni e furbetti del rimborso) che potrebbero dimettersi il giorno dopo l’elezione. Una macchia per Liberi e Uguali, che candida il milanese Daniele Farina, condannato per fabbricazione e detenzione di bottiglie molotov e resistenza a pubblico ufficiale durante una manifestazione antifascista dei collettivi universitari negli anni Ottanta.

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Silvio Berlusconi e la mafia: vent'anni di soldi in nero (ma nessuno ne parla)

lunedì 13 gennaio 2020

Messi costruisce il più grande ospedale d’Europa per la cura del cancro infantile

Lionel Messi è tra i giocatori più forti della storia. Ha vinto sei Palloni d’Oro di tutti, e decine di titoli a livello di squadra con il suo Barcellona. Ma oltre all’aspetto sportivo, c’è anche un altro lato di Messi, meno conosciuto. Nel 2007 ha infatti creato una Fondazione che porta il suo nome, Lionel Messi, impegnata a favore dei malati, soprattutto bambini. Ed è di questi giorni la notizia che la sua Fondazione, con l’impegno diretto del campione argentino, costruirà nel 2020 il più grande centro europeo per la cura del cancro infantile. Sono già oltre 30 i milioni di euro raccolti per dare vita a questo progetto, che vedrà la luce proprio a Barcellona.

Lionel Messi è tra i giocatori più forti della storia. Ha vinto sei Palloni d’Oro di tutti, e decine di titoli a livello di squadra con il suo Barcellona. Ma oltre all’aspetto sportivo, c’è anche un altro lato di Messi, meno conosciuto. Nel 2007 ha infatti creato una Fondazione che porta il suo nome, Lionel Messi, impegnata a favore dei malati, soprattutto bambini. Ed è di questi giorni la notizia che la sua Fondazione, con l’impegno diretto del campione argentino, costruirà nel 2020 il più grande centro europeo per la cura del cancro infantile. Sono già oltre 30 i milioni di euro raccolti per dare vita a questo progetto, che vedrà la luce proprio a Barcellona.

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Meteo: l'inverno si scuoterà, intanto NEBBIE e FREDDO al nord e nelle valli del centro

Un po' di instabilità all'estremo sud, nebbie sulle pianure del nord, freddo nei fondovalle alpini ed appenninici, per il resto bel tempo ma con velature al settentrione. Martedì nubi al nord, piovaschi in Liguria, velature al centro, residui rovesci sullo Jonio.


FREDDO: il freddo in questi giorni durante le ore notturne non è mancato. Certo sulle coste le cose sono diverse, ma lì l'inverno si fa sentire solo se arriva una massa d'aria fredda da nord o da est, altrimenti si sa benissimo che quando c'è l'alta pressione le temperature al mare risultano miti, cosi come le massime al di fuori delle nebbie anche sulle pianure, molto meno nei fondovalle alpini ed appenninici, dove in questo periodo di sole (causa l'ombra generata dalle montagne) se ne vede ben poco e la presenza di neve o brina può regalare giornate davvero gelide. Dunque è vero che l'anticiclone sa regalare molto più inverno che un episodio di maltempo con annessa sciroccata. Se poi si pretende la "Russia in casa" ad ogni inverno in tempi di global warming, forse si è sbagliato nazione.

Qui Sesto di Pusteria (BZ) in questi giorni, dove la temperatura notturna si è portata ben al di sotto dello zero, facendo registrare anche punte di -13°C nella vicina Val Fiscalina.



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domenica 12 gennaio 2020

Genova, tragico incidente in corso Europa: auto in fiamme, due morti e un ferito

Schianto nella notte

Una terza persona è stata salvata e trasportata in ospedale

Genova - Tragico incidente stradale nella notte in corso Europa. Due persone sono morte carbonizzate all’interno dell’auto dopo essersi schiantate a bordo strada. Una terza persona che si trovava all’interno dell’auto è stata salvata e trasportata in codice giallo in ospedale. L’incidente è avvenuto intorno alle 3 del mattino, poco dopo l’incrocio con via Timavo, in direzione del centro.
Le due vittime sono un giovane di 23 anni e un uomo di 50. Entrambi si trovavano sui sedili anteriori dell'auto. Il ferito, che non risulta in gravi condizioni, ha anche lui 23 anni ed è originario di San Cataldo (Caltanissetta) così come il coetaneo morto nell'incidente. 
Secondo quando ricostruito, i tre viaggiavano sull'auto verso il centro quando hanno perso il controllo del mezzo, un'Alfa Romeo Giulia di grossa cilindrata. L’impatto è stato violentissimo. La vettura è finita prima contro uno spartitraffico, nei pressi di una pensilina per le fermate dei bus, il mezzo si è poi ribaltato andando a finire contro il semaforo e ha preso fuoco.
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Naufragio nel Mar Egeo: morti 11 migranti, tra loro 8 bambini

La tragedia si è consumata al largo di Cesme, in Turchia 

di Tiziana Di Giovannandrea 

11 gennaio 2020 Almeno 11 persone, tra cui otto bambini, sono morti nel naufragio della loro imbarcazione nel Mar Egeo, al largo della città turca di Cesme. La notizia è stata riportata l'agenzia di stampa turca Anadolu. Secondo le autorità turche, otto persone sono state tratte in salvo. Non è nota la nazionalità delle vittime. Cesme è una località turistica turca divisa da uno stretto braccio di mare dall'isola greca di Chios, uno dei principali punti di approdo dei migranti che arrivano in Grecia dalle coste turche. 

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Migranti. Nuova tragedia nello Ionio: almeno 12 morti in naufragio vicino a isola di Paxi 

Quando Salvini fu condannato per razzismo

Il giornale torinese Cronaca Qui racconta una notizia che è emersa nelle carte del processo per vilipendio della magistratura che Matteo Salvini sta affrontando – e nel quale ha invocato il legittimo impedimento in un’occasione, senza che il tribunale glielo abbia riconosciuto – per le frasi contro i giudici pronunciate per difendere Edoardo Rixi: il Capitano ha ricevuto un decreto penale di condanna da un giudice di Bergamo con il pagamento di una pena pecuniaria di 5.700 euro per il famoso coro razzista contro i napoletani “colerosi e terremotati”.
I fatti risalgono al 13 giugno del 2009, il popolo del Carroccio è in festa a Pontida. E, come accade oggi per il procedimento in cui Salvini è sotto accusa per le frasi pronunciate al congresso di Collegno in cui definì i giudici «schifezza», a documentare tutto c’è un video. Salvini, 36 anni, allora deputato alla Camera, parlamentare europeo e capogruppo della Lega Nord al comune di Milano è quello in maglietta con una media bionda in mano sulla sinistra.
Il video è quello ormai “famoso” in cui il Capitano con un bicchiere di birra in mano e attorniato da con un gruppo di persone lancia un ritornello: «Senti che puzza,scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani…».

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Perché Liliana Segre ha detto no a Salvini

sabato 11 gennaio 2020

Calabria, il candidato leghista che imbarazza Salvini: il video nella vasca con sigaro e rum

Il video inizialmente era stato inviato in un gruppo su Whatsapp, poi è finito  sul web: Alfio Baffa, candidato della Lega al consiglio regionale della Calabria, è in una vasca da bagno di un hotel di Roma, mentre fuma un sigaro e beve rum. Imprenditore, 39 anni, è stato consigliere comunale a Corigliano Calabro. "Cari amici del gruppo Revenge porn - dice - volevo fare un saluto da Roma dopo la manifestazione di Salvini”, dice nel filmato invitando gli amici a fare un brindisi. Un video che ha scatenato commenti indignati sui social. Molti anche sul nome di gruppo citato da Baffa: "Revenge Porn". Il protagonista, in un post su Fb, si è difeso così: "Un bagno in vasca fa notizia perché i candidati delle altre liste non sono molto 'puliti'?"

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Per Matteo Salvini il revenge porn è una “scelta sessuale”


In memoria di un bambino morto in aereo sognando l'Europa

Rincorreva l'unica possibilità di felicità che gli era stata data: scappare

Roghi Australia,Di Caprio dona 3 milioni di dollari

Con la sua fondazione per l'ambiente crea fondo per aiuti

Leonardo DiCaprio scende in campo per l'Australia e afferma che donerà tre milioni di dollari per contribuire agli sforzi per domare gli incendi che stanno mettendo in ginocchio gran parte del paese. Attraverso la sua organizzazione ambientalista Earth Alliance, la star di Hollywood ha creato l'Australia Wildfire Fund per dare il suo aiuto con una "risposta internazionale ai catastrofici incendi".
    Le fiamme hanno bruciato un'area doppia rispetto allo stato americano del Maryland, ucciso almeno 25 persone e distrutto 2.000 case. DiCaprio si e' quindi unito ad una lista crescente di celebrità che stanno donando fondi per l'Australia, da Chris Hemsworth a Elton John, passando per Nicole Kidman. E la fondazione di DiCaprio ha già donato milioni di dollari per combattere gli incendi che hanno devastato la foresta amazzonica l'anno scorso.

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venerdì 10 gennaio 2020

«A rischio 200 gallerie»: l’allarme del ministero sulla rete gestita da Autostrade. L’ipotesi della revoca

Due mesi prima del crollo nella galleria Bertè sulla A26, il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici in un documento inviato alla direzione generale del ministero delle Infrastrutture, ad Autostrade, al Dipartimento dei Vigili del Fuoco e a tutti i Provveditorati alle Opere pubbliche d’Italia segnalava «105 gallerie a rischio, sparse su tutta la rete autostradale gestita da Aspi». Ma, oltre a queste, «ce ne sono un’altra novantina, in carico ad altre concessionarie e probabilmente in altre lettere spedite ai gestori». A riportare la notizia La Repubblica La Stampa.

«La lettera del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, datata 7 novembre 2019, acquisita nelle diverse indagini e perquisizioni compiute dalla Guardia di Finanza (Primo Gruppo e Nucleo Operativo metropolitano) sui 43 morti del 14 agosto 2018, sui falsi report dei viadotti “malati”, sulle barriere antirumore a rischio crollo, è finita agli atti dell’inchiesta sul cedimento in galleria», scrivono i giornali.

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Una debole perturbazione non disturberà la salute dell'alta pressione

Un debole corpo nuvoloso transiterà sull'Italia nella giornata odierna, ma con pochi fenomeni. Per il momento non si vedono sbocchi a questa situazione almeno fino al 15 gennaio.


Ecco la perturbazione che questa mattina è riuscita ad "eludere la sorveglianza" dell'alta pressione:


Sta determinando alcune precipitazioni tra il Golfo del Leone, la Francia orientale e la Costa Azzurra. L'ostacolo delle Alpi aiuterà il compito dell'anticiclone nel dissolvere quasi per intero il sistema nuvoloso.
La struttura stabilizzante tende a "stritolare" con le sue ganasce questo fronte, che verrà reso praticamente innocuo non appena raggiungerà il Mediterraneo.
Qualche debole pioggia è comunque presente questa mattina sulla Liguria, mentre la maggiore nuvolosità ha rotto l'inversione termica su molte aree della Valpadana centro-occidentale, che questa mattina si presentano senza nebbia; la coltre nebbiosa è invece ancora presente sui settori orientali e nelle valli incassate del centro, dove la nuvolosità non è riuscita ad arrivare.

Cantieri autostradali abbandonati, l'appello dei lavoratori: "Siamo senza stipendio"

Uiltrasporti Liguria lancia l'allarme: "Regione Liguria ed Aspi devono intervenire immediatamente"

Un comunicato di Uiltrasporti Liguria porta l'attenzione sulla situazione dei lavoratori della Coop Sanguglielmo/Secureway: "Avete notato che ci sono cantieri autostradali abbandonati e incustoditi? Vi siete mai chiesti il perché di questa situazione? Ecco a voi la risposta: 180 lavoratori della Cooperativa Sanguglielmo, passati alla Secureway, sono senza  stipendio e senza lavoro e non ricevono comunicazioni in proposito da ottobre 2019, purtroppo le due società sembrano sparite nel nulla. I committenti, nonostante le nostre ripetute richieste di intervento, tacciono senza intraprendere iniziative concrete a tutela dei lavoratori né per la sicurezza dei cantieri. Addetti che, insieme alle loro famiglie versano in gravissime condizioni economiche. La Uiltrasporti intende ricordare, ancora una volta, che questi lavoratori dovrebbero essere destinati al ripristino autostradale e alla segnaletica, a seguito di incidenti e/o eventi calamitosi avvenuti negli ultimi tempi su le seguenti tratte: A6 - A7 – A12 – A10 – A26 –A4 – A21.
Purtroppo da un paio di mesi gli addetti non sono più in grado di raggiungere i cantieri di lavoro: versano in gravi condizioni economiche, non hanno carburante per i mezzi, né tessere viacard per pedaggi autostradali. Questa situazione è facilmente riscontrabile nelle tratte segnalate perché ci sono i cantieri incustoditi che rappresentano un pericolo per la sicurezza di cittadini e automobilisti. Il Presidente della Regione Liguria, sotto le festività di Natale, lamentava una presenza massiccia di cantieri; nessuno ha  provveduto a comunicargli che i lavoratori delle due società non erano più in condizioni di operare per i motivi espressi più volte da Uiltrasporti Liguria. Chiediamo a Regione Liguria, Autostrade per l’ Italia  S.p.a, S.a.t.a.p S.p.a, Pavimental, Itinera di intervenire con estrema urgenza per tutelare lavoratori e utenza. 
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giovedì 9 gennaio 2020

Media Usa: "Due missili contro l'aereo ucraino caduto in Iran"

L'incidente costato la vita a 176 persone

Dopo Newsweek, anche la Cbs accredita la tesi dell'abbattimento del Boeing ucraino a Teheran. In particolare, secondo le fonti citate dall'emittente Usa, l'intelligence americana avrebbe intercettato segnali di due missili lanciati dagli iraniani, probabilmente degli SA-15, seguiti poco dopo da un'esplosione. L'ipotesi è che l'aereo sia stato colpito involontariamente.
La presidenza dell'Ucraina chiede delle "prove" sull'aereo dell'Ukraine International Airlines caduto ieri in Iran poco dopo il decollo per Kiev.

Il team di esperti ucraini che indaga sul disastro ha incontrato a Teheran le autorità dell'aviazione civile iraniana, che continuano a ritenere che il velivolo sia precipitato a seguito di un problema tecnico. La Repubblica islamica ha invitato a partecipare all'inchiesta anche il Canada e la Svezia, che nella tragedia hanno avuto rispettivamente 63 e 10 morti.

"L'aereo, che all'inizio si dirigeva verso est per lasciare la zona dell'aeroporto, ha girato a destra a causa di un problema e stava tornando all'aeroporto nel momento dell'incidente", ha reso noto ieri notte sul suo sito l'Organizzazione per l'aviazione civile iraniana.
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Harry e Meghan rinunciano allo status di reali, ma Buckingham Palace frena

Buckingham Palace, divideranno il loro tempo fra Regno e Nord America. 'Lavoreremo per diventare indipendenti, sosterremo sempre la regina'


Caos a Buckingham Palace, che dopo l'annuncio sul passo indietro di Harry e Meghan rispetto al loro status di "membri senior" della famiglia reale, ora frena e parla di discussioni "allo stato iniziale". In una seconda nota, firmata dalla vice responsabile comunicazione della regina, Hannah Howard, si legge: "Le discussioni col Duca e la Duchessa di Sussex sono in una fase iniziale. Comprendiamo il loro desiderio di un approccio diverso, ma queste sono questioni complicate e richiedono tempo per essere elaborate". 

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mercoledì 8 gennaio 2020

Alessandria e provincia con l’aria inquinata: “Smog e nebbia dureranno per giorni”

L’allerta passa al livello 2: “Colpa anche del clima e del fatto che in pianura fa più freddo che in montagna”. Scattato lo stop anche ai diesel Euro 5


ALESSANDRIA. Con il Protocollo anti smog per la Pianura Padana è scattato il livello 2. Questo vuol dire vietare la circolazione anche ai diesel Euro 5, antecedenti al 2013: sono stati superati i dieci giorni di sforamento dei livelli di Pm10. «La causa è l’inversione termica, in pianura fa più freddo che in collina o in montagna e lo strato di rimescolamento è troppo basso. Quindi la nebbia e lo smog resteranno ancora per giorni». Il dirigente di Arpa Torino Secondo Barbero spiega che «sarà così ancora per la prossima settimana, l’anticiclone non crea condizioni meteo favorevoli alla dispersione e a parità di emissioni le concentrazioni di polveri aumentano. Siamo entrati nella classica situazione nella quale servono misure straordinarie».

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L’Iran attacca gli Usa: pioggia di razzi contro due basi statunitensi in Iraq. Teheran: “Almeno 80 morti”

Decine di missili lanciati dall'Iran all'1:20, la stessa ora in cui è stato ucciso il generale Soleimani. Il ministro degli Esteri iraniano Zarif: "Non vogliamo una guerra, ma ci difenderemo contro gli attacchi codardi americani"


Crisi Usa Iran, ultime notizie 8 gennaio 2020

Ore 5,05 – L’Iran colpisce le forze Usa: “La vendetta è iniziata” – Alle 1,20 ora locale, la stessa ora in cui è stato ucciso il generale Soleimani, l’Iran ha lanciato un attacco missilistico contro le forze guidate dagli Stati Uniti in Iraq. Teheran ha lanciato diversi missili balistici dal territorio iraniano contro almeno due strutture irachene che ospitano il personale della coalizione guidata dagli Stati Uniti. L’agenzia Farsnews precisa che Teheran ha lanciato i missili di propria produzione ‘Ghiam’ e ‘Fateh’.
L’attacco secondo i media iraniani provocato almeno 80 morti, ed è stato rivendicato dalle forze iraniane, le quali hanno affermato che “La feroce vendetta è iniziata”. Le notizie sul numero dei morti non sono ancora certe. La televisione di Stato iraniana cita fonti della Guardia Rivoluzionaria secondo le quali oltre agli 80 morti ci sarebbero 200 feriti. “Grandi perdite sono state inflitte a numerosi droni, elicotteri e equipaggiamento militare nella base” di al-Asad.

martedì 7 gennaio 2020

L’autista del bus alla giovane: “Sei italiana? Voglio i documenti”. La madre: “Razzismo vergognoso”

Una 15enne aspetta il bus alla fermata del Teatro Sociale di Como. Il mezzo arriva, non sosta dove previsto ma solo una ventina di metri più avanti e dopo una evidente sollecitazione della giovane. L’autista dopo aver aperto le porte, visibilmente infastidito, chiede alla ragazza, dalla pelle scura, se sia Italiana e pretende di vedere la sua carta d’identità.

E’ quanto accaduto domenica scorsa e denunciato in un post Facebook da Paola Minussi, madre della giovane.

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Registrati 19 gradi in Norvegia, temperatura da record per il mese di gennaio

Un mondo alla rovescia. Al posto che sciare, d'inverno i norvegesi fanno il bagno nei fiordi. Il 2 gennaio nell'ovest della Norvegia il termometro ha raggiunto 19 gradi, temperatura da record per il primo mese dell'anno.


“Di solito la gente sciava in questo periodo. Adesso invece la si vede passeggiare per le vie del centro in t-shirt”. Lo racconta Yvonne Wold, sindaca del comune norvegese di Rauma, dopo aver fatto un tuffo nelle acque dei fiordi. Giovedì 2 gennaio è stato il giorno invernale più caldo nella storia del Paese scandinavo: a Sunndalsøra, infatti – che si trova sulla costa occidentale, circa 500 chilometri sopra Oslo –, sono stati registrati 19 gradi centigradi. Una temperatura che persino d’estate si sperimenta raramente, ma in questo periodo è oltremodo anomala, considerando che solitamente la colonnina di mercurio scende sotto lo zero. Per fare un paragone, a Palermo il 2 gennaio c’erano 16 gradi.

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Viverone, nel lago il caldo-record mette a rischio la pesca. Ed è allarme cormorani

Gli incendi australiani potrebbero essere la Chernobyl del Riscaldamento globale

Australia, anno zero dal punto di vista climatico. «Complimenti, suicidio quasi perfetto» dice lo scrittore Richard Flanagan sul New York Times, davanti alle scene apocalittiche che tutti abbiamo sotto gli occhi e che ricordano film post-guerra nucleare alla Mad Max: quasi mezzo miliardo di animali uccisi, oltre naturalmente alle decine di vittime umane.
L’articolo punta l’indice contro le responsabilità politiche di chi ha favorito ottusamente le lobbies dei combustibili fossili, gli «oligarchi del carbone»: «La gloriosa Grande Barriera Corallina muore, le foreste pluviali, patrimonio dell'umanità, bruciano, le meravigliose e gigantesche foreste di alghe sottomarine svaniscono, molte città stanno esaurendo l'acqua. Il continente brucia su una scala mai vista prima». Gli incendi hanno già devastato 14,5 milioni di acri, la superficie della Virginia Occidentale, più del triplo dell'area distrutta dagli incendi del 2018 in California e sei volte più degli incendi del 2019 in Amazzonia. L'aria di Canberra a Capodanno è stata la più inquinata al mondo, su di lei incombeva un pennacchio di fumo e di fuoco largo quanto l'Europa.

lunedì 6 gennaio 2020

Arezzo, bimbo di 6 mesi dimenticato nell'androne di un palazzo

A trovare il piccolo in una culla sono stati alcuni giovani: le sue condizioni sono buone. I genitori sono due argentini: «Eravamo convinti di averlo portato a casa». Aperte le indagini

AREZZO - Quando la notte della vigilia dell’Epifania lo hanno trovato in quella culla portatile lasciata in un angolo riparato dell’androne di un palazzo non lontano dal centro di Arezzo, i ragazzi non credevano ai loro occhi e qualcuno si è pure commosso. Quel neonato sembrava davvero la rappresentazione della Natività. «Poverino, lo hanno abbandonato», hanno detto i soccorritori. E invece il piccolo di sei mesi sarebbe stato dimenticato dai genitori. Almeno questa la versione dei presunti babbo e mamma che il giorno dell’Epifania alle 6 si sono presentati all’ospedale.

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Marocco, Eva Valerio trovata morta sulla spiaggia: aveva 30 anni

Il suo corpo è stato trovato sulla spiaggia a Boutalha, nel sud del Paese. Un suo amico marocchino 24 ore fa ne aveva denunciato la scomparsa. Farnesina segue la vicenda

L’hanno trovata senza vita sulla spiaggia di Bouthala, vicino a Dakhla, angolo di paradiso stretto fra le sabbie del Sahara e le acque atlantiche del Sud del Marocco. Aveva 30 anni, si chiamava Eva Valerio ed era originaria di Montecchio Precalcino, piccolo comune in provincia di Vicenza dove viveva con i genitori e la sorella. «Mi hanno detto che è annegata ma al momento non ci sono certezze», ha dichiarato nella tarda serata di ieri il sindaco di Montecchio, Fabrizio Parisotto. A denunciare la scomparsa sarebbe stato un amico marocchino di Eva, 24 ore prima del ritrovamento del corpo. Gli agenti della gendarmeria si sono così messi alla ricerca della giovane vicentina, trovandola il giorno dopo sulle sabbie di Bouthala, diciannove chilometri a nord di Dakhla.

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Incidente a Senigallia, due donne investite e uccise da guidatore ubriaco davanti a discoteca

Sonia Farris, parrucchiera di 34 anni, ed Elisa Rondina, insegnante di 43, erano appena uscite da un locale a Senigallia, in provincia di Ancona. Camminavano a bordo strada. L’uomo alla guida aveva un tasso quattro volte superiore al consentito

Un’altra gravissima tragedia, dopo quella di Lutago in Alto Adige dove sono morti 6 ragazzi, colpisce pedoni innocenti sulle strade. Sonia Farris, 34 anni, e Elisa Rondina, 43, entrambe di Fano in provincia di Pesaro, sono state investite e uccise nella notte a Senigallia. Farris faceva la parrucchiera, Rondina era docente presso l’istituto comprensivo di Montefelcino. Le due vittime erano appena uscite dalla discoteca Megà e camminavano lungo il bordo della strada provinciale 360 quando sono state travolte da un’auto condotta da un uomo risultato positivo all’alcoltest, poi arrestato dalla polizia stradale.

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